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Autore: perfectweapon    10/07/2015    3 recensioni
Dal primo capitolo/prologo:"Durante le esercitazioni di Duello il suo sguardo era cambiamento. Continuava a guardare gli avversari con disinteresse ma nel suo sguardo vi era anche una scintilla di superioritá. Quegli occhi color smeraldo erano cambiati."
Vi lascio questo piccolo frammento e spero che darete un´occhiata alla mia storia.
I protagonisti sono Charis, una ragazza Serpeverde, e Fred Weasley. Ma anche altri, come ad esempio Draco Malfoy.
Buona lettura, spero che vi piacerá!
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Fred Weasley, George Weasley, Harry Potter, Hermione Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo, Più contesti
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Premessa: ho dovuto, ancora una volta, cambiare l´etá dei personaggi. Non sará piú un anno di piú, ma due anni.
Di conseguenza gli studenti del primo anno hanno 13 anni, quelli del secondo 14 e cosí via. Charis ha 15 anni e Fred 17, spero sia chiaro. É l´ultima volta che faccio un cambiamento del genere. Purtroppo, essendo a consocenza di alcuni eventi futuri, ho deciso che sarebbe stato meglio aggiungere un anno in piú.




"You can´t fix your broken promise."




Le vacanze invernali erano finalmente iniziate. La maggior parte degli studenti avrebbe trascorso il Natale con i propri parenti, solo alcuni alunni sarebbero rimasti a Hogwarts. Charis Dolohov era l´unica Serpeverde che non sarebbe tornata a casa. Un ragazzino del primo anno appartenente a Corvonero era stato costretto a rimanere a scuola, cosí come una triste ragazza di Tassorosso. Anche Harry, Hermione, Ron e i due gemelli Weasley  avrebbero passato il Natale a scuola, ma nessuno di loro rimpiangeva quella scelta.
Dopo aver pranzato, la giovane Serpeverde si diresse verso la biblioteca, stringendo a sé il libro che aveva acquistato a Hogsmeade. Il giorno dopo ci sarebbe stata la cena di Natale, a cui tutti i professori e studenti presenti a scuola avrebbero dovuto partecipare, quindi non avrebbe potuto leggere. Si accomodó su una morbida poltrona di un caldo marrone. Aprí il libro.
 
 
Erano giá le due di pomeriggio? Fred si alzó in fretta dal letto; perché George non l´aveva svegliato? Si sciacquó la faccia, rabbrividendo a causa dell´acqua gelida. Dopo di che si lavó i denti. Doveva incontrarsi in biblioteca con Charis. Molto probabilmente la ragazza non aveva creduto alle parole del ragazzo e in quel momento si trovava giá lí. Indossó velocemente un paio di pantaloni neri, una maglietta e uno dei maglioni che aveva cucito sua madre per lui. Afferró la bacchetta e corse giú per le scale. In un attimo si ritrovó davanti alla biblioteca. Si passó una mano tra i capelli rossi, nei cinque anni che aveva trascorso ad Hogwarts non aveva mai messo piede in quel luogo. Ma lui era Fred Weasley! Entró e si guardó intorno. Eccola, era giá lí!
 
„Charis! Ciao!“ Il ragazzo la salutó con un gesto della mano e con un sorriso allegro.
„Dove crede di essere signorino? Questa é una biblioteca!“ L´acuta voce di Irma Pince, la bibliotecaria, spaventó il gemello.

Fred accennó un sorriso, come per scusarsi, e si avvicinó a Charis.

„Non puoi urlare in biblioteca.“ Sbottó la Serpeverde.

Era davvero venuto. La giovane pensava che stesse scherzando. Aveva affermato di non volere che la ragazza si avvicinasse troppo ai Mangiamorte, ma davvero avrebbe trascorso un pomeriggio con lei a causa di ció? La Serpeverde era davvero sorpresa dal comportamento di Fred, aveva mantenuto la sua parola.

„Hai giá iniziato a leggere?“ Chiese lui.

La ragazza scosse la testa. Giró la pagina, non sapeva che cosa avrebbe trovato in quel libro. Fred sospiró, non era entusiasta all´idea che la Serpeverde lo avrebbe letto.

