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Autore: Alucard97    24/08/2015    1 recensioni
Sephiroth si trova in punto di morte, la sua vita sta scivolando via, ma non è ancora giunta la sua ora, il destino ha in serbo un altro destino per il One-Winged Angel, il destino gli darà un'altra possibilità... forse era meglio se lo lasciava lì a morire.
Genere: Avventura, Azione, Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Cross-over | Avvertimenti: Violenza
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Capitolo 2- If Only I Could Be So Grossly Incandescent

Sephiroth si mise in cammino, doveva arrivare alla chiesa dei Non Morti e suonare quella maledetta campana, tutto ciò non gli piaceva per niente, ma doveva trovare un modo per andarsene da lì e sconfiggere Cloud, era tutta colpa sua se era finito in quel posto orrendo e glie l'avrebbe fatta pagare costi quel che costi.

Prima di uscire da santuario e recarsi alla scalinata che conduceva al borgo notò che in un altro lato del Santuario vi era un altro uomo, un rifugiato come il guerriero, costui era robusto, aveva i capelli corti e biondi pettinati a mo' di caschetto, la tipica pettinatura dei frati, molto probabilmente si trattava di un monaco o comunque qualcuno appartenente a qualche culto religioso, indossava una corazza di cuoio nera ed era armato con una mazza chiodata e uno scudo elegantemente dipinto; Sephiroth gli si avvicinò per chiedere altre informazioni e l'uomo parlò al posto suo: "Salve. Credo di non averti mai incontrato prima vero? Io sono Petrus di Thoruld, ci stavi cercando?", "Cercando?! Non so chi tu sia e non mi interessa... Prete, volevo solo sapere se la direzione per il borgo è esatta, e comunque perché parli al plurale?" Chiese Sephiroth curioso, Petrus rispose scocciato: "Sì, la direzione è quella giusta, sali le scale, entra in quell'acquedotto, segui il corso d'acqua fino ad arrivare ad un'altra piccola scalinata, salila e uscirai dall'acquedotto per ritrovarti al Borgo; mph, ragazzo impudente, se non sei qui per noi allora preferirei mantenere le distanze se possibile" Sephiroth disse: "non hai risposto alla mia domanda, che cosa significa che non sono qui per voi? Sei da solo, stai forse delirando prete? L'incenso ti ha forse dato al cervello?" Petrus era innervosito dalla sua presenza, doveva scacciare quel giovane albino, non voleva avercelo tra i piedi, quindi si calmò e iniziò a parlare: "Ti avevo chiesto di mantenere le distanze, sappi però che tutto ciò non è detto in maniera ostile, ecco prendi questo, un segno di pace da parte mia" così porse al guerriero una moneta di rame, Sephiroth lo guardò con uno sguardo iracondo, stava perdendo la pazienza, pensava forse di corromperlo con una semplice moneta?! Il prete sbuffò e disse: "Uff che seccatore, oh ci sono, che ne dici se ti insegnassi i miracoli?" "Miracoli?!" Chiese il One-Winged Angel curioso, "I miracoli non sono altro che un'estensione dei poteri degli dei, le divinità ci consentono di attingere al loro potere usando dei talismani, certo i miracoli non sono potenti quanto i poteri degli dei ma sono molto utili, ti andrebbe di impararli? Per iniziare devi semplicemente stipulare un patto con gli dei e metterti al loro servizio" disse Petrus "Tzè che assurdità, dei che concedono il privilegio di attingere al loro potere senza volere nulla in cambio, sai mi sa proprio di fregatura, passo, non ho bisogno di qualche stupido incantesimo di qualche ridicola divinità, la mia forza basta e avanza" disse Seohiroth; il templare era adirato, aveva tollerato di tutto ma non sopportava che un ragazzo blasfemo bestemmiasse le divinità in questo modo, Petrus sollevò la sua mazza: "Dannato eretico come osi burlarti degli dei di fronte ad un templare di Thoruld!" Sephiroth estrasse con una velocità mostruosa la sua Murasame e portò la sua lama sul collo di Petrus, il quale rimase impietrito di fronte alle dimensioni di quell'arma, quanto era lunga la sua lama?! Nessun uomo avrebbe potuto maneggiare un'arma dalla simile lunghezza, eppure lui sembrava brandirla come niente, Sephiroth sogghignò: "stai calmo sacerdote, oggi mi sento buono e non intendo ucciderti... Se risponderai alla domanda che ti ho posto prima, perché parli al plurale? Cosa vuol dire che vi stavo cercando? Siete un gruppo? O forse sei solo un folle?", il templare deglutì, abbassò la mazza e rispose alla sua domanda: "E va bene te lo dirò, io è alcuni templari abbiamo il compito di scortare una giovane ragazza divenuta non morta all'interno delle catacombe di Lordran, a Thoruld questa missione viene chiamata Missione del Non Morto" "Missione del Non Morto?! Che cos'è?" "Mi dispiace ma noi templari siamo obbligati a mantenere il segreto, si tratta di una missione riservata... Beh però, se tu dimostrassi la tua fede potrei dirti qualcosa" disse Petrus sfregandosi l'indice,  il medio e il pollice, Sephiroth scoppiò a ridere: "AHAHAHAHHAHAHAH no aspetta, tu vuoi che ti paghi?! Tu pretendi che io ti offra del denaro per ottenere una mera informazione, sei davvero un prete, sei un perfetto uomo di chiesa complimenti, dovrei ucciderti seduta stante ma non ho tempo da perdere, devo suonare quella campana e andarmene da qui. Addio... Prete" detto questo Seohiroth si rimise in viaggio, Petrus si asciugò il sudore dalla fronte: "Uff me la sono vista brutta, chi era quell'uomo? Che strano individuo, ho percepito oscurità in lui, ho sbagliato a provocarlo, meglio tenermi a debita distanza da lui d'ora in poi" .

