Serie TV > Una mamma per amica
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Autore: inomniaparatus77    22/04/2015    3 recensioni
"Ad una cosa non avevo pensato.
Non avevo pensato che potesse esserci lei, dall'altra parte del telefono."
Per chi, come me, a distanza di anni dall'ultima stagione di "Gilmore Girls", ancora non riesce a non fantasticare sulla coppia Rory e Jess, e vorrebbe altri capitoli nel libro della loro storia.
Questa è per voi.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jess Mariano, Rory Gilmore
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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22 ottobre 2009, Stars Hollow.
 
-Non preoccuparti, è solo un momento, succede anche a me.-
 
-Rory, non è un momento. Sono da mesi in questa situazione, bloccato.. Non capisco. Sono tornato a Stars Hollow con la speranza che magari con un periodo di riposo le cose sarebbero andate meglio, ma guardo questa pagina bianca all'infinito e.. Niente.-
 
-Forse non ti sto lasciando spazio, forse dovresti passare del tempo da solo e concentrarti solo su quello..- dice, facendo come per alzarsi dal divano. 
 
Le afferro un polso. -Fermati.- 
Mi guarda, con aria interrogativa. 
 
-Non voglio che te ne vada.. finché posso stare con te, voglio farlo.-
 
-Okay.- si siede di nuovo accanto a me e la abbraccio, lasciandole un bacio sulla guancia. 
 
Fissiamo il vuoto entrambi, quando Lorelai ha la geniale idea di chiamare Rory dal piano di sopra per un'urgente "consulenza".. Riguardante una borsetta. Lei si alza, così decido di alzarmi anche io e di andare a fare un giro.
-Esco a prendere un po' d'aria, ci vediamo dopo.- le do un bacio, e corre al piano di sopra. 
 
-A dopo!- grida Lorelai che, evidentemente, stava origliando. Sorrido.
 
Prendo il taccuino, guardo la situazione dei capelli allo specchio ed esco, richiudendomi la porta dietro. 
 
 
Seduto sulla panchina sotto il gazebo, mi guardo intorno in cerca di uno spunto, di un qualcosa da cui partire.. Quando noto uno strano pick-up fuori Doosie's, e sento il pianto di un bambino. Mi avvicino senza dare troppo nell'occhio e vedo che il pianto proviene dall'interno del pick-up, e mi era stato possibile sentirlo a causa dei finestrini aperti.
Guardo dentro e vedo una bimba, sui due anni, che al vedermi smette di piangere, e mi fissa per pochi secondi prima di ricominciare.
 
-Sssh, dai non piangere! Dove sono la tua mamma e il tuo papà?- 
 
-Mamma, ma.. Mamma- ripete tra un singhiozzo e l'altro la bimba, con lo sguardo sempre più smarrito. 
 
-Aspetta- le dico -vado a cercare la mamma!- come se mi capisse. 
 
Entro da Doosie's ed esclamo: -C'è una bimba qui fuori in un pick-up che piange, si può sapere chi l'ha lasciata lì?!- 
 
-Oh mio dio, vai tu!- esclama una voce femminile.
 
-Arrivo!- stavolta è un uomo.
 
Vedo una testa muoversi tra gli scaffali, e l'uomo si para di fronte a me. È T.J.
 
-Jess.- mi guarda negli occhi, quasi incredulo, e tentenna un attimo prima di uscire velocemente a prendere la bimba.
 
Era Doula, quella era mia sorella.
 
Mi muovo trai corridoi fino a vedere mia madre, è di spalle, e sinceramente non so se scappare prima che mi veda o affrontarla. 
Alla fine le parole mi escono di bocca mentre mi avvicino a lei:
 
-Ma possibile che tu non riesca proprio a prenderti cura seriamente di un figlio?! Capisco con me, ormai è andata, ma adesso anche con la bambina? Qual'è il tuo problema, Liz?!-
 
-JESS!- esclama lei, girandosi verso di me e gridando, evidentemente sorpresa dal sentire le mie parole. Mi butta le braccia al collo, facendo finta di niente. -Come stai? Mio dio, come sei cambiato, sei bellissimo, il mio bellissimo ragazzo!-
 
-Risparmia le belle parole, non mi sono mai servite, non da te.- la allontano, la guardo negli occhi. La sua espressione è un misto tra disappunto e delusione, sembra una bambina a cui è stata strappata la caramella di mano. 
-Tua figlia stava piangendo in auto, da sola, e per quanto Stars Hollow sia una cittadina tranquilla non puoi lasciarla così, e non penso che dovrei dirtelo io.-
 
-Jess..- non fa in tempo a finire la frase che, guardandola negli occhi, indietreggio e velocemente vado verso l'uscita.
 
Uscendo vedo T.J. che cerca di calmare la bimba, ora in braccio a lui. Il mio ultimo sguardo prima di allontanarmi va a lei, mi sta guardando, alza la manina e la scuote, come a dirmi ciao. 
 
"Ciao, sorella." penso. 
 
Sono incazzato nero, questo non ci voleva, torno a prendere il taccuino e le mie cose sulla panchina, e mi dirigo a passo svelto verso la locanda di Luke.
Entro, la campanelle sulla porta tintinnano bruscamente, e Luke mi saluta. Raggiungo il bancone e lo guardo. 
 
-Liz e T.J. sono qui, con la bambina.- dico, con tono irritato. 
 
-Oh, la mia nipotina Doula è qui! Voglio vederla, dove sono?- 
 
-Beh a meno che non se la siano scordata sulla cassa, erano da Doosie's.-
 
Luke mi guarda con aria interrogativa.
 
-L'avevano lasciata in auto e l'ho trovata che piangeva disperata.. Non sapevo nemmeno che quella fosse mia sorella.- 
 
-Tua madre è sempre la solita, e T.J. non migliora la situazione di certo!- dice Luke, abbozzando una risata. 
 
-Ma cosa c'è da ridere? Se vieni a sapere che si trattengono e dovessi avere l'intenzione di fare una cena di famiglia, avvertimi. Non voglio esserci. Anzi porterò a cena Rory almeno non correrò il rischio.-
 
-Jess, sei esagerato..- mi dice, mentre me ne vado verso l'uscita. -Non puoi sempre scappare!- 
 
Mi giro di scatto verso di lui, tenendo la porta aperta. -Io non scappo, mi rifugio.-
 
 
Suono il campanello e aspetto che qualcuno mi apra. Sento qualcuno arrivare ed aprire. È Rory. 
 
-Hey, sei qui!- mi sorride, le sorrido.
 
-Preparati, ti porto fuori stasera.-
 
-Oh oh! Mi sono persa qualcosa?- mi dice, con aria ironica.
 
-Forse un orecchino..- le dico, indicandole l'orecchio vuoto, per prenderla in giro.
 
-Ritenta Mariano, i miei buchi alle orecchie si sono richiusi svariato tempo fa!- mi fa un sorrisino provocatorio.
 
-Non sarà ora di riaprirli..?- la guardo negli occhi e ridendo la bacio, cingendola da dietro la schiena con il braccio. Mi sbatte i palmi sul petto e dopo avermi baciato mi guarda negli occhi e mi dice:
-Cretino..- 
 
-Vai a prepararti dai. Ti aspetterò qui.- 
 
-Non fuggire!- 
 
Le sorrido, e tra me e me penso "Mai più."
 
  
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