„I Mangiamorte sono i piú fidati seguaci del Signore Oscuro. Sono maghi e streghe appartenenti a famiglie Purosangue.“

Fred si diresse verso la sezione dedicata al Quidditch, forse avrebbe potuto trovare qualcosa che gli sarebbe stato d´aiuto. Prese un libro dall´aspetto leggero e nuovo, per poi accomodarsi sulla poltrona accanto a quella di Charis. La Serpeverde sfoglió velocemente il resto del capitolo. Come aveva previsto era solo una semplice introduzione, dove vi erano informazioni di cui era giá a conoscenza. Nulla che le potesse interessare. Preferí passare direttamente al capitolo dedicato alle loro idee. Voleva sapere perché facevano quel che facevano.

„Allora?“ Sussurró il Grifondoro.

Charis non rispose, non voleva essere interrotta mentre leggeva. Fred non disse piú nulla, immergendosi, anche lui, nella lettura. Stranamente quel libro non era cosí noioso! L´avrebbe mostrato a George, sicuramente gli sarebbe piaciuto. E forse Harry l´avrebbe trovato utile, l´aveva visto spesso leggere dei libri sul Quidditch.

„I Mangiamorte credono che i Mezzosangue siano delle nullitá, e di conseguenza sono convinti della superioritá dei Purosangue.“

La ragazza lesse velocemente quelle due frasi.

„Non é possibile.“ Mormoró tra sé e sé.

Giró la pagina e continuó a leggere. Doveva esserci qualcosa di piú, non poteva essere tutto. Quando giunse al termine di quel capitolo chiuse il libro, attirando l´attenzione di Fred. Pensó e ripensó a tutto ció che aveva letto. Charis non riuscí a trattenersi e scoppió a ridere.

„Charis?“

Avevano rischiato la vita per un motivo cosí futile? La ragazza non riuscí a smettere di ridere, i Mangiamorte erano cosí patetici. Seguire il Signore Oscuro per potersi liberare dei Mezzosangue. Quello era il loro motivo. La giovane Dolohov cercó di calmarsi, non voleva adirare la signora Pince. Non riusciva a crederci, pensava che dietro alle loro azioni ci fosse qualcosa di piú, qualcosa di importante, qualcosa per cui valeva la pena rischiare di essere rinchiusi ad Azkaban.

„Cosa é successo?“ Chiese Fred, sconvolto da quella reazione.
„Sono cosí stupidi.“ Disse lei, scuotendo la testa.
„Non lo leggerai piú?“ Domandó lui, indicando quel libro.
„No.“ Rispose.

Il ragazzo tiró un sospiro di sollievo e si alzó dalla poltrona, per poi prendere il libro dalle mani della ragazza. Lei non disse nulla, lo lasció fare, non le importava.

„Ciao.“ La salutó per poi lasciare la biblioteca.

Charis lo guardó allontanarsi, lui aveva dimenticato di riporre nello scaffale il libro che aveva iniziato a leggere. Sbuffó e lo rimise al suo posto.
 
 
Entró nella Sala Grande con estrema lentezza. Si accomodó all´unico tavolo allestito per la colazione e si guardó intorno. Il resto degli studenti rimasti a scuola erano giá lí. Sembravano cosí felici e eccitati all´idea che fosse arrivato il giorno di Natale. A Charis sembrava un giorno come gli altri. Fred, George e Ron stavano aprendo dei pacchi, probabilmente dei ragali mandati dai genitori. La Serpeverde non aveva ancora controllato cosa aveva ricevuto in dono quell´anno. Allungó la mano verso il piatto contente i toast, ne prese due e vi spalmó sopra della marmellata di fragole. Harry Potter si stava ingozzando di biscotti, mentre Hermione stava bevendo tranquillamente una tazza di thé.

„Un maglione. .“ Sospiró Ronald con tristezza.

George gli diede una pacca sulla spalla, come per consolarlo. Anche i gemelli avevano ricevuto un maglione, su quello di Fred vi era ricamata una grande ed arancione F, mentre su quello di George vi era una rossa G in bella vista. Charis sorrise divertita.

„Ne vorresti uno anche tu, eh?“ Disse Fred, notando la sua espressione.

La giovane Dolohov addentó il suo toast. Harry e Ron iniziarono a parlare a bassa voce, suscitando l´ira di Hermione, la quale lasció la Sala Grande senza dire una parola. Charis osservó la scena, mentre mangiava il secondo toast. Fred e George discutevano di alcune invenzioni, mentre la ragazza di Tassorosso parlava tranquillamente con lo studente di Corvonero. La giovane Serpeverde, dopo aver finito di mangiare, si alzó e si diresse verso la Sala Comune, avrebbe dato un´occhiata ai regali.

„Ciao.“ La salutarono i gemelli.

