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Autore: Claire Penny    05/08/2015    1 recensioni
Hope Destiny Faith Maria Giovanna Crocifissa Smith ha un passato difficile, un presente non facile, un futuro incerto e un congiuntivo disastrato. Non per niente il posto di insegante di Italiano nella sua classe è sempre stato popolare quanto quello di Difesa Contro le Arti Oscure in Harry Potter, anche se non credo che la cosa l'abbia mai preoccupata. Questo perché le vere priorità nella vita di Hope sono sempre state rompere le palle a tutti quelli che commettono il madornale errore di dire che i suoi capelli sono castani anziché "color cioccolato fondente" e lamentarsi di quanto sia incompresa, sfigata, emarginata, sola...insomma, "tumblr girl".
Okay, okay, la regola era "evitare il sarcasmo". Del resto questa è la storia di Hope Destiny Faith Maria Giovanna Crocifissa Mainagioia Smith, no? La povera diciassettenne depressah e autolesionistah che viene bullizzata dai cinque ragazzi più popolari della scuola e vuole riscattarsi di questa sua vita così penosa, giusto?
No. Sbagliato. Questa è la storia di chi deve avere quotidianamente a che fare con la regina del disagio in persona. Perché Hope Destiny bla bla bla Smith, altri non è che mia sorella.
Genere: Commedia, Parodia, Satirico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, Lemon, OOC | Avvertimenti: Triangolo
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Siccome (non dimentichiamolo!) questa è la storia di Hope, dobbiamo attenerci alla trama standard di cui sono solitamente protagoniste le disagiate dai nomi speranzosi nonostante le vite di merda che fanno (o meglio, che si infliggono).
E ogni storia con una disagiata come protagonista, non può che cominciare con il primo giorno di scuola.
 
Io e Hope abitiamo a Londra da appena quattro mesi, ne abbiamo trascorsi tre in vacanza (di cui uno a San Genoveffo dai miei nonni) e, nonostante ciò, mia sorella – sì, la stessa che si lamenta continuamente di essere sola al mondo – è già riuscita a coltivare una pseudo-vita sociale e trovare la sua perfetta BFF. Si chiama Miley Selena Swift-Lovato ed è una specie di fotocopia di Hope solo in versione più larga e baldracca.
Ovviamente, anche la cara Miley Selena Swift-Lovato segue a sua volta la filosofia di vita delle disagiate e quindi anche lei si lamenta costantemente della sua vita orribile, si taglia con le forbici dalla punta arrotondata e si autodiagnostica le solite patologie comportamentali.
Che poi qualche patologia ce l'hanno davvero sia lei che mia sorella, solo che il disturbo narcisistico di personalità non credo rientri nel manuale della perfetta Tumblah Girl, quindi non è sfruttabile per far parlare di sè sui social. Ma che peccato.
A differenza di Hope però, Selena (io sono una delle poche che preferisce chiamarla con il secondo nome perchè il primo mi ricorda una sotto-sottomarca di merendine, del genere che si trova alla Lidl al costo di venti centesimi a confezione, per intenderci) ha preferito la bulimia all'anoressia, ovviamente senza prima informarsi su cosa comportasse effettivamente e finendo quindi per confonderla con l'obesità patologica.
Infatti, quando l'autobus ci scarica davanti alla scuola, lei e la sua confezione di Oreo stanno aspettando l'arrivo della sua Best Friend all'ingresso dell'istituto.
Quando vede mia sorella, Selena le corre subito incontro a braccia aperte, bocca piena e con un sorriso falso come una banconota da tre euro. O meglio, tre sterline.
-Ciaaao tesoooro!- starnazza Selena, sputacchiando briciole di biscotto ovunque. La sua vocetta è talmente acuta e stridula che certi suoi gridolini credo riescano ad udirli solo i cani e i pipistrelli.
-Ciao, Miley- la saluta Hope in tono distratto.
Le vere Ragazze Speranzose (d'ora in avanti chiamate R.S. Perchè sono troppo prigra per trovare sinonimi o ripetere queste parole all'infinito) non danno mai la completa attenzione a qualcuno o qualcosa. Una parte di loro deve essere sempre focalizzata sui loro tormenti interiori, altrimenti corrono il rischio di accorgersi che al di fuori dei loro pensieri istiga-suicidio esiste un intero universo e, cosa più scioccante, che questo non ruota intorno a loro. Probabilmente per delle ragazze così emotivamente fragili sarebbe davvero troppo dura da accettare, quindi meglio che continuino a preoccuparsi di cose serie come il mare che hanno dentro.
Dio solo sa quanto spesso ho desiderato che Hope e la sua Best Friend 4evah ci annegassero, in quel fottuto mare.
Un mare di falsità, egocentrismo, invidia reciproca e – nel caso di Selena – colesterolo.
 
