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Autore: _Marlee_    23/07/2015    2 recensioni
Una storia con la fine gia scritta molto bene. Tutti sapevano come sarebbe andata a finire. E' cio che sta nel mezzo che conta. E quello che successe in quel lasso di tempo tra l'inizio e la fine che diede significato alle loro vite.
#Calzona
Genere: Avventura, Commedia, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Arizona Robbins, Callie Torres
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
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Callie quella mattina come sempre entrò nella stanza degli strutturati con Sofia, si tolse la solita giacca nera di pelle e dal suo armadietto prese il camice

 

Mamma quando la pediatra mi darà quello con l'orso e la scimmietta? Me l'aveva promesso” piagnuccolò la bambina “Ti aveva detto che l'avresti avuto quando smettevi di fare i capricci, a me sembra che i capricci a te piacciano tanto” disse sorridendo e prendendo in braccio la piccola per portarla all'asilo

 

Buongiono” disse Amelia seduta vicino al muro alle spalle di Callie, la mora si voltò, non l'aveva vista “Ehi che ci fai li?” chiese Callie lasciando andare Sofia con i suoi amichetti “Rifletto” rispose guardando dritta davanti a se “Qualcosa ti preoccupa?” chiese Callie, lei non voleva farsi gli affari degli altri, voleva solo aiutare se poteva, lei era fatta cosi “Sai, probabilmente non dovrei neanche dirtelo, sono in pochissimi a saperlo, ma se non parlo ora, scoppio.. Io non sono sempre stata qui a Seattle, io vivevo a Los Angeles, stavo bene li” disse Amelia guardando il pavimento “E allora perche hai lasciato casa tua?” chiese forse un po troppo invadente, ma Amelia era li per sfogarsi, e non ci fece caso “Perche non avevo una casa, ero completamente sulle spalle di una persona. Non avevo una casa, non avevo un lavoro, o meglio il lavoro ce l'avevo eccome, ma non potevo eseguire nessuna procedura. Ero esonerata da qualsiasi ospedale, almeno che..” disse Amelia bloccandosi a metà frase “.. Non entrassi in terapia” concluse Callie avendo gia capito di cosa si trattasse, era molto frequente tra i medici, l'abuso di farmaci, o altro era davvero una storia comune “Sai è non è una cosa normale ma è piu comune di quanto sembri, il nostro è un lavoro stressante, ci muoiono pazienti davanti agli occhi ogni santo giorno” cercò di trovare una giustificazione “Sai ho deciso io di fare il medico, ho deciso io di avere davanti tutte le mattine lo stesso spettacolo, non ci sono giustificazioni. Mi ha portato via troppo” disse perdendo un attimo il controllo di se stessa “Il lavoro, la mia famiglia, il mio ragazzo” e solo quando pronunciò l'ultima parola Callie afferrò il vero argomento di quella conversazione “Qui è diverso, qui tu sei apposto, sei pulita da quanto? Due, tre, cinque anni?” chiese Callie mettendole una mano sulla spalla “Sono pulita da un po” rispose lei “Allora qual'è il problema? Non sei destinata a rivivere il tuo passato. Sei un neurochirurgo con le palle, sei una tosta, non puoi guardarti indietro e temere che il passato ti raggiunga. Non succederà.” rispose Callie riuscendo a conquistare quella strana ragazza dai capelli neri e gli occhi azzurri. Amelia non era come tutti, era espansiva ma incredibilmente chiusa, era sempre sorridente ma in costante conflitto con se stessa, era disponibile per tutti ma appena rimaneva sola veniva sopraffatta da quei problemi che per tutto il tempo aveva ignorato “Grazie Callie” il chirurgo ortopedico si alzò e non potette che riflettere su cio che aveva appena finito di dire, ci credeva davvero a quelle parole, ma era incredibilmente strano come lei non riuscisse ad applicare quei concetti alla sua di vita. Il passato non ti può raggiungere disse. Eppure era in continua ricerca di rievocare quel passato che la faceva sentire incredibilmente viva. Quel passato che la faceva sorridere. Ma non poteva piu mentire a se stessa, quel passato era davvero troppo lontano per riuscire a raggiungerla, e per quanto lei lo desiderasse non ce l'avrebbe mai fatta. Quel passato che per Callie aveva un aspetto molto simile a quello di Arizona non poteva piu ritornare. In quel momento perse il controllo che aveva sulle sue lacrime e una dopo l'altra cominciarono a rigarle le guance.