Una volta che fu nel dormitorio femminile si accomodó sul suo letto e inizió a scartare i vari pacchi. Le stelle alla cannella che tanto adorava, una sciarpa dall´aspetto elegante e caldo,  svariati libri e altrettante lettere. I soliti regali. Lesse i mittenti delle varie lettere per poi metterle nel baule. Come ogni anno avrebbe dimenticato di leggerle. Si concesse un biscotto, era cosí buono! Le lezioni sarebbero iniziate lunedí, la scuola era quasi deserta e non c´era nulla da fare. Avrebbe letto qualche libro. Ne afferró uno e inizió a sfogliarlo, accompagnando la lettura con le stelle alla cannella.
 


I giorni passavano velocemente. Charis, dopo ogni pasto, cercava di dileguarsi e andare nel suo dormitorio, ma i gemelli, regolarmente, glielo impedivano. Ron non riusciva a capire come Fred e George riuscissero a sopportare quell´arrogante Serpe, mentre Harry e Hermione non ci facevano caso. La Grifondoro dai capelli ricci aveva sempre apprezzato Charis a causa della sua diligenza, una volta aveva anche sfiorato il pensiero che fossero simili.

„Sai giocare a scacchi?“ Chiese George alla giovane Dolohov.
„Non voglio giocare.“ Ribatté lei.

Stavano trascorrendo un tranquillo pomeriggio nella Sala Grande. Hermione stava facendo i compiti, mentre Ron stava giocando a scacchi con Fred, entrambi erano davvero molto bravi, ma il fratello maggiore ebbe la meglio. Charis sorseggió il suo thé nero, mentre sfogliava un libro.

„Non vuoi giocare contro di me?“ Propose Fred, rubando il libro alla Serpeverde.

Lei sospiró, la loro compagnia era quasi diventata. .normale.

„Okay.“ Disse, sapendo che non l´avrebbe lasciata in pace se avesse rifiutato.

Charis giocava con i neri, Fred con i bianchi. La partita inizió. Harry si avvicinó ai due, interessato a chi avrebbe vinto, cosí come George e Ron. La ragazza aveva giocato davvero poche volte a scacchi, non era cosí abile come il gemello, sapeva che avrebbe perso, ma nonostate ció cercó di impegnarsi. Non voleva dargli quella piccola soddisfazione. La partita duró piú a lungo del previsto, ma fu Fred a porre una fine a quello scontro.

„Scacco matto!“ Esclamó con un grande sorriso stampato sulle labbra.
„Bella partita Fred.“
„Grazie George!“ I due si strinsero la mano, per poi scoppiare a ridere.
 
 

Gli studenti stavano ritornando ad Hogwarts. La domenica, di pomeriggio, la Sala Comune di Serperverde si riempí di ragazzi e ragazze che non facevano altro che parlare delle loro vacanze. 

„Ehy, Charis.“ Draco Malfoy salutó la ragazza dai capelli corvini.
„Ciao.“ Rispose lei.
„Vuoi andare a Hogsmeade con noi?“

Non avevano parlato molto dopo l´ultima partita di Quidditch. Si erano scambiati alcune parole durante le lezioni e durante la caccia al tesoro, ma nulla di piú. Il giorno dopo sarebbero iniziate le lezioni, forse non era una cattiva idea andare ad Hogsmeade.

„Certo.“ Rispose.

Il gruppetto uscí dalla Sala Comune, diretto verso l´ingresso. Mentre camminavano la giovane Dolohov notó due teste rosse: i gemelli Weasley. Stavano discutendo animatamente in corridoio, alternando, ogni tanto, le parole ad una risata.

„Charis!“ Esclamó Fred, notando la ragazza.
„Ciao.“ Mormoró, stupita dall´espressione del Grifondoro. La stava guardando ma non c´era nemmeno l´ombra di un sorriso. Lo vide sussurrare qualcosa a George.

Quello sguardo cosí serio, cosí diverso, la fece ragionare su ció che stava facendo. Davvero stava andando in cittá con Draco Malfoy e con gli altri? Di che cosa avrebbero parlato? Aveva sempre trovato le loro conversazioni cosí patetiche. Forse sarebbe stato meglio rimanere nel dormitorio femminile. Rivolse un´ultima occhiata a Fred, prima di lasciare Hogwarts.

„Cosa c´é Fred?“ Domandó il fratello, incuriosito da quello strano comportamento.
„Oh, nulla. Qualcosa é riuscito a rovinare questa magnifica giornata, mio caro George.“ Rispose Fred.
 
