Libri > La piramide rossa
Segui la storia  |       
Autore: Dany Art 99    14/08/2015    1 recensioni
Eccomi qui tornata con una sadiexanubi, una coppia che ho appena conosciuto e che mi piace molto :)
Dal testo "Quella scintilla in quegli occhi così belli .. però era diversa dalle altre che aveva visto nei vivi, era.. come dire “testarda”: della stessa luminosità nonostante quello che succedesse alla proprietaria.
Incurante nell'affascinate il dio dei funerali.
Ogni volta che la vedeva.. che vedeva la sua proprietaria .. sentiva che quella solitaria vita a cui era abituato.. non era così tanta solitaria"
Se vi ho incuriosito fate un salto:)
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anubi, Sadie Kane
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

scusate l'attesa per i capitoli ma in questi giorni sono stata super impegnata.. comunque.. spero che continui a piacervi e senza altri preamboli vi lascio al capitolo.
Buona lettura
[Revisionato]



-Quindi sul serio stai dicendo che nel mondo degli dei Egizi non esistono i gelati?- chiese Sadie per l'ennesima volta al ragazzo che guardava il cono gelato come se fosse un'arma pericolosissima o un essere strano mai visto.
-Si, per l'ennesima volta Sadie Kane, in forma di Dio non dovrei nemmeno nutrirmi... non ho mai mangiato un gelato- disse lui guardandola.
Lei sbuffò leggermente e sorrise dicendo -dai ti faccio vedere come si mangia un gelato- e leccò la pallina alla liquirizia,-visto è semplice- disse dopo qualche momento,  lui la osservò e ci provò.
Quando scansò il gelato aveva totalmente la faccia imbrattata di quella dolce delizia, -com'è?- chiese la ragazzina ridendo, -mm... buono- disse lui continuando fino a finirlo.
Sadie ci mise un momento in più e si fermò di scatto guardandolo cercando di non scoppiare a ridere.
Quello era una nuova divinità sicuramente... il dio ricoperto di Gelato.
Più gelato che divino.
Prese un fazzoletto e gli fece segno di avvicinarsi, lui lo fece fino a quasi sfiorarle il naso col proprio sollevando un sopracciglio scuro.
Sadie sentì il cuore martellarle nelle orecchie ma si concentrò per pulirli la bocca e i lati delle labbra.
Quando si staccò a malavoglia si girò buttando la carta per cercare di non far notare il rossore.
Dopo un paio di respiri profondi si girò e con tono sarcastico gli disse, -ora stai meglio... prima sembravi un gelato-.
Lui sorrise leggermente non capendo ma quel piccolo sorriso fece quasi scoppiare il cuore a Sadie.
Dei... era bellissimo se sorrideva.
-E ora dove andremo?- chiese il ragazzo avvicinandosi, -potremo andare ... per te è tutto nuovo... ci sono troppe cose da farti vedere!- esclamò frustata la ragazza, lui ridacchio e questo mando in corto circuito la mente della ragazza... altro che scoppiare il cuore.
-B...eh... potremo ... andare... al ...andare.. al cinema- mormorò biascicando.
-E di cosa si tratta?- chiese il ragazzo sedendosi sul vaso di una pianta, -Anubi... non sederti lì- cominciò la ragazza ma non riuscì nemmeno a finire la frase che cadde col sedere a terra.
-Ahia- mormorò massaggiandosi il sedere, -sei una causa persa Anubi- disse porgendogli la mano, Anubi la guardò e la strinse sentendo un lieve torpore che gli avvolgeva le dita mentre stringeva quelle della ragazza.
Lei lo aiutò a rimettersi in piedi e per un momento furono molto, molto, molto vicini.
Anubi non voleva lasciarle la mano né lei glielo chiese né mostrò che gli desse fastidio.
-Quindi... come sono come alunno?- chiese il ragazzo, lei sembrò riscuotersi da uno stato di trance e si allontanò di scatto senza lasciarli la mano.
-Prima regola... non stare troppo vicino alle ragazze... un buon ragazzo... fa come dire dei regali alle ragazze, le porta in giro... cose così... e poi non... le guarda come se fosse un Dio... devi farle sentire speciali, non inferiori ...desiderate, devi essere dolce e magari sorridere un po' di più- disse lei a guardo basso cercando di non incontrare il suo sguardo.
Anubi la ascoltò attentamente -solo... questo?-chiese dopo qualche momento il ragazzo, -solo... questo? Sono un sacco di cose! Impara prima questo... poi potremo passare alla fase successiva... ora andiamo al cinema- disse la ragazza inforcando le mani nelle tasche dei pantaloncini.
Anubi la osservò fare qualche passo poi pensò “le porta in giro... “ e poi “non le sta troppo vicino” non era un controsenso?
Ma cercò di fare entrambe le cose.
L'affianco e le passò una mano sotto il braccio prendendola a braccetto, lei sembrò sorpresa ma non disse niente, anzi Anubi sentì chiaramente la stretta della ragazza aumentare intensità.
Anubi sorrise, forse non era così difficile.