 

Lei non conosceva nessuno in quell'ospedale che potesse in qualche modo accorgersi di quella tristezza costante nei suoi occhi “Callie che ti prende?” disse Mark sbucando dal nulla quando sentì Callie singhiozzare nella stanza degli strutturati, lei pensava di essere sola probabilmente “Niente, un paziente” mentì lei per non mostrarsi cosi difronte al suo uomo “Non me la dai a bere signorina” disse lui prendendola per le spalle e alzandole il viso in modo che i loro occhi si incastrassero “E' lei. E' ovunque. Loro sono ovunque. Il mio passato non mi raggiungerà mai, sono scappata lontano, troppo lontano e per troppo tempo. Probabilmente il mio passato mi ha persa di vista” disse lei ma chiaramente Mark non riuscì a seguire molto il discorso “Passato? Raggiungerti? Di che cavolo stai parlando?” chiese Mark cercando in qualche modo di calmarla “Non sei d'accordo? Il passato non può raggiungerci, lei era il mio passato, lei rappresenta la maggior parte dei miei ricordi, lei è tutto cio che ricordo della mia adolescenza. Ma lei è il passato, e non mi raggiungerà piu. Dopo di me per lei sono arrivate altre persone. Rose. Lauren. E chissà quante altre. Il passato è nel passato che deve stare” continuò Callie con le mani che si contorcevano sotto gli occhi di Mark “E' vero il passato è passato, ma cio non significa che tu non possa fare niente per ritornare ad essere felice” rispose Mark ben consapevole di quale fosse la felicità di Callie “Si ma è lei la mia felicità” quella frase forse la disse a voce un po troppo alta, sentì sbattere la porta alle loro spalle

 

Sloan, devo fare rapporto ad Hunt? Come mai non sei in reparto?” chiese Lauren appena entrò nella stanza, era chiaro che aveva sentito cio che Callie aveva appena detto “Sono in pausa” rispose lui ringhiando, Lauren non aveva nessun diritto di comandarlo a bacchetta, non era uno specializzando, erano entrambi strutturati, colleghi alla pari e lui non lasciò che lei prendesse il sopravvento, soprattutto avendo Callie davanti in quelle condizioni “Io sono il capo reparto e vorrei che tu fossi li in caso di emergenze” disse Lauren arrabbiata, ma mantenendo il controllo, cio che l'aveva fatta infuriare non era di certo il comportamento di Mark, ma cio che aveva appena detto Callie “Mark va, non ti preoccupare di me” disse la mora asciugandosi l'ultima lacrima e lasciandolo andare, lui arrabbiato sbattette la porta e se ne andò

 

