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Autore: Vampire for life    13/06/2015    4 recensioni
Tratto dal primo capitolo:
-Tu non lo meriti, questo dovrebbe capitare a me! Io sono il mostro qui! - le sbraitó contro Raffello, quasi piangendo.
- no. Sono io l'unica che puó essere chiamata così! Sono le azioni che creano i mostri, non il mutageno.-
Mi scuso anche i lettori a cui piaceva "Complicate Love" per averla cancellata.
Non mi ispirava :/
Genere: Romantico, Sovrannaturale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Raphael Hamato/ Raffaello, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Specials girls'
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FLASHBACK-...WHEN I MET YOU

Dopo essere stati piantati in asso dalle tre ragazze, Leonardo, Michelangelo e Donatello, andarono a riposarsi nell’a riposarsi nell’aula più tranquilla della scuola, la palestra.
La palestra era molto grande e spaziosa, le pareti erano di un color nero sbiadito, il pavimento arancione, con disegnate le linee dei campi da calcio, pallavolo e basket; sulle pareti, opposti l’uno all’altra, c’erano due canestri con la rete fatta apparentemente di ragnatele; su un muro laterale si trovava un armadio d’acciaio semi aperto da cui s'intravedevano vari attrezzi e lì vicino una lavagna dove erano stati segnati alcuni punteggi di un’ultima partita; davanti all’altro muro si trovavano degli attrezzi pesanti, come travi, materassi e scale orizzontali e verticali, e delle panchine marrone chiaro con sopra appoggiato delle divise da cheerleader nere e viola con il nome della scuola scritta in blu.
-Allora, come vi è andata la serata?- chiese Donnie con un sorriso da ebete stampato sul volto
-Magnificamente!- affermò euforico Mikey
- Già, non poteva andare meglio- aggiunse Leo accennando un sorriso
-Idem- concluse il primo.
Passarono mezz’ora a chiacchierare seduti su un materassino prima che uno di loro si accorgesse di una cosa.
-Ehm… Ragazzi?- li richiamò l’arancione
-Che c’è?- domandarono contemporaneamente
-Dov’è Raph?- la domanda del giovane lasciò i due di stucco: divertendosi, si erano scordati dell’altro fratello.
-Dobbiamo cercarlo: io controllo al primo piano, voi due al secondo, Mik nell’ala est e Donnie nell’ala ovest. Se non lo troviamo, cercheremo nel resto di New York e…- cominciò il leader con fare serio, prima di venire bloccato
-Leo, l’ho trovato- lo avvisò il viola, facendo sospirare arreso l’altro –è nel campo fuori- puntualizzò indicando una pista da corsa al di fuori della scuola e Raffaello seduto sugli spalti insieme ad una ragazza.

