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Autore: destiel87    29/06/2015    3 recensioni
Jensen e Misha sono al concerto degli AC DC..cosa succederà?
"Misha saltava come un matto dimenandosi senza sosta, mentre Jensen faceva finta di suonare la chitarra strimpellando gli accordi con le dita, erano totalmente immersi in quella musica, gli entrava dentro l'anima, facendoli sentire come se fossero in un altro mondo, anzi in un altro universo, un universo fatto interamente di istinti, dove la musica ti dominava e ti consumava fino all'ultimo residuo di energia.
Si sentivano i padroni del mondo, come se fossero così in alto da non permettere a niente e a nessuno di sfiorargli."
Genere: Commedia, Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jensen Ackles, Misha Collins
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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It may be wrong but it feels right to be lost in paradise
I’m so lost in paradise
If I open up my eyes
I can see the storm, I can see the sky
I can see the darkness flashing lights
All my fears, won’t deny
Let me stay lost in paradise
.

Il sole era alto nel cielo limpido, un piacevole venticello soffiava dando un po' di tregua dal caldo torrido, la sabbia era bianca e rovente, e l'acqua era cristallina e tiepida.
Misha stava nuotando nella grande spiaggia di Playa del Carmen, poteva vedere tanti piccoli pesci colorati nuotargli intorno, sotto di lui c'erano rocce e piante di ogni tipo e colore, e in alcuni punti si potevano notare anche i coralli.
Sulla spiaggia, all' ombra di alcune palme Jensen stava suonando la sua preziosa chitarra, non c'erano molte persone da quella parte dell'isola e a lui piaceva cantare senza che nessuno lo ascoltasse, nella pace della solitudine.
L'unico che poteva ascoltarlo era Misha, che quando riemergeva dalle sue immersioni restava qualche minuto ad ascoltare il suo compagno cantare, lo rilassava moltissimo e lo riempiva di gioia vederlo così tranquillo e felice.
Dopo averlo ascoltato sulle note di Sweet Home Alabama, si tuffò di nuovo sott' acqua, si divertiva tantissimo ad esplorare il fondale marino, era così ricco e colorato che si perdeva ad ammirarlo in ogni piccolo dettaglio.
Improvvisamente di fronte a lui apparve un enorme tartaruga marina, per poco non gli venne un colpo a trovarsela davanti, era beige e ricoperta di chiazze marroni,  nuotava tranquillamente e non sembrava importagli molto della sua presenza, Mentre per lui era uno spettacolo unico.
Riemerse rapidamente per riprendere fiato dopo lo spavento, cercò all' orizzonte Jensen ed iniziò a chiamarlo, agitando le braccia, era uno spettacolo troppo bello per non renderne partecipe anche lui.
Jensen stava attaccando con una nuova canzone quando iniziò a sentire delle urla provenire dal mare, si accorse che Misha si stava agitando e continuava a chiamarlo, gettò immediatamente la chitarra sulla sabbia e corse verso la riva, si tuffò velocemente e nuotò più forte che poteva fino a raggiungerlo.
Quando finalmente lo raggiunse lo prese subito i fianchi per sorreggerlo.
"Stai bene bene piccolo? Che è successo?" Era così preoccupato che tremava, l'idea che lui potesse stare male lo uccideva.
"Si si sto bene, ma c'è un enorme tartaruga qui sotto che volevo..."
"Una cosa?!" Lo interruppe Jensen.
"Una tartaruga!! E' enorme sai? E' bellissima devi assolutamente..."
"Ma sei impazzito Misha?! Mi hai fatto prendere un colpo! Pensavo che stessi male, che stessi annegando cazzo!" Urlò lui staccandosi bruscamente dal ragazzo.
"Scusami Jensen! - Disse lui precipitandosi ad abbracciarlo - Mi dispiace volevo solo farti vedere una cosa spettacolare..." 
Jensen sbuffò e disse: "Ma quanto sei cretino?" Poi lo strinse a sua volta e lo baciò.
Era così sollevato che stesse bene che la rabbia passò velocemente, lasciando spazio alla gioia.
"Vieni a vederla con me?" Chiese dolcemente Misha.
Jensen annuì e insieme si immersero sott'acqua, Misha lo aveva preso per mano per guidarlo in quei fondali che aveva imparato a conoscere, nuotarono fino a raggiungere la tartaruga, e quando la trovarono rimasero accanto a lei nuotandole intorno.
Jensen sorrideva e le accarezzava il dorso, era davvero una sensazione stranissima ed eccitante.
Dopo un pò la lasciò andare, riprese il compagno per mano e iniziò a nuotare verso la riva, stare sott'acqua era come essere in un altro mondo: non c'erano rumori, non c'erano parole, c'era solo l'acqua che gli avvolgeva facendoli sentire parte di qualcosa molto più grande e profondo di loro.
Quando raggiunsero la riva si buttarono sulla sabbia per riposasi un po' dopo la nuotata, restando con le gambe e la vita ancora immersi nell' acqua. Il cielo sopra di loro era così azzurro che si mischiava con l'azzurro del mare, rendendoli una cosa sola.
