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Autore: mikyferro    08/08/2015    1 recensioni
Marco è molto contento di partire per il suo primo campo estivo scout. Ma qualcosa spaventa i ragazzi, un rumore proveniente dal catino di una delle tende dei ragazzi. Ma cosa può essere?
Genere: Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Cross-over | Avvertimenti: Incest
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Marco era contento di vedere la sua amica Benedetta aprire la porta per portarla al salvo. Ma davvero non capiva come faceva a saperlo che era in quel posto, forse grazie alla sua sensitività? Nel fra tempo i capi decisero di far abbandonare i ragazzi il campo, quindi tutti i ragazzi prepararono i loro zaini smontarono tutto, e si abiarono sul pullman. Ma i capi contano solo 25 ragazzi al posto di 27. Si domandavano chi erano i ragazzi che mancavano e dove stavano? Marco e Benedetta scapparono dalla camera per cercare l'uscita della struttura, ma l'uomo misterioso impedì il loro passaggio e cacciò una pistola. Poi si levò la sua giacca lunga da dosso, il suo cappello, che stranamente era fra le sue mani dopo che l'aveva perso nella sera della missione di squadriglia, e cosi che Marco guardò per la prima volta il volto dell'uomo misterioso. Aveva capelli scuri, occhi gialli, era ustionato per tutto il volto, ma qualcosa di impressionante fece spaventare i ragazzi. Non era la pistola o il volto dell'uomo, ma che quell'uomo aveva una faccia familiare, era lo zio di Marco, morto quattro anni prima e sepolto del cimitero vicino al campo dove alloggiavano i ragazzi. Essi non poteva crederci, era suo zio Federico, suo zio che aveva tanto odiato i suoi genitori. Marco non sapeva la precisa morte di suo zio, ma sapeva solo che quell'uomo ora voleva ucciderlo senza pietà. -Non sei felice di vedermi caro nipotino?- Marco era davvero spaventato, prese la mano di Benedetta e gli sussurò qualcosa, poi la battaglia cominciò. Benedetta corse, più veloce che poteva nella camera dove era stato rapito Marco. L'uomo sparò la ragazza ma senza prenderla, quindi la rincorse ma Marco gli bloccò il passaggio. Essi quindi prese Marco per il collo, e con molta forza lo scaraventò sul suolo umido della struttura. La ragazza chiuse la porta con un'armadio, visto che non c'erano chiavi, poi apri la finestra della camera e inizio, piano piano, a uscire dalla finestra per scappare e chiamare aiuto. Marco era stordito, la sua scena fu solo quella di suo zio che cercava di aprire la camera dove si trovava la sua amica. Ma qualcosa fece tremare la struttura, qualcosa di davvero forte, una tempesta nera si stava avvicinando al campo insieme ad un uragano dalle distanze di 12,4 Km. I capi iniziarono le ricerche di Marco e Benedetta, avevano l'intenzione di partire dieci minuti prima che l'uragano si abbatesse sul campo, ma di loro due neanche l'ombra. Marco si alza e corre verso il primo piano per cercare qualcosa di pesante per uccidere l'uomo. Per fortuna trovò una pietra bella grossa, salì le scale della struttura, ma l'uomo non c'era più. Le luci della struttura si spensero tutte all'improvviso, un blackout spense tuttta la città di "L'abbandono" cosi si chiamava la città dove passarono il terrificante campo i ragazzi. L'uragano distrusse molte altre città li vicino ed era quasi vicino a distruggere la città dove si trovava il campo. Marco era nel completo del buio, non aveva neanche la sua torca con sè, ma grazie hai lampi vedeva la strada che c'era davanti a lui. Benedetta arrivò, finalmente giù alla struttura, e con molta velocità corse al campo per chiedere aiuto. Marco era sempre più spaventato di suo zio che lo potesse ammazzare, o portarlo via dalla sua città. Un rumore, che veniva per le scale, fece attirare sia la paura di Marco ma sia la sua attenzione. Cosi prese la pietra, e aspettò che quel rumore si facesse più vicino. Un fulmine colpì la struttura dove presse fuoco, e cosi Marco era impriggionato fra le fiamme di quel maledetto fuoco. Benedetta arrivò al campo ma non trovò nessuno, la pioggia era troppo forte, e Benedetta senza volendo svenne, per il campo. Marco era sempre più impaurito, il cuore gli batteva a mille, le fiamme erano altissime, ma qualcosa salvò Marco, fu.....
   
 
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