La cosa divertente del rapporto tra mia sorella e Selena, è che sono caratterialmente identiche:  due stronze che si pugnalano alle spalle a vicenda e che fanno a gara a chi sparge più cattiverie sul conto dell'altra, per poi lamentarsi su Tumblr di come non ci possa fidare nemmeno di chi ci è più vicino e di quanto si sentano tradite, ferite e qualunque altro aggettivo che giustifichi l'uso di una lametta, la quale viene spesso definita la “sola ed unica vera amica”.
Sarò strana, ma ho sempre pensato che se proprio ci si ritrova con un carattere così sociopatico da  non riuscire ad istaurare un rapporto di qualunque genere con un altro essere umano e ridursi a ripiegare sugli oggetti inanimati, tanto vale fare amicizia con qualcosa di davvero utile, come il frigorifero o il condizionatore. Che te ne fai di un taglierino?
 
La mia scuola si chiama London High School e tutto quello che serve sapere su di essa è che fa schifo esattamete come quelle italiane.
Non ho idea di chi gli abbia dato questo nome, ma non credo abbia mai vinto l'Oscar per la più fervida immaginazione. Ad ogni modo, per quanto mi riguarda, potrebbe anche chiamarsi Hogwarts, tanto la materia prima non cambierebbe.
Per la gioia di Hope, qui – ovviamente – non ci sono lezioni di Italiano, quindi il suo latente analfabetismo nei confronti di quella che dovrebbe essere sua madrelingua principale è al sicuro.
Non che in inglese sia molto più ferrata: qualche tempo fa ha postato su Facebook un stato a proposito dei nostri genitori (argomento di cui abusa largamente per sucitare commozione facile e tanti like) che diceva: “I miss they”.
Sono ancora fermamente convinta che l'urlo che mi è parso di udire subito dopo aver letto quella frase appartenesse a Shakespeare, per il quale, giustamente, rivoltarsi nella tomba non poteva essere abbastanza.
 
La mia prima lezione, tanto per continuare sulla linea della giornata di merda, è Algebra. Ora, per farvi un'idea di cosa rappresenti per me questa materia, vi basti sapere che io sto alla matematica come Hope sta ai congiuntivi.
Per fortuna, noto che Zayn mi ha tenuto un posto in ultima fila.
Zayn Malik è uno dei più grandi stronzi che frequentano questo schifo di scuola. Un bastardo, arrogante, ribelle, che se ne frega delle regole, che ruba i soldi del pranzo alle matricole e scarabocchia sui banchi altrui. Un vero bullo.
Nonchè il mio migliore amico.
Quando arrivo lui è lì, con le gambe incrociate sopra al banco, che fa bella mostra dei suoi anfibi da vero duro, i quali si accompagnano al gilet nero con le maniche strappate da vero duro, ai guanti di pelle senza dita da vero duro, e ai Ray-ban che indossa nonostante fuori sia (stranamente) nuvoloso, sempre da vero duro.
Mentre prendo posto, noto che sta sfogliando la sua agenda da bullo nella quale tiene ordintamente annotati tutti i pestaggi e i vari atti di bullismo della settimana.
-Ehi, Malik, a chi fai saltare i denti per inaugurare l'anno?- chiedo.
Zayn sfoglia qualche pagina, poi finalmente si toglie gli occhiali da sole e si degna di guardarmi in faccia.
-Justin, quello di terza. Abbiamo un conto in sospeso da un pezzo-.
Alzo gli occhi al cielo e sbuffo. -Bieber? Ancora lui? Ma quando la finirete?-
Zayn fa spallucce. -Continua ad accusare me e gli altri di avergli rubato il titolo di bullo/puttaniere/svergina-Mary-Sue. Fin tanto che continuerà a volersele prendere da me e dagli altri, per me non c'è problema-.
-Poi? Qualcun'altro?- chiedo annoiata.
-Dopo la scuola Harry aveva programmato un po' di bullismo psicologico verso tua sorella. Qualche suggerimento su come procedere? Qualche nervo scoperto che possiamo sfruttare?-
Sorrido. Ecco, queste sono le notizie che mi rallegrano la giornata.
-Mi affido alla vostra inventiva, tanto si metterà a piangere comunque. Per lei ogni occasione è buona per fare la vittima. Oh, quasi dimenticavo!- esclamo, mettendomi a frugare nella borsa ed estraendone una pen drive.
-Queste sono le foto che mi avevi chiesto. La crème de la crème. Le immagini più compromettenti che sono riuscita a scattare quest'estate a Hope e quella balena spiaggiata di Selena. Usale bene, mi raccomando. Se vuoi un consiglio, guardale a stomaco vuoto: ci sono immagini di Selena in bikini- dico, porgendogli la chiavetta.
Zayn la prende mi sorride complice.
-È sempre un piacere fare affari con te, Erica-.
 