 
 

La prima lezione del lunedí, per Charis, era Rune Antiche. Non c´erano molti studenti in quel corso, per lo piú Corvonero e Tassorosso, stranamente. Anche Hermione Granger partecipava a quella lezione, cosa che non sorprendeva la giovane Dolohov. Hermione partecipava a piú materie facoltative, nonostante ne bastassero due. Charis frequentava Rune Antiche e Aritmanzia, entrambe materie abbastanza difficili, specialmente la seconda. La Serpeverde, mentre l´insegnante Bathsheda Babbling spiegava, ripensava al giorno precedente. Aveva passato qualche oretta ai Tre Manici di Scopa, Pansy Parkinson aveva bevuto troppi boccali di Burrobirra e si era comportata in un modo davvero vergognoso, non facendo altro che adulare Draco Malfoy. Charis aveva scambiato qualche parola con Goyle, trovandosi a pensare che fosse un ragazzo del tutto normale. Ma c´era qualcosa che mancava. Quel velo di leggerezza e quelle allegre risate che riuscivano a farle trascorrere una giornata piacevole. Quando la lezione giunse al termine, la ragazza prese il suo libro di Rune Antiche e di Pozioni e la sua penna d´oca, acquistata ad Hogsmeade, ed uscí dall´aula.

„Buongiorno.“ La fredda voce di Draco sveglió Charis dai suoi pensieri.
„Ciao Draco.“ Rispose.

La Serpeverde lo superó, diretta verso l´aula di Pozioni. S´immaginó i vari studenti di Tassorosso consegnare il loro compito al professor Piton, e il suo sguardo divertito dal loro esagerato impegno. Molti di essi avrebbero ricevuto un voto davvero basso, cosa che succedeva spesso. La Casa Gialla era una delle peggiori in quella materia, ma erano molto bravi in Erbologia.

„Charis!“ Una voce spensierata giunse alle orecchie della ragazza.
„Oh, ciao.“ Disse lei, ritrovandosi faccia a faccia con il Grifondoro dai capelli color carota.
„Com´é andata ieri?“ Domandó.
„Siamo andati ai Tre Manici di Scopa.“ Rispose la giovane, non sapendo che altro dire. Non voleva dire che era andata bene, perché non era assolutamente vero. Ma allo stesso tempo non era stato cosí orribile come aveva temuto.

La ragazza fece per avviarsi verso i sotteranei, ma un ragazzo che correva, non facendo caso agli altri, le fece cadere i libri. Charis si chinó per prendere le sue cose, ma Fred fu piú veloce e afferró la penna d´oca nera, e dopo averle rivolto un sorriso provocatorio inizió a correre. La Serpeverde sbuffó rumorosamente, per poi prendere i suoi libri. Cosa stava facendo quell´idiota? Non le rimase altro che seguirlo. Camminó a passo veloce nella direzione dove era scappato il ragazzo.

„Sei troppo lenta!“ Esclamó George.

La ragazza capí che non era Fred, se fosse stato lui non sarebbe rimasto lí fermo. Perché avrebbe dovuto correre? Per uno scherzo cosí infantile? Scosse la testa. Dove si era cacciato? Dopo dieci minuti sarebbe iniziata la lezione, non poteva permettersi di arrivare in ritardo. Accelleró il passo. Eccolo! Corse verso di lui, voleva porre fine a quella buffonata. Fred si fermó e la ragazza riuscí, finalmente, a raggiungerlo. Perché si doveva comportare come un bambino?

„Potresti ridarmi la mia penna?“ Disse lei con un tono evidentemente irritato.

Il ragazzo accennó una risata divertita. Riusciva sempre a farla arrabbiare, cosí come riusciva a farla sorridere, nonostante fosse una cosa davvero rara. E quel biondino. .lui ci era riuscito ieri? Il Grifondoro scosse la testa, cacciando via quel pensiero. Fred si avvicinó alla Serpe, con un sorriso malandrino. La ragazza rimase ferma, convinta che le avrebbe porso la sua penna d´oca. Il gemello si avvicinó ulteriormente, Charis cercava di stare calma, non voleva perdere la pazienza a causa di una stupidaggine. Il ragazzo fece ancora un passo verso di lei, era cosí vicino.

„Fred?“ Mormoró lei indietreggiando.

Tutto ció che sentí furono le morbide labbra del ragazzo sulle sue. Fu un bacio cosí leggiadro, cosí puro che sembró cosí dannatamente sincero. Quando le loro labbra si staccarono, il ragazzo corse via, lasciando Charis da sola con la sua penna d´oca. La Serpeverde chiuse gli occhi.

