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Autore: alaskainblack    30/05/2015    1 recensioni
Gli anni ad Hogwarts non sono mai stati tranquilli per Harry Potter, ma la Seconda Guerra Magica ha sistemato tutti e ora sono tempi sereni.
Per James Sirius Potter è il primo anno ad Hogwarts insieme ai suoi cugini Dominique, Fred e Molly.
Tutto sembra andare per il meglio, tutto almeno fin quando compare uno strano ragazzino di nome Rodolphus Lestrange. Fino a quando tutti i maghi figli di babbani vengono perseguitati da messaggi minacciosi e fino a quando James, tornato per le vacanze di Natale, trova nello studio di suo padre la Mappa del Malandrino e prende il vizio di gironzolare per i corridoi insieme a Dominique e Fred a notte fonda cercando qualcosa di divertente da fare.
STORIA SOSPESA A TEMPO INDETERMINATO
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Teddy/Victorie
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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The Last of Us

Capitolo 4
Lo Smistamento

 
Tutti i passeggeri del treno, specialmente i ragazzini del primo anno, si spintonavano con violenza pur di uscire per primi dal treno.
Per poco James non restava soffocato nella grande massa, per fortuna Fred lo aiutò a uscire dal treno facendolo finalmente respirare nell’aria fresca di quella sera.
Non poteva crederci, finalmente era ad Hogwarts, e, sebbene la completa oscurità gli impedisse di vedere dove effettivamente fosse, sapeva che poco lontano da lui c’era la scuola.
Una luce illuminò il buio abbagliando gli studenti - Primo anno! Primo anno da questa parte! – disse un uomo dalla voce profonda e possente, dall’altezza della figura James poté intuire che quello fosse Hagrid, il guardiacaccia e custode delle chiavi, di cui tante volte suo padre gli aveva parlato, sempre in maniera più che lusinghiera.
Aveva una folta barba nera e un sorriso che riusciva a farlo sembrare gentile nonostante l’aspetto imponente.
- Attenti a dove mettete i piedi – li avvisò con uno sguardo premuroso, tutti lo stavano fissando, probabilmente colpiti dalle sue enormi dimensioni.
– Primo anno venite con me – li chiamò ancora, James appena poté raduno Dominique, Fred e Jennifer e si avvicinò all’uomo.
Questi, che era impegnato a illuminare la strada ai ragazzini, si accorse dei quattro dopo qualche minuto, ma appena vide James gli si illuminarono gli occhi.
- E tu devi essere James, dico bene? – chiese tutto contento, il ragazzino annuì.
Hagrid sembrava felice di averlo riconosciuto – E voi sarete Molly e Fred – disse rivolgendo uno sguardo curioso verso i Weasley.
- Io sono Dominique – lo corresse la ragazzina – Molly è andata da qualche altra parte – Hagrid annuì.
- Ma certo – disse guardandoli – Dominique, la figlia di Bill e Fleur – lei annuì felice, finalmente un po’ di attenzione non veniva donata solo a James.
Hagrid spostò lo sguardo verso Jennifer che si guardava intorno con aria incuriosita – E tu? – chiese.
Lei gli sorrise – Jennifer Baston – si presentò la ragazzina sistemandosi la coda, dallo sguardo del gigante James poté intuire che probabilmente aveva conosciuto i suoi genitori.
Hagrid distolse lo sguardo da i quattro e guardò la folla – Primo anno ci siete tutti? Seguitemi e state attenti a non cadere –
Subito il gruppo di ragazzini riprese il passo in quello che sembrava un sentiero ripido.
Nessuno parlava, forse perché quel posto metteva inquietudine, in ogni caso James non faceva che guardarsi intorno con spavalderia, quella era casa sua, non avrebbe mai dovuto avere paura.
- Dopo questa curva ci sarà una vista panoramica di Hogwarts – annunciò Hagrid avanzando con più decisione nel sentiero.
Tra i ragazzini ci fu un coro di sorpresa, appena svoltarono tutti si fermarono per un attimo incantati nel vedere il castello che brillava nella notte su un’alta montagna, ai suoi piedi quello un lago nero attirava tutte le tenebre che il castello scacciava con la sua luce.
- E’ magnifico – sospirò Dominique alle sue spalle, James si voltò a guardarla, i suoi occhi erano illuminati dallo stupore.
