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Autore: Francesca lol    08/05/2015    7 recensioni
*TITOLO PROVVISORIO* *IN REVISIONE*
È la mia prima fanfic quindi vi prego, lasciatemi una recensione nel caso passiate. VIVA LE CRITICHE COSTRUTTIVE
"Il mio nome è Cleopatra Vanessa Swifth ma per tutti Cleo. Forse.
Un tantino complicato.
Okay. Okay, non sono qui per fare la vittima ma devo proprio dirlo: la mia vita è una vera merda.
Fermi! Non scorrete alla prossima storia, per favore. Lo so che stavate per farlo, I see you.
Piuttosto, aprite la mia e cercate di darmi una mano perché, cavolo se è vero, sono a tanto così dallo strapparmi i capelli per disperazione.
Se volete, non posso certo obbligarvi.
Però gradirei veramente molto nel caso in cui lo faceste, io non ci sto capendo niente e tutti gli altri sono... voglio dire, senza offesa, ma... va bene, tagliamo corto: non posso tirare in ballo persone a me care più di quanto non abbia già fatto.
Quindi voi -sì, sto rompendo le scatole- sareste una risorsa estremamente importante perché, essendo un punto di vista esterno, le vostre opinioni potrebbero essere illuminanti.
Vi prego, aiutatemi ad uscire da questa situazione.
Qualunque sia la vostra scelta, grata per l'attenzione.
Dimenticavo: grazie e per favore."
Capitoli revisionati = 'new'
Genere: Angst, Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Severus Potter, Fred Weasley, Fred Weasley Jr, James Sirius Potter, Nuovo personaggio, Scorpius Malfoy | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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Prologo

Il mio nome è Cleopatra Vanessa Swifth ma per tutti Cleo. Forse.
Un tantino complicato.
Okay. Okay, non sono qui per fare la vittima ma devo proprio dirlo: la mia vita è una vera merda.
Fermi!
Fermi, fermi, fermi. Non tornate indietro, per favore. Lo so che stavate per farlo, I see you.
Piuttosto, continuate a leggere e cercate di darmi una mano perché, cavolo se è vero, sono a tanto così dallo strapparmi i capelli per disperazione.
Se volete, non posso certo obbligarvi.
Però gradirei veramente molto nel caso in cui lo facciate, io non ci sto capendo niente e tutti gli altri sono... voglio dire, senza offesa, ma... va bene, tagliamo corto: non posso tirare in ballo persone a me care più di quanto non abbia già fatto.
Quindi voi -sì, ammetto di starvi rompendo le scatole- sareste una risorsa estremamente importante perché, essendo un punto di vista esterno, le vostre opinioni potrebbero essere illuminanti.
E sono sicura al centouno per cento che non compariranno cattivoni in casa che vi lanciano maledizioni per avermi... beh, dato un po' di sostegno.
Vi prego, aiutatemi ad uscire da questa situazione.
Qualunque sia la vostra scelta, vi sono grata comunque per essere anche solo arrivati fin qui.
Giusto, quasi dimenticavo: grazie e per favore.

 



Partiamo dall'inizio dell'anno, mh? A tutti piace leggere un po' di roba adolescenziale, quindi partiamo da lì con relativi giramenti di pluffe e tutto il resto.

P.S. Sono logorroica.
 