Da quando l'aveva presa a braccetto... sembrava andare tutto bene... ma molto molto veloce. Decisero quindi di guardare un film.
Un film horror a cui Anubi rise, spiegando per ogni morte quale metodo di sepoltura sarebbe stato meglio.
Quello è morto congelato.... mm sarebbe meglio cremarlo e spargere le ceneri in un fiume per purificarle.
L'hanno sgozzato, decisamente mummificare dopo aver pulito bene il sangue.
Cose del genere.
Fatto sta che talvolta le loro dita si sfioravano e Sadie avvampava sentendo un lieve tremito e calore invaderle il corpo.
Stava davvero bene.
Quando il film finì Anubi come quasi un bambino chiese di vederne ancora ma davvero.. Sadie ne aveva abbastanza di chiacchiere sui funerali e sui metodi su come mummificare la gente.
Andarono a prendere un panino per pranzare, un panino che Anubi divorò in un batter di ciglio.
-Sul serio. Tu devi mangiare più lentamente... rischi di soffocare- disse la ragazza mangiando molto più lentamente.
-Soffocare? Non credo possa morire in questa forma- disse toccandosi il petto per poi guardarla negli occhi.
Aveva degli occhi così... belli... color cioccolato fuso.
Ed erano così... dolci e profondi come se le stessero scrutando l'anima.
Sbattè le ciglia qualche volta e sentì il precario equilibrio che aveva sul muretto fare meno, quasi cadde di schiena de Anubi non l'avesse presa per i fianchi e tirata su.
-Hey... attenta- gli disse guardandola inarcando un sopracciglio, -sì... scusa- disse lei scuotendo la testa e finendo il suo panino.
Per un po' non dissero niente.
Poi successe qualcosa che mandò di traverso il panino alla ragazza.
Liz ed Emma stavano avanzando spedite nella loro direzione con lo sguardo che andava da lei ad Anubi che ancora le teneva le mani sui fianchi.
-Dei... Anubi comportati da ragazzo... normale. Da mortale- disse prima che le ragazze arrivassero li e la salutassero con un sorrisetto malizioso.
-Ciao... Sadie- disse Liz squadrando un paio di volte Anubi che cercò di sorridere per quello che riusciva a fare... insomma non era poi così abituato.
-Ciao ragazze- disse Sadie sorridendo forse un po' troppo, era davvero... molto imbarazzata.
Tantissimo.
-Ciao... e questo qui chi è... il tuo ragazzo?- chiese Emma guardandolo quasi avesse una torta in mano, Sadie quasi soffocò -nonononononono. Perchè lo dite?- chiese lei rossissima in viso.
-Non so... stavate. Così stretti...- disse Liz facendo un cuore con le dita in aria, -stupide... è solo un mio amico... è straniero... quindi non parla molto bene... la nostra lingua...- disse Sadie dicendo cosa le passava in mente in quel momento.
-E di che nazionalità è?- chiese Emma mentre Anubi continuava a salutare con la mano ed annuire come uno davvero spaesato.
-Lui...è egiziano- disse Sadie sorridendo leggermente, “un tantino scontato nel loro caso” pensò.
-E come si chiama?- chiese Liz guardando il ragazzo e sorridendo mentre si attorcigliava un boccolo fra le dita, cosa che non sfuggì a Sadie che disse fra i denti -lui... si chiama Anubi-.
