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Autore: Mew_vale    23/05/2015    8 recensioni
Prima di leggere questa storia, vi consiglio di dare un’ occhiata ad “Alternative Story”, dato che questa FanFiction si collega a quella storia.
Abbiamo lasciato Beatrice in procinto di partorire, un Armando ansioso ma anche spaventato dalla prospettiva di diventare padre (come chiunque diventi genitore per la prima volta) Marcella che, dopo aver lasciato l’ Ecomoda, ha presenziato a qualche consiglio di amministrazione dopo di che è sparita. Di Mario nessuno ha più avuto notizie… Mentre Patrizia e Daniele sono convolati a nozze.
Nel frattempo, sono passati 27 anni: alla fine di “Alternative Story” vi ho regalato una chicca in cui Camilla Mendoza, primogenita di Armando e Betty, attraversava la navata in abito bianco; Ad attenderla all’ altare David Valencia, primogenito di Daniele e Patrizia. Ma si saranno sposati? Anzi, si sposeranno? Perché ebbene sì, la nostra storia inizia da prima delle nozze. All’ Ecomoda, entrano nuovi personaggi tra cui la prole dei Mendoza, dei Valencia e della famiglia Mora. Può accadere di tutto!
Genere: Commedia, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!, Triangolo
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Store di Ecomoda'
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CAPITOLO 33.



Lorenzo
Quando monto sull'auto di Roberta dal lato del passeggero, appoggio la testa al finestrino. Mi sento malissimo! Questa è stata una notte orribile e la cosa che m'infastidisce di più e di non ricordare cosa ci siamo detti stanotte Roberta ed io. 
<< Pensi al viaggio? >> Mi domanda Roberta notando il mio sguardo perso. 
<< No veramente. >> 
<< Allora alla tua ragazza. Vedrai che con un bel mazzo di fiori ti farai perdonare! >> Interviene Roberta. Farà la collezione di fiori di questo passo! 
<< Per la verità stavo pensando che vorrei ricordarmi almeno un pezzettino di quello che ho fatto stanotte. Per lo meno di quello che ci siamo detti! Riguardo all'affare e anche al resto... >> Ammetto. Ma perchè mi infastidisce così tanto non ricordarmi della notte che ho passato nella stessa casa? Fosse la prima! Ci siamo già sbronzati e aiutati a vicenda una miriade di volte. La verità è che da Domenica tra di noi qualcosa è cambiato. Lei è cambiata nei miei confronti! 
<< Ti ho spiegato cosa ci siamo detti, sia riguardo all'affare sia riguardo a quanto accaduto al club. >> Risponde non staccando lo sguardo dalla strada, mentre svolta a sinitra poi a destra dove accede al garage del mio appartamento, come le ho indicato di fare. Entrambi smontiamo dall'auto, io mi sfilo gli occhiali da sole e socchiudo gli occhi per il fastidio che il sole mi provoca. 
<< Bella casa. >> Constata Roberta, osservando la facciata. Già, lei non ci è ancora stata! 
<< Grazie, non appena trovo le chiavi te la faccio vedere anche dentro... >> Dico, tastandomi in cerca delle chiavi. Sento un tintinnio quindi mi volto e Roberta me le sventola davanti al viso. Le afferro sorridendo timidamente per le magre figure fatte stanotte. Apro il cancello e faccio entrare prima lei e lo stesso avviene quando spalanco la porta d'ingresso. La porta si apre su un salottino in cui ho posizionato un mobile, una poltrona e un appendiabiti. Le pareti sono rosso e blu, colori che erano già presenti quando l'ho presa in affitto. Alla nostra destra c'è una scala in pino senza ringhiere che porta alla zona notte.
<< Di qua c'è la sala da pranzo, la cucina a vista e l'uscita laterale che da sul giardino. >> Le spiego, mentre svoltiamo a sulla destra dopo la scala.
<< Davvero bella, complimenti. >>
<< Io scappo di sopra a farmi una doccia veloce e mettere due cose in una borsa. Fa come se fossi a casa tua! >> Le ricordo. Roberta annuisce e posa la borsa sul divano mentre io percorro in fretta le scale. Mi precipito in bagno dove mi tolgo in fretta i vestiti e m'infilo sotto la doccia. Vorrei solo addormentarmi qui e invece tra due ore devo essere su un'aereo! 
Indosso un completo beige e camicia bianca, senza cravatta. Ho termianto la valigia e la lascio sul letto quando avverto un aroma di caffè invadere la mia stanza da letto. Scendo di sotto e noto Roberta riempire due tazze. Mi accosto a lei e nel farlo sfioro il suo braccio. Avverto che s'irrigidisce e si sposta per prendere lo zucchero.
<< Non facevi prima a farmi una flebo di caffeina? >> Commento sorridendo. 
<< Ti conosco abbastanza da sapere che il misero caffettino che hai consumato da me non serve a svegliarti! >> Constata portandosi la tazza alla bocca. Prima di posare la mia tazza la guardo e lei sfugge allo sguardo. 
<< Grazie per stanotte. Mi hai soccorso, hai accettato di aiutare me e Diego e mi hai dato una salvata con Silvia. Anche se sarà ugualmente arrabbiata, ma per lo meno non è rimasta senza mie notizie per tutta la notte! >>
<< Non ho fatto niente di nuovo Lorenzo, sai meglio di me che non sei nuovo a queste notte brave ed io non è la prima volta che vengo in tuo soccorso! Tra le altre cose che mi hai detto stanotte hai accennato al fatto che Gonzalo vuole acquistare gli immobili di Palm Beach dell'Ecomoda. >> Mi spiega, mentre prende posto su uno sgabello della penisola.
<< Veramente? Non mi ricordo un cazzo. Più tardi lo chiamo per sapere se è vero! Sicusamente sarà stato sbronzo anche lui! >> 
<< Lo farai sapere a Diego nel caso. Adesso dobbiamo proprio andare sai? >> Constata osservando l'ora sul suo cellulare. Si alza dallo sgabello quando suonano alla porta. Ma chi può essere? Spero non chi penso io! 
<< Puoi andare su a prendere la valigia sul mio letto mentre apro la porta? Spero di non dilungarmi o perdo davvero l'aereo! >> Le domando.
<< Certo. >>
<< E' la porta in fondo al corridoio. >> Le indico, mentre sparisce su per le scale. Quando apro la porta mi accorgo che i miei presentimenti erano esatti! Silvia entra e mi saluta con un casto bacio. Per lo meno non è arrabbiata! Richiudo la porta e la osservo in viso. E' scura. Ok, è arrabbiata! 
<< Credevo di non trovarti più. >>
<< Mi hai trovato per un pelo, stavo per uscire per andare in aereoporto. >> 
<< E non pensavi neanche di farmi una telefonata dopo avermi dato buca ieri sera? >> Mi chiede pacata ma accigliata in viso. Ha l'aria di una che sta trattenendo la collera! 
<< Mi dispiace amore mio... Ieri sera finito il lavoro avevo appuntamento con un amico, credevo che saremmo stati solo io e lui e di sbrigarmi presto invece stava festeggiando una buona notizia e ho perso il controllo dei bicchieri... Ti chiedo scusa. >> Le dico, accarezzandole le guance per poi baciarla castamente.
<< Quindi hai dormito qui da solo? >>
<< E' ovvio! Avevi qualche dubbio? >> Le domando, sorridendo con disinvoltura. Lei si guaarda attorno e nota la borsa di Roberta sul divano! 
<< E quella di chi é? Da quando vai in giro con una Liu Jo color corallo?! >> Mi domanda accigliata.
<< Quella è... >> Balbetto. 



Francesco
No, ieri sera non è stata la serata che speravo. D'intimità ce n'è stata poca, anzi zero, visto che è arrivato quel tale a intromettersi e a rendere Michael pensieroso! E' sembrato un appuntamento tra due amici piuttosto che tra due persone desiderose di conoscersi meglio.
Parcheggio la mia auto ed entro dall'entrata principale di Ecomoda. Vedo Massimiliano arrivare dal back-desk.
<< Ciao Massimiliano. >> Lo saluto.
<< Buon giorno anche a te. >> Mi saluta. Mi accorgo che ha perso un foglio e raccogliendolo leggo l'oggetto della missiva: “Dimissioni irrevocabili”.
<< Intendi andartene? >> Gli domando redendogli il foglio che lui afferra.
<< Esatto, sai perché sono venuto fino in Colombia quindi adesso non ho più niente da fare. Abbandonerò il paese tra due mesi. >>
<< Certo amico, so che i tuoi interessi in questo paese erano diversi dal lavoro. Però adesso ci sei, mi sembra che ti piaccia e ti sei fatto dei nuovi amici. Potresti trovare la tua strada qui in Colombia, anche se al tuo fianco non c'è Isabella! Se torni in Italia non cambierà nulla nel tuo cuore! >> Gli faccio presente. Bastasse cambiare continente!
<< Su questo hai ragione, ma per lo meno lì ho la mia famiglia! >>
<< Potresti costruirtene una nuova anche qui. Fatta di nuovi amici e magari ti innamorerai di una bella colombiana! Hai già annunciato al presidente le tue dimissioni? >>
<< Sì, gli ho dato la buona notizia ieri! >>
<< Io sono certo che a lui non interessino le tue dimissioni, l'unica cosa che desidera è che ti metti il cuore in pace non che rinunci al tuo posto di lavoro! >>
<< Francesco, io capisco che tu parli bene di lui perchè sei amico di Isabella. Ma io non cambierò la mia opinione su quel tipo! Basta entrare in una qualsiasi edicola o accendere il laptop per vedere il suo nome stampato su tutti i giornali. Io non mi fido di lui! Non mi piace quel tipo! >>
<< Le tue sono le parole di un uomo ferito e sconfitto. Sì, diciamo che Diego non è esattamente una delle persone più anonime del paese! Ma secondo me si è ritrovato sui giornali suo malgrado. Insomma appartiene ad una delle famiglie di industriali più ricche e famose del paese, ovviamente è un personaggio che viene controllato e che fa notizia. >>
<< E fa più scalpore quando viene fotografato con qualche bella stangona 90-60-90! No, quello non è il tipo adatto per Isabella! >> Afferma con enfasi. Io gli poso una mano sulla nuca e lo costringo a guardarmi negli occhi.
<< Secondo te non sarà così ma secondo lei sì, e la sua opinione in questo caso conta di più della tua! Non dovresti farti condizionare la vita da un tizio che neanche ti piace, come hai detto! >> Gli suggerisco, prima di entrare nell'ascensore in cui si trova Michael.
<< Buon giorno, dormito bene? >> Gli domando, visti i pensieri che ha.
<< Buongiorno. Non molto! Ho avuto per tutta la notte un tarlo in testa. >>
<< Riguardo tuo padre immagino! >>
<< No, quel pensiero ha le dimensioni di un Tyrannosaurus rex e non di un tarlo! Stavo semplicemente pensando che non devi esserti divertito molto ieri sera... Non sono una buona compagnia di recente! >> Mi spiega sorprendendomi. Con tutti i pensieri che ha non posso credere che si preoccupi anche di me! 
<< Non ti devi giustificare, immagino che un tipo che hai appena conosciuto sia infondo alla lista delle tue preoccupazioni! Ieri sera avevi ben altro per la testa. Senza rancore, davvero. >> Lo rassicuro con un buffetto sulla spalla, prima di uscire dall'ascensore. Incontriamo Camilla e David; Li saluto prima di dirigermi verso il mio ufficio.



