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Autore: blaise_kinomoto    27/12/2008    3 recensioni
C’era una volta in un paese molto lontano un Narratore. Suddetto Narratore, che poi sarei io, si chiamava Ville Valo, ma per tutti era semplicemente Sua Maestà.
Sua Maestà, prima di diventare il Narratore di questa storia, aveva una storia amorosa con Bam, l’infido mostro che portava il terrore per tutta la città.
Genere: Generale, Commedia, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Avenged Sevenfold, My Chemical Romance, The Used
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: The Bullshit Before Christmas.
Fandom: Real People / My Chemical Romance / The Used / Avenged Sevenfold / Altri
Autore: blaise_kinomoto, ossia blaise_sl_tr07 + sakura_kinomoto
Beta-reader: skurni
Raiting: G
Avvertimenti: slash (accennato), AU (Alternative Universe).
Disclaimer: Non conosciamo nessuna delle band sulle quali scriviamo, magari fosse così, la storia è ispirata ‘The Nightmare Before Christmas’.
Note: ogni genere di commento o critica (purchè costruttiva) è sempre gradito. Le autrici saranno felici di sapere cosa pensate del loro scritto.
Sommario: C’era una volta in un paese molto lontano un Narratore. Suddetto Narratore, che poi sarei io, si chiamava Ville Valo, ma per tutti era semplicemente Sua Maestà.
Sua Maestà, prima di diventare il Narratore di questa storia, aveva una storia amorosa con Bam, l’infido mostro che portava il terrore per tutta la città.




Quarto: il Narratore narrò la fine della storia e cadde in depressione per la morte del suo amato.

Rieccovi qui. Non ve ne siete ancora andati? Volete proprio sapere il finale della storia? Ma non potete andarvene e basta, e pensare che sia finita così? Con quell'idiota di Brian che fa lo scemo con chiunque gli capiti a tiro?
No, eh?
Volete proprio che vi racconti cosa successe in seguito. Ma io non voglio. Non voglio, non voglio, non voglio. Perché non mi va. Perché questa storia finisce male, troppo male per i miei gusti.
Chi cavolo me lo ha fatto fare di narrarvi questa storia, poi... ma dico io, non potevo scegliere un'altra storia, una qualsiasi? Una dove il mio ragazzo non finisce male? No, cavolo, mi devo andare a scegliere una storia scema con un protagonista cretino, e tutti gli altri personaggi stupidi e insubordinati.
Oh, per Me Stesso!
- Valo, zitto e continua la storia! -
Mikey, o la smetti o ti picchio e ti licenzio, contemporaneamente.
- Non puoi licenziarmi, ormai siamo alla fine della storia. Se mi licenziassi dovresti ricominciare da capo con un altro protagonista femminile. -
No, ma che da capo. Semplicemente ti cambio e cambio pure il finale. E a che ci sono cambio Brian, và, cosa che mi va molto a genio.
- Valo, smettila di fare la lagna e racconta, che qui avrei fretta di tornare a casa. -
Sullivan, ti impicco. Ti butto sotto a un treno. Zitto, silenzio! Ma perché siete così insubordinati? Perché non riuscite nemmeno a capire la mia immensa sofferenza? Perché?!
- Narratore del cazzo, finisci questa storia, così mi libero di questi due idioti qui. -
- Ma Shads, noi siamo tuoi amici! -
- Già, Shads, Syn ha ragione! -
Zitto, Matt una volta conosciuto come Tuck! Zitto Gates e zitto Shadows! Giuro che vi annego nell'acido muriatico! Basta, silenzio, tutti quanti! Non voglio più sentirvi dire una sola, unica...
- Concludi la storia, idiota, così siamo tutti liberi. -
Sullivan, è l'ultima volta che te lo dico: chiudi il becco. Se me lo fai ripetere un'altra volta giuro che ti castro. E ti eviro anche, così poi vediamo come riesci a spassartela.
- Sì, castra la strega! -
- Ehi! Non parlare così di Jimmy! -
- Io parlo come mi pare e piace, scemo d'un Vengeance. -
- Attento a te, Matt una volta conosciuto come Tuck! -
- E sentiamo, cos'è che vorresti fargli, nanerottola? C'hai pure un nome sfigato, guarda te. Johnny Christ. Puah. -
- Oh, Gates, mi hai difeso! –
Okay, ora basta. Tuck con gli occhi lucidi non va bene, è una cosa troppo brutta per essere vista, da chiunque.
- Valo, che fai, ti decidi a continuare? -
Oh, va bene, va bene, basta, non ne posso più. Continuiamo questa cazzo di storia, così almeno vi state zitti. Dove eravamo rimasti? Sì, Sailor Caffè, la paladina vestita alla caffeina.