- Miseriaccia – sospirò Fred guardando la scuola pieno di ammirazione – Chissà dov’è il campo da Quidditch – Jennifer accennò una risata ma la Weasley gli diede una gomitata.
- Pensi solo a quello tu? – gli disse come si parla ad un bambino.
Hagrid illuminò di nuovo tutti i ragazzini e indicando le barche con un cenno della testa parlò ancora più ad alta voce – Quattro persone a battello – disse.
Subito Jennifer, i Weasley e James presero un’imbarcazione guardandosi intorno sempre più incantati.
Appena tutti gli studenti furono a bordo le barche si staccarono lentamente dalla riva iniziando ad avvicinarsi al castello senza che nessuno le muovesse.
Tutti tacevano con lo sguardo fisso il castello arroccato sempre più vicino.
 
*
 
La porta si spalancò all’istante, la prima cosa che James vide fu un uomo voltato di spalle un po’ appesantito dall’età che appena si volto riconobbe essere il Professor Lumacorno che aveva già incontrato qualche volta quando era più piccolo.
- Questi sono gli allievi del primo anno Professore – disse Hagrid schiarendosi la voce e cercando di darsi un’aria importante.
Lumacorno fissò per un attimo tutti gli studenti con svagatezza prima di soffermarsi su James facendogli un sorriso più che felice che il ragazzino ricambiò imbarazzato.
- Oh si Hagrid, li accompagno io, tu va pure – disse senza staccare gli occhi dal Potter.
Il gigante salutò con un cenno della mano tutti gli studenti e si congedò allontanandosi.
James si stava guardando intorno incantato, le pareti erano illuminate da torce fiammeggianti e il soffitto era così alto che quasi non si riusciva a scorgerne la fine.
Tutti avevano gli occhi puntati sul Professore che senza perdere tempo si avvicinò con passo affrettato verso James.
- James! – esclamò contento – Stavo aspettando finalmente che arrivasse qualcuno di davvero interessante a scuola – si interruppe quando si accorse che tutti li stavano fissando, si ricordò subito che doveva portarli nella Sala Grande così torno davanti al gruppo di ragazzini.
Si spostarono nella sala d’ingresso, e sebbene i cugini sapessero dai racconti quanto fosse grande vederla di persona era comunque magnifico.
Intravidero le scale in marmo che, come gli aveva detto più volte Teddy, si stavano muovendo come se fossero vive.
Si sentiva un brusio proveniente da una porta a destra e James pensò che erano tutti già arrivati, quando pensava che sarebbero entrati il Professore si bloccò davanti alla porta.
- Benvenuti ad Hogwarts – disse loro con un caloroso sorriso – Il banchetto inizierà tra poco, ma prima di prendere posto nella Sala Grande dovrete essere smistati nelle vostre Case, è un momento importante perché finché sarete ad Hogwarts la vostra casa sarà come la vostra famiglia, con i vostri compagni di Casa frequenterete le lezioni e dormirete insieme, per chi ancora non lo sapesse le quattro Case sono: Grifondoro – James fece un sorriso sentendo quel nome – Corvonero, Tassorosso, e Serpeverde – a quel nome si sentì Dominique sbuffare.
- I Trionfi che otterrete faranno vincere punti alla vostra casa, la violazione delle regole li farà perdere, alla fine dell’anno la Casa con più punti verrà premiata con una Coppa – si sentì un sospiro di eccitazione a quelle parole.
- Avete tempo per sistemarvi prima della cerimonia di Smistamento che avverrà tra pochi minuti – gli annunciò.
Subito si videro tutte le ragazze sistemarsi i capelli – Miseriaccia! – sospirò Dominique agitata guardandosi intorno – Nessuno mi aveva detto che avrei dovuto sistemarmi – si lamentò lisciandosi con foga i capelli, Fred e James appena la videro tutta affannata non poterono evitare di scoppiare a ridere.
Mentre le lamentele delle ragazze si facevano sentire James si guardava la nuova divisa quando ad un certo punto si sentirono degli urli.
Il Potter si voltò di scatto e vide davanti a se i fantasmi di cui Teddy gli aveva tanto parlato, prima che però questi potessero dire qualcosa il professore fece cenno di seguirlo e tutti a malincuore dovettero abbandonare i fantasmi con un cenno della mano.