David
Le porte dell'ascensore si aprono e Camilla ed io facciamo il nostro ingresso ancora con le labbra appiccicate. Con lei sto vivendo momenti talmente magici e intensi.... Camilla è il mio sogno di una vita che si realizza! 
<< Buongiorno dottore. >> Mi saluta Mariana, la mia segretaria, dopo essersi schiarita la gola. Io smetto di baciare Camilla e sorrido imbarazzato.
<< Buongiorno Mariana... Mi scusi! >> Rispondo.
<< Buongiorno Mariana! >> La saluta Camilla, rossa in viso. Ci lanciamo uno sguardo complice.
<< Buongiorno signorina Camilla, buon giorno dottor David. Non deve scusarsi per questo bel bacio! Dottore la volevo avvisare che in sala riunioni si trova suo fratello che la sta aspettando! >> M'informa. Ci sono problemi con Michael?
<< Michael? Ci sono guai? >>
<< No dottore non mi riferisco al signorino Michael, ma a suo fratello Giulio. >> Mi spiega Mariana. Cosa vorrà? Probabilmente è venuto per farmi un saluto vista la promessa che ha fatto. Mi  tranquillizza il fatto che non abbia chiesto di Camilla e che non si sia recato in atelier, ma che sia venuto per me.
<< Allora io ti lascio e vado a lavorare. >> M'informa Camilla.
<< Certamente amore mio. >> Mi scambio un bacio con Camilla quando dall'ascensore escono Francesco e Michael.
<< Buongiorno a tutti. >> Saluta Francesco, prima di recarsi nel suo ufficio.
<< Buon giorno a lei. >> Salutiamo noi in coro. Che facce che hanno tutti e due!
<< Michael tutto bene? >> Gli domanda Camilla.
<< Ciao ragazzi. No, non c'è niente che va bene. >> Risponde.
<< Il tuo appuntamento com'è andato? >> Gli domada tutta eccitata la mia fidanzata.
<< Ne stavo parlando con Francesco. Non c'è un posto più privato in cui parlare? >> Ci chiede. 
<< Beh... Ci sarebbe la sala del consiglio dove c'è Giulio che mi sta aspettando. Sempre che tu voglia parlarne anche con lui! >> Gli faccio presente.
<< E' anche lui mio fratello, no? Roberta? >> Ci domanda. Camilla ed io scuotiamo il capo per dirgli che non sappiamo dove sia.
<< Non c'è neanche Lorenzo. >> Fa presente Camilla. 
Entriamo tutti nella sala del consiglio dove Giulio siede armeggiando con il suo cellulare. Quando si alza lo mette nella tasca interna della sua giacca. 
<< Buon giorno, non credevo avessi indetto una riunione David! >> Mi dice sorridendo.
<< Ciao Giulio. >> Lo saluta Michael.
<< Giulio. >> Lo saluta freddamente Camilla, sedendosi.
<< Camilla. Ciao David, ciao Michael. David perdonami ma io preferirei parlare da solo con te per adesso. >>
<< Ciao Giulio. >> Lo saluto. << Sarò felice di ascoltarti tra poco, sempre se non ti dispiace. Michael ha bisogno di noi! >>
<< Immagino riguardi nostro padre. >> Adduce Giulio.
<< Direi di no. Non so se tu sia pronto ad ascoltare questi dettagli della mia vita! >> Gli risponde Michael.
<< La tua vita è stata messa in piazza da quel farabbutto. Non c'è più niente di segreto! >> Risponde Giulio, leggermente alterato.
<< In parte riguarda anche Martinelli. >> Spiega Michael.
<< Cosa... Cosa sai di lui? >> Domanda Giulio. Che espressione è quella? Preoccupazione?
<< Giulio tu sei certo di non conoscerlo? >> Gli domando. Lui ci pensa per qualche istante.
<< Sicuro, non l'ho mai incontrato. Allora, cos'è successo? >> Domanda a Michael mettendosi comodo sulla sedia.
<< Ieri sera sono uscito con Francesco, il ragazzo che Diego ha assunto per le direzione del personale...>> Esordisce, quando viene interrotto da Giulio.
<< Insomma mi vuoi parlare della tua vita sentimentale? Spero non ti offenderai però sono davvero tante notizie da ascoltare in soli due giorni... >>
<< Onestamente non mi sembra una battuta adeguata da dire se davvero ci tieni a costruire il rapporto con i tuoi fratelli, come hai detto. >> Lo ammonisce Camilla.
<< Non sto effendendo nessuno Camilla! Sto semplicemente dicendo che non è così facile per me ascoltare i dettagli della vita intima di mio fratello con altri uomini. >>
<< Tranquillizzati Giulio, non c'è niente d'intimo in ciò che è accaduto ieri sera! >> Gli spiega Michael leggermente seccato. << Posso continuare? >> Domanda retoricamente. Giulio risponde con un cenno del capo. 
<< Stavo dicendo che siamo usciti insieme... Ci trovavamo in un locale quando si è avvicinato Santiago Selvador insieme ad alcuni amici. Santiago ha incontrato Samuel Martinelli e ha registrato un video di quel giornalista che si scusa nei miei confronti e spiega che non è stato Santiago a invitarlo ad andare in quel ristorante. >> Ci spiega, passandoci il suo smartphone così che possiamo vedere il video. Nel video si vede un tipo piuttosto anonimo: pelle olivastra come la maggior parte degli ispanici, occhi scuri, capelli neri, occhiali dalla montatura classica. Se esci per strada ne becchi centinatia di tipi così! Ma qualcosa di famigliare c'è in lui. 
<< Amore ti ricorda qualcuno? >> Mi domanda Camilla notando la mia espressione pensierosa.
<< Forse... Sono certo di aver già visto questa faccia! Ma non ricordo bene chi sia... Giulio? >> Gli domando passandogli il cellulare. Lui alza una mano e mi mostra un palmo.
<< Non serve ho già visto una sua foto... E non so chi sia... >> Ribadisce.
<< Quindi tra te e quel tipo è tutto chiarito? >> Gli domanda la mia fidanzata.
<< Questo punto è chiarito, ma come sai non vuole più avere a che fare con me! >>
<< Quindi a cosa è dovuta quell'aria pensierosa e abbattuta? >> Gli domando. Avrà anche chiuso i ponti con quel tale, e non mi sembra una grave perdita, visto che ha già un altro corteggiatore!
<< Mi sento un po' in colpa verso Francesco! Mi sarebbe piaciuto essere un po' più presente ieri sera, non dev'essersi divertito molto con me! Questa mattina non era molto loquace, mi è sembrato ci fosse rimasto male stando alle espressioni che ha usato. >>
<< Cosa ti ha detto con esattezza? >> Gli domanda Camilla, per capire meglio.
<< Che mi comprende se lui è l'ultima delle mie preoccupazioni ora come ora. >>
<< Non sei da biasimare. >> Commenta Giulio.
<< Non è da biasimare però mettiamoci nei panni di Francesco: esce con Michael e si trova tra le scatole quello con cui è uscito fino al giorno prima. Senza contare che Michael non era molto in vena... >> Risponde Camilla a Giulio. Io tengo gli occhi aperti cercando di studiare il comportamento di Giulio verso Camilla. Mi accorgo che Giulio le lancia qualche sguardo, che non viene ricambiato. La cosa mi irrita ma dall'altro lato la giustifico pensando che se a Giulio Camilla piace tanto quanto dice, rinunciare a lei dal giorno alla notte non gli deve essere possibile. Apprezzo il suo sforzo e non pianterò una grana per gli sguardi che le sta lanciando. Farò del mio meglio per evitare altre discussioni! Stringo i pugni sotto il tavolo tornando a concentrarmi sulla discussione.
<< Questo Francesco capirà la situazione di Michael, se ha un minimo di buon senso! >> Interviene Giulio.
<< Quello che manca a te! >> Gli risponde Cami. Giulio sta per controbattere quando m'intrometto tra loro mimando il segno di pausa che si usa solitamente nelle partire di pallavolo per chiedere una sospensione.
<< Time-uot ragazzi, piantatela. Se Michael si sente in colpa per questo gli fa onore! Visto che conosce Francesco da pochissimo e sono usciti solo una volta. >> Preciso.
<< Lo conosco appena ma mi ha dato un buon suggerimento qualche giorno fa. Mi ha suggerito di non dare la notizia a mamma e a papà insieme, ma di rivolgermi prima al genitore più flessibile e comprensivo quindi a mamma! Sta vivendo la mia stessa situazione con il padre. >> Spiega.  
<< L'unica cosa che puoi fare è chiedergli un'altra uscita... Non ti dirà di no! >> Gli consiglia la mia fidanzata. Michael annuisce.
<< Già che ci siamo vi informo che domani sera verrà data una festa a casa Valencia! Portate chi volete! >> Ci informa Giulio. Una festa che spero non degeneri in bagni di mezzanotte nudi in piscina e in orge nella jacuzzi! 
<< Una festa? Mamma e papà resteranno rintanati in camera loro per tutta la notte? >> Domando con sarcasmo.
<< Mamma e papà stanno per partire per un week-end romantico! Quindi non c'è questo tipo di problema. >>
<< Per quanto mi riguarda ci sarò.  >> Afferma Michael.
<< Bene. E se decidi di portare il tuo amico cerca almeno di non fare effusioni con lui davanti a me per favore! Fammi elaborare la notizia. >> Precisa Giulio sorridendo. Per lo meno lui non lo fa con disprezzo come papà! Camilla ed io ci scambiamo uno sguardo chiedendoci con il pensiero se partecipare o meno alla festa.
<< Voi cosa fate? >> Ci domanda Giulio. Credo che rifiutare questo invito ad una festa che ha organizzato lui non sia il modo migliore di iniziare questo nuovo rapporto. Ma Camilla vorrà partecipare? 
<< Ti dispiace se te lo faccio sapere in serata? >> Gli domando.
<< Affatto. Adesso vorrei parlare con te se non ti dispiace, ho qualche commissione da sbrigare dopo! >> M'informa. Ci alziamo tutti dalle sedie quindi Camilla e Michael escono dalla stanza non prima di aver salutato Giulio. Mio fratello ed io restiamo soli.
<< Dimmi tutto. Riguarda ciò di cui abbiamo parlato al nostro ultimo colloquio? >> Gli domando riferendomi a Camilla e alla sua promessa di stare alla larga da lei.