Mikey proiettò un grande Heartagram - modestamente, un simbolo meraviglioso, lo inventai alla tenera età di diciotto anni, e fu la cosa più geniale che potessi mai creare, per Me Stesso - sul muro. Alle sue parole, Bam si voltò a guardarlo, e quando vide il simbolo sul muro ne rimase estasiato.
- Ville, amore, ho già comprato i diritti dell'Heartagram, vero? No, perché li ricomprerei. E' stupendo. -
Grazie, Bam. Occavolo, io non voglio tornare a raccontare! Non voglio!
- Valo, smettila di fare il mestruato e continua. -
Sullivan, l'ho detto e lo faccio: ti uccido.
- Pensa a continuare. -
Shads, ti ci metti anche tu adesso? Cos'è, un complotto?
In ogni caso, Bam fissava estasiato il simbolo sul muro e non si accorse di Mikey che aiutava Bob Natale a liberarsi. Non si accorse nemmeno dell'arrivo rumoroso, incasinato e stupido di Brian.
- Valo, ma la vuoi smettere?! Mi fai sembrare uno scemo completo! -
Ma lo sei, caro il mio Re delle Zucche Vuote.
- Valo, ma insomma! Basta! -
Brian, ti cambio, anche alla fine della storia. Non mi importa, basta che ti togli di mezzo ai coglioni.
- Guarda che ti pesto, mucchietto d'ossa! -
Oh, senti chi ha parlato, quello muscoloso! Oh, che paura!
- Ville, tesoro, non vorrei dirtelo ma lui, i muscoli, ce li ha. -
Bam, amore, stai zitto anche tu.
- Sì, io i muscoli li ho! -
- E solo quelli, Schechter. -
Bella risposta, Sullivan. Quasi quasi potresti starmi simpatico. Quasi.
-Grazie, Narratore. -
- Jimmy, se vuoi picchio anche te! Non ho paura di uno stuzzicadenti tatuato, io! -
- Vedi che anche se è magrolino, Jimmy picchia forte, eh. -
Vengeance, se evitassi di aprire bocca saremmo tutti più contenti. Sei proprio una strega rompiscatole e con manie di protagonismo peggio di Brian.
- Lascia stare Zacky! - Christ, un'altra parola e ti spedisco fuori dalla storia.
- Basta con le chiacchiere, Valo, vedi di continuare, e in fretta. Vorrei passare un po' di tempo con Mikey, sai com'è... -
Certo, tu vuoi passare un po' di tempo con Mikey. Vuoi divertirti con il tuo ragazzo e fare chissà quali cose che non voglio immaginare, non perché non le faccia anche io ma solo perché comprendono te nudo, e sinceramente, che schifo. Bleah.
- Ehi, guarda che Brian nudo è bellissimo! -
Mikey, i tuoi gusti in fatto di uomini lasciano a desiderare. Fattelo dire, mio caro, se tu non avessi problemi di vista probabilmente non staresti con questo qui. Per essere scemo, è scemo, e per essere brutto, lo è pure, quindi io non capisco che cavolo ci trovi in lui.
- Giusto, sono più bello io. Io sono l'uomo più bello del mondo. -
Dottor Diva, non vorrei deluderti, ma l'uomo più bello del mondo sono io, sai com'è. E poi, hey!, tu da dove salti fuori?! Non dovresti essere tipo nel tuo laboratorio a inventare qualcosa di totalmente inutile?
- Da solo mi annoiavo, non avevo nessuno con cui parlare. E poi, dopo quasi venti ore, guardarti allo specchio diventa noioso, anche se sei bello come me. Perché il te stesso nello specchio non ti ricambia i complimenti. -
OmMe. Cosa ho fatto di male per meritarmi tutto questo, cosa?! Qualcuno me lo spieghi, perchè io davvero non lo capisco. Sono circondato da un branco di idioti senza cervello, mio dio.
- Ehi! Noi non siamo Idioti Senza Cervello! Noi siamo i TBI, i Tre Bambini Idioti! -
Oh. Me. Stesso. Più in basso di così non si poteva cadere. Dico, ma siete scemi o cosa?! No, siete idioti, giusto. E io che tento di ragionare con voi. Devo essere pazzo.
- Ma tu sei pazzo. Parli anche da solo. -
Matt, una volta conosciuto come Tuck, ricordami perché non ti ho ancora buttato fuori dalla storia a calci. Ricordamelo, perché io non riesco a capacitarmi di questa mia mancanza.