- Mettetevi tutti in fila – gli disse, subito tutti eseguirono gli ordini, Dominique andò subito dietro James continuando a sussurrargli nervosa – Dici che vado in Grifondoro? – il cugino annuì.
- E se mi mettono in Tassorosso? Non posso andare in una casa senza conoscere nessuno – sospirava lei.
Lui sbuffò – Ci sono sempre Teddy e Lysander – disse per zittirla, già era agitato lui, non c’era bisogno anche di sua cugina per mettergli ancora più pressione.
Dopo aver attraversato un lungo corridoio e un paio di doppie porte entrarono finalmente nella Sala Grande.
Per quanto James ne avesse sentito parlare non aveva mai visto niente di così splendente, la Sala era ancora più bella di come ci si potesse immaginare, ci si sentiva a casa senza mai esserci stati, migliaia di candele le donavano un’aria ancora più accogliente.
Nei quattro lunghi tavoli, dove sedevano gli studenti per ogni casa, alcuni ragazzi li stavano salutando e James intravide sua cugina Roxanne al tavolo dei Grifondoro che sorrideva a Fred che era appena dietro di lui, Lorcan Scamander fissava il soffitto, come al solito pensieroso.
Teddy si stava sbracciando per farsi vedere, accanto a lui, sebbene fosse una Corvonero, sedeva compostamente Victoire che alzava appena la mano in una posa elegante verso i tre cugini.
Nel tavolo dei Tassorosso James poté anche riconoscere Lysander Scamander, che stava distrattamente chiacchierando con Teddy.
Tra i Corvonero invece, c’era il fratello gemello Lorcan che stava sorridendo contento a James, sebbene non si vedessero spesso e avessero un anno di differenza i due andavano molto d’accordo.
James riprese a osservare la Sala Grande, guardando il soffitto, come gli aveva più volte accennato sua zia Hermione, poteva notare un bellissimo cielo stellato, e come lei aveva specificato, era solamente una magia, eppure, pensò James, era difficile credere che non fosse davvero sotto quelle stelle.
Mentre James era impegnato a guardarsi intorno il professor Lumacorno posizionò uno sgabello davanti a tutti i tavoli in modo che fosse ben visibile a tutti.
Sopra di esso mise il leggendario Cappello Parlante, il ragazzo lo guardò attentamente, da quel cappello rattoppato sarebbe dipeso tutto il suo futuro ad Hogwarts, se non sarebbe andato in Grifondoro sapeva che dopo tutte le volte che si era vantato ti avere il coraggio giusto per stare in quella casa sarebbe tornato a casa pieno di vergogna.
Improvvisamente il cappello si contrasse facendo per un attimo sobbalzare Dominique alle sue spalle e generando un sorriso generale tra la fila del primo anno, questi iniziò allegramente a cantare.
Dopo un qualche minuto passato ad ascoltare la canzone James pensò che infondo quell’attimo di quiete prima dello Smistamento lo aveva un poco calmato, e si ritrovò meno nervoso.
Tutta la Sala Grande applaudì fragorosamente per qualche minuto, dopodiché il professor prese una grossa pergamena tra le mani e annunciò – Quando vi chiamerò vi siederete sullo sgabello e metterete il cappello in testa per essere smistati nella vostra cosa – tutti sospirarono cercando di trattenere la calma.
Per fortuna, pensò James, il suo cognome iniziava per P, quindi avrebbe avuto un po’ di tempo prima di essere chiamato.
- Abercrombie Billie – chiamò il Cappello, una ragazzina dai capelli lisci e la faccia ombrosa si andò a sedere sullo sgabello camminando guardandosi i piedi.
Il capello si mosse per qualche attimo sulla sua testa poi guardò tutti gli studenti.
- Grifondoro – gridò, un applauso si levò dai tavoli di Tassorosso, Corvonero e Grifondoro, Serpeverde si limitò a osservarla facendo qualche commento silenzioso, e James sperò con tutto se stesso di non finire in quell’orribile casa.
Michael Branstone invece andò in Tassorosso, a differenza di Zoey, probabilmente sua sorella o cugina, che fu smistata in Corvonero.
La prima Serpeverde invece fu Madison Baddock, e appena la ragazzina si andò a sedere accanto ai suoi compagni, finalmente, anche quella casa, dimostrò un po’ di felicità.
