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Autore: _DarkFate_    13/07/2015    3 recensioni
«Correva, correva senza fermarsi sotto la pioggia scrosciante. Non osava voltarsi indietro, non poteva, perché sapeva che se lo avesse fatto sarebbe stata la fine. Continuò così la sua disperata fuga, finché non si imbatté in un’enorme villa. Per sua fortuna il cancello era aperto, così la ragazza poté introdursi facilmente nella magione. Arrivata poi davanti al portone principale, cominciò a bussare furiosamente in preda al panico.»
Shu Sakamaki/OC | Canon!Verse
Genere: Dark, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Shuu Sakamaki, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 9:
-Perché? Perché lo hai fatto?!-
A questa domanda l’altro cominciò a ghignare. Si sistemò meglio gli occhiali e poi, cominciò a sfilarsi i guanti con lentezza infinita. Fece incontrare le sue iridi rosse con quelle blu del fratello. Dopo un tempo che sembrava interminabile, rispose:
-Proprio non ci arrivi eh …? A volte mi chiedo se siamo davvero fratelli … - continuò a ridere sommessamente.
Il biondo cominciò a spazientirsi. Con la mano destra impugnò l’elsa della sua spada. Con la sinistra, lanciò l’altra in direzione del fratello, il quale l’afferrò prontamente.
-Ti ho fatto una domanda … Prima di ucciderti, gradirei avere una risposta.- il solito tono calmo, pacato, ma capace di raggelarti il sangue nelle vene.
-Sei sempre stato un bambino viziato, Shu. Eri il primogenito … -  il moro strinse i pugni per la frustrazione.
-Ma nonostante questo, hai preferito l’amicizia di uno stupido umano alle attenzioni di nostra madre!- continuò con la rabbia nella voce.
Reiji scattò in avanti. Fu così che cominciò il combattimento.
Shu indietreggiò, parando con maestria il colpo infertogli dal fratello.
-È per questo che lo hai ucciso?! Perché preferivo avere un amico?!-
Stavolta fu Shu ad urlare, mentre si scagliava contro il secondogenito. Lo ferì alla spalla. Tagliandola per lungo. Sul volto di Reiji si dipinse una smorfia di dolore.
-Hai ucciso il mio unico, vero amico … Ho sempre avuto paura di affezionarmi alle persone, per non essere ferito di nuovo! Mi hai fatto dannare l’anima tutti questi anni pensando che il problema fossi io! Ma non era così! Non era stata colpa mia … Era la tua!-
Shu era fuori di sé. Reiji non riusciva a proferire parola. Queste gli morivano in gola. Un altro fendente da parte del biondo. Il fratello riuscì a schivarlo, ma nel farlo cadde a terra e perse l’arma. Per lui era finita.
Shu si avvicinò lentamente a lui, puntando l’arma contro Reiji. La punta della spada gli sfiorò il collo.
-Avresti fatto la stessa cosa anche con Shika, vero? L’avresti uccisa o allontanata da me. L’avrei persa per sempre. Lei, l’unica persona per la quale sono riuscito a provare dei sentimenti da allora. Me l’avresti portata via … -
Il tono di Shu sembrava più calmo, ma da esso trapelavano tormento e dolore. Reiji colse l’occasione per parlare:
-Si, è vero. Ho ucciso il tuo migliore amico. Ma ero così invidioso di tutte le attenzioni che ricevevi e che puntualmente rifiutavi. Mentre io … Avrei voluto solamente essere importante almeno un minimo di quanto lo eri tu per nostra madre.-
Shu abbassò di poco l’arma.
-E si … Avrei fatto la stessa cosa con Shika, ripetendo lo stesso errore. Non riuscivo a capire perché, fra tutti, quello che riceveva maggiori attenzioni eri solo tu. Sempre tu. L’invidia crebbe di nuovo in me, accecandomi. Se prima tu non fossi arrivato … Non so cosa avrei potuto fare a quella ragazza.-
Il biondo risollevò l’arma. Reiji chiuse gli occhi. Era pronto a morire. Un suono metallico. Ma il vampiro non provava dolore. Aprì gli occhi. Incontrò quelli blu mare di Shu. La spada era a terra. Ora, al posto di essa vi era la mano del fratello, tesa verso di lui. Reiji l’afferrò e il biondo lo aiutò ad alzarsi.
-Potrai mai perdonarmi?- chiese Reiji, una volta in piedi.
-L’ho già fatto … - rispose Shu.
-Ti perdono.- aggiunse poi, stringendo nuovamente la mano dell’altro.
Quella stretta di mano era una promessa. Erano tornati ad essere fratelli. Stavolta sul serio.

In cucina, l’ansia era crescente.
Kanato teneva stretto a sé Teddy, talvolta sussurrandogli parole rassicuranti.