- Valo, cortesemente, la storia. -
- Sì, Valo, la storia. -
No, ma io vi uccido tutti. Siete personaggi impossibili! Io sono il Narratore e IO decido cosa va fatto. E ora silenzio! Basta, zitti!
Ho deciso, io cambio il finale. Questo qui non mi piace, e se non mi piace non lo racconto. Ecco.
- Valo, smettila e continua. -
Oh, basta! Ma perché non capite, perché? Io voglio solo andarmene a casa con il mio Bam e mandarvi tutti affanculo, non mi pare una cosa esagerata. Anzi, è una cosa bellissima.
- Ville, tesoro, ti ho già detto che amo l'Heartagram? -
Sì, Bam, amore della mia vita, me lo hai già ripetuto quelle due o tremila volte, sai. Ho capito il concetto.
- Valo, guarda che ci stiamo coalizzando tutti contro di te, quindi vedi di velocizzare i tempi e farla finita con le scenette melodrammatiche. -
Brian, io ti uccido. Anzi... massì, che idea geniale! Uccidiamo Bob Natale! Ucciderò Bob Natale e salverò il mio amato, così saremo tutti felici e contenti!
- Ehm, Valo, non vorrei dirlo, ma ti dimentichi un piccolo particolare con una gran matassa di ricci afro e che di nome fa Ray Toro. -
Oh, zitto, Brian, sono solo piccoli dettagli. Non contano. Toro non mi farà nulla, te lo dico io.
- Vai, Bert. Ora! -
No, ma che diavolo dici, Brian? E tu, cagnaccio rognoso, pussa via dal mio fidanzato! Via, ho detto, via!
- Valo, riprendi il racconto, che i lettori non ci stanno capendo niente. -
Oh, povero me, povero me!
- Valo, il racconto! -
Va bene, va bene, riprendo. Ma solo perché così mi libererò di voi.
Allora, amici lettori, eravamo rimasti, prima che io cominciassi a litigare con questi idioti e prima che questi idioti cominciassero a litigare tra loro, a Brian che arriva rumorosamente a Bam's Castle.
Mentre il mio amato Bam è intento nella contemplazione del simbolo che io, ispirato da non so cosa ma forse anche dalla mia magnificenza, ho creato, quel cretino del protagonista incita il suo cagnaccio rognoso.
Tale cagnaccio si fionda sul mio povero Bam e in un secondo riversa i suoi liquidi corporei corrosivi sulla sua gamba, facendolo urlare di dolore e zoppicare su una gamba sola.
Mikey finalmente riuscì a liberare completamente Bob Natale, che lo ringraziò, e insieme si voltarono verso Brian, che avrebbe dovuto fare qualcosa ma ancora non sapeva cosa fare. Mikey si guardò intorno e il suo sguardo si soffermò sulla parete alla quale erano appesi alcuni skate-board, molti di essi decorati con il simbolo dell'Heartagram.
- Brian, lo skate! Usa lo skate! - urlò Mikey. Brian si voltò a guardarlo, poi si guardò intorno alla ricerca dello skate.
- È lì, cretino, sulla parete! - disse la parte intelligente della coppia. La parte scema alzò gli occhi da terra e fissò la parete, quella sbagliata, continuando a non capire.
Mikey, spazientito, mollò Bob Natale, andò a prendere uno skate dalla parete e lo mise nelle mani del fidanzato, che lo guardò con gratitudine.
- Grazie, amore! -
- Non c'è tempo per le smancerie, vai! - disse Mikey, e io quasi quasi lo ammazzo per questo. Cavolo, se Brian si fosse dimenticato di ciò che doveva fare io avrei potuto portare Bam a casa e curarlo e...
- Valo, la storia! -
Adesso ti ci metti pure tu, Bob Natale?! Non dovresti startene in un angolino, buono e zitto? No?
- Valo, o continui o ti metto sulla lista dei Bambini Cattivi. -
Come stavo dicendo, Brian ringraziò la sua amata - che tanto amata non era - e corse verso Bam con lo skate in mano.
Quando gli fu accanto sollevò la tavola rosa con l'Heartagram nero e iniziò a picchiargliela selvaggiamente sulla testa, sulle spalle, insomma, un po' dappertutto, e continuò a picchiarlo con lo skate fino a che Bam non si accasciò a terra e smise di urlare. Il cattivo era morto.
E io adesso sono in lutto, quindi non racconto proprio un bel niente. Mi avete ucciso il fidanzato, okay? Posso essere in lutto o anche questo mi è negato? Il mio fidanzato è morto, e io sono solo, senza di lui non posso vivere. Come farò senza le sue battute sceme e le sue risate? Come farò senza vederlo spiaccicarsi contro qualsiasi muro disponibile? Come?