Quando li furono vicino, i tre poterono veder meglio la ragazza: aveva i capelli rossi che le ricadevano in boccoli tinti di arancione sulle spalle, la pelle era letteralmente bianca, aveva gli occhi verdi con le pupille verticali e un naso, una coda e un paio d’orecchie da gatto, gli ultimi due dorate a tigrate di rosso.
-Raph! Dov’eri finito?- lo riprese il blu avvicinandosi insieme agli altri
-Sono sempre stato qui con lei, datti una calmata- rispose calmo Raphael incrociando le braccia dietro la testa
-E lei sarebbe?-
-Oh, già. Piacere, Tori, una neko- esclamò alzandosi e tendendo la mano allegra, dimostrando il fisico alto e snello.
-Piacere nostro Tori- disse l’arancione facendole il baciamano
-Oh, ma che dolce, al contrario di qualcuno!- urlò verso qualcuno seduto più in alto
-è stato un incidente!- si difese lui
-Uff… Geloso-
-Non dovrei?-
-No!-
-forse, ma lo sono, quindi sei pregata di non “cadere” in braccio al primo che capita!- urlò lui di rimando. A quelle parole i tre fratelli si girarono in cerca di spiegazioni verso il rosso, che arrossì alzando le spalle e mimando con le labbra “è stato un incidente, è inciampata”.
-E tu sei pregato di non sparargli!-
-Se lo meritava-
-Ah, quindi non è stato un incidente! Lo hai fatto apposta!-
-Ehm…-
-Ah! Iron-Men dei mie stivali!- la finì lei rigirandosi verso le tartarughe
-Ehm… tu conosci Iron-Men?- le chiese il giovane
-No, io sono fidanzata con una sottospecie di Iron-Men che odia essere chiamato così, ed è tremendamente geloso- lo corresse lei alzando gli occhi al cielo.
-Ok, se lo dici tu. Comunque che ci facevate qui, insieme?- domandò il genio con un sorrisetto malizioso.
-Correvamo, e ovviamente io l’ho battuto in ogni gara di corsa- si vantò la gatta mettendo una mano sul fianco e spostando una ciocca color oro dal viso con fare superiore
-Se sei mezzo ghepardo è ovvio che mi batti, non erano gare eque- si lamentò il rosso
-E poi ci siamo messi a parlare- riprese lei ignorandolo
-Di cosa, se si può sapere?- continuò a chiedere Donatello
-Famiglia, nemici, persone che ti vogliono ammazzare da quando avevi tre anni,..- elencò lei guardandosi le unghie indifferente, per poi rendersi conto di quello che aveva appena detto
-Cosa?-
-Niente! Dimentica quello che ho detto!- ordinò lei agitando le braccia –Comunque abbiamo parlato anche di una mia amica, si chiama Diana, vi va di conoscerla?- aggiunse lei per cambiare argomento.
-Com’è?-
-Esageratamente sexy- rispose il fratello beccandosi un calcio dalla ragazza, che lo fece gemere di dolore
-Il mio contrario, molto inquietante e menefreghista dei sentimenti altrui- replicò la neko
-Mmmh… ok-
-Ovunque essa sia… Ne sapete qualcosa?- domandò lei
-Beh, prima ho visto Zoey che trascinava una ragazza che ha chiamato Diana, era ubriaca e aveva un' espressione malefica, Diana intendo- la aiutò l’arancione.
-Bene, allora so dove si trova- esclamò la ragazza -seguitemi!