Non è stato carino da parte sua dottoressa Boswell” disse Callie frugando nel suo armadietto in cerca del suo pacchetto di sigarette “Penso che lei non sia nella posizione di giudicare. Può essere che io non mi sia comportata in modo carino, ma lei, bhe lei ha fatto e sta facendo di peggio. Lei sta cercando di rubarmi ciò che è mio. La mia famiglia” disse Lauren arrabbiata avvicinandosi sempre di piu a Callie “Non sto cercando di rubarti proprio niente, io sto cercando di non farlo, non so se hai idea di quello che ho passato, probabilmente no, probabilmente tuo padre fa il medico, tua madre l'avvocato, e probabilmente sei entrata di diritto al college e anche nel programma di medicina, i tuoi sanno che sei lesbica” ringhiò Callie, era completamente fuori di se “Davvero vuoi che Arizona ma soprattutto Rose viva con un'assassina. Io non capisco come tu abbia fatto a mantenere l'affidamento di tua figlia” Callie a quelle parole perse completamente il controllo e gli mollò uno schiaffo che fece indietreggiare Lauren “TU NON SAI NIENTE” continuò spingendola “Tu sai solo scappare, scappi dalle tue cazzate, scappi anche dalla donna che oggi dici di amare, scappi dalla vita che avevi, sei scappata da qualsiasi cosa, non puoi pretendere che quando torni sia tutto come l'avevi lasciato” disse Lauren provocandola, nei suoi occhi non c'era paura, solo voglia di spingere al limite Callie in modo che lei poi finisse nei guai, ma, anche se un po in ritardo, questo lo capì anche il chirurgo ortopedico e indietreggiò cercando di calmarsi “Non pretendevo di trovare tutto esattamente identico a come l'ho lasciato, ma non puoi biasimarmi se dico che quello che vedo non mi piace. Tu non sei la donna adatta a lei, e soprattutto non sei la donna adatta a fare da seconda madre a Rose” disse Callie sapendo di irritarla e forse anche di ferirla “E chi sarebbe la giusta donna? Tu? Cosa le insegneresti? A uccidere un ragazzo e scappare riuscendo addirittura a far incolpare un altra persona? Bell'insegnamento, davvero ottimo per la vita” disse Lauren con quell'aria da dura che non le stava proprio “Tu non sai niente di me, non sai perche sono andata in Europa, non sai perche ho lasciato Arizona, non sai niente quindi non puoi parlare” disse Callie calma e composta “Allora spiegamelo” disse lei incrociando le braccia e mettendosi comoda come se Callie avesse intenzione di raccontarle la sua storia “Perche dovrei spiegartelo a te, e sono anche troppo impegnata per perdere il tempo cosi” disse Callie oltrepassando Lauren dirigendosi verso la porta “E ecco ancora” disse Lauren senza guardarla “Sei brava sai, scappi come nessun altro” continuò, Callie si voltò “Non sono scappata, sono andata via per proteggermi e per proteggerla, io non ho fatto niente, sono stata incastrata. Non sono tornata appena trovarono il vero colpevole non per strane ragioni, ma per paura, per paura di cio che avrei potuto trovarmi davanti. Magari lei sposata, innamorata e quindi ho aspettato di concludere gli studi e sono tornata solo in quel momento” disse Callie aprendo la porta e lasciandola da sola. Si era stancata, aveva quelle sigarette nella tasca, sapeva che non doveva fumare, era un medico e sapeva che non poteva farlo, al primo cestino le buttò e sapeva bene dove sarebbe dovuta andare. Sapeva che era da sola e che avrebbe potuto dirle tutto.

 

 

