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Autore: HeartRain    17/05/2015    4 recensioni
|IN REVISIONE|
«Ib, sai perché hai gli occhi scarlatti?»
Un incontro tra La Donna in Rosso e Ib, farà aprire gli occhi a quest'ultima su una verità che lei non conosceva di se stessa. Sarà, pur contro la sua volontà, costretta ad accettarla, ma non tutto è come sembra.
Questa é la mia prima Long-Fic, perciò spero tanto che possa piacervi!
Genere: Avventura, Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Garry, Ib, Lady in Red, Mary
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 3
Allo scoperto


 
Cosa stava succedendo alla mia vita? Beh, non lo sapevo neanche io.
Avevamo deciso che forse la via era libera, che Keiko aveva lasciato quel piano e quindi potevamo passare. Gli scalini su cui passare pe arrivarci non erano poi molti, ma Mary li fece sembrare infiniti con le sue innumerevoli paranoie: «E se fosse ancora lì? E se ci vedesse? Oh, saremmo fritte. E se non trovassimo la chiave?! E se ce l’avesse davvero Keiko? SAREMMO FRITTE!».
Secondo me, l’ipotesi più ovvia era proprio l’ultima: se era la Donna in Rosso il ‘capo’ di questo posto, allora chi altro avrebbe potuto avere la chiave? Non avrebbe avuto molto senso che fosse stata lasciata in giro la chiave di una stanza così importante. Forse essa era stata nascosta – il messaggio che avevamo letto non ci lasciava molte speranze –, ma di certo non perduta.
Non esposi i miei pensieri a Mary: era già abbastanza preoccupata, non volevo mica darle la certezza che saremmo presto diventate frittatine per quadri affamati.
Arrivammo al piano superiore – era vuoto. Keiko era andata via. Appena Mary me lo disse, io corsi verso la camera dove in precedenza avevamo sentito la voce di Garry.
Quella era la sua voce, sì, ma non era lui. Il Garry che conoscevo era diverso.
Alzai le mani per arrivare alla maniglia, e intanto la mia amica mi raggiunse; la girai più e più volte, ma non dava segni di movimento. Eppure, prima di vedere la Donna in Rosso ero sicura che fosse socchiusa; che lei l’avesse sigillata?
«È bloccata. E ora?» intervenne Mary.
«E se la chiave per quella stanza fosse lì dentro?» risposi io, «Dobbiamo entrare, Mary – per Garry» affermai, lasciando che la mia mano scivolasse lungo la superficie della porta.
«Questa è la stanza delle bambole, Ib… È pericolosa…»
«Garry è lì dentro. Non importa quanto rischiamo per aiutarlo: non si abbandonano così gli amici»
«Ma Ib, anche se riuscissimo ad entrare rimarremo intrappolate!»
«Mary, lui ha aiutato anche te. Gli devi la vita», Mary abbassò lo sguardo. «Non dobbiamo aiutarlo ora, non possiamo. Dobbiamo trovare la soluzione, e tutto ciò che ci serve è nelle mani di Keiko. A quel punto torneremo qui e salveremo Garry, ma non lo abbandoneremo. Vedrai che ce la faremo se restiamo insieme. Ce l’abbiamo sempre fatta».
«Ma ora come facciamo? Non possiamo avvicinarci a lei»
«Quando la vedremo ci inventeremo qualcosa...»
Sembravo così sicura. Però, se Mary avesse saputo quanti dubbi e paura avevo in realtà, non mi avrebbe proprio ascoltata.
Intanto decidemmo di esplorare il piano, visto che non ne avevamo avuto l’occasione prima. Magari avremmo potuto ricavare qualche informazione utile; non sapevo neanche di che tipo, però… forse… forse qualcosa di non completamente inutile c’era.
Arrivammo in una stanza piena di librerie; questo mi ricordava i pomeriggi interi passati a leggere i miei libri preferiti, per poi immaginare cosa sarebbe cambiato se ci fossi stata anch’io nella vicenda. In quel momento ero proprio come una di quelle eroine audaci e ostinate a ‘risolvere tutti i problemi’ che si presentavano durante la loro avventura – solo che io ero molto più vulnerabile lì, senza Garry e con lo sguardo di centinaia di quadri puntato addosso.
La camera era divisa in due parti: per riuscire ad analizzare di più, proposi a Mary che lei controllasse gli scaffali a sinistra e io quelli a destra. Mary voleva che andassimo entrambe a sinistra, ma io affermai che c’era bisogno di leggere il più possibile.
Mi incamminai verso le librerie a destra, e sentii dall’altro lato le lamentele di Mary. Diceva che non le andava di restare in quella stanza, che voleva uscire, ma io le rispondevo sempre che avremmo potuto trovare qualcosa di interessante.
Osservai il quadro sopra i libri, di dimensioni ridotte e rappresentante un soggetto insolito: “Orecchio sforzato”. Che strano! Certo, non che tutti gli altri quadri fossero meno inquietanti.
