Eccomi tornata
^^
Questa settimana
sono stata attaccata dal virus della febbre, avevo quasi 39 ç-ç
Tutte le persone
normali si metterebbero a dormire, ma io no!!
Infatti mi sono
messa con carta e penna accoccolata nel letto e mi è venuta fuori sto scempio!
Noi ci sentiamo in
fondo, buona lettura!
Capitolo
1: Prologo
Un
dodicenne biondo si stava dirigendo verso l’accademia Ninja con un sorriso
stampato in faccia.
Indossava
dei pantaloncini a tre quarti neri e una maglia senza maniche bianca con sopra
l’immagine di un’adorabile volpe rossa.
Quel
giorno avrebbe dato l’esame per diventare un ninja a tutti gli effetti ed era
contentissimo!!
Non
appena arriva in classe si dirige verso Sasuke che come al solito è circondato
dalle sue fan.
“Buongiorno
teme!” disse salendo sul banco, unico punto salvo dell’invasione delle
Sasuke-fan.
“Giorno
baka” disse con tono annoiato.
“Hei
porta più rispetto al futuro Hokage!” sbraito facendo combaciare le loro fronti.
“Naruto
non parlare così con Sasuke-kun!” disse il confetto rosa alias Sakura.
“Già!!
Te non puoi permetterti di parlare così di lui” dissero in coro le piattole.
“Grrr
Sasuke per colpa tua tutte le ragazze della classe c’è l’anno con me!” gli
ringhiò sulle labbra.
Poi
accadde.
Kiba,
che è seduto nel banco davanti a quello dell’Uchiha, accidentalmente da una
spinta a Naruto facendo congiungere le labbra dei due ragazzi.
Quel
contatto fece sentire ad entrambi una forte scarica elettrica sulla spina
dorsale.
Si
staccarono subito, uno rosso come un pomodoro (Naruto) l’altro con un
leggerissimo rossore sulle guancie.
Dopo
essersi ripresi avvertirono un enorme aura omicida alla loro destra, con estrema
lentezza si girarono e quello che videro non gli piacque per niente.
Tutte
le ragazze avevano un orribile ghigno in faccia e sibilavano “Naruto”,
“uccidiamolo” e cose del genere.
Senza
pensarci due volte Sasuke prese per mano Naruto e lo condusse fuori dalla
finestra.
Appena
in tempo.
Infatti
le pazze gli avevano lanciato dei kunai che ora sono conficcati sul banco.
Non
contente di aver mancato il loro bersaglio si catapultarono anch’esse fuori
dalla finestra tentando di raggiungere i fuggitivi.
I due, pensando che le streghe non li avessero
seguiti si erano fermati davanti all’altalena dell’accademia.
Mai
fu scelta più sbagliata.
Vennero
raggiunti e accerchiati da un gruppo di possedute i cui capelli si alzavano e
abbassavano come quelli di Medusa.
Immediatamente
gli lanciarono contro shuriken e kunai per fortuna i due avevano usato la
tecnica della sostituzione del corpo e quindi si salvarono.
Per
precauzione fecero comparire una loro copia che inviarono come esca.
Infatti
tutte le ragazze cominciarono a rincorrerli andando verso il palazzo
dell’Hokage.
I
due veri aspettarono qualche minuto prima di scendere dall’albero in cui si
sono nascosti.
Tirarono
un sospiro di sollievo notando che non c’era più anima viva.
Purtroppo
per loro i guai non erano ancora finiti.
Infatti
un furente Iruka comparve alle loro spalle
gridando:
“Voi
due!! Che ci fate qui fuori?? Dovreste essere dentro a dare l’esame e non qui a
divertirvi!! Filate immediatamente in classe”
Una
volta tornati in classe furono i primi a dare l’esame (ch superarono con il
massimo dei voti) e come punizione dovettero pulire tutta la classe da soli
senza usare la tecnica della moltiplicazione del corpo.
Tutta
la classe ha ottenuto la promozione e l’indomani si sarebbero decise le
squadre.
Finirono
di pulire alle otto di sera e stremati si incamminarono verso casa.
Sasuke
decise di riaccompagnare Naruto fino al suo appartamento visto che temeva un
nuovo attacco dalla strega bionda e dalla piattola rosa, che non si erano
ancora arrese come tutte le altre.
In
una decina di minuti arrivarono e Sasuke stava per andarsene quando giunse uno
strano vecchietto.
“Hei
ragazzi c’è ci fate qui a quest’ora della sera?”
Naruto
con sorriso solare gli si avvicino dicendogli:
“Abbiamo
appena finito di fare le pulizie in classe e Sasuke-teme mi ha riaccompagnato a
casa!”
“Vuoi
dire che TU abiti qui?” chiese con tono cattivo che non piacque per niente
all’Uchiha.
“Si
perché?” chiese tranquillo Naruto non accortosi del cambiamento del vecchietto.
“Non
è possibile!! In tutti questi anni il mio appartamento è stato affittato dal
Mostro!! TU ora, immediatamente te ne vai!! Mi ci vorranno secoli per
disinfettarlo!”
Una
vena pulsante comparve sulla fronte del moro: lui odiava che la gente chiamasse
Naruto mostro, quando lui è un angelo!
“Signore,
guardi che lui non ha mica i pidocchi” disse con tono gelido.
“Non
mi importa hai cinque minuti per andartene!”