Da quando stava con Misha ogni volta che vedeva quel colore pensava ai suoi occhi, gli davano un incredibile senso di pace e di completezza.
Si voltò verso di lui e gli accarezzò il viso, Misha sorrideva e si lasciava accarezzare docilmente, dopo un po' Jensen si chinò a baciarlo, spostando il suo corpo sopra il suo.
Continuò a baciarlo, con le onde che salivano e scendevano dal suo corpo, mentre si sfregava contro il ragazzo sotto di lui.
Iniziò a baciargli il collo, mordendolo di tanto in tanto, Misha gli graffiava la schiena, sapeva che lo eccitava quando faceva così, poi scese con le mani fino al bordo del costume, glielo sfilò fino alle gambe, e subito dopo si tolse anche il suo.
"Sei davvero un piccolo pervertito lo sai?" Gli sussurrò all' orecchio Jensen.
"Il tuo piccolo pervertito?" Chiese lui leccandogli il collo.
"Uhm si... Ma sei stato molto cattivo oggi, mi hai fatto prendere un colpo, quindi dovrai farti perdonare..."
In tutta risposta Misha gli baciò avidamente le labbra, mordendogli il labbro inferiore.
Poi spostò il ragazzo andando a sdraiarsi sopra di lui, si muoveva sopra la sua erezione avanti e indietro provocandolo, gli strizzava i capezzoli continuando a baciarlo, soffocando i suoi gemiti, mentre il ragazzo si aggrappava con forza ai suoi fianchi.
Erano ancora immersi per metà del corpo, il che rendeva più fluidi i loro movimenti, e aumentava il loro desiderio.
Dopo un pò Misha scese con la mano fino a toccare il suo membro, muovendolo velocemente su e giù, Jensen ansimava e spostava le sue mani sul suo fondoschiena, iniziando ad entrare dentro di lui.
Quando finalmente fù pronto lo penetrò con forza, facendolo saltare su di lui.
Misha si muoveva freneticamente, ansimando e gemendo.
"Ti sentiranno tutti se continui così maledizione!" Disse preoccupato Jensen.
"E che sentano! Che sentano tutti come mi stai scopando!" Rispose lui muovendosi con più foga.
"Tu sei pazzo!" Esclamò Jensen, guardandosi intorno preoccupato.
"E tu sei pazzo di me!" Gli disse prima di tornare sulle sue labbra.
L'orgasmo arrivò con violenza prima per uno e poi per l'altro, facendogli tremare e urlare.
Quando ebbero finito si sdraiarono sulla sabbia, boccheggiando per lo sforzo.
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Il tramonto rendeva il cielo un intreccio di colori: arancione, giallo, rosa, celeste.
Misha era abbracciato a Jensen, erano appoggiati ad un muretto basso sulla stradina che portava alla cittadina, e si erano fermati per ammirare quello spettacolo prima di andare a cenare.
Jensen teneva stretto Misha tra le sue braccia, aveva la faccia premuta sui suoi capelli che odoravano di mare e di shampoo alla frutta, mentre con le braccia gli avvolgeva i fianchi.
Misha gli aveva messo le braccia intorno al collo ed era appoggiato alla sua guancia, mentre guardava le onde infrangersi sulla riva e il sole che lentamente andava a scomparire nel mare.
Accanto a loro c'erano alcuni alberi fioriti, Jensen non sapeva che tipo di fiori fossero, sapeva solo che erano belli e profumati come il suo ragazzo.
Ne prese uno bianco e lo mise con delicatezza dietro il suo orecchio, ridendo dolcemente.
Misha guardò il fiore e poi lui, ridendo a sua volta.
"Come mai sei così carino?" Gli chiese sorridendo e dondolandosi tra le sue braccia.
"Perchè te lo meriti." Rispose lui baciandolo.
Rimasero fusi in quel bacio, finchè in lontananza si iniziò ad udire l'orchestra che incominciava a suonare per i balli serali, i ristoranti gli organizzavano tutte le sere per i turisti che dopo aver cenato si intrattenevano a ballare sulla piazzetta della cittadina.
Misha iniziò a muoversi a tempo, ondeggiando contro il bacino di Jensen, che non aveva smesso di baciarlo, ma iniziava a muoversi seguendo il ritmo latino della musica.
Continuarono a ballare per quasi tutta la sera, lontani dal mondo, lontano dalle loro vite, insieme in quel piccolo pezzo di paradiso, stretti l'uno nelle braccia dell'altro.
"Vorrei restare qui per sempre Jensen... Questo è davvero il paradiso..." Sospirò Misha.
"No... Tu sei il mio paradiso." Replicò Jensen sfregando il naso contro quello del suo ragazzo.
How was I to know that my love was delusional
Somebody told me how to mend a broken heart this old
In love we all we fall but we fell a little harder
What i’m supposed to do with this heart?
It may be wrong but it feels right to be lost in paradise.

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Nota: Dedico questa fic alle mie due grandi amiche, senza le quali non sarei riuscita a realizzarla cosi bene:  Dimea per i preziosi consigli musicali senza i quali non avrei neanche potuto iniziarla e  LoveAlwaysAndForever per avermi spronato a continuarla rendendola quello che è: completa. Thank you bitches, i <3 you!
  
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