CAPITOLO 5
Lo guardo mentre se ne va tranquillo. Osservo la sua figura alta mentre cammina.
Non sono scioccata, di più. Non è possibile che mi abbia detto seriamente una cosa del genere.
Rimango immobile per qualche istante prima di prendere in mano la situazione.
Mi alzo e corro verso di lui. Nella mia testa mi ripeto che è sbagliato, che sto sbagliando, ma non mi interessa, adesso è veramente l’ultimo dei miei problemi.
Lo afferro per un braccio e lo faccio voltare.
Guardo la sua espressione stupita mentre ho ancora il fiatone.
- Che cosa vuol dire? – dico a bassa voce.
- Esattamente quello che volevo dire – dice.
Lo guardo alzando un sopracciglio.
- Andiamo! – esclamo aprendo le braccia e sorridendo.
Gli scappa un sorriso da quelle labbra perfettamente perfette.
Da quando questi pensieri?
- Intendevo dire – inizia con voce roca e bassa, avvicinandosi – che mi sono accorto di te – dice guardandomi.
Due occhi verdi che dovrebbero essere illegali. Anzi, diciamocelo: lui dovrebbe essere illegale.
- Non puoi esserti accorto di me: io sono invisibile – dico.
- A quanto pare non per me –
Siamo lì, uno davanti all’altra che ci guardiamo a meno di 20 cm di distanza e vorrei che quei centimetri non esistessero.
Sospiro e scuoto la testa.
- Sei strano forte, eh – dico guardandolo.
Sorride.
Okay, sono decisamente in paradiso.
- Abbastanza –
Mi guarda in modo indecifrabile.
- Altrimenti non farei questo – continua e prima che me ne accorga le sue labbra sono sulle mie.
È un bacio quasi violento, bisognoso. Un bacio che non rifiuto. Un bacio che, senza volerlo, desideravo da tanto.
Le sue mani sono una sulla mia schiena e una sulla mia nuca a tenermi, quasi volessi scappare.
Quale idiota scapperebbe da un bacio del genere?
Le mie mani sono sul suo petto e, se inizialmente volevano respingerlo, adesso hanno cambiato totalmente idea. Sposto una mano dietro al suo collo, mentre l’altra artiglia la maglietta.
Lo sento sorridere sulle mie labbra e, istintivamente, faccio lo stesso.
- Allora io sono totalmente folle – dico sorridendo.
Si allontana un po’, per abbracciarmi.
- Folle di te – dice lui tra i miei capelli.
- Non mi conosci neanche – dico con un sorriso amaro.
- Abbiamo tempo –
Scioglie l’abbraccio e mi guarda negli occhi.
- Sappi che adesso niente potrà farti del male –
Un altro bacio.
E non sarà l’ultimo.
The end