I quattro seguirono la rossa, Raph tranquillo come se conoscesse quella ragazza da tempo e se ne fidasse ciecamente, gli altri tre invece straniti dal suo comportamento inusuale.
Passarono un paio di minuti prima che uno di loro si decidesse a parlare.
-Tori, dove ci stai portando?- chiese Leo
-Nella sala degli attrezzi d’emergenza, è lì che portiamo sempre qualcuno potenzialmente pericoloso- spiegò lei facendo incuriosire di più l’altro, ricordandosi che l’espressione era già stata usata da Helen. Andarono verso una scalinata sotterranea che dava l’impressione di essere lì da prima che New York sorgesse e dal quale usciva una luce verde molto inquietante.
-Beh, andiamo- esclamò lei cominciando a scendere le scale, mentre i ragazzi, titubanti, la seguivano.
Dopo un po’ si sentì una voce cantare
-I found god
On the corner of first and Amistad
Where the west was all but won
All alone, smoking his last cigarette
I said where you been, he said ask anything
-
I ragazzi rimasero incantati dalla voce
-Sembra… Un angelo- esclamò Mikey
-In realtà è un vampiro- lo corresse la neko ridacchiando
-Where were you?
When everything was falling apart
All my days were spent by the telephone
It never rang
And all I needed was a call
That never came
To the corner of first and Amistad
-
Più si avvicinavano più la voce diventava forte
-Lost and insecure
You found me, you found me
Lying on the floor
Surrounded, surrounded
Why’d you have to wait?
Where were you? Where were you?
Just a little late
You found me, you found me
-
Ormai erano arrivati davanti all’ingresso, ma i ragazzi non volevano entrare per non disturbare la canzone.
-In the end everyone ends up alone
Losing her, the only one who’s ever known
Who I am, who I’m not, who I want to be
No way to know how long she will be next to me
Lost and insecure
You found me, you found me
Lying on the floor
Surrounded, surrounded
Why’d you have to wait?
Where were you, where were you?
Just a little late
You found me, you found me
Early morning, city breaks
I’ve been calling for years
And years and years and years
And you never left me no messages
You never send me no letters
You got some kind of nerve, taking all I want
Lost and insecure
You found me, you found me
Lying on the floor
Where were you, where were you?
Lost and insecure
You found me, you found me
Lying on the floor
Surrounded, surrounded
Why’d you have to wait?
Where were you, where were you?
Just a little late
You found me, you found me
Why’d you have to wait?
To find me, to find me
-
Quando si sporsero per vedere chi cantava videro Helen seduta sul “pavimento” con le gambe incrociate che intonava le ultime note della canzone e davanti a lei Zoey seduta nella stessa posizione, ma con gli occhi chiusi e un viso nervoso, su una sporgenza si trovava Aicha che stava in punta di piedi guardando sotto cercando di non toccare terra, mentre una roccia lunga era stata usata come letto provvisorio da una ragazza dai capelli neri a meches viola e la carnagione chiara che dormiva. Ma la cosa che sorprese di più i ragazzi fu “l’arredamento”: quella stanza era una grotta dall’aspetto antico, con del muschio qua e là, sui lati erano appese armi come katane, sai, sciabole, catene, ma soprattutto pugnali decorati con disegni che da lontano non si riuscivano a distinguere, paletti di legno e asce; del pavimento non si vedeva quasi niente, era quasi tutto coperto da qualcosa di nero, come delle ombre, ma quelle non erano solo proiezioni di luce, ma qualcosa di più o meno solido. L’unico pezzo di terreno che si riusciva a vedere era quello dove stavano le due ragazze, e quelle cose nere sembravano puntare dalla loro parte.
-Cosa… Cosa sta succedendo? Di solito questi cosi non arrivano fino a qui!- sbottò Tori e, sentendola, le ragazze sveglie si girarono verso di lei.
 la pelle meglio di Helen”?- chiese speranzosa la strega facendo roteare gli occhi alla vampira
-Intanto sono riuscita a fare qualcosa- replicò
-Mi spiace Zoey, ma non sono il tipo adatto- le rispose la rossa –Ho visto solo Diana riuscire a farlo-
-Già, peccato che Diana stia dormendo- disse Aicha indicando l’altra vampira
-Cosa sono questi cosi?- domandò spaventato Donnie
-Spiriti. Spiriti capaci di possedere le streghe- contestò il lupo mannaro –E solo un vampiro molto potente può respingerli-
-E a quanto pare io non lo sono abbastanza- sospirò Helen mentre gli spiriti si avvicinavano, facendo spaventare l’amica
-Fate qualcosa!- urlò lei scacciandone uno con il piede, invano.
Come se fossero stati appena risvegliati, le tartarughe si misero in posizione d’attacco, ma, quando Leo fece un passo avanti, uno dei fantasmi gli si attaccò alla gamba facendolo retrocedere per poi ritornare all’obbiettivo principale.
Zoey guardava Michelangelo disperata in cerca del suo aiuto, ma lui non poteva fare niente.