La prima persona che James conosceva ad essere smistata fu Jennifer.
La ragazzina si andò a sedere apparentemente sicura, si sistemò la coda alta e guardò la folla accennando un piccolo sorriso.
Ci fu un attimo di silenzio e poi il Cappello gridò a gran voce – Grifondoro! – il tavolo esplose in un altro applauso sempre più felice, subito si mise a parlare con quei pochi ragazzi del primo anno già smistati ma non prima di aver dato un cenno di saluto ai suoi nuovi amici.
Infine, come previsto da Dominique, i ragazzi che avevano conosciuto sul treno furono smistati in Serpeverde e James scoprì che i due gemelli dai capelli neri si chiamavano Cassandra e Evan Zabini.
- Lo sapevo che erano Serpeverde – disse la Weasley che appena aveva ragione, e ciò accadeva molto spesso, lo rinfacciava orgogliosa a chi l’aveva contraddetta – La prossima volta ti consiglio di ascoltarmi – gli disse lei sempre più contenta.
Il cugino stava per zittirla quando sentì pronunciare il suo nome – Potter James – un sospiro di sorpresa si levò dalla sala e il ragazzo sentì tutti gli occhi puntati su di lui, e non aveva torto, perché quando alzò lo sguardo l’intera Sala Grande lo stava fissando.
Tutti si bisbigliavano qualcosa e lo fissavano, chi sorridendo e chi invece lo guardava male, alcuni semplicemente sbalorditi.
- Il figlio di Harry Potter – si sentì qualcuno dire a poca distanza da lui – Allora è vero che è a Hogwarts -
James si accorse che era rimasto fermo ad ascoltare i tavoli e non si era mosso attirando ancora di più l’attenzione dei presenti – Forza Jamie - gli mormorò Dominique nell’orecchio e gli diede una leggera spinta, il ragazzo avanzò – Buona Fortuna – gli dissero i Weasley e lui ricambiò con un sorriso insicuro.
Il ragazzo arrivò a passo lento verso lo sgabello e cercò tra la folla qualcuno che lo incoraggiasse, per fortuna Teddy gli stava sorridendo, James fissò l’amico cercando di non pensare ad altro, nel tavolo dei Grifondoro tutti sembravano incoraggiarlo salutandolo e sorridendo sicuri che si sarebbe seduto con loro, Jennifer lo fissava e con sguardi amichevoli cercava di non farlo agitare.
Si sedette e si mise il cappello in testa, subito questi iniziò a sussurrargli nell’orecchio, James non lo stava ascoltando, tutto quello che riusciva a pensare era – Grifondoro, ti prego, voglio solo andare a Grifondoro – e pregò con tutto se stesso che il cappello avesse esaudito le sue richieste.
Del resto suo padre gli aveva detto molte volte che il Cappello Parlante tiene conto della tua scelta, e James sperò con tutto se stesso che anche con lui sarebbe stato così.
- Grifondoro dici? – sospirò il capello, il ragazzo annuì impercettibilmente e si aggrappò forte ai bordi dello sgabello.
- Vedo coraggio sì, desiderio di mettersi alla prova, di non deludere le aspettative, una testa interessante, ma anche molta lealtà, non c’è altro posto in cui ti metterei se non…- James chiuse gli occhi e finalmente il cappello urlò.
- Grifondoro! – il ragazzo tirò un sospiro di sollievo e ringraziò mentalmente il cappello e si diresse con passo sicuro verso il tavolo della sua casa.
Subito Roxanne si alzò dal tavolo pronta ad abbracciarlo con fierezza e poi si rimise al suo posto, Jennifer gli vece un sorriso meravigliosamente felice – Per fortuna che sei un Grifondoro anche tu – sospirò sollevata al nuovo amico.
Lorcan, che si era distratto, si alzò subito per andare a salutare l’amico sinceramente contento.
Anche se il ragazzo non li stava ascoltando non poteva fare a meno di sentire forte e chiaro nelle orecchie il coretto che si era formato intorno a lui che cantava allegramente e ad alta voce – Potter è dei nostri! –
Persino Nick quasi senza testa, o come suo padre gli aveva detto che gli piaceva essere chiamato: Ser Nicholas, si avvicinò per stringergli la mano e congratularsi, ben presto James scoprì che non avrebbe mai più voluto stringere la mano ad un fantasma, era come immergersi nell’acqua gelida.
