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Autore: Emy Bff    08/08/2015    0 recensioni
Jeanine é morta. Ora bisogna decidere le sorti del destino. Non sarà facile. Dopo la guerra le fazioni si sono ristabilite e se ne sono aggiunte delle altre: i Divergenti e gli Esclusi (sotto-fazione).
E anche se la vita sembra essere tornata normale, qualcosa di grosso incombe nuovamente sul mondo. Questo é un segno.
Segno che non si puo ignorare.
Segno che...fin quando non ci sarà la fine...non ci potrà essere un nuovo inizio.
E toccherà ai nuovi Tris e Quattro, mascherati da otto ragazzi a cui ora spetta il compito di salvare il mondo.
Amber, Matt, Leslie, Blake, Jess, Rhydian, Joseph e Sasha
Il destino é nelle loro mani.
(*^_^*)(*^_^*)
Eccomi qua di nuovo!!!
Questa storia l'ho pubblicata pure su Wattpad ma ho deciso di pubblicarla anche qui per accontentare certe mie amiche.....!!Comunque... per leggere la mia fan-fiction bisogna aver visto Divergent visto che é ispirato solo al film e non al libro. Qui ogni capitolo avrà un narratore diverso.
Questa storia la dedico ad una mia BFF appassionata della Saga di The Divergent Series.
Buona lettura
By Emy Bff
Genere: Azione, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Caleb Prior, Eric, Four/Quattro (Tobias), Nuovo personaggio, Tris
Note: Movieverse, Otherverse, Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Note d'autore: stavolta il capitolo sarà narrato da Joseph, il Candido amico di Amber. Buona lettura!! ~~~ The Last Chapter - A New Beginning ~ Capitolo 4 - Friends or more? ~~~ Eccola li. Quello sguardo da innocentina che ha occhi solo per Matt. Ok, stai calmo.... Come é possibile che Amber e Matt vadano così d'accordo?? Non riesco a capirlo. Certe volte mi sento come una mina vagante che prima o poi esploderà. Spero non succeda davanti ad Amber, però... Cosa ci trova di così perfetto in lui non lo so. Sempre a ridere, scherzare o a fare battute. Se c'è una cosa che non sopporto è il suo atteggiamento da "sono sicuro che cosa scegliere"!! Per me quel tipo pensa solo a giocare e far impazzire i suoi istruttori!! << Ciao Joseph. Come va? >> << Bene, direi. Oggi incontriamo un Intrepido. >> << Noi invece andiamo a fare un giro nei rifugi degli Esclusi. Sarà sporco ma sarà anche interessante!! >> << Be cerca di non infangarti troppo. Ahh, e salutami Jess e Rhydian se li vedi!! >> Entrammo nel Grattacielo dove mi diressi a grandi passi nella mia aula. Non mi ricordo come, ma in qualche modo, un giorno ero entrato a far parte del gruppo di Amber. I suoi amici mi erano tutti simpatici, cosí erano anche i miei amici!! Il migliore per me é Rhydian: fratello di Jess, Escluso. Sapeva cogliere l'attimo meglio di me, infatti non ci pensò nemmeno una volta di invitare a uscire quella ragazza che si chiamava... Syria!! E la poveretta gli rispose di no. Per lui non fu una grande delusione, anzi la prese con un sorriso: disse "Dopotutto ne verranno altre, no?" << Scusi Smith, ma vorrei presentare l' Intrepido che sta per entrare in classe!! Quindi se mi dedicassi almeno un briciolo di attenzione... >> Con tutti questi pensieri non mi sono neanche accorto che fosse entrata la prof Candida. << La ascolto. >> << Purtroppo Eric e Quattro avevano degli affari da sbrigare, quindi ci hanno mandato qui uno dei ragazzi Intrepidi non ancora testati. Si chiama Matthews Stevenson!! >> Mi sentii raggelare. A quelle parole spalancai gli occhi e deglutii. Ok, era nel mio giro d'amici ma non volevo che si infilasse nella mia vita privata come e quando voleva!!!!! << Matt Stevenson>> Precisó, facendo l'occhiolino all'insegnante. Il solito rubacuori!! << Iniziamo. Ci sono domande?