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Autore: Mr Apricot    05/06/2015    2 recensioni
[TRAILER: http://youtu.be/ndfs75Lblkk]
Nome?
-Andrea
-Alberto
Età?
-18 anni
-Prossimamente 19!!
Segni particolare?
-Nessuno...
-Vediamo, occhi verde-ghiaccio, tanti e troppi tatuaggi...insomma, mi si vede lontano un miglio che sono io!
Sapresti definire il tuo carattere con una sola parola?
-Lunatico...molto!
-Solare!
Che lavoro fanno i tuoi genitori?
-Mio padre!? Psicologo...
-Ho solo una madre! Psicologa...che stress!
Che rapporto hai coi tuoi genitori?
-Mi sono dimenticato di dire che mio padre come secondo lavoro si impegna a rovinarmi la vita!
-Da piccolo mi usava come una cavia per i suoi studi...diciamo che il nostro rapporto non è certamente cominciato col piede giusto!
Come definiresti la tua vita sociale?
-Inesistente...
-Molto spesso mi sveglio con gente che non ho mai visto in vita mia! Ahah!
Etero o gay?
-Nessuna delle due...è normale?!
-Decisamente gay!!
Quante volte l'hai fatto?
-Mai!
-Troppe...
Ultima domanda: a cosa non potresti mai rinunciare nella tua vita?
-Facile: alla danza hip hop!
-E c'è da chiederlo?! Alla danza hip hop ovviamente!!
Genere: Fluff, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 6: Danse (TAL feat. FLO RIDA)
 
Alberto's POV:
Andrea's POV:
Flo rida yeah yeah! TAL 
 
Camminavo avanti e indietro
lungo tutta la palestra...ero 
piuttosto nervoso!
C'erano tre ragazzi che avevano
risposto al mio annuncio su Yahoo
e al quale avevo dato appuntamento
mercoledì pomeriggio nella palestra
della mia scuola...non era stato difficile
convincere la prof a lasciarmela usare.
 
Ero arrivato un'ora prima dell'orario stabilito
per l'incontro, avendo così tutto il tempo
per collegare lo stereo con le mega casse della scuola,
liberare gli specchi dai materassini e sistemare il tutto
al meglio.
 
Man mano che si avvicinava l'ora dell'appuntamento
però, mi saliva sempre di più l'ansia.
Non sapevo chi fossero questi ragazzi, 
non ero neppure sicuro che sarebbero venuti...
ma ci speravo.
 
Speravo di non dover affrontare da solo
un branco di ragazzini alle prime armi
con l'hip hop e al quale ci sarebbe stato
tanto da insegnare.
Troppo forse, visto il poco tempo che
c'era a disposizione.
 
Dovevo ammettere che sotto sotto
stava cominciando davvero a esaltarmi
l'idea di 'fare da maestro' a qualcuno.
Anche se alla fine fossero venuti due
ragazzi e basta per partecipare alla gara,
come già avevo messo in conto,
mi ero ripromesso che ci avrei messo
l'anima...per cercare di trasmettere qualcosa,
per magari riuscire a fare anche solo una piccola
differenza...nella vita di una persona.
 
Fanculo! Fanculo! Fanculo!
Fanculo a...tutto!
Ero no stra in ritardo! Di più!
All'incontro col tizio hippoppettaro
mancavano cinque minuti, 
mentre a me mancavano
ancora venti minuti di strada...
CAZZOOOOOOO!!!
 
Cinque minuti all'incontro,
ormai era arrivato il momento tanto atteso...
 
Cinque minuti all'incontro
e io stavo saltellando come un
pirla davanti al semaforo,
aspettando impaziente che 
arrivasse il verde per i pedoni.
 
Mi appoggiai sull'unica cattedra 
che c'era in palestra, cercando
di darmi un tono.
Da un momento all'altro
sarebbe dovuto spuntare qualcuno
dalla porta...
 
Meno due minuti e
quarantasette secondi!
Stavo correndo come
un disperato, incurante
di tutto e di tutti,
tant'è che i passanti
avevano cominciato
a tuffarsi ai lati del
marciapiede,
neanche fossi stato
una specie di ambulanza
umana con le sirene impazzite.
 
