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Autore: _malikseyes    07/08/2015    9 recensioni
“Fallo per me. E' il calciatore più forte della squadra e la sua immagine deve essere perfetta. Alla società non vanno bene le foto con una ragazza diversa ogni sera e i suoi comportamenti. Dobbiamo trovargli una ragazza che sappia tenergli testa almeno per un po'. Si tratta di qualche mese, il tempo di far capire che è cambiato e poi finirà tutto”
In che guaio mi stavo cacciando?
Sarei stata la fidanzata di Jonathan Filippi, il calciatore più forte del momento e la persona più arrogante al mondo.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Da: Jonathan
Scusa pulce, ma nemmeno oggi possiamo vederci! Mi ha appena chiamato Michele dicendomi che ho una conferenza, scusami ancora!
 
A: Jonathan
Tranquillo, insomma non ci vediamo solo da quattro giorni e questa è solo l’ennesima volta che mi dai buca :)
 
Da: Jonathan
Sei arrabbiata? Sai che non è colpa mia..
 
A: Jonathan
Ti sembro arrabbiata? Non lo sono. 
 
Da: Jonathan
Ah, per fortuna! Ci sentiamo per messaggi <3
 
“Per fortuna? Ha davvero detto “per fortuna”? Jonathan Filippi sei un fottuto stronzo che non capisce le ragazze” dissi buttando il telefono sul letto irritata.
“Con chi stai parlando, sorellina?” disse Ciro mentre passava davanti camera mia.
“Da sola! Sto uscendo pazza e parlo da sola” dissi sbuffando.
Ciro si fermò davanti camera e alzò un sopracciglio.
“Va tutto bene?”
“Tutto una meraviglia! Ora vado a farmi una passeggiata prima che commetto un fottuto omicidio, torno stasera” dissi recuperando telefono e borsa e uscendo di casa.
“Ma che succede” commentò stranito Ciro mentre uscivo da camera mia. “Ah, che esseri complicati che sono le donne..” disse infine.
 
“Au, non sono a Napoli! Ho accompagnato Teo da alcuni suoi amici che abitano a Salerno” disse la mia migliore amica.
“Ma come Niki? Ed io ora cosa faccio?” dissi piagnucolando.
“Jonathan?”
“Hai osato nominare quell’essere odioso?” dissi innervosendomi.
“Avete litigato?”
“No, ma il signorino non si fa vivo da quattro giorni e continua a darmi buca” dissi sbuffando.
“Hanno appena vinto il Triplete, è impegnato!”
“Una mezz’ora per la sua ragazza non la trova? Basta, non parliamo di quel deficiente. Ti lascio con Teo e i suoi amici, ci vediamo domani” dissi per poi attaccare subito ed entrare in un bar a caso.
 
Il Napoli aveva vinto il Triplete, ovvero aveva vinto tre competizioni in un anno (Champions, Coppa Italia e Campionato Italiano), ero felicissima per questo. Ci furono dei festeggiamenti incredibili a Napoli, nessuno se lo aspettava. Era una cosa impensabile. Eravamo tutti felici e in città si continuava a festeggiare. Jonathan era considerato sempre di più una divinità in città dato che aveva segnato il goal decisivo in entrambe le finali. Era sommerso da interviste, conferenze e robe così. Mi mancava il mio ragazzo, soprattutto dopo quello che era successo tra di noi a Berlino mi sentivo più legata a lui.
“Ciao! Cosa ti porto?” chiese il cameriere risvegliandomi dai miei pensieri.
“Uhm, ciao.. Un caffè macchiato, grazie!” Il ragazzo mi sorrise ed andò via.
Sbuffai, presi il telefono e andai su Instagram mentre aspettavo il mio caffè.
“Ti dico che è lei!” disse una voce femminile che attirò la mia attenzione.
“Ma sei sicura? Nelle foto sembra più magra” dissi un’altra voce femminile.
Alzai gli occhi al cielo.
“Ti dico che lei è Aurora Esposito, la fidanzata di Jonathan Filippi” disse l’altra voce sicura.
“Secondo me non è lei e se fosse così Jonathan ha dei gusti orrendi” commentò l’altra.
“Fidati è lei!”
Con fare scocciato mi girai verso di loro e sorrisi falsamente.
“Ciao, piacere sono Aurora Esposito, la fidanzata di Jonathan Filippi. Ti ringrazio per avermi detto che nelle foto sembro più magra e che il mio ragazzo ha dei gusti orrendi” mi fermai e sorrisi ancora più falsamente. “Consiglio una cosa ad entrambe: se volete parlare male di una persona che è vicino a voi fatelo a bassa voce.” Detto questo mi girai e tornai a guardare scocciata le foto su Instagram. Le ragazze imbarazzate andarono via subito dopo il mio discorso.
“Posso dirti una cosa?” chiese il cameriere mentre posava il caffè sul tavolo.
“Dimmi pure.”
“Sei stata fantastica con quelle ragazze, sono scappate via rosse per la vergogna” disse ridendo.
“Grazie mille, mi avevano scocciato” dissi ridacchiando.
“E comunque nelle foto non sei più magra” disse per poi farmi l’occhiolino e per poi andare via.
Lo fissai perplessa mentre andava via. Decisamente non ero in vena per pensare a quel cameriere che aveva appena provato ad avere un flirt con me. Cercai di muovermi a prendere il mio caffè, pagai velocemente e andai via.
 