Giulio
No, non pensavo fosse così difficile stare nella stessa stanza con Camilla senza sentire lo stomaco concortersi per il senso di colpa per come mi sono comprtato al liceo, senza sentirmi avvampare ogni volta che incrocio il suo sguardo. E' più difficile del previsto! Giulio basta, lei sta con tuo fratello!
<< Giulio ma mi ascolti?! >> Mi ammonisce mio fratello maggiore riportandomi alla realtà.
<< Ah, cosa c'è? >> 
<< Ti ho chiesto se ciò che devi dirmi riguarda le stesse cose di cui abbiamo discusso qualche tempo fa! >> 
<< No, niente affatto. Io sono venuto qui oggi per farti una proposta. Vorrei lavorare all'Ecomoda! >> Esordisco.
<< Beh come sai io non sono il presidente. Dovresti far presente a Diego questo tuo desiderio! >>
<< Ne parlo prima con te perché la mia idea ti riguarda. >>
<< Di che si tratta? >> Mi domanda protendendosi in avanti con il corpo.
<< Vorrei occupare il ruolo di direttore dei punti di vendita. Ho pensato che, dato che tu ti occupi di tre incarichi in azienda, a me potrebbe essere affidato quel ruolo. Così facendo tu avresti meno lavoro e i ruoli sarebbero meglio ripartiti! >> Gli speigo. David non boccia subito la mia proposta ma emette un mugugnino prima di soffermarsi qualche istante per pensarci sopra. Fa che dica di sì! Fa che io possa girovagare in azienda senza ricevere domande della serie "cosa ci fai qui? Ti serve qualcosa?". 
<< Non sarebbe una cattive idea. >> Commenta. Evvai!
<< Dici davvero? >>
<< Sì, non mi dispiacerebbe. Dopo tutto io ho studiato Marketing, mi sono specializzato in pubblicità e strategie di mercato... Quello del direttore dei punti vendita è un lavoro che compio perché mi è stato assegnato e non per passione! >>
<< Grazie David, davvero. Immagino per te sia un sforzo dirmi di sì dopo tutto ciò che ti ho combinato! >>
<< Se vogliamo costruire un rapporto migliore farò la mia parte anche io. >> Mi dice allungando la mano. 
<< Grazie. >> Ribadisce, colpendomi la spalla con la mano aperta.
<< Chissà che le cose tra noi non migliorino lavorando insieme. Quando intendi presentare la proposta a Diego? >>  Mi domanda.
<< Ci sarà un consiglio di amministrazione fra tre mesi, ma io onestamente non vorrei aspettare tanto per lavorare in azienda! >>
<< Facciamo così. Lunedì terremo una riuniuone per discutere della campagna pubblicitaria della collezione. Fai un salto e alla fine della riunione faremo la proposta al consiglio direttivo! >> Suggerisce.
<< Mi sembra meraviglioso! >>
<< Adesso scappo, in caso ci vediamo domani sera alla festa. Ciao! >> Mi saluta.
<< Ciao David. >> Saluto io di rimando. Oggi direttore dei punti di vendita e domani presidente! Stiamo uscendo salla stanza quando la porta nella parete perpendicolare si spalanca e si affaccia quel cretino di Diego.
<< Ciao Diego. >> Lo saluta David.
<< Buon giorno, mi sembrava ci fosse qualcuno. Giulio, qual cattivo vento ti porta qui? >>
<< Diego sei sempre così teso. Perchè sei sempre sulla difensiva con me? >> Lo provoco con un sorrisetto beffardo.
<< Ti rode ancora la mia vittoria all'elezione di presidente! >> Risponde a tono, sorridendo.
<< Per favore ragazzi, non cominciate a litigare! >> Inerviene David.
<< Stai tranquillo David. Vedi, la mia giornata è piena di impegni molto più seri che discutere con questo pagliaccio che ti ritrovi come fratello. Ti stavo cercando David, sto avvisando tutti che Lorenzo non sarà presente oggi, è partito d'urgenza per Caracas per portare i nostri saluti a un nostro amico che è molto malato, abbiamo avuto notizia solo ieri della sua situazione. >> Ci informa Diego. Un viaggio improvviso eh? David sembra toccato mentre io m'impensierisco.
<< Mi dispiace molto, spero si rimetta al meglio! >> Interviene David.
<< Lo speriamo tutti David. >>
<< Tu non sei andato. >> Constato. Perchè è partito solo Lorenzo se quel tale è amico di entrambi?
<< Giulio, io sono davvero colpito da questa tua deduzione! Di questo passo diventerai Presidente della Repubblica, anzi degli Stati Uniti! >> Scherza. Presidente di uno stato no ma dell'Ecomoda sì! Io sucoto il capo.
<< Mendoza, quando il mio nome sarà abbinato alla parola "presidente" sarà il giorno in cui ti avrò soffiato l'ufficio. >> 
<< Sognare non costa nulla caro Giulio, puoi fare solo quello! >> Risponde lui sicuro si sè. Appena otterrò la poltrona da presidente la prima cosa che farò sarà cacciarlo a pedate dall'azienda! Che non pensi di restare come vice presidente o direttore di cosa che sia, lui e il suo gemello del cavolo! Se solo penso che oltre la porta alle sue spalle ci sono i documenti che cerco, che erano contenuti in quella cartellina arancione che ha evidentemente svuotato. Col cavolo che mi bevo che ha indetto una riunione con Roberta e Lorenzo solo per assumere un nuovo dipendente! 
<< Mi piacerebbe passare la giornata a smontare le tue illusioni Diego, ma ho molte cose da fare. Devo parlare con mia sorella per cominciare. >>
<< Giulia? >> Mi domanda David.
<< Se cerchi la tua complice nei complotti, la cara Giulia, ovviamente sarà a zonzo per l'azienda! >> Afferma Diego.
<< Non parlavo di Giulia, ho anche un'altra sorella. >> Ricordo a Diego prima di uscire dalla stanza. Infondo lo sapeva prima di me! 
<< Allora dovrai tornare visto che Roberta si è offerta di accompagnare Lorenzo in aeroporto. >> Mi spiehga Diego. Che coincidenza! << Ci vediamo Giulio non sognare troppo che talvota si resta delusi! >>
<< Lo dico io a te Diego. Fossi in te mi terrei saldo alla poltrona che hai sotto al culo! >> 
Esco dalla sala del consiglio e David mi ferma trattenendomi per un polso.
<< Giulio mi auguro tu non voglia venire a lavorare qui solo per infastidire Diego e Lorenzo e fare di tutto per sottrargli la presidenza! >>
<< No David, vorrei fare carriera. Ho già spiegato che non centro niente con le trovate di nostra sorella! Mi piace provocare Diego e lo sai. E se la sua conduzione è limpida e corretta sarà il presidente per ancora tanto tempo! >> Mento con disinvoltura.
<< Giusto. Ci vediamo allora, buona giornata. >>
<< Anche a te. >> Lo saluto, imboccando la strada per l'uscita.



Roberta
Entro piano nella camera di Lorenzo e mi batte forte il cuore. La sua stanza è arredata in modo moderno con mobili sospesi sulle tinte del nero e grigio, così come la testiera del letto e le lenzuola. Letto su cui si saranno sdraiate altre donne, non solo Silvia! Essere innamorate di un uomo come Lorenzo non lo auguro a nessuna. Ogni volta che lo vedo in compagnia di una donna è come una pugnalata al cuore! Se da un lato questa notte è stato bello aiutarlo, dall'altro dover sentire i suoi abbracci quando so che non sono dettati da un sentimento d'amore è stato orrendo. Mi passo le mani tra i capelli e chiudo gli occhi cercando di cacciare l'immagine di Lorenzo che mi abbraccia e mi bacia la fronte. 
<< Basta Roberta Mora, devi smetterla di pensare a lui! Lorenzo non ti amerà mai, per lui sei solo un'amica! Una stupida da cui correre ogni volta che ha un problema! >> Mi ricordo sotto voce.
Affacciando l'orecchio nel corridoio ascolto tutta la conversazione che avviene tra Silvia e Lorenzo. Lorenzo mi sembra un po' in difficoltà. Ma perchè non dice semplicemente che la borsa appartiene a me? Teme che Silvia possa farsi strane idee su noi due? Silvia è troppo gelosa? Meglio che scenda prima che salga in camera da letto, mi trovi qui e si faccia idee sbagliate!



Silvia
No, non può essere vero. Fa che non sia vero! Questo giorno è arrivato. Il giorno in cui sorprendo Lorenzo tradirmi, ed è arrivato prima di quanto pensassi!
<< Quella borsa è... >>  Cerca di dire quando lo interrompo.
<< Sei stato con una donna stanotte? C'è una donna qui? >> Gli domando spaventata. Sento le lacrime riempirmi gli occhi.
<< Amore mio ti ho già detto di no! >> Mi ricorda lui, lambedomi il mento con entrambe le mani.
<< Bhe, qui c'è una borsa da donna. Cosa dovrei pensare? >> Insomma, di chi è quella borsa?! Mia non è! Quindi, a meno che Lorenzo non abbia una doppia vita, in questa casa c'è una donna oltre a me! 
La nostra conversazione viene interrotta da Roberta Mora che scende le scale accompagnando una piccola valigia. Cosa ci fa qui di prima mattina? Osservo Lorenzo il quale la guarda con sguardo sorpeso.
<< Silvia ciao, non sapevo fossi qui. Lorenzo sistemo il tuo bagaglio in auto, quando sei pronto possiamo andare! >> Afferma sorridendo e con disinvoltura, mentre esce di casa trasciando il trolley di Lorenzo ma non prima di avere preso la sua Liu Jo.
<< Buon giorno Roberta. >> La saluto di rimando, con freddezza.
<< Sì... Sì, grazie. Io saluto Silvia e possiamo andare allora. >> Risponde lui. Dopo questa battuta Roberta esce di casa.
<< Non dovevi andare in taxi all'aeroporto? >> Gli ricordo. Perchè deve andare con lei? Nessuno mi può togliere dalla testa che c'è qualcosa di strano tra di loro! Sarà il sesto senso femminile! E questa mattina la trovo qui e per di più girovagava al piano superiore dove si trova la zona notte!
<< C'è stato un cambio di programma. Devo sbrigare una commissione per conto dell'Ecomoda prima di partire! >>
<< E verrà a prenderti lei domani in piena notte? >> Gli domando accigliata.
<< Amore mio, cosa succede? Stai per caso insinuando che tra Roberta e me c'è del tenero? Andiamo, lei è mia cugina! >> Mi dice, baciandomi. << E come vedi nella mia vita ci sei solo tu. In questa casa non è mai entrata nessuna donna oltre a te, escludendo Roberta che è venuta a prendermi e che è parte della mia famiglia! >>
Cosa mi sta accadendo? Da quando sono così insicura e paranoica nei confronti di un uomo? Cosa mi sta succedendo? 
<< Mi dispiace amore mio. Perdonami! >> Gli dico, allacciandogli le braccia al collo per poi baciarlo.
<< Che cosa ti è successo oggi? Non ti facevo così paranoica. >>
<< Mi dispiace, è che mi sono alzata con il piede sbagliato visto che ieri sera ti ho aspettato per un'ora e mi hai mandato solo un messaggio in croce! >>
<< Ti chiedo scusa, ero veramente ridotto a uno straccio! E' un miracolo se sono riuscito a guidare fino a casa senza commettere un omicidio stradale! >>
<< Cosa che trovo da irresponsabile! Potevi prendere un taxi o chiamare me, amore mio. E comunque a me avrebbe fatto piacere soccorrerti stanotte invece l'hai passata da solo! >>
<< Non ero un bello spettacolo... Fidati... >> Mi risponde, prima di baciarmi di nuovo. << Adesso però devo proprio scappare! >> 
<< Allora ci vediamo quando torni. >>
<< Ci vediamo domani in tarda mattinata, al massimo domani pomeriggio! >> 
<< Fai buon viaggio. >> Gli auguro mentre percorriamo il vialetto di casa sua mano nella mano. Roberta Mora è nella sua auto con il motore acceso. Lorenzo mi da un ultimo bacio prima di salire in auto e i due sgommano via. Io mi soffermo ad osservare il retro dell'auto di Roberta.
<< Eppure c'è qualcosa che non so di te Roberta Mora! Ma puoi scordarti di avere il mio Lorenzo! >>



Massimiliano
Ormai ho preso la mia decisione. L'unico scopo di questo mio trasferimento era lei e se non mi vuole per quale altro motivo dovrei restare qui? E' vero, qui ho incontrato persone come Jimmy, Francesco e ho un buon posto di lavoro. Ma ogni mattina sono costretto a vedere lei con lui e questa è una grossa sofferenza! 
Reggo in mano la busta dentro cui ho inserito la mia lettera di dimissioni ed esito prima di chiuderla. Poi mi decido e dopo aver inumidito il bordo con la lingua chiudo la busta. 
<< Freddy? >> Lo chiamo. Lui si volta e mi presta attenzione.
<< Mi dica baldo giovanotto! >>
<< Devo andare in presidenza a portare la mia lettera di dimissioni, ti dispiace badare alla reception? >> Gli domando. Lui mi osserva sorpreso.
<< Dimissioni? E perché mai! >>
<< Freddy, ti prego. Mi hanno già fatto la predica tuo figlio e Francesco! >>
<< Allora dovrai ascoltarne una terza! Per quale motivo vuoi licenziarti da questa azienda? Non ti trovi bene forse? >>
<< Ho intenzione di tornare in Italia e sarebbe difficile rispondere al telefono dell'Ecomoda da lì! >> Scherzo.
<< E tu vuoi davvero compiere un altro viaggio così lungo per colpa di una donna, speciale che sia? Tu ormai sei qui, e da quello che mi hai detto qui ti trovi bene! Stai instaurando un rapporto così' stretto e fraterno con il mio Jimmy... >>
<< Freddy, come ti ho detto hanno già provato a dissuadermi. Io tornerò in Italia fra due mesi, questa è la mia decisione! >> Concludo, aggirando il bancone per raggiungere l'ascensore.
Giungo al piano e percorro con passi lunghi la strada che mi separa dalla presidenza. Isabella non è alla sua scrivania vale a dire che farò meglio a bussare! Sento lo stomaco che mi si contorce.
<< Sicuramente la tua amichetta sarà avvinghiata al presidente! >> Squittisce una gallina che conosco bene, alle mie spalle.
<< Tu non ti stanchi mai di infastidire gli altri? Non lavori mai? >>
<< Neanche tu sei al tuo posto di lavoro, ti faccio notare! Comunque, a che ora arriverai a casa mia domani? Io ti aspetterò sulla porta per farti da cicerone! >> Mi dice, infilando l'indice della sua mano sinistra sopra al'ultimo bottone chiuso della mia camicia. Io le prendo il polso e tiro giù la mano.
<< E se a me non interessasse fare il giro di casa tua? >>
<< Questo non è un “no, non vengo!” >> Mi fa notare. Io non rispondo alla sua affermazione. Noto che anche lei regge una busta intestata, come la mia.
<< Stai andando anche tu dal presidente? >> Le domando.
<< Esatto. Tu cosa vuoi dal tuo rivale in amore? >>
<< Consegnargli questa. Sai non mi hai ancora detto come mai ce l'hai tanto con Diego Mendoza! >>  Le ricordo, mentre lei prende tra le mani la busta che contiene la lettera che determinerà la fine del legame lavorartivo che ho con quest'azienda.
<< Gli hai scritto una lettera per esprimergli il disprezzo che provi per lui? >> Mi domanda.
<< No, quello sono capacissimo di esprimerglielo a voce e guardandolo in faccia. E' la mia lettera di dimissioni, me ne torno in Italia! >> Annuncio a Giulia. Lei resta sorpesa del fatto a giudicare dalla sua espressione.
<< E perchè mai te ne vuoi andare? >> Mi domanda.
<< Questi non sono cavoli tuoi, manichino. >> Le rispondo, sottraendole la mia busta. Quindi busso alla porta della presidenza. Diego Mendoza ci invita ad entrare e tiro un respiro quando vedo che Isa non è qui a sbacciucchiarsi con lui.