Scesi dal treno, incamminandomi verso Albus e Scorpius.
Chiederete voi: “QUEGLI Albus e Scorpius?”
Io vi risponderei: “Albus Severus Potter e Scorpius Hyperion Malfoy.” 
A quel punto, come se aveste visto un modello nudo, urlereste. Anche se non so ben spiegare il perché.
Inutile dire che erano strapopolari a scuola. Per i loro cognomi o meno, l'ultima parola spettava a loro. 
Meritavano davvero quelle urla da paperelle in calore con reggiseni volanti? Per me NO.
Li avevo soprannominati “ruba-spezza-cuore” -le loro relazioni duravano per un massimo di 7 giorni, spezzando così il cuore della dolce e innocente fanciulla di turno- della fauna femminile non grassa nè cozza di Hogwarts.
Erano superati solo da James Sirius Potter e forse i gemelli Scamandro, però anche Frank Paciock riscuoteva un notevole successo con la sua aria da bravo ragazzo e gli occhi azzurro cielo.
Mh, fa così cliché.
Dicevamo, una volta arrivata accanto a loro, li salutai.
«Ciao» risposero in coro. Già, questa cosa della contemporaneità è abbastanza inquietante, anche perché capita spesso anche adesso.
«Tutto okay?» chiesi, senza il minimo interesse.
«Certo, perché non dovrebbe andare tutto okay?
» mi domandò istericamente Albus, non potei neanche aprire bocca che lui ricominciò a parlare.
«Dio, lo sapevo» bisbigliai, portando una mano alla fronte.
«Perché QUALCUNO è talmente tirchio da non regalarti nemmeno una Cioccorana come simbolo di amicizia? Oppure perché QUALCUNO ha detto che esagero sempre per delle fesserie e che nei veri problemi rimango come un ghiacciolo, dandomi dell'insensibile tra le righe?» fece tutto d' un fiato.
«Certo, tutto okay. Va tutto benissimo» riprese, fulminando il povero Malfoy.
«Non so che problemi ab...» provò a dire il biondo.
«Qualcuno ha parlato? Cleo tu senti qualcosa?
» lo interruppe Albus. Tentai di dire qualcosa quando Scorpius mi si sovrappose.

«"Simbolo di amicizia?" Al, ma sei tu? Checca isterica, non mi hai fatto nemmeno un regalo al mio compleanno!» si infastidì.
«Non osare darmi della checca isterica, biondo ossigenato! Sei un-» Preferii intervenire.
«Uno. Scorpius è tirchio di sangue, dovresti saperlo Al» Alzai perfino l'indice, a mò di maestriana. Al annuì e Malfoy mi fulminò con un'occhiataccia.
«Due. Albus, ti stai comportando come una ragazzina viziata nel suo periodo del mese
» continuai.
Il moro mi fece una pernacchia, irritato da un ridacchiante Scorpius.
«Andiamo? Sarebbe brutto arrivare nel bel mezzo dello Smistamento
» chiesi, mettendo al centro il vero motivo per cui ero andata da loro.
«Io non ci vado con quella checca isterica, che se lo compri da solo quella dannata Cioccorana.» «Io non ci vado con quel lampione, potrebbe accecare qualcuno con quella chioma.»
Li guardai. Loro guardarono me. Si guardarono. Digrignarono i denti. Continuavo a guardarli.
«Oh, diamine...» Li schiaffeggiai.
«Ascoltate bene, mi stanno girando le palle per il ritorno a scuola e adesso stanno girando ancora più velocemente per colpa vostra. Non vorremmo far stancare quel povero cricetino, vero? Evitiamo di mettere quelle di altri in pericolo: mi aiutate a calmarle?» Passò fra loro un silenzioso discorso e fu Albus a prendere parola.
«Odio quando fai la stronzetta acida.» Mi si affiancò, iniziando a camminare fino a superarmi.
Fui costretta a fare una piccola corsetta per raggiungerlo, accorgendomi di come Scorpius mi avesse imitato ed ora alla mia destra.
«Non dovresti essere con la tua casata?» Mi limitai a scuotere le mani con noncuranza.
«Quando voi prenderete la carrozza, io andrò con le mie compagne di dormitorio. Ma al momento una è con il suo ragazzo e le altre due-ma perché, è così strano che voglia venire con voi?”
«Sì, mi infastidisci. Sembri un cagnolino.» Lo nascondo ma ci rimasi un po' male, perché era vero. Più volte avevo cercato di fare altre amicizie, però il mio carattere così chiuso e introverso non me lo aveva permesso.
«Mi piacciono i cagnolini.» Che risposta vomitosa.
«Preferisco i serpenti» commentò Malfoy e al riferimento ai Serpeverde, Albus trattenne un sorrisetto.
I due erano fratelli non biologici, entrambi c'erano stati nel momento di difficoltà dell'altro e si era costruito un solido rapporto di amicizia. Litigavano spesso ma mai per davvero, e quando accadeva percepivi una sorta di tristezza o depressione nell'aria.
«Credo che quelle siano le grifone. Ci vediamo dopo!» Avevo appena cominciato a correre per raggiungerle, poi però tornai indietro e li riabbracciai velocemente.
«Mi siete mancati» borbottai, sentendo le loro braccia sfiorarmi la schiena.
Li salutai con un gesto della mano quando fui seduta con accanto Clare Turner che mi sorrideva. Ricambiai, estendendolo anche ad Emma Stones, sedutami davanti, ed ad Elizabeth White alla sua destra.