Cominciai a leggere ciò che mi attirava di più – gli scritti restanti erano solo libri di testo. La prima cosa che mi saltò all’occhio fu “Teorie su questo mondo”: “Con un commercio di esistenze, l’immaginario può essere reso realtà”.
Non ci capii molto, non riuscivo a comprendere appieno il significato di alcune parole e della frase stessa, così passai avanti. Sugli altri scaffali non c’era nulla di utile, tranne su uno a destra del quadro, dove trovai un libriccino intitolato “Opere di Guertena collezionate”: conteneva i titoli e una didascalia per ogni quadro, in ordine alfabetico. Non partiva dalla A, perciò era un ‘seguito’ per il libro che avevo letto in precedenza assieme a Mary, al piano di sopra. Lessi le descrizioni alcuni quadri senza un ordine preciso, “Spirito del Serpente”, “L’Uomo Appeso” e caso volle che finissi sulle pagine della lettera M.
“Mary” era il titolo del quadro di cui si parlava.
Il mio cuore si fermò per un secondo. Gli occhi sbarrati. Oh, ma dai, non c’era bisogno di allarmarsi così tanto. Ovviamente si trattava di una coincidenza! Mary era un nome comune dopotutto… Allora perché continuavo a sentirmi dannatamente confusa?
Deglutii e lessi la didascalia, con le mani che mi tremavano: “L'ultima opera in assoluto di Guertena. Sebbene la ragazza sembri quasi vivente, naturalmente non è basata su una persona vera”. Non sapevo se sarei riuscita a girare pagina e restare indifferente a ciò che avrei visto.
Dall’altro lato, Mary mi chiese cosa stessi leggendo, così concentrata e silenziosa. Non ricevendo risposta, si avvicinò di corsa: «Ib!». Voleva togliermi via ciò che stavo leggendo dalle mani, ma ormai era troppo tardi.
Avevo già voltato pagina. Avevo già visto l’illustrazione del suo quadro: una bambina allegra e sorridente, con un abito verde mirto ornato con un colletto bianco ricamato e un fazzoletto azzurro, dai capelli dorati e gli occhi azzurri, circondata da un roseto di fiori gialli.
Il libro scivolò per terra, provocando un tonfo… E poi il silenzio. Mary aveva lo sguardo a terra, e numerose ciocche di capelli a coprirle la faccia. Non l’aveva letto, tutto quello che sapeva sulla Donna in Rosso. Non l’aveva letto, tutto quello che sapeva sulla camera che cercavamo.
Voleva che andassimo a sinistra perché sapeva che su queste pagine c’era tutta la verità, tutto ciò che lei mi aveva nascosto.
Eppure non mi aveva mai fatto del male. Anzi, sembrava si fosse affezionata a me, mi aveva promesso che saremmo uscite insieme da questo posto! Ci eravamo promesse che saremmo uscite assieme da tutto questo, che saremmo rimaste amiche.
Quando alzò lo sguardo, i suoi occhi erano socchiusi e le sue guance rigate dalle lacrime. Coprì il suo viso con le sue mani pallide: «Ib… Non mi abbandonare, Ib... Sei l’unica amica che ho… L’unica persona… che mi abbia mai fatto ca-capire cosa significa non essere sola…»
Si fermò un momento e prese un lungo respiro: «La Donna in Rosso ha voluto che tu entrassi qui, e io… io ne ero felicissima perché aveva detto che saremmo uscite assieme, io e te… e che saresti stata come mia sorella… Ma lei… lei mentiva!». Cominciò a singhiozzare.
«Lei voleva che tu restassi qui… per sempre… con lei… Ma io non voglio che tu sia infelice! Voglio che tu esca… con me… e con Garry… Non voglio andare via e lasciarti qui a marcire come me…»
Non l’avevo mai vista così disperata. Si stava liberando di tutti i pesi che portava sulle spalle, dalla sua bocca stava uscendo tutta la verità, tutto ciò che aveva nascosto per non rischiare di soffrire ulteriormente.
Feci un passo verso di lei. Un passo indeciso, tremante.

Avrei detto che non mi sarei mai fidata di un quadro, ma non volevo abbandonare un’amica.






Angolo autrice
Ciao! :3
Sì, lo so, ho aggiornato in ritardo çwç Spero che questo terzo capitolo vi piaccia in ogni caso (anche se è corto ;w;)!
Ci tenevo a ringraziarvi, perché negli ultimi giorni la storia sta ricevendo moltissime visite! Davvero, grazie, grazie mille! ~
Volevo ringraziare specialmente Cacciatrice di Risate per aver recensito, Hillarity, Cacciatrice di Risateuomi_himeLilith_of the nightZedd, Becky313 e FullMoonEris per aver inserito la FF tra le seguite, infine Andre1911 e Shoun12 per aver inserito la FanFic tra le preferite! 
Ancora grazie di cuore
Come sempre, segnalatemi gli errori e, se vi va, datemi un vostro parere sul capitolo. c: Grazie ancora (quanto sto ringraziand-) a chi leggerà o recensirà! 
Un abbraccio, a prestoh!

~HeartRain
  
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