Diego
Maledetto Valencia, di sicuro è venuto qui per impicciarsi! Chissà cosa voleva da David! 
<< Secondo me è venuto fin qui per ficcanasare... Devo avvisare Lorenzo! >> Penso ad alta volce quando bussano alla porta del mio studio.
<< Avanti. >> Invito. Dalla porta entrano quel cretino di un italiano e quella cretina di una Valencia. Devo dire che visti così uno a fianco all'altro formano una perfetta coppia di imbecilli!
<< Buon giorno dottor Mendoza. >> Mi saluta il cretino.
<< Buon giorno Diego. >> Mi saluta la cretina. Ma a cosa pensavo quando sono stato con lei? Mi sono fatto affascinare da due gambe e da un seno prosperoso... Sono passate circa due settimane ma di quel Diego ho un vago e sgradevole ricordo.
<< Buon giorno. Cosa posso fare per voi? >> Domando loro.
<< Come le ho detto ieri, sono venuto a consegnarle la mia lettera di dimissioni. Se per lei va bene intendo lasciare il mio posto tra due mesi così che abbiate tutto il tempo di trovare con chi sostituirmi. >> Mi espone, passandomi la busta che afferro. 
<< Mi sembra legittimo. E tu cosa vuoi? >> Domando alla stupida. Sarebbe troppo bello per essere vero se si dimettesse anche lei prima del previsto! Altre due settimane non resisto! 
<< Sono venuta anche io per consegnare la mia lettera di dimissioni... Eccola qua. >> Mi rivela, passandomi la sua busta. Sarebbe troppo irrispettoso improvvisare un trenino come ad una festa di capodanno? Sono certo che sarebbe un trenito bello lungo, a me si unirebbe tre quarti dell'Ecomoda! 
<< Non mi dire, credevo che avresti tenuto botta per dimostrarci quanto vali, eccetera eccetera! >>
<< Piantala Diego, prendi la mia lettera e zitto prima che ci ripensi! >> Minaccia. Io la inserisco in fretta in una cartellina.
<< Con permesso. Buon lavoro. >> Si congeda da noi Massimiliano. Uscendo si scontra con Ugo sulla porta.
<< Vi prego, ditemi che ciò che le mie orecchie hanno appena captato è vero! >> Esclama Ugo, facendomi ridacchiare.
<< Ugo ti avevo promesso che me ne sarei occupato, come vedi la signorina non ci sopporta esattamente come noi non sopportiamo lei. >>
<< Diego, sei davvero spiritoso. Sbagli se credi che mi sia dimessa perchè non apprezzate una modella di fama come me, il fatto è che ho molte proposte più interessanti, devo andare a Buons Aires per un lavoro... >>
<< Correzzione, bionda finta. Devi andare a Buons Aires per un provino e non per un lavoro! Non è detto che ti prenderanno sai? E semmai sei una modella di fame, non di fama! Visto che appena apri bocca fai venire voglia a tutti di azzannarti e divorarti! >> La prende in giro Ugo.
<< Non sai che liberazione sarà per me non dover più sentire le vostre voci! >> Prosegue lei.
<< Giulia se dovevi solo consegnarmi la tua lettera di dimissioni lo hai fatto, quindi adesso fuori dai piedi! Raccoglie le tue cose e parti per la luna se puoi! >> Le intimo, facendo ridacchiare Ugo. << E ricordati che, mi rincresce dirlo, ma hai ancora degli impegni con quest'azienda. Sei la modella di punta per la presentazione della prossima collezzione e la testimonial pubblicitaria! >>
<< Lo so Diego, non mi serve un grillo parlante che mi ricorda i miei impegni lavorativi! >> Conclude. Poi gira sui tacchi ed esce dal mio ufficio.
<< Fly, fly! Devo subito telefonare a Silvia, la voglio qui oggi stesso per la firma del contratto! >>
<< Telefonale Ugo, nel frattempo prepareremo il suo contratto. >> Gli ordino, mentre riprendo posto alla mia scrivania. << C'è altro Ugo? >> Gli chiedo.
<< Sì che c'è altro, presidente! Voglio sapere dove sono le mie stoffe di primissima qualità che esattamente... 15 minuti fa... >> Dice, consultando il suo orologio da polso. << ...avrebbero dovuto essere in produzione! >> Tuona. Dove sono? Le tue stoffe di primissima qualità non verranno mai consegnate perchè stiamo comprando delle copie da un contrabbandiere di Città del Messico!
<< Ugo, perdonami non ti ho avvisato! Il fatto è che.... che c'è stato un ritardo nelle consegne. Il fornitore ha telefonato per scusarsi, mi ha spiegato che hanno avuto dei disguidi con le consegne... >> Speriamo che se la beva! 
<< E di grazia, quando potrà riprendere la produzione? Ti avviso Diego che se ritardiamo sai quanto isterico posso diventare! >> Mi ricorda. Come dimenticarlo!
<< Non preoccuparti Ugo, perchè arrivano domani mattina e ci occuperemo Lorenzo ed io di accogliere i fornitori! Quindi non hai niente di cui preoccuparti! Lunedì potrai avere tra le mani le tue stoffe. >> Gli spiego posandogli una mano sulla spalla. Spero non gli venga la malaugurata idea di venire qui domani mattina per aspettare la merce con noi!
<< Va bene ragazzino. Ma tieni giù le mani perché sei troppo giovane per me! >> Conclude, inforcando i suoi occhiali da sole e uscendo dal mio ufficio. Che tipo! 
<< Finalmente solo. >> Penso ad altra voce, tornando a sedere per fare ciò che stavo per fare poco prima che entrasse la sfilata di scocciatori. Afferro il mio cellulare e dopo aver fatto scorrere la rubrica, trovo il numero che m'interessa. 
<< Pronto, qui Sierra Event's Organizer, parla Estefania. Cosa posso farla per lei? >>
<< Buon giorno Estefania, sono Diego Mendoza. E' possibile parlare con il Signor Sierra? >> Le domando, sperando che mi riceva al telefono.
<< Buon giorno dottor Mendoza. Sento immediatamente se può riceverla, può attendere in linea? >>
<< Certo signorina, la ringrazio. >>
Una sinfonia di arpe fa si che l'attesa sia meno lunga. Dopo qualche minuto avverto la voce di Vicente al di là dell'apparecchio.
<< Pronto? >>
<< Vicente, ciao. >> Lo saluto.
<< Diego, ciao. Tutto bene? Avrei mandato quei dati a David in settimana, sinceramente sto ancora aspettando risposta dai tre hotel che ho contattato per orgazziare il lancio della vostra collezione! Farò loro pressione per avere le risposte per la metà della settimana prossima. >> Mi spiega Vicente Sierra, l'organizzatore di eventi che collabora con noi e che viene supervisionato da David.
<< Non ti chiamo per quello, ma per un favore personale! >>
<< Dimmi tutto! >> 
<< Avrei bisogno di materiale per organizzare una sertata, è una serata piccola con ospiti selezionatissimi. So che tu ti dedichi per lo più all'organizzazione di eventi di grossa portata, ma ho bisogno davvero del tuo aiuto! Ovviamente ti pago! >> Lo supplico. Spero che accetti la commessa! 


