Cap.5 Nat e Clint
La
bambina teneva sulle spalle una serie di ciocchi di legno, li
sentiva pesare e il sudore le scendeva lungo il viso, facendole aderire
i
capelli rossi al viso pallido.
"Dai
a me, te li porto io" disse Clint. Aveva uno
zaino verde militare sulle spalle.
"Sono
tre mesi che passiamo da una guerra all'altra e ti
hanno anche diviso dai tuoi amici. Il minimo per ripagarti del fatto
che mi
tieni con te, è portare la tua roba" ribatté
secca Natasha. Le iridi di
Clint brillarono di riflessi metallici.
"Ti
devo forse ricordare che hai tentato di scapparmi
decine di volte? Hai fatto impazzire il capitano Logan, ed è
una bella
novità" ribatté Clint. Natasha evitò
una radice e alzò le spalle. Clint
sospirò, alzò gli occhi e li roteò.
"I
bambini di oggi sono complicati" si lamentò. Si
grattò un sopracciglio e le iridi grigie gli brillarono. La
raggiunse e le
afferrò la spalla.
“Senti,
lo so che questo non è il posto migliore per una
bambina”
mormorò. Natasha si scostò e
indietreggiò, corrugando le sopracciglia rosse.
“Scappavi
perché volevi tornare da qualche parte?” chiese.
Natasha strinse più forte i ciocchi di legno.
“In
Russia” ammise. Clint sorrise e le scompigliò i
capelli.
“Magari
una di queste volte ti ci posso portare” disse
gentilmente.