Dal tavolo dei professori Hagrid gli stava facendo un occhiolino e la McGranitt sembrava stesse sorridendo, tra tutto il tavolo dei Grifondoro, proprio a lui, anche il Professor Lumacorno sembrava incredibilmente felice di vederlo in quella casa.
In ogni caso il ragazzo era piuttosto imbarazzato, tutti i suoi nuovi compagni di casa continuavano a riempirlo di domande, mentre James non faceva altro che seguire lo Smistamento con interesse aspettando ansioso che anche Dominique e Fred lo raggiungessero, come sperava, al tavolo dei Grifondoro.
Dopo vari smistamenti, tra cui Elise Finch-Fletchey che fu smistata in Tassorosso e Miles McLaggen, in Grifondoro, di cui James aveva già sentito nominare i cognomi, finalmente fu il turno dei Weasley.
Fred fu subito smistato e si sedette allegramente di fronte a Jennifer e al cugino, non prima di aver ricevuto i complimenti da sua sorella, più fiera che mai.
Molly, che a dirla tutta James non ci teneva ad avere in casa insieme, venne subito smistata in Corvonero, del resto da una come lei c’era da aspettarselo, anche se, pensò James, se lui fosse stato il Cappello Parlante l’avrebbe certamente smistata in Serpeverde per quanto era antipatica.
Però il ragazzo sapeva anche che senza di lei avrebbe dovuto per forza fatto tutti i compiti perché non aveva più nessuno da cui copiare, e di questo si confrontò con Fred che sembrava altrettanto preoccupato.
Dominique ci mise qualche minuto in più, minuti di incredibile ansia sia per lei che per James, ma dopo vari sospiri nervosi e preoccupati da parte della ragazza il cappello si decise a congedarla con un urlo che la rassicurò – Grifondoro! – lei scese dallo sgabello con un salto e raggiunse i cugini trotterellando.
- Che cosa ti ha detto? – chiese James curioso quando la cugina gli si sedette di fianco.
La Weasley sembrava persa nei suoi pensieri – Ha detto che sarei stata bene in Corvonero, ed era indeciso se mettermi o no in Grifondoro – sospirò facendo un cenno con la testa al tavolo di fianco
– Se non ci fosse stata Molly non mi sarebbe dispiaciuto, ma sarebbe stato un incubo condividere tutte le lezioni, le serate e gli amici con lei, e poi c’eravate già voi tre qui – disse rivolgendo un sorriso allegro ai cugini e alla nuova amica
– E quindi l’ho pregato di mandarmi in Grifondoro, lui ha detto poi un paio di cose sul fatto che fossi tutta una Weasley, e che i Weasley solitamente vanno in Grifondoro, così eccomi – concluse sempre più felice – Ho sempre saputo che questa era la casa che faceva per me, lo diceva sempre anche lo zio Ron –
James annuì distrattamente, non ci poteva credere, era davvero al banchetto di Hogwarts, al tavolo dei Grifondoro con i suoi due cugini preferiti, sembrava che in quell’anno scolastico sarebbe andato tutto per il meglio, o così sperava.
Finalmente lo smistamento si concluse con Sebastian Preece, di Corvonero.
Dopo che il ragazzino minuto si andò a sedere nel tavolo della sua casa la McGranitt si alzò in piedi e facendo si che tutti la guardassero sorrise agli studenti – Benvenuti, a questo nuovo anno scolastico ad Hogwarts! Prima di iniziare il nostro banchetto voglio augurare a tutti buona fortuna – quando la donna si sedette tutti i piatti vuoti si riempirono di tutti i cibi e dolci possibili.
James non aveva mai visto così tanto buon cibo, nemmeno nelle cene di Natale alla Tana, subito si fiondò sulle cosce di pollo aggiungendo una buona porzione di patate che Dominique fissò contrariata, anche Fred sembrava avere piuttosto fame, a giudicare dal piatto che si era fatto.
- Se mangerete così tanto stasera non riuscirete a dormire – disse loro la ragazza, ma i due non la stavano affatto ascoltando.
James era troppo impegnato, come era solito fare, a origliare le conversazioni dei ragazzi più grandi accanto a lui.