Sephiroth uscì dal santuario e si trovò davanti ad una scala sorvegliata da quattro Non Morti, i quali appena lo videro urlarono è si avventarono su di lui, erano chiaramente vuoti, in passato dovevano essere le guardie del borgo adesso invece erano solo degli zombie privi di volontà e con le armature squarciate; Sephiroth estrasse la spada e con un solo fendente li uccise, "Mph dilettanti, i Non Morti saranno pure immortali ma sono tutt'altro che un esercito invincibile, lenti e privi di cervello, persino un neonato potrebbe sconfiggerli" pensò l'albino e salì la scalinata, entrò nell'acquedotto e, seguendo le indicazioni di Petrus, si ritrovò al borgo.

Il paese era sorvegliato da molti esseri vuoti, ma non era un problema per il One-Winged Angel il quale si fece strada per il paese a colpi di Murasame; mentre stava sistemando un gruppo di soldati vuoti sentì qualcosa arrivare verso di lui dai cieli, prima che potesse colpirlo si spostò e lo vide: una creatura enorme con ali da pipistrello, lunga coda acuminata, scaglie rosse che si ergeva su due zampe, aveva l'aria di essere un drago ma osservando meglio la creatura si vedeva che in realtà era una Viverna, la bestia lo fissò e poi spiccò di nuovo il volo.

"Meno male, temevo di annoiarmi i questo posto" disse Sephiroth riprendendo il combattimento; una volta eliminate le guardie l'albino notò che in una stanza di un edificio vi era un altro falò, stavolta spento, Sephiroth vi si avvicinò e, posando la mano sull'impugnatura dell'elsa del focolare, si accese, "Che strano, non sapevo come si accendeva, eppure mi è sembrato tutto così naturale, che sia una conseguenza del mio status di Non Morto?" Si chiese. Riprese il viaggio ed entrò in una torre, percorse la scala a chiocciola e si trovò di fronte una porta ostruita da una nebbia "Strano, sembra che la nebbia copra solo la porta, ma che razza di posto è questo?!" Disse il guerriero, si fece largo con la mano e oltrepassò la nebbia, si trovava davanti ad un passaggio all'aperto parecchio stretto, osservandolo meglio Sephiroth capì che si trovava sulle mura del borgo, proseguì sempre avanti finché non sentì un urlo agghiacciante, l'urlo di una bestia, alzò lo sguardo e vide che dalla torre adiacente si era lanciato sulle mura un mostro.

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Questo essere era colossale, era incredibilmente possente, aveva il pelo marrone, una coda, aveva gli occhi giallo e due enormi corna, impegnava un enorme ascia fatta di legno, adatta per schiacciare le sue vittime, "assomiglia parecchio ad un Minotauro, ma questo è molto più grosso, nemmeno lui è un problema, tutto muscoli e niente cervello" pensò Sephiroth fino a quando non sentì avvicinarsi qualcosa da dietro, lo schivò, era un dardo di balestra, alzò lo sguardo e vide che dalla sommità della torre dal quale era venuto stavano due balestrieri "Moh, furbacchioni" pensò l'albino, ma si era distratto, infatti appena si girò venne colpito da una spazzata dell'ascia del mostro che lo scaraventò per qualche metro indietro. "Ah diamine, mi hanno distratto", Sephiroth spiccò un enorme balzo portandosi sulla torre, "Hey voi, state giocando sleale, non è corretto colpire qualcuno alle spalle" disse mentre squarciava i non morti con la spada; il demone toro si avvicinò alla torre, alzò lo sguardo e vide Sephiroth che stava saltando verso di lui con la lama sguainata, "A noi due bestia!" Disse conficcando la Murasame nell'occhio del demone, urlò dal dolore, Selhiroth scese e gli procurò due profonde ferite alle zampe costringendo il demone taurino ad inginocchiarsi, infine gli trapassò il cranio con la lama uccidendolo; il demone scomparve nel nulla.

