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Autore: indiceindaco    24/05/2015    2 recensioni
Theodore Nott, tre momenti della sua vita, scanditi da tre sinfonie diverse: Overture, Cross-Pollination e Redemption, composte dai Muse. Un bambino, un ragazzo, ed infine un uomo, per raccontare un personaggio che probabilmente esiste solo nella mia testa. Questo è solo un -il mio- modo per fare gli auguri ad una persona speciale.
Genere: Angst, Drammatico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Draco Malfoy, Theodore Nott | Coppie: Draco/Theodore
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4, II guerra magica/Libri 5-7
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Exogenesis
Symphony Part III: Redemption
 
“Let's start over again
Why can't we start it over again
Just let us start it over again
And we'll be good
This time we'll get it, get it right
It's our last chance to forgive ourselves”
 
Muse, Exogenesis – Symphony Part III: Redemption
 
Quando entrò in quella stanza, vide Draco seduto sul bordo del letto, con la testa fra le mani, il viso nascosto, e le spalle che sussultavano in convulsi spasmi, scanditi da sommessi singhiozzi. Lo raggiunse, sedendoglisi accanto, in silenzio. L’altro non lo guardò, ancora tremante mentre si lasciava trasportare da quel pianto disperato, e silenzioso insieme, come fosse una ninnananna.
Theodore gli passò un braccio intorno alla vita, tirandoselo addosso, e Draco nascose il viso sul suo petto, bagnando con calde lacrime la sua camicia, senza accorgersi del sangue che, ormai secco, la macchiava.
-Sshhh…va tutto bene. Va tutto bene. Sono qui.
Al suono della sua voce, Draco proruppe in un pianto senza più costrizioni, aggrappandosi alle sue spalle, lasciandosi frustrare dai singhiozzi del senso di colpa. Poi Theodore gli prese il viso tra le mani, lo baciò docilmente.
-È tutto sbagliato…è tutto così orribile. E fa così male…
-Shhhh, ora passa, vedrai.
Lo spogliò lentamente, leccando via le lacrime da quel viso distrutto da un dolore invisibile. E lo amò come lo amava sempre, lavando via l’orrore, bruciando e marchiando tutto, per pulire le ferite inferte, per debellare quell’infezione, curandolo senza riguardi e senza dolcezze, proprio come quando si amputa via un arto in cancrena.
Prima di addormentarsi, contro il suo torace, Draco sussurrò:
-Vorrei che tutto questo non fosse mai accaduto. Vorrei poter perdonarmi, e perdonarti. E smettere di vedere quel neonato qui davanti ai miei occhi, smettere di vivere così…Vorrei potessimo andarcene, scappare lontano da questa guerra che…Non finirà mai.
Theodore gli accarezzò i capelli, prima di ribattere, più burbero di quanto volesse:
-Vedrai che finirà. Adesso mettiti a dormire.
Poi voltò la testa di lato, soffiando sulla candela abbandonata sul comodino, e guardando verso una finestra, scorse dei flebili fiocchi inseguirsi oltre i vetri.
 
Per lui era già finita, quella sua guerra. Aveva vendicato sua madre, il resto non aveva importanza. Avrebbe continuato ad eseguire gli ordini, perché è quello che tutti si aspettavano da lui, e avrebbe continuato a sostenere gli sguardi accusatori di Blaise, le lacrime di Draco e le labbra tremanti di Pansy. Avrebbe continuato a lavare via il sangue degli altri dalle proprie vesti, e avrebbe continuato a macchiarle con le torture. Doveva andare così.
 
Quella notte sognò un pianoforte, e una donna dai lunghi capelli scuri, seduta alla tastiera, che gli dava le spalle.
-Mamma…
Si sporse per toccarla, per costringerla a voltarsi, e guardarla in viso. Sussurrò qualcosa persino, non ricordava cosa. Raccontò in un instante infinito di tutte le fotografie bruciate, dei dipinti lacerati, dalla lapide spoglia, e di quel padre muto e cieco. Poggiata la mano su quella spalla esile, le disse orgoglioso di averla finalmente vendicata, le disse che voleva abbracciarla, che le era mancata, e che aveva bisogno di guardarla negli occhi.
La implorò di voltarsi con la voce del bambino che non era mai stato.
 
Ma lei non lo fece.
 


Ignoscas aliis multa, sed nihil tibi.
Publilio Siro
 
 



Note conclusive:
 
Auguri Wing, so che sono pessimo e che molto probabilmente non ho azzeccato la data, ma visto che la “sorpresa” è ormai sfumata…beh, questa è per te.
 
Sono solo tre spezzoni, il primo si colloca durante l’infanzia di Theo, al suo primo contatto con questo famigerato pianoforte, che la mia mente contorta gli ha affibbiato.  Il secondo ha a che fare con un Theo più adulto, adolescente, durante la guerra. Il terzo, invece è una specie di “14 dicembre” a rovescio, sotto il suo punto di vista, anziché quello di Draco.
 
Mi permetto di consigliare le tre canzoni abbondantemente citate, e di far notare che ciascuno dei tre spezzoni si lega indissolubilmente ad ogni sinfonia. Piccola nota sull’ultimo pezzo: è Chopin. Di nuovo, e chi legge “Les Choix” non dovrebbe sorprendersene.
 
Ancora auguri piccoletta, spero tu possa apprezzare questo disastro di persona che sono e che il regalo possa farmi perdonare! 
  
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