- Valo, poche chiacchiere. -
Oh, Sullivan, per favore, basta. Sono a lutto. Sono straziato dal dolore.
- Oh, Ville, io e Migè staremo sempre con te, ti aiuteremo a superare il dolore! -
Linde, cazzo ci fai qui? Non eri tornato in Finlandia?
- Naa, i Tre Bambini Scemi, o come diavolo si chiamano, mi hanno portato, tipo, nel Paese di Natale. E allora ho cercato un modo per uscire e tornare a casa, ma sono sbucato di nuovo qui. E poi, siccome ti ho sentito urlare sin dall'altra parte della città, ho deciso di venire a vedere che ti era preso. -
Ah, grazie. E ora, vedi di tornartene in Finlandia da Migè, che non ho voglia di preoccuparmi anche di te, adesso. Via, sciò.
- Ma Ville! -
Ho detto sciò. Sparisci. Puff, sei sparito.
- Non è vero, io... -
Sei. Sparito. Non c'è nessuno che parla, trallallà!
- Valo, ce lo riporto io in Finlandia, se solo ti decidi a continuare. -
Ah, e va bene, Gates, ma non finisce qui. Proprio no.
Quindi, dicevo... il nostro eroe cretino sconfisse il cattivo e si avvicinò alla sua amata e a Bob Natale, sorridendo a entrambi.
- Bob Nachele, ti devo le mie scuse. -
- Natale, idiota, mi chiamo Bob Natale. -
- Sì, certo, fa lo stesso. Insomma, devo scusarmi con te. -
Per essere stato una grandissima testa di cazzo, non aver ascoltato il mio ragazzo, aver cercato di riprodurre il Natale nel Paese di Halloween, aver rovinato la vita a migliaia di bambini che saranno in psicanalisi fino alla fine dei loro giorni e anche per averti rapito, o meglio, averti fatto rapire dai TBI, e averti quasi fatto mangiare da Bam.
- Sì, insomma, quello che è. -
- Va bene, Brian, sei perdonato. Ma adesso dobbiamo rimettere ogni cosa al suo posto. - Disse Bob Natale, e Brian iniziò subito a riordinare Bam's Castle sotto gli sguardi increduli di tutti i presenti.
- Ti ha detto di rimettere ogni cosa al suo posto, coglione! - Disse Jimmy la strega. - E secondo te che sto facendo, io? - Fece Brian, totalmente scemo.
- Ma non ogni cosa qui, idiota! - aggiunse il vampiro Syn.
- Ma sei scemo? Ha detto di rimettere a posto e io lo faccio! - rispose Brian, che se la cretinaggine facesse diventare ricchi lui sarebbe il re del mondo.
- Ha detto di rimettere a posto le cose, riferito ai casini che hai combinato! - disse Matt, una volta conosciuto come Tuck, che per una volta ci aveva azzeccato.
- E io lo sto facendo! Sto rimettendo a posto lo skate che ho preso per uccidere Bam, poi metto via il corpo e pulisco anche la pipì corrosiva di Bert. -
- Bau bau bau! - Disse Bert, volendo intendere: oh mio Valo quanto sei scemo! Ma ci sei o ci fai? No, perché in ogni caso sei troppo idiota per essere stato messo al mondo, a nessun essere umano come te dovrebbe essere permesso di vivere. Il cagnaccio ha ragione, concordo in pieno.
- Ma testa di cazzo che non sei altro, Bob Natale non intendeva quello! - Disse allora Mikey, rischiando di perdere la pazienza.
- Ah, no? E cosa intendeva, amore della mia vita? - disse Brian, e Mikey si voltò per vomitare in un angolo insieme al sottoscritto e a tutti i presenti.
- Non importa, ci pensiamo noi. - disse Bob Natale, mettendo fine a quella stupida e patetica scena.
Fu così che uscirono tutti da Bam's Castle e Mikey e Bob Natale salirono sulla slitta, portandosi dietro anche quello scemo di Brian. Volarono su tutto il mondo, portando veri regali ai bambini e togliendo di mezzo i mostri, e tutto in una notte sola.
Ehi, no, aspettate, in questa storia Brian non è andato in giro per il mondo a seminare i suoi regali schifosi! Quindi quello che va sistemato è solo nel Paese di Hallowe’en. Okay, bene.
Dicevo, i tre tornarono in paese e ricominciarono a mettere tutto a posto, eliminando ogni traccia del Natale in quel posto tetro, e facendolo tornare quello che era, un posto tetro, appunto.