Roberta
<< Sei così silenziosa, qualcosa non va? >> Mi domanda Lorenzo, squarciando il silenzio che avvolge l'abitacolo della mia auto. 
<< Mi stavo semplicemente domandando perché non hai detto chiaramente a Silvia che la borsa era mia? Potevi dirlo senza problemi perché sarebbe ridicolo pensare che tra noi... sì insomma ci sia qualcosa... >> Gli domando, con una certa falsità perché per me non sarebbe affatto ridicolo. Cerco di pronunciare queste parole con disinvoltura anche se il cuore sussulta! 
<< Non lo so in effetti come mai non ci abbia pensato. Forse perchè era talmete scura in volto a causa del pacco che le ho tirato ieri sera che non sapevo esattamente cosa dirle, temevo di peggiorare la situazione... >>
<< E' motlo gelosa? >> Gli domando, stringendo le mani sul voltante.
<< N0n ha mai fatto scenate di gelosia da quando usciamo insieme... Oggi è stata la prima volta in cui ha dato segni di incertezza! >> Mi rivela. A causa mia? Silvia pensa ci possa essere qualcosa tra di noi? Mi domando guardandolo di sghembo. E' bellissimo... Il sole mattutino illumina la sua pelle liscia appena rasata, la mia auto è impregnata del profumo che usa... 
<< ATTENTA! >> Strilla Lorenzo. Io inchido per non tamponare quello davanti fermo al semaforo. E' un miracolo che nessuno da dietro mi tamponi!
<< Wow.... Sei un po' distratta! >> Osserva Lorenzo. 
<< Sì.... scusa, avevo la testa per aria! >> Ammetto nell'istante in cui il mio cellulare squilla. L'apparecchio è appeso al porta cellulare collegato con una ventosa al cristallo perciò Lorenzo legge in mome sul display. Io lo guardo per osservare la sua reazione visto che ieri sera mi ha spiata mentre ero con lui! Mi chiedo se se lo ricordi.
<< Puoi rispondere se vuoi non mi da fastidio. >> Afferma. Io accetto la chiamata e parlo all'auricolare.
<< Leon, buon giorno. >> Lo saluto. Sul volto mi spunta un sorriso spontaneo... Sì Roberta, è su di lui che ti devi concentrare! Su di lui e su quanto ti fa star bene!
<< Buon giorno a te splendore. Non so tu ma io ci ho messo molto tempo a chiudere gli occhi ieri sera... >> Confessa. Il nostro primo bacio è stato tenero e stupendo... Ma non posso negare  a me stessa che il motivo per cui ieri sera ho faticato a chiudere occhio era un altro. Mio fratello ha ragione! E' su Leon che mi devo concentrare!
<< Tenti di farmi sentire in colpa? >> Gli domando sorridendo.
<< No, sto tentando semplicemente di dirti quanto meraviglioso sia posare le mie labbra sulle tue. >>
<< Vale anche per me. >> Ammetto. E' vero, con lui sto benissimo! Non ne sono innamorata, almeno per adesso in futuro non si sa mai, ma sto divinamente in sua compagnia. E' come se la mia mente si svuotasse.
<< Allora dovremmo farle incontrare quanto prima, non credi? >> Mi domanda, riferito alle nostre labbra. Mi lascio scappare una risata sincera.
<< E' una bellissima idea. Aspetto istriuzioni dottor Carissi!  >> 
<< Dottoressa Mora, sarà prima di quanto pensa. Non è che le va di cenare con me questa sera? >>
<< Mi farebbe molto piacere. >>
<< La passo a prendere alle otto in punto signorina! Stavo giusto pensando che non so dove abiti mentre tu hai addirittura dormito nel mio letto... Non mi sembra molto equo! >> Scherza, facendomi ridere. Non posso parlare apertamente vista la compagnia che ho in macchina!
<< Mi stai dicendo che vorresti fare la stessa esperienza anche tu? >> 
<< Non mi permetterei mai! Mi mandi il tuo indirizzo? >>
<< Certamente, te lo scrivo su whastapp appena potrò, attualmente sto guidando. >>
<< Credevo fossi in azienda non ti avrei chiamato se l'avessi saputo! >>
<< Ho l'auricolare, signor avvocato-agente-della-stradale. >> Lo prendo in giro.
<< Dove stai andando di bello? >> Mi domanda. Io sposto i bulbi oculari alla mia destra... 
<< Sto accompagnando Lorenzo Mendoza all'aeroporto. >> Gli rivelo trattenendo l'aria nel petto.
<< Ah. >> Si limita a dire. << Sei con lui quindi. >> Aggiunge.
<< Sì, esatto. Dopo andrò all'Ecomoda. E tu sei in ufficio? >>
<< Sì, chiaro. Sto stendendo il verbale di una querela. >> Mi spiega. Avverto che il suo umore è cambiato dopo questa notizia!
<< Ti auguro buon lavoro. >>
<< Ti ringrazio. Hai preferenze sulla cucina? Non vorrei mai scegliere un ristorante che non sia di tuo gradimento! >>
<< Non preoccuparti, non ho preferenze, scegli il ristorante che vuoi! >> Gli rispondo mentre raggiungiamo un semaforo e ci fermiamo.
<< Spero di fare la scelta giusta allora! Adesso devo proprio lasciarti, devo finire questo verbale per pranzo. >>
<< Ci vediamo questa sera, passa una buona giornata. >> Gli auguro. Davvero Lorenzo ha questo effetto sul suo umore?
<< Anche te, a stasera. >> Mi saluta, chiudendo la comunicazione. 
<< Sembri davvero serena con lui. >> Commenta Lorenzo. << Sorridevi come una cretina mentre parlavi con lui! >> Aggiunge sorridendo. Stringo il volante più forte che posso.
<< Hai già espresso la tua opinione ieri sera dicendomi che ti sembriamo una bella coppia. >> Anche se non siamo una coppia! 
<< Davvero? E su quela base l'avrei affermato? >>
<< Hai detto di averci spiati quando sei uscito dal Kamikaze... Dopo mi hai seguita fino a casa... >> Gli rivelo osservando la sua reazione.
<< Non mi ricordo veramente un accidente di ieri sera... >>
<< Questo è ciò che hai detto. >>
<< A proposito della mia auto...>>
<< Ho un posto in più in garage, può restare lì e verrai a prendertela domani. >>
<< Ti ringrazio. >> Fa in tempo a dire prima che il mio cellulare ci interrompa nuovamente. E' Giulio. Mi torna in mente la conversazione avuta con Lorenzo ieri prima in caffetteria e poi in ascensore perciò ci osserviamo. Lui alza un sopracciglio.
<< Senti cosa vuole. >> Afferma mentre si fa serio in volto. Non può essere ancora convinto delle sue idee! E' proprio tonto!
<< Mi ha invita a pranzo per oggi. >> Gli rivelo. << Pronto, Giulio. >>
<< Buon giorno Roberta. Ti ho chiamata per parlare del nostro pranzo, per te va bene se passo a prenderti in azienda alle 13 meno un quarto circa? >>
<< Va benissimo Giulio. >>
<< Ho prenotato al Sushi Bar, ti dispiace? >>
<< Per me va benissimo. >>
<< Mi fa piacere. Adesso ti lascio, ho alcune cose da sbrigare. >>
<< Solo un secondo Giulio, verrai in taxi? >> Gli domando, visto che gli hanno ritirato la patente.
<< Per forza, ricordati che sono senza patente. >>
<< Allora sarà meglio andare con la mia auto. Ti aspetto in azienda e andremo con la mia auto, non ha senso spendere tanti soldi in taxi. >>
<< Quanto riguardo verso quel verme. >> Commenta a voce alta Lorenzo. Io gli do un buffetto sul braccio. Lorenzo mi pizzica un fianco facendomi piegare e mi scappa una risata.
<< Sei con Lorenzo? >> Ne decude Giulio. Avrà udito il suo commento! 
<< Esatto, sono con lui. >>
<< Sono stato informato della sua partenza. >> Mi rivela.
<< E da chi? >> Domando allarmanta.
<< Sono passato in azienda per parlare con David e Diego ha avvisato tutti del viaggio di Lorenzo. >>
<< Capito, speriamo che il suo amico si rimetta presto. >> Mento, mettendo avanti le mani. In fondo questo è il motivo ufficiale del viaggio di Lorenzo e do per scontato che Diego abbia specificato quale fosse il motivo. Di sicuro Giulio lo avrà subissato di domande!
<< Speriamo, di certo sarà felice come una pasqua di poter fare quello che vuole per 24 ore. >> 
<< A cosa ti riferisci? >> Gli domando. Non comprendo la sua affermazione!
<< Parlo di quella poveretta che ha avuto il fegato di mettersi con lui e resterà qui a Bogotà. O partirà con lui? >>
<< No, resterà qui... >> Rispondo perplessa. Che cavolo gliene frega di cosa fa o non fa Silvia?
<< Adesso vado, ci vediamo dopo. >> Conclude.
<< Ciao Giulio, a dopo. >> Rispondo, chiudendo la comunicazione. Nel frattempo giungiamo all'eroporto. 
<< Che diavolo voleva? >> Mi domanda Lorenzo.


Silvia
Entro nel mio appartamento e appoggio la borsa e le chiavi sul divano, quindi mi ci siedo accanto.
<< Amore mio, cosa succede? Stai per caso insinuando che tra Roberta e me c'è del tenero? Andiamo, lei è mia cugina! >> Mi dice, baciandomi. << E come vedi nella mia vita ci sei solo tu. In questa casa non è mai entrata nessuna donna oltre a te, escludendo Roberta che è venuta a prendermi e che è parte della mia famiglia! >>
Ripenso alle parole di Lorenzo. Quella l'altra sera non staccava gli occhi di dosso al mio Lorenzo! Per lui sarà solo un'amica e una cugina ma evidentemente lei prova attrazione verso di lui. 
Prendo un cuscino del divano e me lo premo contro il viso. Quanto vorrei sapere se le mie sensazioni sono esatte o meno, questo dubbio mi sta divorando! Sono pensierosa per questo e confusa per ciò che mi sta succedendo stando accanto a Lorenzo. La sera in cui abbiamo incontrato la sua ex Merzedez al ristorante non mi sono sentita così! Cosa è successo dopo dentro di me? E' bastato così poco tempo perché mi piaccia a tal punto? O forse è tutta paura. Quando sapevo che non provava nulla per me che non fosse attrazione fisica non dovevo temere una delusione, ma dopo l'altra sera ho il terrore che si rimangi quanto ha detto, il terrore che mi lasci, il terrore che si accorga di aver fatto un'alzata di testa implorandomi di non lasciarlo.
E' lo squillo del telefono ad interrompere i miei pensieri. Osservo il display e balzo in piedi.
<< Signor Lombardi! Come sta? >> Gli domando tutta eccitata.
<< Stella, chiamami sono Ugo o mi farai sentire vecchio! Tesoro starò meglio se puoi venire qui all'Ecomoda oggi stesso! Diciamo intorno alle 14? >> Propone.
<< E come mai? Se non sbaglio avete bisogno di me tra più o meno due settimane, così mi è stato detto. >>
<< Invece la fortuna gira dalla tua parte. Quell'inetta cui devi subentrare ha deciso di andarsene prima vale a dire che Lunedì puoi iniziare a lavorare! >> Mi annuncia. Non ci posso credere! La giornata è svoltata! Il mio umore migliora novevolmente dopo questa news!
<< Ti aspetto oggi pomeriggio per discutere con te e firmare il contratto! >>
<< Certo signor Ugo, non la deluderò! Glielo prometto! >>
<< Tesoro mio, per adesso dobbiamo ancora lavorare parecchio ma sono certo che dopo avrò di fronte la Kate Moss dei giorni nostri! >>
Sorrido davanti alle sue speranze! 
<< Adesso ti lascio splendore perché ovviamente senza di me quest'azienda andrebbe alla deriva! A più tardi! >>
<< A più tardi signor Ugo, grazie! >> Lo saluto contenta. Mi stendo sul divano e agito in aria le gambe per la contentezza! Quando mi giro a pancia in giù compongo il numero di Isa per darle la bella notizia.
<< Pronto Silvia! >> Dice la mia amica quando prende la chiamata.
<< Isa ho una notizia stupenda! Sia per me che per te! >>
<< Di che si tratta? >> Mi domanda.
<< Tieniti forte! Mi ha appena telefonato il signor Ugo per chiedermi di venire oggi all'Ecomoda a firmare il mio contratto, Lunedì inizio a lavorare! Giulia Valencia apri-gambe si è licenziata! >> Le racconto di getto.
<< Se n'è andata? Giulia ha lasciato il posto prima del previsto? >> Mi domanda rospresa e, ci scommetto, sollevata! Avverto la voce di una sua collega domandare stupida se è vera la notizia e riferirlo alle altre colleghe simpatiche che ho conosciuto il giorno del colloquio.
<< Sì! Certo mi sorprende che tu non lo sappia considerando che Diego ne sarà certamente al corrente! >>
<< Sta lavorando, non ci siamo visti dopo essere arrivati in azienda. Non sai che bella notizia mi hai dato... Mi rasserena sapere che non sarà a stretto contatto con Diego come quando lavorava in azienda! >>
<< Sono così felice! >>
<< E con Lorenzo? Raccontami com'è andata! >> Mi esorta.
<< Non proprio benissimo... Quando sono arrivata lì stava per uscire per recarsi all'aeroporto, senza neanche farmi una telefonata! >>
<< Mi dispiace amica mia... >>
<< E vuoi sapere chi ho incontrato lì? Roberta Mora! E' scesa beata e sorridente dalla zona notte trasportando la sua valigia e mi ha salutata con un "Ciao Silvia, non sapevo fossi qui"! >> Le spiego con enfasi. << Diego cosa ti ha detto del rapporto che c'è tra loro? >>
Le domando. Al di là dell'apparecchio non sento più niente perciò temo abbia brutte notizie per me!
<< Pronto? >> Chiedo.
<< Mi ha detto che sono quasi come fratelli, sai essendo cresciuti insieme... Sono molto amici e perciò una storia tra loro o attrazione sono ipotesi assurde! >> Mi spiega.
<< Questo è il pensiero di Diego... Ma non toglie che lei potrebbe avere messo gli occhi su Lorenzo e vederlo come più di un amico! >> Penso ad alta voce. << Comunque ti ho telefonato solo per darti la bella notizia, ci vediamo dopo all'Ecomoda! Adesso telefono a Francesco per dare la notizia anche a lui! Un bacio. >> La saluto.
<< A dopo, un bacio anche a te. >> Mi saluta prima di chiudere velocemente la chiamata. Mha, mi sembra un po' strana! 
Francesco risponde subito al telefono.
<< Indovina da Lunedì chi inizierà a lavorare in azienda! >> Esordisco senza che nemmeno abbia il tempo di dire "pronto?".
<< Ciao anche a te! Spero si tratti di Sean O'Pry oppure di Jon Kortajarena! >> Scherza lui
<< Silvia Duarte ti va bene lo stesso? >>
<< Va più che bene! Hai cacciato a pedate Giulia Valencia? >> Mi domanda.
<< Ha deciso di andarsene con le sue gambe, lo avrà ritenuto più prudente! >> 
<< Vedo che il tuo umore è decisamente migliorato rispetto a questa mattina! Tutto merito di Giulia Valencia o anche del tuo bel ragazzo? >>
<< Te l'hanno detto che sono gelosa? Attento agli aggettivi con cui ti riferisci al mio ragazzo! >>
<< Gelosa? Tu? >>
<< Parleremo meglio di persona... Stamattina non ho fatto in tempo a chiederti com'è andato il tuo appuntamento! >>
<< Questa mattina non hai fatto in tempo a collegare il cervello se è per quello. Poteva andare meglio. E con Lorenzo? >>
<< Poteva andare meglio. Ci sono delle cose che non ti ho raccontato, posso farti una visita oggi quando vengo li? >>
<< Certo, ti aspetto allora. Congratulazioni! >>
<< Grazie, a più tardi. >> Lo saluto. Diventerò pazza di questo passo finché non mi sincererò che Roberta Mora non ha mire su Lorenzo!