Ricontrollai per sicurezza sul cellulare,
nel caso qualcuno mi avesse
scritto un messaggio all'ultimo minuto,
ma tutto ciò che trovai fu...niente.
 
Stava cominciando seriamente
a mancarmi l'aria!
Avevo il cuore che batteva a mille,
gli occhi sbarrati sulla strada,
le gambe che minacciavano di
cedere da un momento all'altro
-non ero abituato a fare attività fisica
così di punto in bianco-,
per non parlare del fatto che sentivo
già dolore a tutti i muscoli del corpo...
detto molto semplicemente,
ero consapevole del fatto che se
mi fossi fermato di botto,
avrei sentito su tutto il corpo
la carne greva a manetta!
Potevo seriamente fare
concorrenza ad un vecchietto...
 
Erano già passati dieci minuti buoni.
Cominciai a pensare che non sarebbe
venuto nessuno...
Bella fregatura...
Mi alzai dalla cattedra sulla quale
ero appoggiato e ricominciai a fare
avanti e indietro lungo tutta la palestra,
grattandomi il braccio per pruriti immaginari...
mi capitava di tanto in tanto quando ero nervoso.
 
Mi ritrovai alla fine a contemplare,
per non so quale motivo,
lo stereo della scuola.
Presi poi a sfiorare il profilo
delle grandi casse, un po'
impolverate, con la punta del dito,
disegnando motivi invisibili che neppure
io sapevo com'erano fatti...
fino a quando l'occhio non mi cadde
sul cd che avevo appoggiato accanto alla
cassa su cui stavo 'disegnando' col dito.
 
L'avevo masterizzato apposta il giorno
prima, mettendoci dentro qualcuna delle
mie canzoni preferite.
 
Senza pensarci due volte, accesi lo stereo
e ci misi dentro il cd, facendo partire la prima canzone.
 
Mi andai a posizionare davanti agli specchi
aspettando che dalle casse uscisse la prima traccia.
 
Non aveva senso continuare ad aspettare,
ma era un peccato non approfittare di tutto quello
spazio che avevo a disposizione.
 
Senza contare che avevo voglia di liberarmi 
dalla delusione e dall'amarezza che sentivo
stringermi lo stomaco in quel momento...
 
Improvvisamente sentii le note della prima
canzone e un po' alla volta, respirando piano, presi
a dondolarmi a ritmo di musica...
Lentamente...
Dovevo fare un po' di riscaldamento...
 
La nuit vient de tomber,l'envie s'eveille 
en moi c'est tous ce qu'on esperait
pour unir enfin nos voix et la foule 
n'attend que ça pourras tu suivre nos pas ? 
on va tout donner ON-VA-TOUT-DONNER
ON-VA-TOUT-DONNER let's go let's go 
 
Cominciai a muovere a ritmo una
singola parte del corpo alla volta,
mentre osservavo incuriosito la figura
riflessa nello specchio, non riconoscendomi 
per niente in essa.
Mi sembrava di avere davanti un'altra persona.
 
Finalmente ero arrivato a scuola!
Non avrei mai creduto che un giorno 
sarei stato tanto felice di vedere
quel tristissimo, decadente e deprimente edificio!
 
Danse là devant moi 
Danse et lève tes bras 
Elance-toi pour que rien ne s'efface 
Dans ce monde-là on danse à perdre la voix 
On danse afin que rien ne s'efface 
OH OH OH OH OH OH OH OH OHHHHH! 
 
Mentre osservavo il mio
riflesso muoversi, senza seguire
dei passi precisi, ma inventando
al momento a seconda del mio umore,
nella mia testa presero a farsi strada diversi
pensieri...
 
Mi sentivo deluso, perchè c'ero rimasto male
nel non vedere nessuno dei tre ragazzi presentarsi
all'appuntamento...
Mi sentivo stupido, perchè mi ero lasciato
ingenuamente prendere dall'entusiasmo,
anche se non ce n'era motivo.
E poi...
 
Mi ritrovai come al solito a pensare alla stessa persona...
 
Luca.
 