>> Risi sotto i baffi alla reazione della prof, non l'ha neanche cagato!!! ; Ma neanche se mi pagano alzo la mano!!! Matt guardò la classe e, appena mi vide mi salutò con la mano. << Ciao Matt. Dicci, come è essere Intrepido?>> Parlai. Nonostante lo odiassi per Amber, lo consideravo un buon amico. << Fantastico. Essere Intrepidi significa essere pazzi.>> Un mio compagno ha alzato la mano. Si chiama... Will. << E tu lo sei?>> << No. Io sono un ribelle.>> Molte domande si susseguirono sulla vita degli Intrepidi, cosa si usa fare, come si combatte ed ecc.... << Ci fai vedere come combatti?>> << No, non ho un'avversario.>> Fece una pausa, per poi guardarmi. << Joseph!!! Ti ricordi quando ti ho insegnato a combattere? >> << É passato un mare di tempo, e ci siamo allenati poche volte...>> Iniziai a balbettare, a dondolare le gambe e a muovermi nervosamente. << Non fare storie e vieni qui!!>> Mi sentii obbligato ad alzarmi e mi misi di fronte a lui. << Sei comodo? Se vuoi faccio portare una tuta.>> Inizialmente lo guardai stranito. I miei vestiti da Candido erano tutto tranne che scomodi. Mi ricordo bene le sue lezioni: fu una dellle prime cose che ci aiutarono a legare. Le cadute, le provocazioni, l'incoraggiamento ed infine l'adrenalina di quando riuscivo a colpirlo. << Nahh, posso colpirti anche cosi!!>> << Vedremo!!>> Assunse un'aria di sfida, la stessa che mi aveva visto fare quando scommettevo con Rhydian. Intorno a noi si creò uno spazio più grande cosi da poterci muovere più liberamente. Misi i pugni davanti a me pronto a colpirlo. Lo avevo visto molte volte combattere e avevo notato che molti avevano un segno, che li contraddistingueva, quando stavano per attaccare. Matt non ne aveva uno. Bisognava concentrarsi sulla difesa e poi attaccare. Sferrò un pugno che evtai a pelo, per la sorpresa. Indietreggiai lentamente fino a quando non mosse di nuovo il braccio, altro pugno che schivai. Barcollò e approfittai del momento, prendendolo per il braccio, torcendoglielo e gli sferrai dei pugni nello stomaco. Quando mi colpì, mi fece uscire sangue dal labbro, inducendomi a rispondere all'attacco. Per fortuna la Candida ci separò mandandoci entrambi in infermeria. Notai un taglio sul suo soppraciglio. << Scusami.>> << Scusami tu per il labbro.>> << Dai é la tua occassione!!>> << No Rhydian, non sono sicuro...>> << Un Candido insicuro? Quando mai!!>> Ero a casa di Rhydian e stavo bevendo una tazza di carcardé. << Vuoi sempre un'occasione e quando ce l'hai non la cogli!!!>> I miei genitori avevano organizzato una cena per domani a casa della famiglia Watson, nonché: a casa di Amber. << Io non sono come te. E se poi mi rifiuta?>> << Problemi suoi. Ma sento che c'é qualcos'altro o sbaglio?>> Lo fissai bevendo la mia tazza. << Non sbagli. Ho paura di Matt.>> Scoppiò in una tremenda risata. << Joseph, ogni tanto mi chiedo se hai la testa a posto!! Matt é un'Intrepido, non può mettersi con lui. Violerebbe la legge. Tu invece sei un Candido, candidato perfetto per lei!!!>> Rise silenziosamente per il suo paragonare "Candido" a "candidato" << Si, ok qua hai ragione. Ma tra 5 mesi forse le nostre strade si divideranno. E allora che ne sarà di un possibile "noi due"?>> Bevve la sua tazza e si leccò le labbra. << L'occasione coglila domani sera. Poi si vedrà.>> Io lo sapevo già che mi sarei dovuto aspettare un rifiuto. Demoralizzarmi non sarebbe servito a niente. Benché meno nutrire speranze. Peró... Carpe Diem. << Buonasera signori Watson. Vi prego di accomodarmi.>> Se c'é una cosa che non soporto nella formalità sono gli onori di casa. Ma stasera sarebbe stata una serata diversa. In qualunque modo fosse finita. << Ciao Joseph.