Isabella
<< Quindi la bionda tinta se ne va prima del previsto? >> Domanda Annamaria, io annuisco. Ho detto una bugia alla mia amica! O per meglio dire ho omesso una notizia fondamentale: cioè quello che la dottoressa Mora ha fatto al golf club. Certo Diego mi ha detto che era ubriaca...
<< Scusa ma non sei felice? Anche se tu sei una tomba è chiaro come il sole che tra lei e il tuo uomo c'è stato qualcosa in passato! Dovresti ballare la Samba visto che non gli starà più tra i piedi e non la dovrai più sopportare tutti i santi giorni! >> Commenta Berta.
<< Certo che sono felice! Visto come mi ha trattato l'altro giorno non potrebbe dispiacermi questa notizia! >> 
<< Non so, hai una faccia strana. >> Commenta Sandra.
<< Ho solo fame, non vedo l'ora che arrivi ora di pranzo! >> Mi giustifico. Devo dire a Silvia dell'episodio del golf club? E se si tratta solo di un  momento di defaillance della dottoressa Mora? Raccontarlo a Silvia significa dare ossigeno alla sua gelosia... E se ciò che è successo non ha importanza? Se è stata tutta colpa dell'alcol? Raccontandolo alimenterei dubbi ed equivoci. E poi c'è mio cugino! Lei sta uscendo con mio cugino e pensa al dottor Lorenzo? Come stanno le cose?


Lorenzo
<< E questo è tutto. >> Conclude Roberta,dopo avermi riferito, sotto mia insistenza, cos'ha detto Giulio. Diamine! Giulio vuole approfittare della mia assenza per fare chissà che con Silvia, per corteggiarla con il fine di sedurla, unicamente per avere una spia all'interno dell'azienda.
<< Ignoro cosa voglia Giulio dalla tua ragazza... >> Aggiunge Roberta.
<< Non saprei... >> Mento. Non posso dire che sospetto che voglia corteggiarla per determinati fini o chiunque si farebbe domande sul mio improvviso coinvolgimento con Silvia.
<< Sei geloso? >> Mi domanda. Io alzo lo sguardo verso di lei.
<< Di Giulio? E'... è normale che sia geloso della mia ragazza non credi? >> Domando retoricamente cercando di sembrare convincente. Lei risponde con un cenno del capo prima di prendere la sua borsa e alzarsi dalla sedia della sala d'aspetto.
<< Fa buon viaggio allora, io aspetterò notizie insieme a Diego. >> Mi augura.
<< Grazie, mi farò sentire appena avrò toccato le stoffe. >>
<< Ti aspetto domani in mattinata così prendi la tua auto a casa mia. Ciao, a domani. >> Mi saluta, girando sui tacchi. 
<< Roberta? >> La richiamo. Non capisco perché un attimo prima parla con disinvoltura e poi diventi cupa!
<< Sei certa che va tutto bene con me? Magari ho fatto qualcosa che non va, ho detto qualcosa che ti ho offesa... Magari ieri sera... >> 
<< No, ciò che hai fatto ieri sera te l'ho detto. >>
<< Senti a me dispiace di aver insinuato un tuo eventuale tradimento nei miei confronti e verso Diego! Di Giulio non mi fido e ho le mie buone ragioni! Cerca di stare attenta con lui... Io non credo alla sua buona fede. >>
<< Io non posso rifiutare un suo invito in base alle tue fissazioni e teorie... >>
<< Fissazioni? Giulio aveva in mano quella cartellina arancione e stava sbirciando dentro con sua sorella! >> Affermo alterandomi. Non sono matto dannazione!
<< Lorenzo non mi va di litigare di nuovo per questo motivo. Giulio ed io non andiamo a pranzo per parlare dell'Ecomoda, punto. Fa buon viaggio. >> Mi augura allontanandosi. 
<< Ciao, a domani. >> La osservo sparire tra la folla prima di prendere il mio bagaglio e fare la coda per il check-in.
Cosa le è successo di recente? E' cambiata, è diversa! Non è più l'amica che con me si divertiva, che rideva, scherzava... Sembra perennemene a disagio in mia presenza adesso! 
<< C'è qualcosa che mi nascondi Roberta Mora! >> Penso ad alta voce. 
Dopo essere passato attraverso il metal-detector il mio cellulare squilla, è Gonzalo.
<< Buongiorno amico! >> Esordisce.
<< Buongiorno amico? Potevi anche dirmelo che davi una festa ieri sera e non sarei venuto! >>
<< Amico non gridare! E poi qual'è il problema? Ti sei divertito! >>
<< Il problema è che sto per prendere un aereo e ho un cerchio alla testa senza contare che non sopporto la luce del sole! >>
<< Come sei lagnoso... >>
<< Comunque stavo per chiamarti. Ricordi qualcosa di quello che hai detto ieri sera? E' vero che vuoi comprare i nostri immobili di Palm Beach? >> Gli domando. Lui si prende qualche secondo, forse sta ripensando a ieri sera.
<< Sì, mi sembra di averlo detto. Beh a mente fredda non è una cattiva idea! >> Mi risponde.
<< Veramente? >> 
<< Io sto cercando uno stabile a Miami e se ci sono i vostri disponibili perché no? >>
<< Bhe ne parleremo quando tornerò da Città del Messico. >> 
<< Va bene amico. Cosa mi dici della tua Silvia? Come procede? >>
<< Non avrei mai dovuto iniziare questa storia lo sai? E non avrei mai dovuto fingere di essere coinvolto! Stamattina mi ha rivelato di essere gelosa. >>
<< Che tragedia! Consoglianze amico mio! >>
<< Tu non sai cos'è successo ieri sera. Le ho dato buca! Lei mi stava aspettando sotto casa mia ma io non mi sono presentato perché sono andato a casa di Roberta per convincerca ad accettare questo affare del contrabbandiere. Ero così ubriaco che sono crollato a casa sua. >>
<< Fammi capire, e Silvia pensa che tra di voi ci sia stato qualcosa? >> Domanda con una nota di divertimento.
<< Ah, ah che ridere! Stamattina Roberta mi ha accompagnato a casa a prendere la valigia ed è arrivata Silvia. Non lo so cos'avesse, fatto sta che ha iniziato a insinuare che avessi passato la notte con una donna. >>
<< Allora dev'essersi tranquillizzata quando ha visto Roberta! >>
<< Sei un cretino! Non ho finito di raccontarti le novità. Giulio Valencia ha invitato Roberta a pranzo. >>
<< Beh questo me lo avevi già spiegato! >>
<< Ieri ho litigato con lei, si è offesa quando le ho esposto i miei dubbi. Ma io di Giulio non mi fido! Pensa che le ha chiesto se Silvia viene via con me o resta a Bogotà! >>
<< Amico questo è un bel problema, quel tipo meno si avvicina a chiunque ha notizie e meglio è! Come pensi di risolverlo? >>
<< E che ne so, sto per partire! Non posso fare altro che sperare nella fedeltà di Silvia e partire. >>
<< Speriamo che nel frattempo Giulio abbia altro da fare che non sia correre dietro alla tua ragazza. Riguardo Roberta non intendi avvicinarti a lei per lavorartela? Immagino non sia tanto facile prendere una decisione del genere, insomma Silvia è un bel bocconcino mentre... >>
Non so cosa dica dopo perché gli butto il telefono in faccia. Sempre con la stessa storia! Come potrei portare avanti un'altra relazione basata sulla falsità? E con Roberta per di più!



Camilla
<< Che bella notizia mi stai dando Ugo! Dovremmo dare un party d'addio! >> Commento dopo aver appreso la notizia che quell'indisciplinata lascia il posto.
<< Non ancora chérie, ricordati che lavorerà nella collezzione che stiamo per lanciare! >>
<< Già, hai ragione. >>
<< In ogni caso io quella non ce la voglio alla settimana della moda di New-York! >> Tuona.
<< Ugo, anche se a noi sta antipatica ed è capricciosa, è una delle più famose modelle Colombiane, per non parlare del fatto che è azionista dell'azienda. Sarebbe ridicolo se ci presentassimo a New-York senza di lei! Neanche e me piace questa prospettiva ma non abbiamo scelta! Al pubblico piace. >>
<< Ho già mal di testa Camilla. >>
<< Partiamo dopo il lancio della nuova collezione, giusto? >>
<< Esatto. >> Mi risponde rinfrescandomi la memoria.
<< Sai se Roberta è arrivata? >> Gli domando.
<< Non saprei stellina. A cosa ti serve? >> Mi chiede. Io mi guardo attorno per sincerarmi che nessuno sia nei paraggi ad ascoltarci quindi espongo a Ugo il mio piano.
<< Voglio parlare con lei per capire le tendenze sessuali di Cèsar! >>
<< Era ora che qualcuno mi desse retta! Io l'ho detto fin da subito, quello lì è tutto gay! E perchè, se dovesse avere la fortuna di essere omosessuale, pensi che Roberta lo sbandiererebbe in giro? >> 
<< Domanda legittima. Io fingerò di aver sentito suo fratello il quale mi ha detto "tutto". E a quel punto vedrò la sua reazione! >>
<< Un piano piuttosto banale! E se dovesse prendersela per il tuo tranello? >> Mi domanda.
<< Spero che mi perdonerà!  Vorrei fare qualcosa per Michael... E poi anche Michael è suo fratello! >>
<< Non abbiamo mai considerato l'ipotesi che Cèsar possa essere davvero omosessuale ma non interessato a Michael. >> Obbietta. 
<< Hai ragione... Ma a quel punto perché negare la propria natura invece di dire a chiare lettere "non m'interessi"? >> Ugo si lascia sfuggire una risata.
<< Perché se il caro Nicola Mora dovesse scoprire che il suo unico figlio maschio è gay, seguirebbe tuo padre nel reparto di cardiologia! >>
<< Dai Ugo, se non è morto Daniele Valencia credi che succederebbe a zio Nicola? >> Obbietto. Ugo accoglie la mia obbiezzione. 
<< Vado a vedere se è arrivata! >> Lo informo quando Ugo mi trattiene.
<< Prima signorina spiegami questo! >> Mi domanda, sventolandomi davanti il biglietto da visita di Nataniel Hernandez su cui ha scritto di chiamarlo anche per motivi diversi dal lavoro. 
<< Quello è qualcosa che devo buttare via! >> Mi affretto a specificare gettando il cartoncino nel cestino della carta. 
<< Beh tesoro quel fotografo è divino, un bocconcino niente male! Però ragazzi come David non se ne trovano molti... A parte la sua odiosa gelosia! >>
<< Non serve che me lo ricordi Ugo. >> Specifico. Non serve che mi ricordi quanto sia speciale David, nonostamte i difetti che possiede, anche quelli sono speciali! Non farei mai niente che possa mettere in pericolo il nostro rapporto. Perciò spero che Giulio mantenga la sua parte di accordo. Forse ho accettato questo accordo come via di fuga? Perché sono una codarda e ho paura di raccontare a David che sono stata con suo fratello?
<< Che ti succede? >> Mi domanda Ugo. Io lo guardo senza dire una parola. << Camilla hai combinato qualcosa con qualcun'altro? >>
<< Ugo, non dire sciocchezze! C'è una cosuccia che non ti ho raccontato... Qualche giorno fa si è presentato Giulio promettendomi di stare alla larga da me ma solo ad una condizione... >>
<< E quale sarebbe? >>  Mi domanda massaggiandosi le tempie.
<< Che io non racconti a David di quello che accadde al liceo tra me e lui. Giulio ha intenzione di ricostruire il rapporto con David e teme che una notizia simile possa mandare all'aria ogni suo sforzo... >>
<< Sei forse rimbambita? Sei diventata pazza? Hai battuto la testa? Cioè tu hai accettato un accordo con uno che poco tempo fa ti ha strappato un bacio e ha preso a botte suo fratello, il tuo ragazzo! Tu ti fidi di uno che si è preso la tua purezza e che poi ti ha scaricata senza troppi complimenti?! >>
<< Ugo capisco le tue obbiezzioni... >>
<< Sono più che legittime! Fattelo dire, stai facendo una... grossa stupidaggine! >>
<< Tu dovresti vedere David, è così contento dall'idea di riuscire ad avere un vero rapporto con suo fratello... Cosa dovrei fare? >>
<< Dovresti pensare al tuo rapporto con David e non a Giulio! Dovresti fare ciò che è meglio per la tua relazione cioè essere onesta, specie perchè è appena iniziata! Fattelo dire ragazzina, non mi aspettavo questa mancanza di furbizia da te. >> Conclude lasciando la stanza. Tutti mi dicono che sbaglio e lo so! Cosa devo fare? Prendere la via più comoda lasciando l'esperienza avuta con Giulio regelata nel passato o raccontare a David la verità? Tutti e tre perdiamo qualcosa se racconto la verità.