Mi sentivo insignificante, perchè ai suoi occhi
potevo essere al massimo un amico...nulla di così
potente e forte come il sentimento
che lo legava alla sua ragazza.
Nulla.
 
Non avrei mai potuto ottenere una cosa del genere,
neppure con un miracolo.
Eravamo entrambi due maschi e non c'era
logica, ipotesi o possibilità che lui potesse
un giorno pensare di me in questi termini...
Era tutto troppo complicato, ingarbugliato e senza senso...
 
Eppure perchè io continuavo a sentirmi
così fortemente e inesorabilmente attratto da lui?
 
I Heard That Girls Just Wanna have fun all 
all night long lights go down and they 
all turn up celebrate one love oh my god 
i got a wetty for you and your bestie 
another recipe me menace a trois can arest me and she can undress me tell me when you ready be avec moi ce soir ON-VA-TOUT-DONNER-ON-VA-TOUT-DONNER Yeah! And I Like It! 
 
Stavo correndo con le poche
forze che mi erano rimaste lungo
il corridoio che portava alla palestra,
o per meglio dire, stavo letteralmente
seguendo la musica, come una falena
attratta dalla luce!
Infine feci capolino in palestra
in modo alquanto sgraziato.
 
Danse là devant moi 
Danse et lève tes bras 
Elance-toi pour que rien ne s'efface 
Dans ce monde-là on danse à perdre la voix 
On danse afin que rien ne s'efface 
OH OH OH OH OH OH OH OH OHHHHH! 
 
"Eccomi!", sentii urlare all'improvviso.
Mi bloccai immediatamente, girandomi
verso la porta della palestra, dove vidi
un Andrea tutto ansimante che a malapena
riusciva a tenersi in piedi, stando aggrappato alla porta.
"Ehi!", lo salutai aggrottando la fronte.
Che cazzo ci faceva proprio lui qui?!
 
So whitle while you work it you work it 
Lord have mercy mercy girl you do it 
Girl you do it perfect perfect Yeah! And i like it 
 
"Albert...", mannaggia al fiatone!
"Alberto?", riprovai con più successo.
"Che ci fai qui?", chiesi letteralmente
senza fiato.
 
Danse là devant moi 
Danse et lève tes bras 
Elance-toi pour que rien ne s'efface 
Dans ce monde-là on danse à perdre la voix 
Yeah and i like it ! 
Danse là devant moi danse One love One love 
Yeah! and I Like It ! 
Danse là devant moi danse danse 
One love One love 
Yeah! and i like it! 
OH OH OH OH OH OH OH OH OH OH OH OH
 
Spensi lo stereo e poi mi girai
verso di lui, incrociando le braccia.
"Tu che ci fai qui?", gli ripetei la domanda.
 
"Io...", provai a dire un po' incerto.
 
"Sì?", lo incalzai, inarcando un sopracciglio.
 
"Io...", ripetei un po' imbarazzato.
"Nulla, pensavo ci fosse un incontro
per dei ballerini di hip hop...ma penso
di essermi sbagliato", cercai di spiegare
e notando con rammarico la palestra vuota.
Dovevo aver capito male...
 
Ahn...
"Ahn...", ripetei senza rendermene conto.
Rimasi ad osservarlo per un po'.
 
"Quindi tu saresti un ballerino di hip hop?",
domandai poi , curioso.
 
"Beh...non proprio!", risposi.
"Ho fatto solo tre anni di hip hop."
 
Mm...
"Beh, non importa quanti anni fai,
l'importante è come balli poi di fatto!",
ribattei.
Mi stava incuriosendo sempre di più la cosa.
Andrea che ballava non ce lo vedevo proprio!
 
"Sarà...", commentai poco convinto.
"Tu come mai sei qua invece?",
gli domandai poi.
 
Giusto...
Ricordiamoci perchè siamo qui!
"Io sono quello che ha scritto l'annuncio su
Yahoo...e al quale immagino tu abbia risposto,
visto che sei qui adesso."
 
"Davvero?!", esclamai sgranando gli occhi.
 
"La nostra prof di educazione fisica
mi ha costretto a fare l'istruttore in un corso dopo
la scuola...il tutto per montare una coreografia e 
partecipare ad una gara di ballo contro le altre scuole",
spiegai tranquillamente.
 