>> << Amber acco...>> << Lascia perdere. Vieni, ti devo far vedere una cosa!!>> Mi prese per un braccio e mi attiró alla finestra del salotto. << Sasha dice che si vede già la Luna.>> Mi affacciai alla finestra insieme a lei. Era vero, una come Sasha non sbaglia mai se c'é in ballo la Luna. << Amber...>> << Si Joseph?>> Si voltó verso di me guardandomi con i suoi occhi castani. << Dovrei dirti una cosa molto importante.>> << Ti ascolto.>> Ok. Non é il momento di sudare freddo. << Noi due non siamo amici da così tanto tempo...>> << 3 anni sono sempre qualcosa.>> Calmiamoci. Non voglio fare una figura di merda!! << Hai ragione. É da tanto tempo che ti vorrei dire una cosa...>> Se questo non é il momento mi butto giù dallo strapiombo degli Intrepidi!! Poi vediamo se Matt é così spericolato da buttarsi anche lui!! << Stando con te... ho capito che... ormai l'amicizia non mi basta più. Amber, mi sono innamorato di te.>> Ce l'ho fatta. Peró lei non mi risponde. Che devo pensare? << Joseph, Amber é pronta la cena!!!>> Momento peggiore? Mai!! Ero incredibilmente nervoso, mentre lei era sciolta, rispondeva alle domande, talvolta con un comportamento da Candidi e sembrava molto a suo agio. Le possibilità sono 2 : o sa già cosa rispondermi, oppure sta fingendo. La fine della cena arrivó quando ormai mi sembrava di aspettare l'eternità!!! << Bene signori Watson. Volete il caffé?>> << Grazie. Tesoro vuoi qualcosa?>> Amber sembró risvegliarsi. << No, no. Io e Joseph pensavamo di fare un giro.>> << Okay.>> Mi alzai e li salutammo uscendo dal mio appartamento. Era già abbastanza drammatico dover aspettare, figuriamoci una passeggiata indifferente!!! << Joseph. Dobbiamo parlare.>> La sua voce mi risvegli e mi fa tornare alla realtà. << Certo. Di cosa?>> Mi resi conto solo dopo, di quanto la mia domanda fosse stupida. << Scusami.>> << No, non ti scusare. Si vede che sei nervoso. E stai mentendo. Mi stai facendo segno che va bene mentre ti sfreghi l'indice e il pollice!!!>> << Da quando in qua segui le lezioni?>> << Da quando ho capito che imparare quando uno mente é un vantaggio in tutte le fazioni.>> Restammo zitti per qualche minuto, fissandoci negli occhi. << Joesph, ti volevo rispondere alla tua affermazione. Sono... molto... contenta che tu sia innamorato di me...>> Mi aspettavo un "ma", preparandomi al peggio. << Ma ne sono più che contenta perché anchio...sono innamorata di te.>> Mi sorrise. Quel sorriso aveva qualcosa di familiare, ma anche qualcosa di molto inquietante. << O mio Dio!!>> Mi svegliai, in preda all'ansia. << Era solo un sogno...>> Quanto avrei voluto fosse vero... peró la realtà era che dovevo aspettare domani sera per avere la risposta che volevo. Non mi alzai a bere un bicchiere di acqua o di latte, o di aciugarmi la fronte perché é sudata, come si farebbe di norma. No, io semplicemnte mi alzo e mi siedo per terra. Ho davvero così paura che mi dica di no? Spero che domani sera le cose vadano più o meno come nel sogno. Anche se talvolta il sogno, non é realtà. << Ciao Joseph!! Pronto per una serata all'insegna della noiosità?>> << Ma certo!!!>> Entrai in casa sua con un sorriso appena accennato. Durante il giorno mi ero tranquillizato, avevo parlato con Blake ed ero riuscito a togliermi qualche paranoia. << Buon appetito.>> La cena era una cena normalissima: fatta di primo, secondo, contorno e dessert. Mangiai tutto con gusto, e vidi Amber leccarsi le labbra al dolce allo yogurt. << Signori Smith, volete il caffé?>> << Si grazie. Siete stati davvero ospitali.>> << Non potevamo trascurare questa amicizia.>> << Speriamo si tramandi anche attraverso Joseph ed Amber!!>> Mia madre fa sempre delle battute...come dire... DIVERENTI!!! << Ah, ma...