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Autore: kamy    10/05/2015    1 recensioni
E se Johnny Storm in realtà fosse figlio di Steven Rogers?
[Stony].
Genere: Malinconico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Sorpresa
Note: Missing Moments, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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bev.i Ringrazio anche solo chi legge.


Cap.10 I panni sporchi si lavano in famiglia

Steve guardò il ragno grosso quanto un pugno camminare sopra la sua forchetta d'argento e deglutì a vuoto. Si voltò verso Tony e lo guardò accarezzare un folletto grande un indice intento a saltellare sul bordo del suo bicchiere. Si girò dall'altra parte e guardò Clint in faccia.

"Tu e Stark come conoscete questo posto? Cosa mi nascondete?" chiese. Parker raggiunse il tavolo, il ragazzino tremava leggermente e i suoi occhi erano liquidi.

- Speriamo di non incontrare un goblin - pensò, sedendosi nella sedia dirimpetto a quella di Tony. Steve guardò il ragazzino e inarcò un sopracciglio, leccandosi le labbra.

- E lui chi è? - pensò. La porta si aprì con un tonfo ed entrò Thor con le braccia aperte.

"Uomo di metallo!" chiamò e il suo vocione risuonò nella sala. Loki roteò gli occhi e si accarezzò il pellicciotto bianco che portava al collo.

"Per l'amor delle Norne, non urlare così" si lamentò. Tony accavallò le gambe seduto a capo tavola, sorrise piegando il capo all'indietro.

"Fa piacere sapere di essere ancora il benvenuto". Clint unì le mani in grembo, strinse le labbra.

"Voi siete sempre il benvenuto, a Latveria" disse. Guardò Steve, spostò il peso da un piede all'altro.

< Il signor Stark probabilmente non gli ha spiegato nulla, gli avrà solo chiesto di mantenere il segreto in cambio di incontrare il figlio > si disse. Steve guardò le ali da falco di Clint gonfiarsi e si voltò verso Loki, sospirò e si massaggiò la tempia destra. Thor si sedette davanti a Steve e Loki a uno dei due posti a capotavola. Guardò Tony e gli sorrise, le sue iridi brillarono di verde.

"Pensavo ti saresti accomodato a cap tavola, Stark" sussurrò mellifluo. Johnny entrò e camminò radente alle pareti, sfiorando gli arazzi con la mano. Raggiunse il tavolo e si mise seduto davanti a Clint. Peter si voltò verso di lui e gli sorrise, trovandosi Thor tra loro. Tony mise le braccia oltre lo schienale della sedia, sogghignò.

"Sarebbe molto poco carino privare il padrone di casa della sedia a capotavola come hai fatto tu" disse. Clint mosse le ali facendo frusciare le piume.

"Il sovrano sarà più che lieto di cedervelo". Tony inarcò un sopracciglio, allargò le braccia.

"Attendo il suo verdetto" disse. Steve mise la mano sul braccio di Tony e strinse. Johnny guardò la sua mano e ringhiò. Thor sbatté un paio di volte gli occhi guardando Storm e Rogers ripetutamente. Peter piegò all'indietro la sedia e allungò la mano verso Johnny trovandosi davanti le larghe spalle di Thor. La porta dall'altra parte della sala si aprì e Doom entrò a passo cadenzato. Il suo lungo mantello verde strisciava e sul viso aveva una maschera di ferro. Raggiunse il posto capotavola dall'altra parte e si sedette, alzò il capo e le sue iridi blu intenso brillarono guardando la figura di Loki a capotavola di fronte a lui. Si voltò verso Tony, prese un tovagliolo e se lo mise sulle gambe.

"Perché sei seduto lì?" chiese affabile. Tony gli risolve un sorriso dolce, socchiuse gli occhi piegandosi in avanti.

"Nessuno mi ha offerto il posto a capotavola" ribatté, con tono pacato. Loki gonfiò le guance, tirò il braccio di Thor abbassandolo e vi poggiò il capo, guardò Johnny e ridacchiò.

- E' geloso di Stark tanto quanto lo è Doom, forse anche di più - pensò. Victor socchiuse gli occhi e si sganciò il mantello, adagiandolo sullo schienale della sedia.

"Noto che tutti i vostri posti sono molto sconvenienti. Se ci fosse stato il mio maggiordomo lo avremmo evitato. Pregherei di vederveli cambiare, se non è uno spiacevole incomodo" sussurrò.

"Io non ho intenzione di privarmi del posto che mi spetta" disse Loki. Sorrise mellifluo a Tony, socchiuse le iridi verdi. 

"Thor può spostarsi, però, così i due ragazzini potranno essere vicini" disse. Tony si alzò, sorrise dolcemente e si sedette sulle gambe di Victor.

"Io sono a posto così" affermò. Clint strozzò una risata, chiudendo le ali.

"Posso portarvi una sedia più adeguata" propose. Tony lo guardò, inarcò un sopracciglio.

"Solo se al sovrano disdegna la mia presenza ...". Steve si alzò in piedi e appoggiò le mani sul tavolo, avvampando.

"Stark!" si lamentò. Johnny si alzò a sua volta e corrugò la fronte, incrociando le braccia.

"E' irrispettoso" ringhiò.

"A me piace l'idea di sedermi accanto a Johnny" sussurrò Peter e le sue orecchie avvamparono. Victor passò un braccio intono alle spalle di Tony. Thor guardò Clint e si grattò la testa.

"Mi devo mettere accanto a fratello?" chiese. Tony rise, roteò gli occhi.

"Su, Johnny! Non dirlo come se non sapessi che tua madre adora avermi in braccio!" esclamò. Strofinò la guancia su quella di Victor, chiuse gli occhi.

- Mi sei mancato - pensò. Si morse il labbro. - Ma se lo dimostro, Loki può usarlo contro di me -. Riaprì gli occhi, ghignò. 

"E poi il tuo fidanzatino ti vuole vicino vicino". Aggiunse. Loki ticchettò sul tavolo.

"Sì, Thor, se non ti è di troppo disturbo!". Thor si sedette accanto a Loki al posto di Tony. Steve si sedette di nuovo, espirando rumorosamente. Peter si sedette accanto a Johnny che tornò a sua volta seduto.

"Credevo tu fossi arrabbiato" mormorò Doom all'orecchio di Tony. Prese una campanella appoggiata al tavolo e la suonò. Thor sbuffò sentendo lo scampanellio rimbombare nella sala. Tony gli strinse la mano sotto al tavolo.

"Il livello 'arrabbiato' lo abbiamo superato al terzo tentato suicidio" sussurrò. Accentuò la stretta, deglutì.

"Ma non serve che Loki lo sappia". Gli carezzò il palmo dolcemente, Loki li guardò e Tony sogghignò.

"Problemi, darling? Volevi il posto a capo tavola, tutto tuo". Loki grugnì, poggiò il capo contro Thor.

"E' solo il posto che spetta ad un dio" disse. Clint si diresse verso la porta, indirezionando i servi con le vivande verso i posti. Steve si massaggiò la fronte e chiuse gli occhi.

"Il capitano e il ragazzo si somigliano" disse Thor. Peter ridacchiò e Johnny strinse le labbra fino a farle sbiancare, una venuzza pulsò sulla sua fronte.

"Sì, sono qui per quello" biascicò Steve.

"Siamo qui appunto per risolvere le difficoltà. I panni sporchi si lavano in famiglia" spiegò Doom.

  
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