 

«Albus, credi che tuo fratello...?» Scorpius lasciò la domanda in sospeso. L'amico si limitò a studiare le sue scarpe.
Hai visto la sua faccia. Era spaventata, Albus. Hai provato a parlargli di questo almeno una volta?”
«Credi non l'abbia fatto? Che mi faccia piacere cosa le fa passare? Ma James perde la testa quando si parla di lei, è come... impazzito. E comunque sai che non... non abbiamo un buon rapporto io e lui.» Rimasero in silenzio, trasportarti dalla massa che seguiva Hagrid.
«Al» lo chiamò Malfoy. Il ragazzo si voltò verso di lui, sorprendendosi di trovarlo a porgergli una scatola di Ciocorane. Alzò gli occhi al cielo.
«Oh, puoi tenerle. Non mi piacciono nemmeno!» Rise dell'espressione ghiacciata del biondo, schivando il dolciume che gli fu tirato.
Penso capirete Scorpius quando vi dico che schiantò Albus mentre dormiva.

Hogwarts era stupenda, come sempre. Non starò qui a dirvi come mi stessi sentendo ad attraversare quei corridoi ormai familiari perché non saprei come esprimermi. 
Alla Sala Grande rimanemmo vicine, facendo dissolvere nel nulla i miei filmini mentali (in cui pensavo cosa avrei fatto altrimenti) e la mia ansia.
Non ci volle molto che arrivarono quelli del primo anno. 
Era come stare a guardare i vari tipi di pesci che nuotavano in mare: c'era lo spavaldo, che avanzava con il petto in fuori, camminando sicuro. C'era l'amicone, che rideva con il tipo che aveva conosciuto nella carrozza. C'era il terrorizzato, c'era l'estasiato, c'era quello sconvolto, c'era quello ansioso, c'era l'esaltato...

Non potei non sorridere quando vidi una ragazzina con il naso all'aria per osservare la neve del soffitto.
«Cleopatra Vanessa Swifth, avanti prego.» Ebbi un piccolo infarto al momento che tentai di superare con un respiro. Avanzai incerta, mi sedetti tremante sullo sgabello e la preside mi mise il Cappello. I miei occhi erano puntati sugli enormi tavoli e su tutti quei visi così diversi con qualcosa che pure li accumunava. 
«Difficile, molto difficile. Scartiamo a priori Tassorosso, non sei molto paziente a quanto vedo.» Feci un sorriso di scuse a quelle parole mentre passava una risatina tra le casate. Mi schiarii la voce.
«Intelligenza, coraggio e arguzia non ti mancano... dove ti colloco?» La domanda quasi lo canticchiò, indeciso. Girai la testa in un movimento non volontario, era il Cappello.
«
Staresti bene nei Serpeverde, sai?» Un ragazzo con la divisa decorata di verde mi sorrise, cioè credo. Forse era un ghigno.
«
In Corvonero potresti trovarti a tuo agio.» Una ragazzina poco più grande di me mi guardò incoraggiante.
«
Ehm... io...» balbettai.
«E' davvero diffi...» Si interruppe bruscamente.
«GRIOFONDORO!» Urlò. Il tavolo esplose in un boato.
Mi ridestai, sbattendo leggermente le palpebre. Davanti a me Elizabeth batteva le mani contenta, Clare urlava battendo le mani sul tavolo: un nuovo grifone. Battei anch'io le mani ma giusto per non farmi vedere distratta.
Diedi una gomitata ad Emma.
«A quanto stiamo fino ad ora?»
«Credo quattro. Su sei, due sono andati a Corvonero e Tassorosso.» Annuii.
«Non siamo partiti male, dai.» Ridacchiò e annuì.
Mi prese una ciocca di capelli, cominciando a giocherellarci poi riprestò attenzione allo Smistamento.
Sospirai, copiandola. Erano sei anni che condividevamo la camera eppure non avevo raggiunto l'intesa che c'era tra loro tre. Rispettavo la loro amicizia, ovviamente, solo che... volevo entrare a far parte di quel trio e tramutarlo in quartetto.
Gettai un'occhiata ad Elizabeth che mi fece l'occhiolino. Forse, forse le cose erano più facili di quel che sembravano.

