CAPITOLO 1
Doveva essere una missione
come tante, ma non la scorderò mai.
Io e il resto della
squadra fummo mandati su P5x-269 per conoscere e instaurare una possibile
alleanza con una nuova popolazione nota come Alisei.
Io e
Daniel avevamo l’incarico di
apprendere il più possibile sugli Alisei per poi riferire al Generale Hammond e
ai suoi superiori per valutare bene le tecnologie che potevamo offrire e che
potevamo ricevere in cambio, mentre il Colonnello e Teal’c giravano per la
città per scovare eventuali problemi che metterebbero a rischio la missione
della squadra.
Dopo quasi 24 ore io e Daniel eravamo a pezzi, non saremo mai riusciti ad
apprendere in così poco tempo una simile quantità di informazioni sulla storia,
le tecnologie e altro riguardante gli Alisei.
Facemmo una breve pausa e
nel frattempo ci raggiunsero anche il Colonnello e Teal’c.
Ci riferirono che la città
era tranquilla, non notarono niente di strano durante l’esplorazione, mentre io e Daniel esponemmo invece quello che avevamo scoperto
sulla popolazione; eravamo anche costretti ad ammettere che il tempo a nostra
disposizione non era molto, così convincemmo il Colonnello a contattare il
Generale.
O’Neill provò a spiegare la situazione a Hammond, ma a
causa delle pressioni ricevute ordinò il nostro rientro immediato alla base per
riferire le scoperte fatte nelle ultime 24 ore.
Io e
Daniel eravamo delusi ma
sollevati allo stesso tempo; delusi perché eravamo certi di poter scoprire
molto altro ancora su quella popolazione, ma anche relativamente sollevati
perché dopo aver terminato il briefing che ci attendeva al nostro ritorno alla
base, avremmo avuto del tempo per riposare.
Passò una settimana, quando improvvisamente
lo Stargate si attivò.
A chiamarci era stato
Kora, il rappresentante degli Alisei, che chiedeva aiuto perché una razza
aliena sconosciuta li aveva attaccati distruggendo molte città del pianeta.
L’sg1 fu mandata in avanscoperta, ma io sentivo che
da lì a poco sarebbe successo qualcosa.
Appena usciti dallo Stargate trovammo Kora ad attenderci,
ma assieme a lui vi era anche un esercito di Jaffa al servizio di Ba’al.
Jaffa: la famosa squadra
SG1!
Jack: già! Che bella sorpresa trovarvi qui ragazzi!!
Jaffa: posate le vostre
armi a terra
Jack: non ne possiamo parl….
Jaffa: ho detto le armi a
terra, muoviti!
Jack: va bene, non c’è bisogno che ti scaldi tanto!
Il Colonnello mentre
parlava provava ad escogitare un piano per liberarci, mentre il
Jaffa mi lanciò un occhiata prima di avvicinarsi e mi passò una mano fra i
capelli.
Io rabbrividii al pensiero
di essere anche solo sfiorata da un essere simile.
O’Neill decise allora di intervenire.
Jack: hei, stai alla larga da lei lurido verme
Jaffa: e perché dovrei, è
così bella!
Jack: levale le mani di dosso, altrimenti….
Non fece in tempo a finire
la frase che un Jaffa colpì Jack al volto con una
lancia Goa’uld.
O’Neill cade a terra, mentre la ferita al volto iniziava a
sanguinare.
Io mi avvicinai per
sincerarmi delle sue condizioni, ma lui nel tentativo di rialzarsi per reagire
perse i sensi.