Diego
<< Vicente, sei un amico! >>
<< Fogiurati Diego, ti aiuto volentieri visto il motivo. Allora passo da te all'ora concordata va bene? >>
<< Grazie, ci vediamo. Buona giornata! >>
<< Anche a te Diego. >> Mi augura, per poi porre fine alla nostra telefonata. Mi lascio andare contro lo schienale della poltrona. Sono felicissimo che Vicente abbia accettato di aiutarmi! 
Decido di andare in cerca della mia principessa quindi esco in corridoio. Vedo che esce dal bagno con la banda delle racchie, le vado incontro e le cingo la vita con le braccia. Lei allaccia le sue dietro al mio collo. 
<< Ti stavo cercando. >> Le sta divinamente questo completo! La camicia celeste mette in risalto i suoi occhi stupendi. Li guardo e mi ci perdo... Le sue guance si tingono di rosso.
<< Sei bellissima. >> Pronuncio queste parole accarezzandole il viso e le sue labbra si stendono in un sorriso.
<< Grazie, anche tu lo sei. Ti sta molto bene questo colore. >> Mi dice, accarezzandomi la giacca blu notte che indosso. Bacio le sue labbra vellutate per poi intrecciare le mie dita con le sue.
<< Ti va un caffè? >> Le domando.
<< Volentieri, ho bisogno di parlarti. >> Mi risponde. Durante il tragitto le chiedo cosa succede.
<< Ho mentito a Silvia! >> Esordisce. Io, dopo aver ordinato due macchiatoni, l'ascolto.
<< Non so se raccontarle ciò che mi hai riferito, quello che è successo al golf club tra il mio capo e tuo fratello. La dottoressa Mora è il mio capo e temo la sua reazione se dovesse sapere che racconto i fatti suoi... E poi tu mi hai detto che si è trattato solo di una cavolata dettata dallo stato di ebrezza della dottoressa Mora e se dovessi raccontarlo a Silvia e scatenare un pandemonio? >> Mi domanda confidandomi il suo cruccio. << In più c'è anche mio cugino... Non so se raccontarglielo... >>
<< Piccola... Io capisco i tuoi scrupoli, capisco che temi di creare dei dissapori tra mio fratello e la tua amica, tra tuo cugino e Roberta. Ma se vuoi un mio consiglio io mi sentirei risentito verso un mio amico che mi tiene nascosto qualcosa d'importante per me! Basterà che riferisci l'accaduto a Silvia e a Leon nel modo giusto. Spiega a entrambi che si è trattato solo di un gesto impulsivo a causa dell'alcol. Rassicurali! >> Le consiglio, per poi baciare le nocche della sua mano. Spero davvero che le piaccia la sorpresa che sto preparando. Io stesso non vedo l'ora che arrivi quel momento per passare del tempo con lei!
<< Cosa c'è? >> Mi domanda mentre le accarezzo i capelli.
<< Perché me lo chiedi? >> Le domando sorridendo.
<< Visto che mi fissi con l'occhio da triglia... >>
<< L'occhio da triglia? >> Le domando, ridendo. Io? Diego Mendoza con l'occhio da triglia? 
L'attiro a me baciandola. Assaporo le sue labbra gustandomi il momento sapendo che tra pochi minuti devo tornare in ufficio! 
<< Dottor Mendoza, signorina ecco i vostri macchiatoni. >> Sì intromette il barman. Noi ringraziamo e ne beviamo un sorso dopo aver zuccherato e mescolato. Sorrido quando vedo che le sono rimasti i baffetti bianchi sopra le labbra. 
<< La smetti di guardarmi così? >> Mi ammonisce sorridendo, rossa come un peperone. Io mi chino e poso delicati baci sul labbro superiore per cancellare la linea di latte.Quando ho finito le poso un bacio sulla fronte per poi sfiorare il suo naso con il mio.
<< Ti voglio bene principessa. >> Le ricordo. Lei mi allaccia la braccia al collo e ci abbracciamo.
<< Ti voglio bene anche io... non immagini quanto... >> 
La stringo ancora più forte a me quando sento queste parole che mi fanno sorridere. Cosa è stata capace di farmi questa donna? Mi ha conquistato, rapito, ha occupato la mia in vita in così poco tempo... 
<< Non posso credere che abbiamo solo qualche minuto di pausa. >> Commento.
<< Ci rifaremo a pranzo. O hai altri impegni? >>
<< No, non ho nessun impegno. A pranzo e a cena! Intendo prenotare in un ristorante, se per te va bene. >>
<< Va bene, ti prego solo di non andare in cerca di ristoranti troppo eleganti e costosi... >>
<< Tu non ti preoccupare. >> La rassicuro baciandola castamente. Non è di certo un problema per me spendere dei soldi per una bella cenetta con lei! 
<< La verità è che non mi sentirei a mio agio. Così come non mi sono sentita a mio agio Domenica al golf club! Mi sento un pesce fuor d'acqua in certi contesti... >>
<< Secondo me invece eri bellissima, in perfetta sintonia. Appena sei arrivata sono rimasto a bocca aperta! Eri stupenda con quel vestito turchese, ho desiderato solo di poter sfiorare la tua pelle liscia... Persino il tuo sguardo imbarazzato era splendido. Non c'è niente che devi temere! >> 
Isabella si solleva sulle punte per raggiungere la mia guancia su cui stampa un bacio. Io muovo velocemente la testa e riesco a catturare le sue labbra. E' vero, secondo me non le manca nulla per frequentare un ristorante di classe o una serata di gala. E' bellissima, è la gentilezza in persona... E' unica! 
Beviamo lentamente i nostri macchiatoni nell'illusione di allungare così la pausa.
<< Ho sentito dire che Giulia se n'è andata. >> Interviene. Io annuisco.
<< Te lo volevo riferire! Poco fa ho ricevuto la visita di Giulia e di Massimiliano. Entrambi hanno decido di dimettersi. >> Le annuncio. Sono certa che le dimissioni anticipate e spontanee di Giulia siano per lei una buona novella, mi domando come abbia preso la notizia che il suo ex vuole andarsene.
<< Mi dispiace che abbia preso la decisione di abbandonare il suo lavoro a causa mia. >>
<< Se questo è ciò che ha deciso... Non dirmi che pensi di parlare con  lui! >> Mi allarmo.
<< No, ma cosa pensi... Sarebbe ridicolo intimargli di non mandarmi messaggi e il giorno dopo sono io a cercarlo. E poi la cosa migliore è che non gli creo nessuna illusione, gli ho già dato false speranze quando è arrivato qui! Però non posso evitare di sentirmi in colpa per quello che è successo. >>
<< Capisco che sei talmente buona da sentirti in colpa. Ma ricordati che non sei stata tu a dirgli di fare tanta strada! >> Le ricordo avvolgendo la sua vita con un braccio mentre ripercorriamo la strada fino all'amministrazione.
<< Attualmente mi preoccupa Giulio Valencia, poco fa si è chiuso con David a parlare e mi piacerebbe sapere di che cosa! >>
<< Che cosa temi? >> Mi domanda intrecciando entrambe le mani con le mie.
<< Che voglia solo ficcanasare. Sicuramente voleva sapere qualcosa sul mio operato e quello di Lorenzo! Mi auguro non si faccia troppe domande sul viaggio di Lorenzo. >>
<< Quindi Lorenzo non ha raccontato niente dei vostri affari a Silvia. Hai sentito cos'ha detto stamattina, lei pensa davvero che sia andato a Caracas dal suo amico malato. >>
<< Oppure ha detto così perché era presente Francesco, non poteva dire che stava andando a Città del Messico a concludere un affare con un contrabbandiere di stoffe. >>
<< Giusto, forse è andata così. >>
<< Tu comunque, con prudenza, non intavolare il discorso con lei per favore. Meno se ne parla è meglio è! >>
<< Non ti devi proccupare, io non parlerò con nessuno di queste cose. >> Mi rassicura dolcissima come sempre in volto. Io la bacio nuovamente.
<< Non vedo l'ora che voli questa giornata e arrivi stasera per passare del tempo con te. >> Le sussurro a pochi centimetri dal suo volto.
<< Anche per me è così. >> Mi risponde, stampandomi un bacio sulle labbra. Le persone nel corridoio si fermano a guardarci ed io sono orgolioso di avere accanto a me una donna tanto meravigliosa!


Leon
<< Leon, tu hai saputo fin dall'inizio come stavano le cose! Infondo l'hai conosciuta ad una festa in cui si è ubriacata a causa sua, Lorenzo Mendoza! >> Penso ad alta voce. Mi domando se a quest'ora saranno ancora insieme nella stessa auto o se lui ha preso il suo aereo e lei sta tornando indietro. Ma che voli su Marte e sparisca! 
Fin da quel mattino in cui lei si è svegliata nel mio letto in preda al dopo sbornia ho capito quanto fosse spaciale. Roberta non è come tante donne infantili, disoneste, traditrici... Lei sembra di un'altra specie! I suoi genitori devono avere dei geni d'eccelezza e senza dubbio l'hanno cresciuta bene di sani principi. 
Non vedo l'ora che arrivi Domenica per andare alla festa di compleanno di Lorenzo Mendoza, per lo meno lo incontrerò è saprò contro chi lottare! So già che volto ha visto che il suo faccione è su tutte le riviste una volta per una foto rubata con una modella, la volta dopo perché ha partecipato a questa o quella festa...  Ma saprò chi è la concorrenza solo quando lo avrà viso contro viso. Non posso basarmi su foto e articoli di riviste di gossip!
Questa sera dovrò pensare a qualcosa di speciale. In effetti non so molto di lei... Che cucina le piace? Ha un ristorante preferito? 
<< Mi serve qualcuno che possa darmi un suggerimento... >> Penso ad alta voce, per poi afferrare il telefono. La mia cuginetta risponde dopo pochi squilli.
<< Ciao Leon, come stai? Perdonami ma non ho molto tempo per parlare, sta per arrivare il mio capo e dovrò farle rapporto appena arriva. >> Mi spiega. Quindi Roberta non è ancora in azienda.
<< Ciao cuginetta. Non ti ruberò molto tempo anche perché non voglio parlare con te ma con il tuo fidanzato! >> Le spiego. Diego Mendoza è l'unica persona che la conosce bene e che può darmi un suggerimento per stasera!
<< Ah sì, e come mai? >>
<< Questa sera intendo portare a cena Roberta, e trattandosi della prima cena non vorrei toppare. Vorrei da lui un suggerimento circa il posto, il tipo di cucina... >> Le spiego.
<< Sento se può parlarti, un secondo. >> Mi prega. Io odo il bussare alla porta, la porta spalancarsi e Isabella spiegare al suo ragazzo che voglio parlare con lui. Dopo di che sento la voce di Diego Mendoza.
<< Pronto. >>
<< Salve Diego, mi perdoni se la disturbo. >> Esordisco.
<< Leon, è un piacere sentirti. Se ti fa piacere possiamo darci del tu! >>
<< Certamente. Ho sentito che Isabella ti ha brevemente esposto il mio problema! >>
<< Sì, e so esattamente cosa consigliarti. Roberta è una buona forchetta in fatto di pesce, va matta specie per i molluschi! >> Mi spiega. 
<< I molluschi quindi... C'è un ristorante di pesce che le piace particolarmente? >>
<< Sì, aspetta che cerco l'indirizzo... Si chiama "La Pinna d'oro" e si trova lungo la Carreras 8. >>
<< Grazie mille Diego, ti sono debitore! >> Gli dico, segnandomi nome e indirizzo. Il numero di telefono lo troverò di certo su internet.
<< Per così poco? Passa una buona serata. >>
<< Anche tu, buon lavoro. Saluti alla mia cuginetta! >> Concludo, ponendo fine alla telefonata. Spero che Roberta apprezzerà la sorpresa! 