Da: Jonathan
Sono riuscito a liberarmi per stasera! Pizza a casa mia? :D
 
Ero ancora arrabbiata con lui e quindi decisi di ignorare il messaggio e di posare il mio telefono in borsa.

 
Da: Jonathan.
Devo ricordarti che iMessage mi dice quando hai letto il messaggio? Perché mi ignori?
 
Maledetti iPhone. Sbuffai, lo ignorai e continuai a camminare per le strade di Napoli.
Mi innervosii quando il mio telefono cominciò a squillare a pressione. Scocciata vidi il nome di Jonathan sullo schermo e risposi.
“Dimmi.”
“Perché non rispondi ai messaggi?” disse subito la voce calda di Jonathan.
“Non mi va” dissi fermandomi a guardare una vetrina.
“Dove sei?”
“In giro.”
“Con chi?”
“Da sola” dissi infastidita.
“Per stasera allora?” chiese.
“Jonathan, ti avverto ora, se osi darmi buca anche stasera ti ucciderò” dissi minacciandolo.
“Lo sai che non è colpa mia” disse sbuffando.
“Non mi importa.”
“Sei arrabbiata!” esclamò dal nulla.
“Non lo sono” dissi alzando gli occhi al cielo anche se lui non poteva vedermi.
“Aurora quello è il tuo tono arrabbiato! Mi hai mentito prima dicendomi che non eri arrabbiata” disse confuso.
“E tu sei un coglione che non capisce le ragazze! Ci vediamo alle otto sotto casa mia” dissi per poi attaccare.
 
“Aurora, c’è Jonathan in salotto da mezz’ora! Quanto vuoi farlo aspettare?” disse mia madre bussando alla mia porta.
“Mi sto preparando, non stressarmi” dissi sbuffando e prendendo i miei vestiti.
“Au, posso entrare?” chiese Jonathan bussando.
“Se proprio vuoi” dissi cercando una maglia decente da mettere.
Lui entrò e si avvicinò a me.
“Quanto mi sei mancata, pulce” disse abbracciandomi. Avevo sentito tantissimo la sua mancanza ma per colpa della rabbia non ricambiai il suo abbraccio.
“Devo vestirmi” dissi staccandomi e andando in bagno con i vestiti.
Mi vestii in due minuti, misi un semplice pantaloncino con una maglia a righe. Amavo le righe.
 