"E l'annuncio per cercare ballerini?",
domandai.
 
"Mi serviva solo per trovare qualcuno
disposto a darmi una mano...tutto qui",
conclusi.
 
Ci misi un po' per metabolizzare
tutto quello che Alberto mi aveva
appena detto, soprattutto per il fatto
che era una situazione completamente
diversa da quella che mi ero immaginato...
 
Niente ballerino professionista.
Niente crew.
Niente possibilità di fare
qualcosa di davvero concreto.
 
...
 
"Okay!", esclamai poi senza pensarci.
 
"Okay cosa?", domandai guardandolo
dritto negli occhi.
 
"Okay che ti posso dare una mano, sempre
se vuoi...", spiegai, diventando più
incerto verso la fine della frase.
In fondo io e Alberto, fin da quando era
arrivato, non ci parlavamo per niente,
se non lo stretto indispensabile.
 
"Davvero te la sentiresti?"
 
"Certo", risposi un po' più deciso.
 
"Sicuro?", ridomandai un'altra volta, incredulo.
 
"Sì", confermai.
 
"Fatti abbracciare Andrea!", esclamai tutto contento.
 
Vidi d'un tratto Alberto venire verso di me
tutto sorridente e prima che potessi capirci
qualcosa mi ritrovai travolto dalle sue braccia.
 
"Grazie", sussurrai. "Non puoi capire
quanto avessi bisogno di qualcuno."
 
"Di nulla", risposi,
circondandolo un po'
titubante con le mia braccia.
Che situazione strana...
 
"Ma non si è presentato nessun'altro?",
chiesi poi, staccandomi un poco da lui,
cosa che mi risultò difficile perché non
sembrava voler allentare la presa.
 
"No...purtroppo no", risposi semplicemente.
Ma ero troppo felice comunque!
 
"Ahn"
 
Stavo giusto per dire qualcosa, quando
qualcun'altro entrò in palestra.
"Ehi, ma guarda i fidanzatini!",
sentii esclamare da qualcuno dietro di me,
di cui riconobbi immediatamente la voce.
 
Sgranai gli occhi,
a disagio.
Era Davide.
 
Probabilmente doveva aver finito qualche
corso di recupero pomeridiano.
Non era mai stato uno studente
particolarmente brillante.
 
Cercai di allontanarmi 
nuovamente da Alberto,
tentativo che fallì miseramente
dato che aveva cominciato
a stringere i pugni
e con essi la mia maglietta.
 
"Alberto...", sussurrai,
cercando di attirare la sua attenzione.
 
Era da quella cazzo di domenica mattina
che non ero più riuscito a levarmi Davide dai piedi.
 
Aveva cominciato a riempirmi di messaggi
e telefonate a qualsiasi ora del giorno,
in cui mi supplicava di parlare di quanto era successo.
 
Mentre in classe non la smetteva di
fissarmi in cagnesco e fare battutine
stronze alle mie spalle.
 
Forse me lo meritavo in fondo,
dopo quanto era successo e dopo
il modo in cui l'avevo trattato,
ma adesso cominciava a diventare 
davvero troppo insopportabile.
 
Presi a respirare per cercare di impormi la calma.
 
"Sai, Andrea? Ho sempre pensato
che sotto sotto ti piaceva prenderlo
più che darlo", continuò Davide cattivo.
 
Questo non doveva proprio farlo!
 
Mi sentii ferito da quelle parole,
ma prima che potessi fare o dire qualsiasi cosa,
vidi Alberto mollare la presa sulla mia maglietta
e girarsi verso di lui.
"E a te che cazzo te ne importa, eh?!",
ribattè poi rabbioso,
dirigendosi a grandi passi verso di lui.
"Ho offeso la tua ragazza, Alberto?",
sfottè di nuovo Davide.
"Sei per caso geloso, puttanella?",
rispose con ancora più cattiveria Alberto.
Dopodichè lo buttò addosso
al muro con una spunta, afferrandolo poi
per il colletto della maglia.
 
"Stammi bene a sentire!", sibilai tra i denti.
"Piantala di rompere e soprattutto non 
provare a prendertela con chi non c'entra nulla!",
minacciai. "Sono stato chiaro?!"
 
