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Autore: Silvi_MeiTerumi    24/07/2015    3 recensioni
L'unico modo affinché la società sopravviva è che ognuno occupi il posto che gli spetta.
Il futuro appartiene a coloro che sanno qual'è il loro posto.
Ma bisogna stare attenti, non ci si può fidare di nessuno, sopratutto negli Intrepidi.
*
"Non dovresti essere qui, non è il tuo posto" scandisce bene quelle parole, affilate come coltelli, prima di spingermi contro il muro.
"E tu? Sei sicuro che questo sia il tuo posto?" gli pongo quella domanda che lo fa immobilizzare. Non avevo mai visto insicurezza nei suoi occhi. Pensavo che non sapesse nemmeno cosa fosse.
*
Cosa succede quando una guerra comincia?
Cosa può accadere se si decide di stare dalla parte sbagliata?
(Eric x Nuovo Personaggio)
Genere: Azione, Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Eric, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Break Free

 
 
 

Prologo.
 
Se pochi giorni prima mi avessero chiesto quale sarebbe stata la mia scelta, non avrei esitato a rispondere ‘Pacifici’, ma ora è tutto cambiato.
Infondo, è da quando sono in fasce che vivo tra i campi e le case fatte di legno, da sempre vivo immersa nella tranquillità assoluta, dove gli unici rumori che si possono sentire sono lo scorrere dell’acqua e i grilli la notte.
Già, non avrei esitato, in passato.
Ma ora mi ritrovo a fuggire dagli sguardi sorpresi della mia famiglia, avanzando verso la mia nuova fazione.
Gli urli e i fischi di accoglienza sono troppo chiassosi e mi ritrovo immersa in tutto quel nero.
Un ragazzo mi cede il suo posto a sedere e non faccio a meno di guardare alla mia destra, dove il suo sguardo sembra deluso a non vedermi più accanto a lei.
Cerco di non darci peso, la scelta che ho fatto è per un buon motivo.
Provare qualcosa di nuovo non è da condannare, provare l’ebrezza del rischio è nella natura umana, aver scelto gli Intrepidi è una scelta coraggiosa.
 
“Sophie, aspetta un attimo” la sua voce mi raggela sul posto.
“Johanna” riesco solo a sussurrare il suo nome, i suoi occhi fissi nei miei mi fanno sentire in colpa, e molto.
“E così ora diventerai un’ Intrepida” afferma sorridendomi facendo qualche passo verso di me. Ora sembra più tranquilla.
“Spero che tu e gli altri accetterete la mia decisione” dico abbassando il viso, da un lato mi vergogno ad averli abbandonati così.
“Non devi preoccuparti per noi, cara. Però tu stai attenta. Il mondo degli Intrepidi non è come il nostro. Li la violenza è all’ordine del giorno. Ma sappi che sarai sempre la benvenuta” mormora stringendomi a sé.
Sento gli occhi inumidirsi, Johanna è stata come una mamma per me.
Mi ha insegnato tante cose e mi ripeteva che ero fatta di materiale fragile, come il vetro, e dovevo essere protetta, aveva fatto una promessa.
E fino ad allora aveva dato azione alle sue parole.
“Ora va, e sii coraggiosa” dice con il suo tono comprensivo incitandomi a raggiungere la mia nuova famiglia.
 
Corro a perdifiato per raggiungere il treno in corsa, devo farcela, non posso arrendermi già adesso.
Con uno slancio afferro il manico dello sportello e mi trascino dentro il vagone oramai già affollato.
Posso sentire il cuore esplodere nel petto e cerco di prendere ossigeno, non sono abituata a correre così veloce.
“Wow, una Pacifica negli Intrepidi?” una voce alla mia sinistra mi fa voltare incuriosita.
A parlare è una ragazza dalla carnagione scura e i capelli neri fino alle spalle. Dall’abbigliamento riconosco che è una Candida. Mi fissa con un sorriso e allunga la sua mano verso di me.
“Christina, piacere” si presenta “Sophie” dico solo osservandola.
“Io invece sono Beatrice” la ragazza accanto a lei mi guarda imbarazzata, portandosi la mano nei capelli.
“Bhe, eccoci qua” prende parola Christina “ Speriamo di sopravvivere almeno per un giorno” ridacchia guardandoci.
Non posso fare a meno di scuotere la testa, forse riuscirò a farmi delle nuove amiche.
 
