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Autore: Milla Renzi De Medina    28/05/2015    1 recensioni
Rustico scopre che le strabilianti e fantasiose storie del padre sono realtà... forse fin troppo
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
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Milla era seduta sulla spiaggia con la schiena appoggiata alla vecchia carlinga di un aereo perduto per il mondo ‘normale’ ed approdato qui … come molti dei girovaghi, come me. Avrei voluto scuotere la ragazza e dirle di farsi forza per Ryan, che non era morto, lo avrei sentito, no? Mi tornò alla memoria il giorno in cui supponevo Ryan fosse arrivato sulla Scacchiera: avevo cominciato a pensarlo intensamente (più del solito intendo): lo avevo immaginato col tokai, Bretaren in pugno e il Fuoco negli occhi. Come allora la scacciai dalla mia mente.
“Milla …” la chiamai
“si?” la sua voce era spezzata dalla preoccupazione e il suo sguardo era piantato sull’orizzonte.
Decisi di svelarle il mio segreto, anche se partendo da lontano. Volevo farle sapere che poteva fidarsi di me e che poteva parlarmi di Ryan: la sofferenza condivisa era sofferenza dimezzata.
“al tramonto non comparirà un lampo verde all’orizzonte” esclamai con l’aria divertita.
“pirati dei caraibi, ai confini del mondo, se non erro?” rispose sovrappensiero “hai appena citato pirati dei caraibi?!? Com’è possibile? Rustico tu chi sei davvero?” aggiunse con aria prima sorpresa, poi sospettosa.
“secondo te?” chiesi con aria sorniona.
“poso avere almeno un indizio?”
“fai almeno un tentativo, dai!”
“vieni dal nostro mondo, non sei una pedina. Potresti essere una spia, ma non credo: saresti davvero stupido a farti scoprire così, e tu  non sei stupido. Ergo tu vuoi che io sappia chi sei oltre a ‘Rustico, il capo dei girovaghi’, sbaglio?”
“fino ad ora nulla, Sherlock! A parte il fatto che probabilmente SONO uno stupido, altrimenti non mi troverei in una imbarazzante questione, che non ti dirò subito, altrimenti sarebbe un suggerimento troppo grande”
“allora qual è l’indizio?”
“abbiamo un legame segreto molto forte in comune” rivelai con aria complice.
La ragazza si fece rossa in viso per l’imbarazzo. Per un po’ non disse nulla, mi guardò soltanto.
“tu … tu sei … il padre di Ryan! Ora tutto torna … tu sei il perduto padre di Ryan”
“bingo!”
Mi mostrò l’ancoretta che teneva all’orecchio. L’avrei riconosciuta tra mille. Era la gemella della mia. Ryan le aveva donato la mia ancoretta “deve tenere davvero tanto a te per avertela data” mormorai affettuoso.
“non sapevo che gliela avessi regalata tu … Ryan detesta il mare” disse timidamente lei
“Ryan detesta il mare?!? Abbiamo passato innumerevoli giornate insieme in barca …”
“allora tutto si spiega” il sorriso di Milla era triste, ma comprensivo “a quanto dici avete passato molto tempo in mare insieme a divertirvi, poi sempre il mare vi ha separati … è naturale che non gli piaccia: prima vi ha uniti, po vi ha separati ‘per sempre’. Ryan sa chi sei tu?”
“il fatto è che … ” cominciai esitante
“no, non lo sa. Perché non glielo hai detto la prima volta che ci siamo incontrati?”
Sapevo che aveva ragione. Glielo dissi. “non potevo certo dirgli ‘sai, sono sparito per anni, probabilmente mi avete creduto morto, ora ti trovi catapultato in un mondo che sembra tanto uscito da un libro fantasy, ma non ti preoccupare, c’è papà con te’, non ti pare?”
“non potevi dirglielo così, d’accordo. Ma è suo diritto saperlo … agli altri lo dirai?”
“solo se sarà necessario ‘grande capo’, va bene?” avevo usato lo stesso nomignolo che lei aveva usato con Ryan al villaggio Anok per alleggerire l’atmosfera
“va bene, terrò questa informazione per me, soldato” mi rispose a tono lei “un’ultima domanda: perché mi hai rivelato chi sei?” Milla era tornata improvvisamente seria
“perché avevo bisogno di condividere la mia preoccupazione di padre con qualcuno e tu hai bisogno di crederci se ti viene detto che Ryan è vivo. Io l’ho persino sentito arrivare sul Tavoliere. Se morisse lo sentirei”
Lo abbracciò “grazie Rustico” abbozzò un saluto militare “grazie soldato” fece una riverenza d’altri tempi “grazie papà*”
 
* in passato il padre della sposa si ‘condivideva’: anche lo sposo chiamava il padre della sposa ‘padre’ o ‘papà’






ottagonino dell'autrice
ossequi!
moooooltissimi complimenti a chi ha capito la citazione a proposito degli oltri peccati (li avevo promessi (; )

claireroxi cara, sei la mia prima recensione *gatto commosso scoppia in lacrime* gli altri si imbarcano presumibilmente... a proposito della tua richiesta...ci lavorerò (a dire il vero lo sto già facendo)

un ringraziamento a chi è arrivato fino a qui a seguire i miei atorcigliati sproloqui! se avete altre richieste fatevi sentire (perchè ce ne sono delle altre, vero?!?)

bacioncioli
milla
   
 
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