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Autore: Asia_n_Lea    14/08/2015    6 recensioni
STORIA AD OCS
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Cosa succederebbe se le Turtles finissero in un mondo diverso dal nostro?
-Skyrim non è un parco giochi, qui o uccidi, o vieni ucciso.-
(Tratto dalla storia)
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Rieccoci tornate, giovani Dovahkiin!
Ho un annuncio importante da farvi…
Non continuerò più la sto-
CI ERAVATE CASCATI, EEEH?!?
*Trolled*
Ovviamente scherzo, come potrei non continuare più questa storia?
Insomma, si può dire che io ami solo le Turtles e Skyrim!
Vi annuncio che la trama sarà quella originale –non spoilero nulla, ovviamente, ma chi ha giocato a Skyrim sa qual è- ma ovviamente con un “pizzico di pepe” in più. Poi continuerà con le missioni MANTO DELLA TEMPESTA (dopo aver letto che quasi tutti hanno scelto i ribelli –vi adoro, siano dannati i Thalmor!- ) e quindi le nostre piccole e adorate Turtles da neutrali diverranno guerrieri al servizio di Ulfric, per combattere contro l’Impero!
Tranquilli, se avevate deciso di essere Imperiali o Neutrali, potete ancora decidere di tramutarvi in Manto della Tempesta.
Ripeto, se ancora non avete scelto la vostra arma leggendaria, AFFRETTATEVI u.u
Non continuo a rompervi le scatole, mie care, e vi lascio al capitolo!
Prima di andarvene, leggete la nota sotto al capitolo, per favore J
Un bacio carissime lettrici, e benvenute a SKYRIM!
-Asia e Lea
 
[DAL PROSSIMO CAPITOLO –IL CAPITOLO 2- VERRANNO INSERITI GLI OCS, QUI NE DO SOLO UN ACCENNO AI PRIMI]