Che cosa era successo?

Riaprí gli occhi. Fred Weasley le aveva rubato il primo bacio, ecco che cosa era successo. La ragazza si guardó intorno, non c´era nessuno, era da sola. I Grifondoro erano sempre stati famosi per il loro coraggio, per il loro cuore d´oro, ma quel Grifondoro si era dimostrato un codardo. Era scappato. Chiuse gli occhi, doveva calmarsi prima di andare a lezione. Inspiró profondamente ed espiró. Perché l´aveva fatto? Inspiró ed espiró. Perché non poteva limitarsi ai suoi scherzi? Inspiró ed espiró. Doveva andare a Pozioni. Lentamente si diresse verso i sotterranei, riuscendo ad arrivare in tempo per la lezione di Piton.

„Charis, la tua pozione. .“

Draco cercó di avvertire la ragazza, ma prima che lei potesse agitare la bacchetta per non causare un disastro, il liquido violaceo fuoriuscí dal suo calderone, sporcando la tunica della ragazza e di Malfoy. Aveva mescolato il contenuto quattro volte, quando, invece, doveva mescolarlo solamente due volte. Il professor Piton si avvicinó ai due studenti, era sorpreso dall´accaduto. Charis Dolohov era una delle migliori studentesse, quell´errore cosí banale non era da lei! Con un colpo di bacchetta, l´insegnante fece sparire le macchie dai vestiti dei due Serpeverde.

„Mi dispiace.“ Si scusó la ragazza, a bassa voce, umiliata da quell´incidente.
„Bones, ripulisci questo disastro!“ Ordinó Piton, rivolgendosi a una ragazza appartenente a Tassorosso.
„Che cosa ti prende?“ Sussurró Draco.

La ragazza non rispose. Ritornó al suo posto. La seconda ora di Pozioni trascorse lentamente. Il professor Piton illustró l´uso della Piuma di Jobberknoll, lasciando la pratica alla lezione successiva.

„Potete andare.“ Disse, congendandosi con gli studenti.

Charis prese le sue cose ed uscí dall´aula, voleva andarsene da lí. Non voleva ricevere altre domande da parte di Draco, e di conseguenza affrettó il passo. Che cosa aveva la prossima ora? Non era sicura se aveva la lezione di Storia della Magia o Incantesimi. Scosse la testa, non poteva lasciarsi distrarre. Si fermó e si appoggió con la schiena al muro. Perché l´aveva fatto? Credeva che Fred fosse. .

Chi era Fred?

Si diresse verso le scale, seguendo alcuni studenti Serpeverde. Entrarono nell´aula di Storia della Magia. Charis si accomodó nell´ultima fila, accanto a Pansy. La lezione inizió quando tutti gli studenti di Serpeverde e Grifondoro furono ai propri posti. Charis non riuscí a fare attenzione alle parole del professore, era cosí difficile concentrarsi. Intinse la sua penna d´oca nell´inchiostro ed inizió a scrivere qualcosa nel suo quaderno.

Bacio.
Confusione.
Perché?

Scriveva tutto ció che le passava per la mente, aveva bisogno di riflettere.

Chi é Fred?

Quella domanda era cosí difficile, ma aveva bisogno di una risposta.
Il Grifondoro, una volta, aveva accennato all´amicizia. Nonostante lo stupore iniziale della ragazza, successivamente si ritrovó a pensare che, forse, era vero. Il loro rapporto era simile all´amicizia.

Amicizia.

Se fossero davvero amici, perché l´aveva baciata?
Era uno scherzo?
La ragazza sbuffó rumorosamente, facendo voltare Draco Malfoy.

„Cosa c´é?“ Chiese lui a bassa voce.
„Niente.“ Rispose lei.

Fred e George erano conosciuti per i loro scherzi, per le loro invenzioni. Era cosí semplice pensare che quel bacio fosse un semplice scherzo. Uno scherzo di cattivo gusto.

Presa in giro.

Davvero l´aveva baciata senza alcun motivo? Voleva solo prendersi gioco di lei?

Idiota.

Charis chiuse il quaderno.



Angolo dell´autrice:
Eccoci al nono capitolo, sono cosí felice di come stia procedendo questa Fan Fiction, ne sono davvero orgogliosa.
Spero che vi piaccia questo capitolo, potete anche lasciare una recensione!
Ah, il nostro Fred ha combinato un guaio, che dite?
Cosa succederá dopo?

perfectweapon.

 

 
  
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