“Aurora non dirmi che sei ancora arrabbiata” disse Jonathan entrando a casa sua.
Il viaggio in macchina era stato silenzioso. Nessuno dei due aveva aperto bocca, non avevo voglia di parlare con lui.
“Secondo te?” dissi andando verso il salotto.
“Oh andiamo, ho aspettato mezz’ora a casa tua! Siamo pari” disse sbuffando.
“Siamo pari? Jonathan sono quattro fottuti giorni che mi dai buca!” dissi buttandolo sul divano. “E’ così difficile trovare una mezz’ora per la tua ragazza?” dissi cominciando a prenderlo a pugni. “Mi sei mancato tantissimo, ti odio per questo” dissi smettendo di dargli pugni e guardandolo.
“Pulce..Ho fatto di tutto per trovare un po’ ti tempo per noi ma ero troppo impegnato, la sera tornavo a casa e crollavo subito. Mi dispiace, avrei voluto passare più tempo con te. Soprattutto volevo condividere con te la mia felicità. E’anche grazie a te se quest’anno ho dato il massimo” disse avvicinandosi a me e abbracciandomi. Questa volta ricambiai l’abbraccio e finalmente lo baciai.
“Non posso non amarti” dissi per poi baciarlo ancora e ancora.
 
“Stasera dormi qui?” chiese Jonathan mentre mangiava la sua pizza. Da quando conoscevo Jonathan mangiavo solo pizza.
“Lo chiedi tu a mio padre?” chiesi ridacchiando.
“Eddai, digli che vai a dormire da Nicole” disse facendo la faccia da cucciolo.
“Dopo gli mando un messaggio” dissi mangiando una patatina.
“No, ora” disse deciso.
“Sto mangiando” dissi alzando gli occhi al cielo.
“Allora lo faccio io” disse prendendo il mio telefono.
“Papà, Jonathan mi ha lasciato da Nicole, ha litigato con il fidanzato. Posso restare a dormire qui?” disse Jonathan leggendo il messaggio che aveva appena inviato.
“Sei diabolico” dissi ridendo.
“Tutto per stare con te” disse per poi darmi un veloce bacio a stampo. “E ora muoviti a mangiare che voglio uscire” disse sorridendo.
“Ma sono le dieci e mezza e sono vestita di merda per uscire!” dissi lamentandomi.
“Perché voi ragazze quando siete con i vostri fidanzati non vi curate mentre quando uscite con gli altri siete tipo top model? E comunque non sei vestita di merda ora!”
“Perché tu sei il mio ragazzo e già ti piaccio, quindi perché dovrei prepararmi per te?” Spiegai come se fosse la cosa più ovvia del mondo.
“Questa cosa non ha senso! E poi sono geloso, non puoi essere troppo bella” disse sbuffando.
“Ma stai tranquillo che nessuno mi ruba” dissi ridendo.
“Sei bellissima, tutti ti vorrebbero” disse imbronciato.
“Ma io voglio solo una persona! E ora lasciami mangiare in santa pace” dissi sorridendo.
 
“Jonathan stiamo camminando da quasi mezz’ora, sono stanca” piagnucolai.
“Oh andiamo, abbiamo appena cominciato” disse ridacchiando.
“Jonathan Filippi, ti ammazzo se non ti fermi subito” dissi fermandomi. Lui si fermò e sbuffo.
“Salta sulle spalle” disse semplicemente.
“Cosa?” dissi guardandolo male.
“Salta sulle mie spalle” disse di nuovo.
“No! Peso” dissi contraria alla sua idea.
“Sei una piuma, muoviti” disse sbuffando.
Titubante saltai sulle sue spalle e mi aggrappai a lui stile koala.
“Dove andiamo?”chiesi per poi mordergli l’orecchio.
“Pulce, da quanto sei diventata cannibale?” disse ridendo. Alzai gli occhi al cielo e mi unii alla sua risata.
“Comunque andiamo in un bar, ci raggiungerà anche Insigne!” disse ridendo.
“Va bene, però puoi essere un po’ più veloce? Ho appena visto una formica superarci” dissi per farlo innervosire.
“Ora ti faccio scendere” disse fermandosi.
“No, che non lo fai” dissi prima di lasciargli un bacio sul collo.
“Mmh, quanto amo i baci sul collo!” disse per poi ripartire.
 