_________________________________
Il tempo, per un istante, si fermò.
La paura divorava il cuore e l’anima di tutti i presenti, che come piccole prede, cercavano di mettersi in salvo dal loro cacciatore, il drago dalle scaglie nere e gli occhi di sangue.
-Dobbiamo sbrigarci!- sbottò Ralof, dimostrando però di saper mantenere la calma nonostante fosse palesemente ovvio che non si fosse mai ritrovato in una situazione del genere. –Su per la torre, avanti!- disse, lanciando un’ultima occhiata ai cadaveri e ai guerrieri moribondi presenti.
Nessuno se lo fece ripetere due volte, Raph afferrò Michelangelo dal braccio, dato che il fratellino sembrava paralizzato dal panico del momento e non staccava gli occhi dalle pozze di sangue che scorrevano come rivoli d’acqua lungo le crepe nel pavimento, fino a bagnargli un piede, che subito lui aveva retratto, tremante.
Leonardo si voltò, impartendo l’ordine di seguire il biondo solo con un gesto veloce del capo. Subito, tutti e quattro i fratelli si ritrovarono a salire le larghe scale a chiocciole di pietra della struttura, preceduti dallo jarl Ulfric, Ralof, e altri due soldati alleati in testa al gruppo.
Erano quasi in cima, quando la parete della torre cedette in un punto, lasciando al drago nero la possibilità di fare capolino dall’enorme crepa. La creatura guardò verso il gruppo degli otto fuggitivi, ruotando il capo per attaccare.
Quando sputò fuoco, a causa del muro che gli bloccava il collo, colpì solamente i due soldati dalle vesti logore, bruciandoli vivi tra le urla di dolore, grazie alle fiamme provenienti dalla sua gola.
I quattro ragazzi e i due ribelli spalancarono gli occhi e schiusero le labbra, increduli.
Osservarono attentamente il modo in cui il mostro si lanciava via dalla torre, volando altrove, e quello in cui i due poveri uomini cadevano senza vita al suolo.
Non solo il drago aveva strappato loro la vita, ma aveva anche bloccato le scale per il piano superiore.
Ralof si affacciò, portando le mani al muro nel punto in cui era presente il buco nella parete. Sembrò osservare un attimo tutto ciò che aveva davanti, per poi indicare una capanna mal conciata ma abbastanza vicina.
-Saltate là, io e lo jarl vi seguiremo presto.- ordinò, stavolta con una voce praticamente terrorizzata.
-Ma … - cercò di ribattere il rosso, solo per ricevere una leggera spinta dal fratello maggiore.
-Non c’è tempo, Raph! Dobbiamo sbrigarci se non vogliamo rimetterci il guscio stavolta!- gli spiegò Leo, salendo con entrambi i piedi sul muro e saltando verso la casa lì di fronte. L’atterraggio non fu uno dei migliori, ma se non altro era uscito dalla torre.
Raffaello deglutì, per poi seguirlo. Quasi cadde, ma per fortuna si aggrappò ad una delle travi di legno leggermente bruciacchiate, e il leader gli diede una mano a raggiungere il pavimento sopra di lui, per poi fare gesto agli ultimi due di seguirlo.
Donnie fece per saltare, quando si voltò a guardare Mikey.
Il quindicenne era terrorizzato dalla situazione, e scosse la testa capendo.
Donnie cercò di sorridere, per poi posare una mano sulla spalla del fratello minore, e guardarlo dritto negli occhi.
-Mikey, io so che tu puoi farcela. Dobbiamo metterci in salvo, e presto sarà tutto finito. Devi solo saltare.- bisbigliò il viola, riuscendo a curvare le labbra all’insù.
L’arancione sbatté più volte le palpebre, per poi annuire e assumere un’espressione decisa. –Posso farcela.- si disse, e finalmente si lanciò dalla crepa del muro, atterrando sulle ginocchia sul pavimento della capanna. Fu alquanto doloroso, ma ne era valsa la pena.
Donatello lo seguì subito, e per fortuna non cadde rovinosamente, ma riuscì ad atterrare ammortizzando la spinta del lancio sui piedi.
Ce l’avevano fatta. Tutti insieme.
-Adesso correte, vi raggiungeremo presto!- urlò l’uomo dai capelli biondi dalla torre.
Probabilmente doveva dare una mano ai suoi alleati feriti, e avrebbe fatto il giro largo, perciò le quattro tartarughe fecero come detto, e si allontanarono, uscendo dalla casa che venne bruciata subito dopo dalle fiamme del drago, e correndo lungo la strada innevata e cosparsa di legno e corpi carbonizzati.
Ad un certo punto si ritrovarono davanti ad una fortezza, che a prima vista sembrava un luogo sicuro, e fecero per entrare, quando alle loro spalle, una voce li bloccò e gli fece riacquisire un minimo di speranza.
-Creature, ce l’avete fatta!- esclamò Ralof, felicemente sorpreso. Si avvicinò ai ragazzi, che notarono subito che era da solo. Niente jarl Ulfric, niente detenuti.
-Ho visto alcuni miei compagni Manto della Tempesta entrare nella città. Mia figlia dovrebbe essere ai cancelli con la sua armata.- raccontò, per poi indicare l’entrata della città con una mano, leggermente ustionata, ma nulla che qualche benda e un po’ d’acqua non potesse risolvere.
-Ci salverà?- chiese Leo, cominciando ad incamminarsi dietro a Ralof.
-Oh, se non ci sbrighiamo, saremo noi a dover salvare lei!- scherzò il biondo, anche se era perfettamente serio in quel momento.
-Uhm, perfetto.- disse sarcasticamente Raffaello, e tutti si allontanarono verso i cancelli.
Mentre il drago continuava ad assediare la città, una voce li bloccò sul posto.
-RALOF, SPORCO TRADITORE! Dove credi di andare?- urlò un uomo, e presto capirono che si trattava di colui che, appena scesi dal carro, aveva cercato di salvarli dal ceppo, senza però riuscirci.
-Hadvar, ancora tu? Non mi impedirai di fuggire!- ringhiò subito l’altro, fermandosi un attimo. Si capiva perfettamente che i due si conoscevano da molto tempo. Forse erano stati amici, durante la loro infanzia, ma si trattava di un’amicizia destinata a concludersi appena raggiunta l’età adulta.
L’imperiale dai capelli ramati esitò un momento, ma senza darlo a vedere. –Sparite di qui, e in fretta.- gli concesse, guadagnandosi un tantino di fiducia. –Spero che quel drago vi spedisca tutti a Sovngarde.- mormorò poi, ma senza pensarlo realmente. In fondo, c’era qualcosa di buono in lui.
Ralof accennò appena un sorriso, ma non disse nulla, e vide il vecchio amico voltarsi e correre verso il piazzale della città, dove il drago si era appostato e stava portando avanti la sua carneficina.
-Su, muoviamoci!- disse poi, ricominciando a correre verso i cancelli.
Appena varcata la soglia, si ritrovarono davanti ad una vera e propria armata di guerrieri, dalle corazze grigie e azzurre, con elmi stretti e spade a portata di mano. Alcuni erano a piedi, altri a cavallo. Uomini e donne, coraggiosi soldati.
Uno di essi si avvicinò, contento di vedere il compagno guerriero ancora in vita.
-Ralof! Non posso crederci, per fortuna vi rivedo, comandante!- esclamò , stringendogli la mano in saluto.
-Anche per me è un piacere rivederti.- rispose il biondo, per poi guardarsi attorno. –Dov’è Rachel?!?- chiese poi, allarmato.
-Non si preoccupi, sta radunando gli ultimi soldati entrati ad Helgen per uscire dalla città. Quella ragazza sa gestire ogni tipo di situazione!- spiegò tranquillamente il guerriero Manto della Tempesta, e in effetti, neanche due secondi dopo, ecco emergere dalla città una ragazza sui sedici anni, in sella ad un cavallo bianco dalle striature di vernice nere. Aveva lunghi capelli biondi e piccoli occhi azzurri, come quelli del padre.
Si avvicinò, seguita da una quindicina di soldati, tra cui una ragazza dai capelli rossi e gli occhi celesti che attirò fin da subito l’attenzione di Raph.
Quando tutti si ricongiunsero al gruppo, la bionda saltò giù dal suo cavallo e corse verso Ralof, abbracciandolo.
-Padre! Siete vivo!- esclamò felice, con gli occhi lucidi per la gioia. Poi si allontanò di due passi, osservando da capo a piedi i quattro stranieri. –Chi... cosa sono questi? E dove si trova lo jarl Ulfric?- chiese, sorpresa e spaventata al tempo stesso.
Leonardo non riusciva a toglierle gli occhi di dosso. La guerriera era stupenda, e sembrava determinata nonostante la strana situazione in cui si trovavano.
-Ne parleremo una volta arrivati a Riverwood. Adesso dobbiamo andare, quel drago non ci risparmierà una volta che ci avrà visti.- rispose solamente Ralof, per poi fare un passo.
La voce di Donatello lo bloccò. –Ma … tutte quelle persone … non possiamo abbandonarle così!- ribatté, indicando il villaggio in fiamme.
-Qui a Skyrim non si è mai visto un Manto della Tempesta aiutare un Imperiale.- spiegò furioso l’uomo, girandosi verso di lui e guardandolo severamente. –Né tantomeno si vedrà oggi!- concluse, congedandolo.
-Rachel, spedisci le truppe a Windhelm. Li raggiungeremo dopo essere andati a Riverwood. Ci sono nostri soldati là?- chiese subito dopo alla figlia, che annuì prontamente.
-Rinvel, Volpe Rossa ed altri. Porterò anche Occhi di Ghiaccio e Lynar non noi.- disse in fretta, risalendo a cavallo.
Lanciò anche una breve occhiata a Leo, che per un momento si dimenticò di aver rischiato varie volte la vita in solo pochi minuti, ma subito lo distolse, dato che il giovane continuava a fissarla arrossendo.
-Avete sentito tutti gli ordini? Sbrighiamoci!- alzò la voce la ragazza per farsi sentire da tutti i soldati.
Le quattro tartarughe la seguirono subito, ancora confuse e disorientate. In quel posto, ovunque fossero, il gelo pizzicava più che mai, e l’aria era fredda e pesante.
Ralof fu l’ultimo a partire. Si voltò verso la città completamente distrutta, in tempo per vedere l’imperiale Hadvar combattere contro il drago nero.
Si sentì crollare il mondo addosso, e abbassò lo sguardo. “Ci rivedremo a Sovngarde, fratello.” pensò, e poi si affrettò a raggiungere gli altri.
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E’ la prima volta che scrivo un capitolo tutto d’un fiato, wow!
 