-Aspetta! Hai detto che solo Diana può fermarli no? Allora basta svegliarla!- s’illuminò l’arancione.
-Bravo, e come fai a raggiungerla?- lo riportò alla realtà il rosso. A quelle parole il giovane sfoggiò i suoi “occhi da cane bastonato” per convincere il fratello a farlo lui.
-Cos… No! Io non… Aaah e va bene!- si arrese –Ma come faccio?-
-Hai mai sentito parlare della Bella Addormentata?- lo provocò il piccolo beccandosi un pugno dietro la testa.
-Lascia stare. Ho già capito- annunciò infine prendendo la rincorsa e facendo un salto che raggiunse la piattaforma sulla quale ella dormiva.
Quando atterrò, si fermò per un attimo a guardarla meglio: aveva una carnagione molto chiara, le labbra rosse risaltavano nella sua pelle cadaverica, aveva dei tratti dolci, dalla bocca spiccavano due canini bianchi come perle, ma con le punte sporche di sangue. In fondo, pensò lui, non è tanto male.
Si riscosse dai suoi pensieri ignorando la bellezza della ragazza, la prese in braccio stile sposa e la buttò giù dalla piattaforma.
Con un urlo di dolore, la ragazza si alzò in piedi premendo una mano sulla testa per la fitta che le era venuta quando l’aveva sbattuta a terra. Mentre si sollevava si guardò in giro e Raffaello notò che aveva due innocenti occhi verdi, ma qualche secondo dopo essi mutarono diventando rosso rubino
-Ehi! Lasciate le mie amiche!- strillò accortasi della situazione. Sentendola gli spiriti rallentarono
-Adesso- gridò a voce un po’ più alta e quelli si bloccarono
-Andatevene. Ora!- sbraitò con voce talmente alta che rimbombò nella grotta, amplificandosi ancora di più. Le anime “corsero” verso le pareti e scomparvero sotto di esse.
Quando se ne furono andati, Zoey si alzò da terra e corse verso Diana, stritolandola in un abbraccio
-Grazie grazie grazie grazie!- ripetè lei
-Ok ho capito, ma lasciami ora- ridacchiò l’altra venendo liberata
-Vuoi spiegarmi come cavolo fai?- chiese Helen andando verso di lei
-Questione di sangue amica mia-
-cosa?-
-Beh, è semplice: Diana è la figlia del Conte Dracula, alias uno delle poche persone nate vampiro. Avendo questa particolarità gli spiriti la temono perché sanno che il Conte, i suoi figli, gli ibridi e i vampiri mutanti possono disintegrarli per sempre e mandarli dritti al Tartaro. Mi spiego?- spiegò Aicha avvicinandosi
-Ma… Ma io sono un vampiro mutante!- replicò la bionda
-Sì, infatti sei riuscita a respingerli per un po’ con il canto. È già qualcosa, non credi? Un vampiro normale non ne sarebbe mai capace- cercò di tirarle su il morale la corvina –E poi, puoi sempre disintegrare tutto il resto, non è mica una cosa da tutti riuscire a strappare il cuore alla gente- a quella affermazione l’altra rise un po’
-Sì, devo ammettere che rientra tra le mie specialità- si vantò
-Insieme al riuscire a rompere il collo del fratello di una tua amica- continuò
-Già, ti prego non farlo mai più, diventa insopportabile dopo- la avvisò la figlia di Dracula
-Scusate? Vi siete dimenticati di noi?- attirò l’attenzione su di se Michelangelo dimenando le braccia in aria
-Ah già, Diana, ti presento Leonardo, Michelangelo, Donatello e Raffaello, ragazzi, lei è Diana- li presentò Aicha andando al fianco  di Donatello. Diana li scrutò uno ad uno, fino a soffermarsi su Raffaello.
-Quindi tu saresti Raffaello…- disse avvicinandosi
-Già, vuoi conoscermi meglio principessa?- propose il rosso malizioso, ma prendendosi uno schiaffo e lasciandolo a bocca aperta
-Se te lo stai chiedendo, lo schiaffo te lo dato per avermi buttato giù da lì, e poi ricordati…- lo avvisò lei –Non chiamarmi principessa. Ok?- gli ordinò scandendo le parole
-O-ok…- balbettò lui tenendosi una mano sulla guancia, mentre le ragazze uscivano dalla stanza sorridendo e salutando le tartarughe -… Principessa…- sussurrò quando fu abbastanza lontana da non poterlo sentire, pensando al suo carattere forte, in un corpo all’apparenza molto fragile.


ANGOLO AUTRICE
SALVE POPOLO DI EFP!
Sono tornata dopo un periodo interminabile, dedicato a scrivere altre storie e alla preparazione per gli esami.
Non so che pensare del capitolo, l’ho scritto in 3 mattine e 2 pomeriggi, quindi i verbi saranno sbagliati :/
Ah a proposito, questo è il primo capitolo che scrivo sul computer quindi non so che ne uscirà

Passiamo ad altro…
La risposta al quiz dello scorso capitolo era…. *rullo di tamburi*… GEORGE!!!
George di HP, perché fino a quattro anni camminava a 4 zampe con Fred (8 zampe), fino a 20 anni a 2 zampe con Fred(4 zampe) e da 20 anni in poi 2 zampe perché Fred… muore… T_T *piange*
Altra domanda , in palio uno spoiler *lo so che è brutto ricevere spoiler ma ci sono certe cose che si devono sapere prima per prepararsi psicologicamente* sulle TMNT o quello che volete
Domanda-
Fandom: Percy Jackson
Domanda: come nascono i figli di Atena? *non nel solito modo*

Commentate in tanti
Baci Vampy

   
 
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