é gia tramandata. Io e Joseph siamo molto amici.>> Ecco che Amber peggiora la situazione. Conosco mio padre, e so che quando tiriamo in ballo il nostro rapporto ne vengono fuori di cotte e di crude!!! Soprattutto crude, visto che siamo Candidi. << Magari, con il tempo l'amicizia diventerà qualcosa di più...>> << Papà...>> Si zittì da solo, mentre io dovetti trattenermi dall'imprecare!! << Mi scusi Signor Smith, ma dobbiamo ancora fare il nostro test attitudinale.>> La parola di Amber, continua a danneggiare. << Dimmi cara, hai intenzione di cambiare fazione?>> Lei arrossì di colpo, alla domanda di mia madre. Questa volta ti salvo io. << Ma no, certo che no. Anche se é una scelta libera, il test potrebbe condizionarci in qualche modo. Ma noi rimaniamo liberi di scegliere.>> Gli adulti restano zitti mentre bevino il caffé. Amber, mi sta facendo segno di andarcene. << Scusate signori Watson, io e Amber vorremmo fare una passeggiata.>> << Uscite pure figlioli.>> << Joseph, non fare tardi.>> Le solite raccomandazioni... Uscimmo in fretta, io per il nervosismo, lei per scappare dalla cena. Andammo in Michigan Avenue a sederci su una panchina abbastanza malmessa, ma resistente. << Grazie, per essere intervenuto. Non sareo risciuta a rispondere a quella domanda.>> Cercai di tranquillizzarla. << Mia madre é un po invadente..…>> << Ma no, sono io che indugio troppo sul pensare. Dovrei parlare di getto... invece....>> Sta mentendo. Sta strusciando i piedi sull'asfalto. Ma non glielo faccio notare. Forse é ora di attaccare il discorso. Potebbe essere tardi, ma sempre meglio che mai. << Hai presente le domande sul nostro rapporto?>> << Certo. Fino a 10 minuti fa stavo tentando di non arrossire dall'imbarazzo.>> Mi buttai. << Amber, noi cosa siamo?>> Anche se é buio resco a scorgere il leggero rossore sulle sue guance. << Amici. Stai pensando di voltarmi le spalle?>> << Ma no Amber, non lo farei mai!!>> Guardo verso il basso cercando di evitare il suo sguardo. << Perché questa domanda Joseph?>> Non pensavo che fossi così nervoso... ma se ora non le rispondo, allora non ci sarà più un'occasione probabilmente. << Ok. Te lo devo dire. Io so benissimo che tu non sai cosa scegliere. So che non ti senti Candida. So che ti ostini a dire che non sei al tuo posto. Ma so anche che persona meravigliosa sei, perché é questo che mi ha fatto innamorare di te.>> Ce l'ho fatta. Sono riuscito a dirle quello che penso. Si alza, tutto ad un tratto, e si mette a camminare nervosamente. Mi alzo subito anchio andandole incontro. << Amber!!>> << Scusa Joseph.>> Ed inizia a correre. << Amber!!!>> Riesco a raggiungerla, dopo aver corso per un po. << Amber!!!>> Riesco a fermarla prendendola per le braccia. << Fermati!!>> Riesco a guararla negli occhi, é... quasi sconvolta... << Ti ho ferita? Ti ho offesa?>> << No Joseph... sei stato dolcissimo ma... io...>> No, dai ti prego. << Non ti ricambio. Ti vedo solo come amico, non riesco ad immaginare te e me... fidanzati... poi il test... come farai se decideró di cambiare fazione? No Joseph.... non voglio farti soffrire.>> Stetti zitto un'attimo cercando di assimilare le sue parole. << Tranquilla Amber. Se non mi ricambi, mi basta la tua amicizia é già tanto.>> << Grazie. Scusami Joseph.>> Le lasciai le braccia e la vidi allontanarsi. Ormai l'occasione é andata. E stavolta sono sicuro che non sia un sogno. Se sognavo di essere più che un amico per Amber, allora mi sono svegliato. Un' incubo? No realtà. Sognare ora, non mi sbra così importante. Quasi infantile. Ma se continueró a sognare... il dolore si allevierà.
   
 
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