Calliope” disse Arizona appena Callie entrò nella sala operatoria “Hai bisogno di un consulto?” chiese Arizona sorridendo, era tornata al lavoro ed era felice “Meriti qualcuno che voglia volerti sul serio” disse Callie all'improvviso “Come scusa?” chiese la bionda lasciando il bisturi “Avevo paura, non sono tornata perche avevo paura, io entro nella vita delle persone e poi non riesco piu ad uscirne. Avevo solo paura di essere capace ad uscire” disse Callie abbassando lo sguardo “E sei uscita?” chiese Arizona spaventata da quella che avrebbe potuto essere la risposta “Ti cerco ovunque, ti ho cercato dove non dovevo cercarti. Ti ho cercato nonostante io fossi l'unica a non poterti cercare. Ti ho cercato senza motivo e anche quando ce n'era almeno uno valido. Ti cerco ancora, credi che io possa ritenermi fuori dalla tua vita?” chiese Callie mettendole il suo cuore tra le mani “Con il tempo si dimentica” disse Arizona davanti a tutte quelle infermiere che a quella frase iniziarono a chiacchierare “E' che, io sono una stupida. Una di quelle che credono ancora nei sorrisi, quelli veri intendo, quelli contagiosi, quelli che finisco con un bacio. Una che crede che il passato possa in qualche modo ritornare” disse Callie guardandola negli occhi “E fa sempre un po’ paura accorgersi di quanto siamo facilmente sostituibili” continuò la mora mantenendo gli occhi neri su quelli azzurro di Arizona “Facilmente sostituibili? Facilmente? Ecco, FACILMENTE, non è la parola che userei. 15 anni Callie, 15 anni non è facilmente” disse Arizona, avrebbero potuto ricostruire la loro storia ma il problema stava ancora li, quando Callie lasciò Arizona all'aeroporto, Arizona si era sentita tradita dall'unica persona dalla quale non se lo sarebbe mai aspettato e probabilmente lei non l'aveva ancora superato “Ti volevo dire che a volte volevo prendere quel telefono e perdonami se non ho avuto il coraggio di farlo, ti volevo dire che a volte avrei voluto lottare, ma non sapevo se ci fosse qualcosa per cui lottare, ti avrei voluto far vedere che ne valeva la pena, ricominciare. Sono così facile da dimenticare?” chiese Callie alla fine della sua riflessione “No Callie no, no no no, non sei facile da dimenticare, non sei per niente facile, non sono ancora riuscita a dimenticarti. Ma non posso neanche dimenticare il modo in cui te ne sei andata” disse lasciando che le guance si bagnassero con le sue lacrime “Dimmi che ti manco. Dimmi che quando mi incontri nel corridoio e mi guardi, avresti voglia di venire là e abbracciarmi. Che le domeniche vorresti passarle solo con me. Che prima di addormentarti, mi pensi, e vorresti che fossi lì. Dimmelo Arizona e io, ti giuro,ti giuro, non ti lascerò mai piu in un aeroporto senza spiegazioni” disse Callie senza abbandonarla di nuovo “Mi lascerai all'aeroporto di nuovo solo che la prossima volta mi darai delle spiegazioni?” disse Arizona sorridendo e facendo sorridere Callie “Sto sorridendo” concluse Arizona, lei era un'ottima ascoltatrice, e Callie in quel momento seppe esattamente cosa fare, si avvicinò alla bionda, le accarezzò il viso “Dio quanto sei bella” disse facendola sorridere di nuovo, erano nervose, incredibilmente nervose ma era li che entrambe sapevano sarebbero arrivate. Callie avvicinò il viso a quello di Arizona e le loro labbra si sfiorarono e furono pervase da quella cosa che da sempre le univa, la voglia di stare l'una con l'altra. Per sempre.

** VI CAPITA MAI DI DARE UN CONSIGLIO A QUALCUNO SENZA PERO' APPLICARLO ALLA VOSTRA DI VITA, LA CONSIGLI PERCHE SAI CHE E' UNA COSA GIUSTA MA NON RIESCI A METTERLA IN PRATICA? ECCO L'HO VOLUTO RIPORTARLO, CALLIE SA COSA SIGNIFICA PASSATO, AMELIA TEME CHE IL SUO PASSATO LE CONDIZIONI IL FUTURO.. COSA NE PENSATE DELLA LORO CONVERSAZIONE.. AMELIA E' IL MIO PERSONAGGIO PREFERITO DOPO CALLIE E ARIZONA, MI E' SEMPRE PIACUTA ANCHE AI TEMPI DI PRIVATE PRACTICE, MI PIACEVA IL RAPPORTO CON ADDIESON, E VORREI CHE SI RITROVASSERO NELLA PROSSIMA STAGIONE.. HO DATO UN PO DI SPAZIO ANCHE A LEI IN QUESTO CAPITOLO SPERO CHE NON VI DISPIACCIA.. 
E DEL DISCORSO DI CALLIE E LAUREN CHE NE DITE? HO PROVATO AD USARE UNA SUPER CATTIVERIA DA PARTE DI LAUREN E DA UNA REAZIONE MOLTO MATURA DA PERTE DI CALLIE, VOI COSA NE PENSATE? 

E POI IL GRAN FINALE CALZONA, VI E' PIACUTO QUESTO CAPITLO? 
SPERO DI SI;) 

GRAZIE A TUTTI I LETTORI E LE LETTRICI, SPERO CHE CONTINUIATE A LEGGERE QUESTA FF:) 

M♥ 

  
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