Mentre percorro la strada che mi porterà alla fermata dell'autobus, mi godo lo spettacolo di mia sorella e di quella cretina della sua migliore amica che vengono prese di mira da Zayn e dai suoi amici.
In tutto sono in cinque. In realtà l'aspirazione iniziale di Zayn era quella di fare il bullo solitario ma il professor Cowell, docente di musica, conosciuto dagli studenti come il più bastardo dell'intero corpo insegnanti per via della sua innata capacità di disintegrare fino all'ultima briciola di autostima dei suoi alunni, aveva suggerito a lui e agli altri bulli di formare una gang per massimizzare il loro potenziale.
Così Zayn, Harry, Louis, Niall e Liam si erano coalizzati ed erano nati gli One Direction.
Che nome swag.
Ad ogni modo, anche se Zayn è troppo orgoglioso per ammeterlo, credo che non sia esattamente felice di far parte della suddetta gang. Assieme gli altri tiene in pugno la scuola, ma non ha dimenticato che il suo vero desiderio era quello di essere il cattivo ragazzo solitario, quello che non parla con nessuno, comunica solo tirando pugni e la cui reputazione viene costruita in base alle leggende metropolitane che si spargono sul suo conto. Cose tipo:“ho sentito dire che ha staccato la testa di un pipistrello a morsi”e “Dicono che sua madre fosse la strega sulla quale hanno basato il film The Blair Witch Project”.
-Ehi, Hope, cosa sono quei graffietti sui tuoi polsi? Il gatto ti si è rivoltato contro?- sta dicendo Niall.
-Molto probabile- lo spalleggia Liam. -Dover avere a che fare con una come lei tutti i giorni manderebbe fuori di testa chiunque-
-Ecco, prendilo come un consiglio: se ti uccidi farai tutti più felici. Anche il gatto-.
Risata generale.
-Smettetela!- grida Hope, voltandosi all'improvviso e scontrandosi di conseguenza con Harry, il quale non la prende bene.
Sul gruppo cala il silenzio più assoluto. Il brunetto dal capello scompigliato ad arte afferra mia sorella per le spalle e la sbatte contro il muro accanto al quale stiamo camminando.
-Ascoltami bene, puttanella- le dice, con il volto a pochi centimetri da quello di Hope, la cui espressione fa trasparire tutto il suo...desiderio? Ma che cazz...?
-Sappi che qui comandiamo noi e facciamo quello che ci va- continua. -Se ti permetterai ancora di alzare la voce con noi, potremo non limitarci alle parole. Chiaro, stronzetta?-
Puttanella? Stronzetta? Harry, sei serio? Enzo Miccio usa termini più virili e probabilmente sarebbe anche in grado di incutermi più soggezione.
-Lasciami...- farfuglia mia sorella in tono supplichevole e improvvisando un'altra crisi di pianto.
Ma perchè non va a fare l'attrice? La sua capacità di piangere a comando le farebbe senz'altro fare carriera.
Harry l'accontenta ma, prima di andarsene, la mette in guardia.
-Stai molto attenta, Hope Smith!-.
Hope si lascia scivolare sul muro fino a ritrovarsi seduta per terra, dopodichè comincia a frignare. Che gesto tremendamente melodrammatico. Quasi mi piange il cuore. Quasi.
Selena si precipita subito dalla sua Best per consolarla e quest'ultima ne approfitta largamente, come al solito, signhiozzando come una bambina di cinque anni alla quale è stato negato il giocattolo che voleva e chiedendo ad alta voce per quale motivo Harry e gli altri ce l'abbiano così tanto con lei.
-Perché sei una ragazza troppo buona, bella, brava e gentile. Quelli come loro amano tormentare le persone che credono migliori di loro- le spiega Selena.
L'aria è talmente satura di leccaculaggine e falsità che mi trattengo miracolosamente dal vomitare anche il cenone di capodanno del 2002.
 
Circa un'ora dopo essere tornata a casa, sento mia sorella gridare dalla sua stanza e poco dopo capisco il perchè. Una pagina di Facebook che tutti a scuola conoscono, chiamata “Gli sfigati della London High School” ha pubblicato alcune foto ritraenti Harry che sbatte Hope al muro. Lei ha stampata in faccia l'ultima delle espressioni con cui una patita delle foto da pseudo-modella come lo è lei vorrebbe essere taggata, Harry invece è venuto abbastanza bene. Ha molto l'aria del bello&dannato che fa attizzare le zoccolette della mia scuola.
La cosa divertente è che nonostante sia garantita la privacy a chiunque invii foto o informazioni alla pagina, io so perfettamente chi ha scattato quelle foto corredate dalla didascalia La pateticità di Hope Smith non ha mai fine e sono sicura che lo sappia perfettamente anche mia sorella.
Selena, come volevasi dimostrare.
L'amicizia è davvero una cosa meravigliosa.
 
*Nda: Salveeee! Scusate il mio ritardo nell'aggiornare ma al momento sono senza connessione e per pubblicare devo ricorrere al computer della mia compagna di disagi Elena (a cui devo un gelato e un milione di favori circa).
Ebbene, Erica è molto più stronza di quanto avessi immaginato quando ho iniziato a scrivere questa storia e, se devo dirvi la verità questo suo risvolto perfido mi piace. Fatemi sapere se siete del mio stesso parere o meno ;)
Cercherò di aggiornare al più presto, nel frattempo ringrazio chiunque stia seguendo questo piccolo tentativo di ribellione al disagio nel quale le bimbeminkia vorrebbero confinarci.
EFP LIBERO!*
   
 
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