Daniele
Spero che questi due giorni lontano da casa, dai miei figli e dai loro casini mi servano per trovare una soluzione definitiva ai problemi della mia famiglia. Perché in casa mia va tutto storto? Perché i miei figli si prendo a cazzotti, finiscono al centro di uno scandalo e creano continuamente problemi come fa Giulia? Perchè?! Osservo Armando e la sua famiglia e mi chiedo perché a loro non capitano queste cose. So che la colpa è mia e di Patrizia. Non siamo stati il massimo come genitori e di conseguenza i nostri figli non hanno una guida e dei limiti. 
Vengo distratto dai miei pensieri quando la mia segretaria entra senza bussare. Io la guardo accigliato.
<< Dottore, ho riordinato le pratiche come mi ha ordinato. Le ricordo che Lunedì ha il pranzo con il consiglio dei ministri. >>
<< La ringrazio Ninfa. >> Mi limito a rispondere, ignorando la sua mancanza di poco prima. Dopo aver buttato un occhio all'orologio mi alzo e inizio a porre le mie cose nella mia 24 ore visto che Patrizia sarà qui a minuti per andare a casa e in seguito all'aeroporto. 
<< Ninfa, le ricordo che terrò il cellulare d'emergenza acceso per tutto il week end, ma le ordino di chiamarmi solo in caso di assoluta emergenza, è chiaro? Non voglio interruzioni non necessarie. >> Le spiego.
<< Certamente dottore. Lunedì quando tornerà mi troverà qui ad aspettarla con il suo solito caffè fumante. >> Mi risponde. Io alzo lo sguardo su di lei lentamente. << Con un goccio di latte scremato. >> Aggiunge sorridendo. Che intenzioni ha questa ragazza? Io aggiro la mia scrivania e mi dirigo verso l'uscita quando Ninfa mi ferma.
<< Dottore, ha la cravatta storta. Posso? >> Poteva anche non domandare il permesso visto che non perde l'occasione per toccarmi. Mi scappa l'occhio verso la sua scollatura: il seno è messo in evidenza sotto la camicia stretta che indosso. Che situazione! Devo togliermela di dosso subito! 



Patrizia
Non posso credere ai miei occhi. Non voglio credere ai miei occhi! Perché Daniele se ne sta lì immobile? Perché non si scrolla quella troia di dosso? Perchè le guarda la scollatura? Osservo la scena dalla fessura prodotta dalle porte accostate dell'ufficio di Daniele.
<< Adesso è perfetto dottore. >>
<< La ringrazio. >> Le risponde soltanto Daniele. Mi sembra nervoso e a disagio in questa situazione... Dev'essere davvero un supplizio farsi accarezzare da una 90-60-90 di neanche 30 anni! Bastardo! Tante promesse, tante parole su come vuole riscostruire la nostra famiglia e non è in grado di ascoltare suo figlio e inoltre lo trovo corpo contro corpo con la prima sgualdrina che passa?! 
<< Disturbo? >> Tuono, spalancando le porte dell'ufficio.
<< P...Patrizia. Ti stavo aspettando. >> Balbetta mio marito. Mi stava aspettando e nel frattemo si faceva aggiustare l'abito dalla sua segretaria?! O... O magari lo stava rivestendo? 
<< Salve signora Valencia. >> Mi saluta quella con un ghigno in faccia.
<< Lei sparisca prima che la prenda a male parole!! >> Tuno contro quella. Non mi è piaciuta dal primo istante in cui l'ho vista! Dove crede di essere con quella minigonna inguinale? In un night club? Crede di fare la barista in un bar di dubbia reputazione? 
<< Signora mi scusi, ho fatto qualcosa di sbagliato? >> Mi domanda beffarda.
<< GIUDICHI LEI! CHE BISOGNO HA UNA SEGRETARIA DI METTERE LE MANI ADDOSSO AL SUO CAPO?! >>
<< Patrizia calmati, ti prego. >> M'invita Daniele. Io lo guardo irata.
<< Calmarmi Daniele? DOVREI CALMARMI? Lei esca di qui! >> Ordino a quella donnaccia. Lei resta immobile.
<< Ha sentito mia moglie, Ninfa? Può andare. Ci vediamo Lunedì alle otto precise. >> Le ordina Daniele. Certo, non vedrà l'ora di rivederla! Quella finalmente, senza dire una parola, se ne va.
<< Immagino non vedi l'ora che arrivi Lunedì! >>
<< Patrizia ma di che parli? Io non vedo l'ora di essere su quell'isola con te! Ti sei fatta un'idea sbagliata di Ninfa e di quello che stava succedendo. >> Mi dice, mentre tenta di accarezzarmi una guancia. Io mi sottraggo.
<< Certo, mi sono sognata che le guardavi in seno con la bava alla bocca. VERGOGNATI DANIELE! >> Tuono mentre giro sui tacchi per uscire dal suo ufficio. Lui mi trattiene per un braccio.
<< Ti stai sbagliando Patrizia... E ti prego non urlare, non qui dentro! >>
<< Non m'importa niente se passerò per cornuta! Almeno tutti sapranno che ami avere delle scappatelle con la tua segretaria durante l'orario di lavoro e nell'ufficio ministeriale! >> Lui mi preme le mani sulle braccia e mi costringe a guardarlo in faccia.
<< Ti stai sbagliando, tra me e quella donna non c'è niente! >> 
<< Pensi che mi sia dimenticta di Ingrid? >> Gli ricordo. No non mi sono dimenticta di quella sgualdrina che aveva messo gli occhi addosso a Daniele! Daniele sbianca quando la nomino.
<< Ingrid? Non... Non tirerai fuori Ingrid dopo tanti anni... Non c'è stato niente tra me e lei e te l'ho già detto varie volte... >> Balbetta. Sì, me l'ha giurato ma onestamente non ci credo.
<< E io ti ho detto varie volte che stento a crederlo visti i rapporti che intercorrevano tra noi all'epoca. >> Gli ricordo, uscendo dall'ufficio.


Alexander
Sono euforico! Sono euforico perché tra poco tornerò a Miami e la potrò rivederla dopo quasi una settimana. Chiamarla e scambiarmi con lei messaggi e IM non mi basta. Io desidero toccarla, desidero baciarla, guardarla negli occhi, tenerla per mano, voglio fare l'amore con lei e baciare ogni centimetro del suo corpo... La voglio vedere! 
Le porte dell'ascensore si aprono e mi ritrovo nella hall dell'albergo. Trascino il mio trolley verso mio padre che mi tiene le spalle mentre discute con il direttore dell'albergo.
<< Signor McNamara io mi scuso ancora per quanto accaduto. Il nostro direttore del personale ha dato l'ordine alla governante di notte di rassettare la stanze vuote. Visto che lei non era in albergo ne abbiamo approfittato per rifare la stanza. Non si ripeterà più, nel frattempo spero accolga le nostre scuse e che accetti una cena offerta dal nostro ristorante. >>
<< La ringrazio direttore, in fondo non è successo nulla di grave. Fortunatamente avevo un back - up dei dati. >>
<< Grazie ancora per la comprensione, auguro buon viaggio a lei e a suo figlio, a presto. >> Ci saluta, rivolgendosi anche a me. Mio padre si rende così conto della mia presenza e si volta. 
<< Alex, non ti ho sentito arrivare. Stavo... stavo discutendo con  il direttore perché una cameriera facendo le pulizie ha fatto cadere il mio notenook e l'hard disk si è danneggiatto. Sei pronto? Andiamo? >>
<< Sì... Papà ma è vero ciò che ha detto il direttore? Non hai dormito in albergo stanotte? >> Gli domando confuso. Se non stava in albergo, dove cazzo ha passato la notte? 



Kelly
Marcella Valencia, cos'hai di tanto speciale per cui Russell non si decide a lasciarti? Lei chiama e Russell corre! Riuscirò mai ad occupare il suo posto? 
E' inutile, non sono ispirata! Chiudo il PC perché ora come ora non riesco a scrivere neanche una parola. Penso solo a lui e a ciò che ci siamo detti... Lui dice di stare bene con me ma sta bene anche con sua moglie... Deve prendere una decisione! La cosa peggiore è che a quest'ora starà tornando a Miami. E se decidesse di non tornare più qui a Los Angeles? Delle lacrime iniziano a bagnarmi le guance quando squilla il telefono. E' mio zio.
<< Zio, che bello sentirti! >> Esordisco.
<< Ciao bella di zio, come va? Mamma come sta? >>
<< Mamma è stazionaria, come sempre... >> Certo, tra tutto ciò che accade nella mia vita c'è anche mia madre e la sua malattia che mi tolgono il sonno.
<< Bene bene... Dovrei fare un salto a Los Angeles lo so, ma tra tante cose che stanno accadendo... >>
<< Zio, va tutto bene? Mi sembri strano! >> Gli faccio notare.
<< No, non va un granché bene. >> 
<< Non starai male anche tu? >> Gli domando allarmata.
<< No, non preoccuparti. E' solo che ho un problema... Ho di recente ricevuto una notizia che mi ha steso e vorrei condividerla con qualcuno della famiglia...Se ti faccio visita per te va bene? >>
<< NO! >> Tuono con troppa enfasi. << No zio... Posso venire io a Miami! Non succederà niente se mi allontano per un paio di giorni. >> Prendo la palla al balzo, chissà che in un ritaglio di tempo non riesca a vedere Russell!
<< Ne sei certa? E mamma? >> 
<< Mamma è in mano ai migliori medici. Sapranno cosa fare, basta che li avvisi che non potrò farle visita per un paio di giorni. Aspettami zio, sto arrivando! >>




FINE CAPITOLO 33.


Dunque... Sorry!!!! So che è passata una vita ma ho avuto poco tempo e poca ispirazione! 
Cosa ne pensate del capitolo?
Diego cosa stara progettando per Isa? Come giudicate il comportamento di Isa? I suoi dubbi vi sembrano legittimi o pensate che dovrebbe semplicemente raccontare a Silvia e Leon quello che sa? Il pranzo tra Giulio e Roberta come andrà? E la cena con Leon? Al suo ritorno Lorenzo cosa troverà? Cosa accadrà con Silvia? Cosa accadrà tra Roberta e Leon? Camilla deciderà di raccontare a David di quello che c'è stato tra di lei e Giulio? La festa a casa Valencia è saltata vista la lite  tra Daniele e Patrizia? Chi è Ingrid e cos'è successo tra di lei e Daniele? Russell cosa racconterà ad Alex circa la sua notte fuori? Verrà allo scoperto la relazione di Russell con Kelly? Avete capito chi è lo zio di Kelly? Tra Michael e Francesco come proseguirà? Cèsar prenderà la decisione di tornare? Giulio avrà occasione di avvicinarsi a Silvia durante l'assenza di Lorenzo? Giulio entrerà a lavorare all'Ecomoda?
Tutto questo e altri avvenimenti nei capitoli a seguire. Grazie della pazienza! <3

   
 
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