“Stanno saltando!” ci avverte Beatrice preoccupata.
Saltando? Dal treno in corsa? Mi sporgo ed effettivamente è così.
I più coraggiosi sono già atterrati sul tetto in sassi di un edificio che troppo velocemente mi sta scorrendo sotto gli occhi.
“Saltiamo insieme” decide Christina indietreggiando per la rincorsa, io e Beatrice la seguiamo a in tre secondi siamo sospese nel vuoto.
Il tutto dura un battito di ciglia e lo capisco quando mi ritrovo a terra, bellamente sdraiata al suolo.
Bell’atterraggio Sophie, penso ironicamente alzandomi e pulendo i vestiti dalla polvere.
Anche Christina e Beatrice non hanno eseguito un bell’atterraggio, stavo pensando che gli Intrepidi volevano già sbarazzarsi di qualcuno non alla loro altezza.
Mi avvicino a loro e dopo esserci guardato tutte e tre negli occhi cominciamo a ridere. In effetti è stato divertente, l’adrenalina provata è stata pazzesca.
“Venite tutti qui!” tuona una voce profonda.
Eseguiamo l’ordine e solo quando mi avvicino capisco a chi mi appartiene.
Alto e muscoloso, i capelli biondi in una piccola cresca e gli occhi color del ghiaccio si muovono sprezzanti su di noi.
“Io sono Eric e sarò il vostro Capofazione” spiega dall’alto del cornicione.
Non aveva bisogno di presentazioni, infondo era conosciuto dalla maggior parte delle persone per la sua brutalità.
L’avevo già visto una volta, nella residenza di Johanna.
Ero probabilmente venuto a fare un controllo, ma so per certo che quel giorno l’aria era improvvisamente diventata fredda e pesante.
Ricordo come era impassibile e gelido nei suoi modi di fare.
Rabbrividii al ricordo e cercai di distogliere lo sguardo dalla sua figura.
“Per entrare dagli Intrepidi questo è l’ingresso” cominciò alzando il mento con fare superiore “ E se non avete il fegato di saltare il vostro posto non è tra di noi” concluse ghignando.
“Cosa c’è sul fondo? Acqua per caso?”
“Lo scoprirete. . . O forse no” non potei fare a meno di deglutire. Ora dovevo pure buttarmi a capofitto?
“Qualcuno deve cominciare, chi va per primo?” domandò scrutandoci uno a uno. Tremai quando posò il suo sguardo su di me, ma fortunatamente lo distolse subito. Per un attimo temetti che mi avrebbe ghiacciato sul posto.
“Vado io” la voce di Beatrice accanto a me mi sorprese, aveva davvero il coraggio di essere la prima?
Si diresse verso il cornicione e dopo una piccola esitazione si lasciò cadere.
Presi un respiro profondo quando Christina mi avvertii che tra poco sarebbe toccato anche a noi andare, sempre che non volessimo finire tra gli Esclusi.
“Allora era vero che c’era una Pacifica ribelle” mi fermai di scatto e cercai di non farmi intimorire.
“S-si” balbettai timorosa di averlo così vicino.
E con solo pochi centimetri che ci distanziavano potevo notare quanto Eric fosse possente.
“Ora salta, muoviti” mi ordinò mettendosi dietro, aspettando il mio salto.
Contai fino a tre e leggera mi lasciai cadere nel vuoto.
Il primo passo verso gli Intrepidi.
 
 
 

CIAO :)

Finalmente mi sono decisa a postare questa mia nuova storia, che come avrete capito ha come protagonisti la dolce Sophie e il nostro amato Capofazione Eric.
Non c’è molto da dire su questo Prologo, è solo l’inizio, e so che è abbastanza noioso perché non succede niente di interessante.
Ma era fondamentale per iniziare ahaha
Che dire, spero apprezziate la storia e che possiate aiutarmi recensendo le cose che non vi piacciono :)
Un’ultima cosa, deciderò se aggiornare o no in base a come va… Perché se non la legge nessuno non ha molto senso continuare..
Al più presto (spero) <3

 

  
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