Ayato circondava con un braccio le spalle di Yui, avendo la scusa per tranquillizzarla e averla tutta per sé.
Raito cercava di tirare su il morale dell’altra ragazza, la quale guardava avanti a sé con sguardo assente.
Subaru se ne stava in disparte, osservandola attentamente.
Shika si alzò improvvisamente, ricordandosi di aver lasciato il cane nella camera di Shu, così si diresse al piano superiore.
L'albino la seguì.
...
-Eccoti qui, Shuka.- la giovane accarezzò il cucciolo.
Quando si voltò -disteso sul letto di Shu- trovò Subaru.
-S-Subaru che ci fai qui?-
-È casa mia. Vado dove voglio. Piuttosto, dovrei essere io a chiedertelo, dato che questa non è nemmeno la tua stanza.-
-Ero venuta a prendere Shuka. Io e Shu lo avevamo lasciato qui...-
-Shuka sarebbe quella bestiaccia?-
-Sì. E non chiamarla bestiaccia!-
Improvvisamente, la fanciulla si ritrovò contro il muro, bloccata dal corpo di Subaru. Le sue iridi rosso cremisi la squadravano con rabbia.
-Non darmi ordini, umana!-
Shika non ebbe nemmeno il tempo di replicare, che le zanne del vampiro le si conficcarono nel collo. Gemette dal dolore, cercando di liberarsi dalla presa del ragazzo.
-Subaru... Ti prego, fermati!-
-Zitta!- ordinò prima di morderle la spalla.
Si materializzò poi sul letto di Shu, facendo stendere sotto di sé la giovane.
-Credevo fossi diverso...- 
Il vampiro si fermò. Incrociò le sue iridi cremisi con quelle smeraldo di Shika.
-Diverso?-
-Si. Yui mi ha raccontato che hai cercato di aiutarla più volte...  Le hai anche dato il pugnale di tua madre...-
-Che ne sai tu di mia madre?!- le urlò in faccia.
-Tu non sai proprio niente di me! Le ho dato quel pugnale solo perché potesse uccidermi! Non sono affatto diverso... Sono solo un essere spregevole!-
-S-Subaru... Mi stai facendo male...-
Il vampiro si rese conto solo ora di quanto stesse stringendo forte i polsi della ragazza. Lasciò la presa scoprendo i segni rossi che le erano rimasti impressi sulla pelle. Poi strinse tra le sue braccia il corpo di Shika -ancora stesa sotto di lui- nascondendo il viso nell'incavo del suo collo.
-Sono un mostro...- due lacrime gli rigarono il volto.
Avvertì la fanciulla sfiorargli la schiena, abbracciandolo a sua volta.
-No, non sei un mostro.-
Subaru alzò il viso per guardarla.
-Ora sono convinta che sei diverso.- gli sorrise.
Il vampiro azzerò la distanza tra i due, facendo combaciare le loro bocche. Chiuse gli occhi, cercando di imprimere bene nella mente le sensazioni che quel bacio gli stava facendo provare. La ragazza invece, aveva sgranato gli occhi ed era rimasta impietrita.  Sembrò risvegliarsi solamente quando avvertì la lingua del vampiro lambirle il labbro inferiore, chiedendo il permesso di approfondire quel bacio.
-S-Subaru ...- sussurrò flebilmente lei, staccandosi dal giovane.
-Cosa c'è?- chiese lui, mettendosi seduto sul letto.
-N-Non possiamo ... Vedi, io ...-
In quell'istante la porta si aprì.
-Shu!- gridò la ragazza.
Scese dal letto velocemente, e corse ad abbracciare il vampiro. Lui la prese in braccio. La guardò intensamente negli occhi, le accarezzò il viso e la baciò. Fu un bacio dolce, ma carico di emozioni.
Subaru li osservava. Aveva capito cosa stava per dirgli Shika prima dell'arrivo del biondo. Nel suo cuore ormai c'era Shu, per lui non c'era posto. Si alzò e si avvicinò al fratello -che nel frattempo aveva rimesso a terra la giovane- chiedendogli di Reiji.
Shu osservò l'albino, poi si girò verso la giovane, sorridendole.
-Sta bene.-  
La ragazza non poteva credere a quello che le era stato appena detto. Subito sfoggiò un sorriso magnifico. Subaru si limitò ad annuire, lanciando poi un'occhiata abbastanza triste a Shika, la quale ricambiò con espressione mortificata. Poi uscì.
Shu attirò nuovamente a sé la ragazza, inspirando il dolce profumo dei suo capelli. Poi cominciò a baciarle il collo.
-Perché hai addosso l'odore di Subaru?- parlò, senza smettere di baciarla.
-No, niente...- rispose lei senza dar peso alla domanda.