- Brian! Grandissimo pezzo di stronzo, ma io ti denuncio! - urlò a gran voce il Sindaco Frerard, andando loro incontro. Brian si nascose dietro Bob Natale, da uomo coraggioso e impavido qual'era.
- No, ehm, Frerard, stai calmo, non ho fatto nulla! -
- E cos'era quella cosa della Parata Nera, eh?! - Il sindaco Frerard lo guardò male e rimase in attesa della sua risposta.
- Ma non era la Parata Nera, o mio carissimo amico Frerard - disse Brian - era la Parata di Natale, che è ben diverso. -
Il Sindaco Frerard rimuginò qualche istante sull'affermazione, poi Frank ebbe la meglio. Si voltò - sì, esatto, roteò la testa e spuntò lui - e guardò Brian con un sorriso - quel coglione l'aveva scampata, ancora una volta, bah.
Si abbracciarono e tutto fu risolto.
Bob Natale venne invitato a fermarsi per la notte, ma rifiutò gentilmente l'invito dicendo che sua moglie, Ray, lo stava aspettando, e se faceva tardi per la cena era un uomo morto. Quindi ripartì alla volta del Paese di Natale in sella alla sua slitta, con le renne che faticavano a portarne il peso, ma va beh, questi sono cazzi suoi.
Nella città di Hallowe’en era ritornata la serenità, tutti i cittadini erano felici e contenti, tranne le tre streghe, che continuavano a litigare tra loro.
- Johnny Christ, sei l'essere più odioso che io abbia mai conosciuto in tutta la mia vita! - disse la strega Zacky. La strega Johnny la guardò, sull'orlo delle lacrime.
- Ma io non ho fatto niente! - disse - Jimmy, diglielo tu che non ho fatto niente! -
La strega Jimmy ghignò e abbracciò forte la strega Zacky.
- Mi dispiace Johnny, anzi, non mi dispiace per niente, ma io stasera scopo e tu no, ha ha! -
- Ehi, Sullivan, non è che avresti qualche amica da presentarmi? - disse il vampiro Syn, speranzoso, mentre la strega Johnny piangeva in un angolo e Matt, una volta conosciuto come Tuck andava a farle pat-pat sulla schiena, per consolarla.
- Ehi, per chi mi hai presto, stronzo?! - urlò la strega Jimmy, e il vampiro Syn si arrabbiò di brutto, tanto che tentò anche di morderla, ma venne bloccato dal vampiro Shads, il quale lo prese per la collottola e gli diede un paio di sberle.
- Ahia, Shads! Mi hai fatto male! - piagnucolò il vampiro Syn, e fu allora, proprio alla fine di questa storia, che il vampiro Matt si addolcì un poco, e capì di essere stato cattivo, troppo cattivo con il suo compagno.
- Syn, andiamo in camera. –
Il vampiro Syn accettò e seguì l'altro verso una camera lurida dell'unico motel della città, mentre, svariati minuti dopo, il vampiro Matt, una volta conosciuto come Tuck alzava lo sguardo dalla strega Johnny e si ritrovava da solo.
- Ma dove sono andati quei due? -
E noi non glielo faremo sapere.
Intanto, poco lontano da loro, un'altra bella scenetta era stata messa in atto.
Brian stringeva la sua amata Mikey, e la guardava intensamente negli occhi. Quindi la baciò e poi sorrise.
- We can live like Jack and Sally. -
- Brian, ma che droghe prendi? Siamo Brian e Mikey, ma che sei scemo? - disse la sua amata.
Io preferisco sorvolare sulla canzone, perché anche se qui sarei io Il Narratore, questi idioti neanche mi ascoltano. E sinceramente, innervosirmi alla fine della storia, quando posso finalmente liberarmi di loro, non mi va per niente.
Siete arrivati alla fine, miei cari amici lettori, adesso dite addio a tutti i nostri personaggi - idioti, certo, tutti quanti.
Vi sarà sembrata una bella storia, magari, e magari lo è anche stata, tralasciando il fatto che mi hanno ucciso il fidanzato, you know.
Ora scusatemi, ho bisogno di una sigaretta, anche se il mio analista dice che fumo troppo e questo non mi aiuta.



E siamo giunte anche alla fine di questa storia in quattro puntate.
Speriamo che sia stata di vostro gradimento, ringraziamo di cuore tutti coloro che hanno letto, commentato (soprattutto, vi amiamo sempre di più) e messo la storia tra i preferiti.
Vi auguriamo buon anno e ci vediamo ancora con ‘Heaven help us, we’re all falling down’.
B., sakura, Linde&MattMikko.
  
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