 
Ecco i vocaboli evidenziati col corsivo (così vi farò capire qualcosa in più su Skyrim)
 
THALMOR= Elfi che vietano il culto di Talos (uno dei Nove Divini particolarmente adorato dai Nord, una volta conosciuto come Tiber Septim, fondatore dell’Impero, che alla fine gli ha voltato le spalle) a causa di un concordato chiamato Oro Bianco. Sostengono di essere i proprietari di Tamriel e quindi di tutta Skyrim.
SOVNGARDE= Paradiso degli eroi Nord, dove tutte le anime di uomini e donne valorosi in vita si riuniscono per continuare la loro non-vita. Qui, il drago Alduin divora le anime dei defunti per curarsi.
VOLPE ROSSA= Zoey mi aveva chiesto di inventare un cognome per il suo personaggio. Spero questo vada bene. Zoey, se questo non ti piace, lo possiamo comunque cambiare. [Zoey Volpe Rossa]
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Per ultima cosa, volevo chiedervi un piccolo favore.
Potreste RECENSIRE, se non lo avete già fatto, il primo capitolo di questa storia inserendo tutte le caratteristiche del vostro OC? (Primario e Secondario)
Se invece avete già commentato, mi farebbe piacere che modificaste la recensione e aggiungeste come le caratteristiche. Questo mi permetterebbe di non dimenticarmi di nessuno e quindi di aggiungere in fretta tutti gli OCs.
Grazie mille a chi lo farà, è un grande favore che avvantaggerà non solo noi, ma anche voi!
Ricordate, aggiungete anche le caratteristiche dei vostri OCs secondari se li avete, così potrò ricordarmi anche di loro.
Se qualcuno non ha capito, non esiti a contattarci via messaggio privato, spiegheremo meglio.
Noi vi salutiamo anche per questa sera (o notte, dato che sono le 02:39)
Un bacione,
-Asia e Lea.

 
 
 

 
   
 
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