"Perchè non vuoi darmi una possibilità?!",
ribattè lui.
Tenevo la faccia vicinissima alla sua.
Notai che i suoi occhi presero a farsi
umidi dopo le sue ultime parole, ma non 
mi fece alcuna compassione.
Era stato uno schifoso solo
per l'aver provato a prendersela con
uno come Andrea, che non c'entrava nulla
con quanto era successo tra me e lui.
Il tutto poi, per cercare di colpire me.
 
Uno così mi faceva solo ribrezzo.
 
"Sei solo un codardo!", sibilai infuriato.
"Se provi a fare un'altra cosa del genere,
giuro che ti pesto a sangue!", minacciai.
 
Davide rimase ammuttolito, completamente
in silenzio, limitandosi a fissarmi con gli
occhi lucidi.
 
Vidi Alberto trascinare Davide
fuori dalla palestra, per poi cacciarlo
fuori con l'ennesimo spintone.
"E non ci riprovare o 
ti spacco la faccia!",
tuonò con una voce
che mi fece rabbrividire.
 
Non avevo mai visto Alberto
così arrabbiato e la cosa
mi fece un po' paura.
 
Era sempre allegro, di
buon umore e col sorriso
sulle labbra.
Cos'era successo?
 
Rimase qualche minuto davanti
alla porta, probabilmente per
controllare Davide.
Dopo qualche istante, 
si diresse di nuovo verso
di me, sempre tenendo
sotto controllo la porta
della palestra.
 
"Tutto a posto?", domandai
quando mi fu vicino.
 
"Sì!", sbuffò spazientito,
passando si una mano tra
i capelli e cercando di calmarsi.
 
"Mi raccomando tu!", disse poi
d'un tratto, rivolgendomi un'occhiataccia.
"Se quel cretino ti dovesse ancora fastidio
per qualche motivo e tu non mi dici niente,
te le prendi pure tu!", minacciò.
 
Non volevo altra gente sulla coscienza!
 
Rimase serio a fissarmi,
incrociando le braccia
con fare risoluto.
 
"Okay...", mormorai alla fine,
tanto per dire qualcosa,
anche se non sapevo spiegarmi
tanto interesse nei miei confronti.
 
Finalmente mi rilassai un poco.
 
"Beh...", feci poi, per cambiare discorso. 
"Allora siamo d'accordo?", domandai
sorridendogli.
Si vedeva che era rimasto un po' scosso.
 
Mi dispiaceva per quanto era successo con Davide
e anche se non era dipeso da me,
avrei voluto rimediare in qualche modo.
 
"Stai dicendo...", cercai di capire.
"Per la questione del corso di hip hop?",
domandai.
 
"Esatto", risposi.
"Dovrai fare quello che fa un istruttore", spiegai.
"In pratica dovrai fare lezione, insegnare dei passi
e montare una coreografia... Ci stai?", domandai
tendendogli una mano aperta.
 
"Certo che ci sto!", esclamai
fintamente offeso e afferrandogli
la mano.
 
"Ah, ah!", scoppiai a ridere.
"Perfetto!"
 
 
Spazio Autore:
 
Rieccomi dunque a rompervi i cosidetti!!
Come state gente??:)
Allora, il capitolo so che non è un granchè, però volevo far incontrare di nuovo i miei pargoli !!XD penso fosse un po' scontato! Però comunque...ho voluto prendermi un po' di tempo per inserire qualche scenetta dolceXD ahahah quanti li amo<3
Mi dispiace di avervi fatto aspettare, però ringrazio come sempre chi legge e segue questa storia !(a chi piace scolpisco uno statua!!*w* sappiatelo!!)
Io sto meravigliosamente bene per una volta nella vita!!!:D ahahah e non per un motivo particolare!!
Non ho nulla da dire o da aggiungere, se non che mi piacerebbe leggere qualche vostra recensioneXD anche piccola piccola!! Fatemi contento * fa gli occhioni da cucciolo al quale non potete dire di no!*
Fatevi sentire!
Alla prossima:3
mr Apricot
 
 
 
  
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