- L’anno scorso Rune Antiche mi stava uccidendo – diceva un ragazzo dai capelli all’amico di fianco – Spero solo che l’ultimo anno non diano troppe cose da studiare –
James non sapeva cosa fosse Rune Antiche, ma già sapeva, da ciò che aveva appena sentito, che non l’avrebbe mai studiata in futuro.
Una voce interruppe i suoi pensieri – Sei tu James Potter? – chiese un ragazzo del primo anno probabilmente di un’altra casa, poiché che era in piedi.
- Sì – disse lui un po’ annoiato dall’espressione piena di ammirazione del suo interlocutore – Sì sono io, perché? – chiese poi.
Il ragazzino dai capelli color topo gli strinse velocemente la mano – Io sono Thomas Canon – si presentò lui frettolosamente.
James non poté fare a meno di ricordarsi che il cognome di quel ragazzino corrispondeva allo scrittore del libro sulla biografia di suo padre, e forse non era un caso che quel ragazzino, possibile figlio dello scrittore, sembrava così affascinato da lui.
- Tuo padre ha scritto un libro suo mio padre – mormorò James un po’ imbarazzato, subito questi annuì contento di essere stato riconosciuto.
- Proprio lui! – esclamò fissandolo con ammirazione – Volevo solo dirti che adoro la storia di tuo padre e che se hai bisogno di qualcosa puoi venire da me – parlava tutto d’un fiato senza smettere di fissare James.
Il Potter annuì cercando di far andare via il ragazzino – Grazie mille – sospirò voltandosi verso il suo piatto, dopo qualche secondo il ragazzino se ne andò, e James ne fu immensamente sollevato.
Vide Dominique ridacchiare di fronte alla scena – Speravo che almeno qui non ci fossero le persone che si congratulano con me di mio padre – borbottò James innervosito.
- Dai Jamie – sospirò Dominique – Tuo padre ha salvato il Mondo Magico, ed era il prescelto, senza contare che è sopravvissuto…- la ragazza non aveva finito di parlare che suo cugino la interruppe.
- Lo so Dominique, so tutto quello che ha fatto, non rientriamo nell’argomento – disse, James odiava parlare di suo padre, e non perché lo odiasse, semplicemente si sentiva oscurato, lui aveva fatto un sacco di cose, anche quando era ad Hogwarts, e invece lui, almeno per ora non aveva fatto ancora nulla.
 
*
 
La cena si concluse con un avviso da parte della professoressa McGranitt a quelli del primo anno raccomandando loro di non entrare nella Foresta Proibita, perché l’accesso era vietato agli studenti.
Ma James aveva già capito dallo sguardo della donna che c’era qualcuno che non seguiva quella regola, e sicuramente non l’avrebbe seguita nemmeno lui.
Così, dopo aver cantato tutti insieme l’inno della scuola la Preside li congedò nei dormitori.
Il Prefetto di Grifondoro mostrò il ritratto dalla quale si accedeva alla Sala Comune e annunciò loro che la parola d’ordine di quell’anno era “Succo di Zucca” probabilmente se lo sarebbe dimenticato, pensò James, così avrebbe fatto meglio a girare sempre con Dominique o Fred accanto.
La Sala Comune era incredibilmente accogliente e calda, arredata con mobili dai colori caldi, i Grifondoro ebbero modo di rilassarsi prima di andare a dormire, James passò molto tempo a guardare Hogwarts dalla finestra, e il resto a pensare a che cosa avrebbe scritto a Lily, Albus e i suoi genitori il giorno dopo.
Restarono un po’ a chiacchierare sul comodo divano rosso per poi andare a dormire, esausti per la lunga giornata.
E, sebbene fosse stupito di averlo appena pensato, James una volta sotto le coperte non faceva che pensare che non vedeva l’ora di imparare a usare la sua splendida nuova bacchetta.


ANGOLO AUTRICE
Scusatemi per il ritardo nel recensire
ma queste ultime settimane a scuola 
sono state durissime, comunque eccomi.
Finalmente lo Smistamento, prometto che
dal prossimo capitolo renderò il tutto più
dinamico, questi capitoli erano introduttivi.
Voglio ringraziare _WeasleyIsOursKing_
immensamente, la sua scorsa recensione
era davvero dolcissima, invece ora mi
rivolgo a chi legge silenziosamente,
siete in sette a seguire questa storia, 
vi prego, che qualcuno si faccia vivo :D

Love, Gisele
  
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