“Ma
non so dove andare! Mi dia almeno un giorno per trovare un altro appartamento!”
“non
se ne parla neanche! Tu vai via di qui subito!”
“Naruto
prendi le tua cose: d’ora in poi verrai a vivere da me!” disse il moro
arrabbiato.
Quando
si accorse di quello che aveva detto i suoi occhi si allargarono, ma essendo un
Uchiha nessuno si accorse del cambiamento.
Mentre
il moro pensava a come sbrogliarsi da quella situazione il biondino aveva messo
tutta la sua roba dentro una grande valigia rossa.
Una
volta fuori segui l’amico fino alla sua grande villa.
Quando
entrarono il moro aveva rimesso a posto le idee e si era organizzato sul da
farsi.
“Sasuke
ti ringrazio per ospitarmi qui! Ti prometto che non darò fastidio e che
cucinerò tutti i pasti e pulirò la casa ^^!” disse gioioso l’ospite.
Tutti
i propositi di sbatterlo fuori dalla porta morirono quando si dipinse sul volto
del biondo quel solare sorriso che a lui piaceva tanto, anche se non l’avrebbe
mai ammesso.
“Allora
è meglio che ti sbrighi a sistemare le tue cose in camera tua perché io ho
fame”
“Giusto.
Vado e poi comincio a cucinare!”
A
passo spedito si dirige verso il piano superiore e una volta arrivato in cima
alla rampa di scale non seppe in quale porta entrare.
“Dobe
devi andare nella seconda porta a destra!” gli disse il moro comparso alle sue
spalle.
“La
camera davanti è la mia stanza, mentre quella in fondo al corridoio è il bagno!
In tutte le altre camere non devi mai entrarci, chiaro!”
“Certo,
cristallino ^^”
Detto
questo entrò nella sua nuova stanza.
Era
composta da un letto occidentale posto in fondo vicino alla grande finestra con
balcone, due comodini a lato, una scrivania, due armadi e una libreria.
Immediatamente
fece comparire due sue copie e gli diede il compito di disfare la valigia.
Prima
di uscire indosso un grembiulino bianco con i bordi rossi e una grande scritta
all’altezza della pancia: I love kitsune.
Si
diresse in cucina e, una volta aperta la dispensa, decise di cucinare italiano:
spaghetti col pomodoro e basilico.
Tirò
fuori 200 grammi di spaghetti, una cipolla, uno spicchio d’aglio, un mazzetto
di basilico, olio, sale e 200 grammi di pomodoro fresco.
Cominciò
tritando finemente la cipolla per poi farla soffri gerla nella padella che
aveva preparato con l’olio, alcune foglie di basilico e l’aglio intero.
Una
volta che i pezzettini hanno preso colore aggiunse il pomodoro e il sale.
Dopodiché
portò il tutto a bollore aggiungendoci mezzo bicchiere d’acqua calda.
Lo
lasciò cuocere per venticinque minuti e poi aggiunse altro sale.
Nel
frattempo ha messo a cuocere gli spaghetti in acqua salata.
Una
volta cotti lì scolò e li mise in un recipiente trasparente aggiungendoci poi
il sugo e mischiandoli insieme.
Una
volta finito inserì le foglioline di basilico restanti.
Immediatamente
prese la tovaglia dal secondo cassetto e la mise sul piccolo tavolo e ci adagiò
anche due bicchieri, la bottiglia d’acqua fresca di frigo e i piatti fondi.
“Sasuke
è pronta la cena!” gridò affacciandosi alla scale.
Dopo
pochi minuti arrivò giù e vedendo la tavola imbandita e la cena già servita con
un rilassato e contento Naruto che lo guardava gli si riscaldò il cuore.
Erano
quattro anni che mangiava sempre da solo e gli mancava la compagnia!
In
fondo aveva fatto bene ad invitarlo lì.
Pensando
a questo sorrise senza neanche rendersene conto.
“Sas’ke
sai che quando sorridi sei ancora più carino!” disse tranquillamente.
“Tsk.
Dobe ma sarà mangiabile quella roba? Non è che tenti di avvelenarmi, vero?”
disse facendo sparire il sorriso.
“Guarda
un po’ come vieni trattato quando cerchi di fare un piacere alla gente”
“E
perché mai mi avresti fatto un piacere?”
“Semplice
perché tu adori la cucina italiana, ma soprattutto te adori gli spaghetti col
pomodoro e basilico!” disse come se fosse la cosa più ovvia del mondo.
“E
tu come lo sai?” chiese sorpreso Sasuke.
“Il
rimo giorno di accademia tuo fratello te li ha portati per pranzo dicendoti:
Otouto sei proprio un bambino viziato! Vuoi questo il tuo primo giorno di
scuola?” disse facendo una voce simile a quella del fratello.
“E
ora mangia che altrimenti si raffredda ^^” disse prima che il moro
controbattesse.
continua
chiedo scusa per
gli errori grammaticali, ma proprio non li vedo e hai tempi dei verbi (dannati
verbi).
a me questo primo
capitolo piace molto ^^
forse l’ho fatto
comico ma non è di mia intenzione, anche se nei momenti tranquilli sarà comico,
la mia dovrebbe essere una storia seria.
Anche se ho già in
mente altre scene comiche come quella sopra non abituatevi troppo perché quando
comincerà l’azione vera sarà parecchio triste, credo, comunque non divertente.
Commentate in tanti
per favore!!
Regina Oscura