-Anubi? Bel nome- disse Liz, Emma si avvicinò a Sadie e mormorò -tutto apposto per stasera?- chiese ed alla maga sembrò cadere il mondo addosso.
Si era completamente dimenticata della serata, dopo tutto il tempo che aveva passato con Anubi.
-Sì... certo- disse annuendo, -beh noi dobbiamo andare... ciao Sadie...Anubi- disse Liz sorridendole.
-A dopo- mormorò Sadie inforcando le mani nella giacca, e le due se ne andarono.
E stasera dove lo metteva Anubi? In cimitero? Ma in quel momento era umano... quindi doveva dormire e mangiare.
Sbuffò.
-Stasera che fai?- chiese lui, Sadie alzò lo sguardo -le mie amiche... quelle che hai appena visto verranno a casa mia a cenare e dormire- disse la ragazza.
-bene. Vengo anche io- disse semplicemente, -che..? Aspetta un momento non ti ho invitato- disse la ragazza guardandolo negli occhi.
-E allora?- chiese lui, lei sbuffò -non si va a feste a cui non si è invitati... e poi i miei nonni non farebbero mai entrare un ragazzo in casa- disse la ragazza mordendosi il labbro inferiore.
-E perchè?- chiese lui in tono angelico, -perchè? Perchè sei un ragazzo... insomma i ragazzi,hanno paura che io porti a casa uno- mormorò lei.
-Ah... ho capito. Hanno paura che io sia un ragazzaccio e che mi approffitti di te- chiese lui ridacchiando leggermente e prendendole il mento fra due dita per guardarla negli occhi e sogghignare ancora.
Lei lo guardò negli occhi ma non si mosse, con suo grande dispiacere fu lui a mollare la presa... aveva una stretta così dolce e calda...
Così gentile.
-Quindi io. .. stasera che faccio? Posso... tornare nella Duat forse- disse lui guardandola per poi passarsi una mano fra i capelli, aveva davvero voglia di stare con lei... e nel breve momento in cui aveva tenuto quel viso in mano... gli era sembrato tutto così bello...
-Non ne ho idea... non posso farti entrare dalla porta centrale... i miei nonni ti sparerebbero a vista- disse la ragazza cominciando a camminare avanti ed indietro alla ricerca di una soluzione valida.
Al cimitero non poteva lasciarlo... insomma non poteva lasciarlo lì tutto da solo, quando era diventato mortale temporaneamente solo per lei ed il suo compleanno.
Continuò a camminare.
Portarlo da un altra parte... un motel?
E chi aveva i soldi per un motel?
Sbuffò. Poi un lampo di genio.
In fondo stava seguendo anche quello che effettivamente voleva.
Lo voleva vicino.
Se non poteva farlo entrare dalla porta principale, forse il fatto che nonno non avesse tagliato il rampicante sul suo balcone sarebbe tornato utile.
Sadie alzò lo sguardo e lo puntò in quello del ragazzo, -ho trovato- mormorò  -quindi che faccio?- chiese lui aprendosi la giacca sul davanti.
Lei ridacchiò sulla sua espressione accigliata e gli chiese -come te la cavi ad arrampicarti?-.




ecco finito il 3 capitolo, al sprossimo e ricoratevi di recensire :)
Un bacio, Dany

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > La piramide rossa / Vai alla pagina dell'autore: Dany Art 99