Le feci la linguaccia.



Mi buttai sul letto, senza la minima grazia. Avrei dovuto fare conoscenza con TUTTI i nuovi Grifondoro ma ammettiamolo, a chi interessava? Alcune ragazzine sembravano essere incollate al proprio piedistallo, povere care. E se non fossero riuscite a scendere? Cucciole, qualcuno avrebbe dovuto aiutarle.
Poi la doccia più che rilassante era stata soporifera.
Fortunatamente anche le altre erano nel mio stesso stato e non dettero i problemi che (ormai lo sapevo) avrebbero dato in futuro.
«Buonanotte a tutte» dissi, girandomi su un fianco.
«Buonanotte» risposero chi sbadigliando, chi in tono strascicato.
Nonostante tutto, non riuscii a dormire molto facilmente.
Avevo nostalgia di casa. 
Sì, era il primo giorno. Se quando vi ho parato di familiarità stavate pensando che era la mia seconda casa, vi state sbagliando.
I compiti, le interrogazioni, il peso di qualcosa che non hai intenzione di sopportare, lui.

Pensai alla mia sorellina Emily, di soli sei anni, per alleggerirmi il cuore.
Era incredibilmente intelligente, se avesse avuto la magia sarebbe stata sicuramente una Corvonero. Non era successo niente di strano, che io sapessi. Non avevo notato fatti inspiegabili dovuti al suo umore o altro, per cui non sapevo quale sarebbe potuto essere il proprio futuro.
Era terribilmente curiosa e capitò più di una volta che facesse domande sbagliate e nel momento sbagliato, come quella dei nostri genitori davanti a nostra nonna (che soffriva ancora per la per la perdita della figlia).
Scacciai subito la morte dei miei genitori. Avevo anche ricordi sfocati, un motivo in più per non pensarci.

Ora come ora, adesso che sono cambiata almeno un minimo, mi sarei presa a schiaffi per il mio vittimismo.
Passai, invece, alle poche amicizie che avevo ad Hogawarts, ai professori, agli esami...
E poi finii inevitabilmente nella zona nera. Persi un battito e il malessere interno che provavo esplose in un pianto silenzioso che durò qualche ora.

Ero deboluccia, tendenzialmente vittimista, un po' inutile, bruttina, leggermente grassoccia, abbastanza fallita.
La mia vità era, è e sempre sarà un continuo arrancare per stare al passo con gli altri. Un passo che non riuscivo a tenere, tenera bambina indifesa.
Semplicemente, e me lo diceva con gentilezza, non andavo bene per un mondo tanto cattivo.
Solo questo, era un mio grande difetto -lo diceva per permettermi di lavorarci su-: non andavo bene. In niente.

Parole brucianti che, grazie alla mia famiglia ed al mio silenzio, attendevo prendessero fuoco e incendiassero tutto.
«James Sirius Potter,» pronunciai.
Poi caddi fra le braccia di Morfeo.









Angolo autrice:
Benvenuti!! Se avete letto fin qui, è perché avete letto l'intero capito, quindi suppongo vi sia piaciuto (spero).
Ovviamente se non vi piace ditemelo senza problemi, così che possa modificarlo.
Credo di aver detto tutto.
Al prossimo capitolo!
P.S. Sappiate che voglio rendere la trama molto intricata ;)

 

Seeeeeh, vecchio angolo.
Prendetelo come regalino di Natale, sia per voi che per questi poverini.
Spero di averla resa meno bimbominkiosa.
Allora, ho preso questa decisione perché una notte non riuscivo a dormire e mi sono detta "vado a rileggere la mia storia".
Brividi.
Ho aggiunto, ho tolto. 
Cleo sarà molto più approfondita. la storia sarà meno squallida e cercherò di rendere tutto, tutto, più... normale.
Let me know!
Recensite bimbi, ditemi se va meglio!
A Natale siamo tutti più buoni, fatemi questo dono.

Vi prego
.

Buon Nataleee

 

Sì, la storia è in revisione.

No, Albus non è gay.

Cleo cambierà.

Il resto vedrete.

 Stay with me.

Penso cancellerò gli altri capitoli.

  
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