 
Jonathan mi fece scendere all’entrata del bar. Avevo già adocchiato Insigne ad un tavolino. Era così carino.
“Lorenzo! Come stai?” dissi una volta vicina a lui.
“Possibile che ti fai sempre più bella? Io sto bene, tu?” disse sorridendo e abbracciandomi.
“Bene anche io, grazie!”
“Se solo non sapessi che sei sposato e hai un figlio, sarei geloso” disse Jonathan sorridendo.
“Mister Simpatia è qui” disse Insigne salutando il suo migliore amico. Quei due erano fantastici insieme.
“Nanetto, quasi non ti vedevo” disse Jonathan prendendosi gioco del suo migliore amico.
“Puoi attaccarmi solo sulla mia altezza e puntualmente lo sai, bastardo” disse Insigne ridendo.
Si avvicinò la cameriera che prese i nostri ordini.
“Comunque, io e Mertens siamo stati contattati dal Real Madrid” disse abbassando la voce.
“Cosa? Ma è fantastico?” dissi felice. Era davvero fantastico.
“Mmh si, ma credo di restare al Napoli. Insomma è la squadra della mia città e non me la sento di andare via” disse Insigne pensieroso.
“Invece tu, Than, hai ricevuto qualche contatto?” chiesi girandomi verso il mio ragazzo che fino a quel momento se ne stava in silenzio. Di colpo sbiancò e cominciò ad innervosirsi. 
Stava per cominciare a parlare ma venne interrotto da alcuni tifosi che si avvicinarono per una foto. Dannati tifosi che lo raggiungono sempre nei momenti meno opportuni.
“Ci vediamo presto, Lorenzo! Grazie per la bella serata” dissi abbracciandolo.
“Sono io che devo ringraziare te” disse Insigne facendomi l’occhiolino.
“La smetti di fare il deficiente con la mia ragazza?” disse Jonathan ridendo. “Ci vediamo domani mattina, nano” disse salutandolo.
 
Il tragitto al ritorno fu davvero silenzioso. Non riuscivo a far altro che pensare a Jonathan e alle sue possibili offerte da parte di altre squadre. Appena arrivata a casa di Jonathan presi dei pantaloncini del Napoli, una maglietta a caso e un intimo che avevo lasciato da lui la scorsa volta e corsi in bagno a fare una doccia. La stessa cosa fece Jonathan dopo di me. Mentre lui faceva la doccia cercai su internet se c’era scritto qualcosa sulle offerte per Jonathan Filippi ma non trovai nulla.
“Allora, pulce, che succede? Sei stranamente silenziosa” disse stendendosi affianco a me nel letto.
“Jonathan, quali squadre ti hanno contattato?” andai dritto al punto.
“Aurora..” disse Jonathan guardandomi. “Non ho ancora deciso, forse resterò a Napoli” disse abbassando lo sguardo.
“Jonathan rispondi alla mia domanda.”
“Barcellona, Borussia, Real Madrid, PSG, Chelsea, Manchester City e United, Bayern Monaco e altre squadre..” disse senza guardarmi negli occhi.
“Wow, è fantastico! Le squadre più forti del mondo ti vogliono, wow” ero sorpresa.
“Non ho ancora deciso cosa fare” disse confuso.
“Scegli quello che è giusto per la tua carriera” dissi cercando di sorridere.
“Io non voglio dividermi da te” disse accarezzandomi una guancia. “Ma ora non voglio pensarci, ora voglio stare solo con la mia ragazza in santa pace” disse per poi baciarmi mentre la mia mente non faceva altro che pensare a quelle squadre.



Hey peopleeeeeeeeeeeee,
scusate come al solito il ritardo ma stanno spuntando vacanze e non ho mai tempo per scrivere! Il prossimo capitolo sarà l'ultimo..GIA' STO PIANGENDO. Cercherò di aggiornare prima del 17, se non riesco ci sentiamo a fine agosto dato che parto! 
Come state passando l'estate? Vi state divertendo? Spero di si! Coooomunque, spero che il capitolo vi piaccia.
Un grazie immenso va alle ragazze che hanno aggiunto la storia tra i preferiti\seguiti e ricordati. Un grazie ancora più immenso alle ragazze che recensiscono ogni capitolo e che mi danno ogni volta una gioia immensa. Ancora grazie alla lettrici silenziose, nella speranza che un giorno lascino una recensione.
Spero che questo capitolo vi piaccia, nonostante tutto.
Un bacio e alla prossima, I xx
Ps. Scusate gli orrori ma non ho tempo per rileggere e correggere. 

 
  
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