-E questi chi te li ha fatti?- disse, sfiorando i due fori che l'albino le aveva procurato poco fa.
Shika non rispose. Il ragazzo ghignò a quella reazione.
-Shu...-
Fu bloccata dalle labbra del ragazzo.
-Tranquilla.- le sorrise.
-Vieni con me.- disse la giovane, prendendo per mano il vampiro dagli occhi azzurri.
...
-Ricordi la prima volta che ci siamo incontrati nell'aula di musica?-
-Sì-
-E ricordi ancora il brano che avevi provato ad insegnarmi?-
Shu annuì, guardando curioso Shika.
-Non vorrai dirmi che ... -
-Ssh-  lo interruppe la giovane mettendogli un dito sulle labbra.
-Ascolta- gli sorrise, per poi sedersi di fronte al pianoforte.
Appoggiò le sue mani sopra la tastiera e cominciò a premerne i tasti. Il risultato fu completamente differente rispetto a quello della scorsa volta. Il suono era pulito e scorrevole, e la melodia era travolgente. Shu la guardava. Era bellissima. Lentamente le si avvicinò, sedendosi accanto a lei. Posò anch'egli le sue dita sulle note di un'ottava più alta e sfiorò i tasti seguendo la ragazza. Quando entrambi terminarono il brano, rimasero a fissarsi intensamente negli occhi, come se potessero parlare al posto loro, esprimendo tutto ciò che volevano dirsi. Fu il vampiro a fare la prima mossa. Le prese il viso tra le mani, accarezzandole le guance con entrambi i pollici. Poi la baciò. Non avrebbe mai fatto a meno di quelle labbra. Lo facevano letteralmente impazzire. Si staccò e si alzò in piedi, tendendole la mano. Lei l'afferrò e si alzò a sua volta, trovandosi faccia a faccia col bel vampiro. Lui la prese per i fianchi e unì di nuovo le loro labbra. Spinse delicatamente la giovane verso il pianoforte, e vi si appoggiò per non farsela sfuggire -pur sapendo che lei non aveva la benché minima intenzione di farlo-. Shika sospirò, perdendo un battito e lasciandosi sciogliere da quel bacio. Quando poi sentì la lingua calda del biondo, lambirle il labbro inferiore -come a voler chiedere il permesso di entrare- perse la testa. Schiuse le labbra, lasciando che il sapore del bel vampiro le inondasse la bocca, assaporandosi a vicenda. Fu perfetto, dolce ma passionale allo stesso tempo. Il biondo le circondò la vita con le sue braccia e si materializzò in camera sua -facendo sdraiare Shika sotto di sé- mentre continuava a baciarla ardentemente. Si staccò solamente per cominciare a baciarle il collo. Le sfilò la maglietta lanciandola poi a terra. La stessa fine fu riservata alla sua camicia. Shika posò le mani sulla schiena del vampiro, accarezzandola dolcemente. Shu invece continuava a baciare la sua pelle candida. Poi si fermò. L'eccitazione era palpabile e l'ardente desiderio di sangue -che da sempre si era manifestato nei confronti della fanciulla- ora era alle stelle. Lei lo guardava confusa.
-Shu...? Cosa c'è?-
Lui scosse la testa.
-Non posso...-
-Non puoi fare cosa?-
Continuava a guardarla. Era bellissima. Non voleva farle del male, non doveva. Gliel'aveva promesso. Anche lei lo guardava. La sua espressione confusa ora era sparita. Aveva capito cosa bloccava il vampiro. Gli sorrise. Stavolta fu lei a renderlo confuso. Gli fece un piccolo cenno del capo, continuando a sorridergli. Lui restò a guardarla per qualche secondo, poi scosse nuovamente la testa. Shika gli prese allora il volto tra le mani, costringendolo a guardarla.
-Ehi... Va tutto bene.-
Gli sorrise ancora, poi avvicinò il viso del ragazzo al suo collo. Shu rimase fermo per qualche istante, cercando di frenare quel desiderio ardente. Si maledì per non esserci riuscito, perché difatti, l'aveva morsa.
Shika gemette e strinse forte a sé il vampiro, talvolta graffiandogli la schiena. Lui - notando il dolore che la ragazza stava provando- cominciò ad accarezzarle i fianchi, procurandole brividi di piacere lungo tutto il corpo. Quel liquido, che da sempre aveva desiderato, ora gli inebriava le narici e gli riempiva la gola, saziando la sua sete. Si staccò e tornò a guardare la giovane. In viso le si poteva leggere un'espressione di dolore, ma sorrideva, cercando di rassicuralo.
-Ti amo.- sussurrò flebilmente lei.
E Shu la baciò. La baciò ancora e ancora. Finché non si stese vicino a lei, abbracciandola, addormentandosi entrambi così, per la seconda volta.
 
***

 
   
 
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