"Se tu fossi stato più intelligente mi avresti dato del filo da torcere, ma più grossi sono e più rumore fanno cadendo" rinfoderò l'arma e proseguì, uscì dalle mura per ritrovarsi di fronte ad un bivio, il quale conduceva ad un ponte e ad una balconata, Sephiroth decise di esplorare quel balcone prima di proseguire, e lì vide un cavaliere girato di spalle, a ve a un'armatura bianca e verde e un'elmo che gli copriva interamente la faccia il quale era adornato da una piuma rossa sull'elmo, Sephiroth gli si avvicinò e l'uomo si girò mostrando il disegno di un sole al centro della sua armatura e parlò: "Ah salve! Non mi sembri vuoto... Al contrario! Io sono Solaire di Astora, un fedele del Lord del Sole" "oh ci risiamo un altro prete"pensò Sephiroth, "ora che sono un non morto, sono giunto su questa terra... La patria di Lord Gwyn... Per cercare il mio sole!" Sephiroth spalancò gli occhi "Il suo sole?! Ma che sta dicendo questo tizio, si è bevuto il cervello?" Pensò, "Lo trovi strano vero? Beh dovresti, non c'è bisogno di nascondere il tuo stupore, tanto tutti mi guardano sempre male ha ha ha", per qualche strana ragione questo Solaire incuriosiva molto Sephiroth, no non era un prete, forse era meglio chiedergli qualche informazione sulla campana e disse: "Ascolta cavaliere..." Sephiroth venne interrotto da Solaire che riprese di nuovo a parlare:" Oh! Ah-Ah! Allora non ti ho spaventato? Ho una proposta se hai un momento", il One-Winged Angel sospirò, tanto questo tizio l'avrebbe interrotto altre volte quindi era meglio fare parlare prima lui, "Ti ascolto" disse l'albino, il guerriero del sole riprese con gioia: "Per come la vedo io i nostri destini si sono intrecciati in una terra colma di esseri vuoti, che si tratti sul serio di una semplice coincidenza? Allora che ne dici? Perchè non aiutarci a vicenda in questo viaggio solitario?" "Rifiuto, io lavoro da solo" disse Sephiroth, "Pensaci su, ci troviamo di fronte ad una strana terra, all'interno della quale il flusso del tempo è distorto, con eroi vecchi di secoli che vanno e vengono e..." Solaire venne interrotto dall'albino: "Aspetta un attimo, hai detto che il flusso del tempo è distorto ho capito bene?" "Esattamente, qui a Lordran il tempo è distorto, ci sono aree illuminate perennemente dal sole, altre immerse nelle tenebre, nemici che riaffiorano anche quando pensavi di averli eliminati poco fa" "Sembri sapere molto di questo regno, dimmi sai dove si trova la chiesa dei non morti?" "Certo! Conosco la strada, sto andando lì anche io per suonare la campana, una volta suonate tutte e due, ci verrano aperte le porte di Anor Londo" "Anor Londo?!" "Sì, la terra degli dei, è lì che devi andare se cerchi risposte, so come arrivarci" "Interessante sai parecchie cose, e se sei arrivato qui vuol dire che sei piuttosto forte, e va bene Solaire, mi hai convinto, viaggeremo assieme" "Ah! Ciò mi riempie il cuore di gioia compare! Vedrai non te ne pentirai!" Disse Solaire raggiante. "A proposito Solaire, che stavi facendo qui?" "Io? Ah, stavo qui ad ammirare il sole, il sole è una forza straordinaria come un grande e magnifico padre, se solo potessi essere altrettanto incandescente", Sephiroth lo guardò ancora con gli occhi spalancati: "Ok, fa finta che non te l'abbia chiesto" "giovane compagno, sei ferito, non dovresti bere una fiaschetta Estus?" "Una che?!" Chiese l'albino confuso, "Le fiaschette Estus sono delle bevande fatte di fuoco liquido, le quali curano le ferite dei non morti, si ricaricano sedendosi ai falò, tutti i non morti ce le hanno, come fai a non averne una?" Chiese Solaire; "fottuto guerriero abbattuto, non poteva dirmela una cosa così importante? Giuro che gli taglio la lingua appena torno al santuario" pensò Sephiroth, "Tieni amico mio, io ne ho 10, te ne do 5 delle mie, sono più utili a te, a proposito come ti chiami?" L'albino bevve la fiaschetta e si sentì subito meglio e disse:"Sephiroth", "Sephiroth mh? Nome intrigante! Orsù Sephirtoh mettiamoci in marcia!" "Vedi di non fare il pagliaccio in mia compagnia" disse seccato Sephiroth, ed entrambi si incamminarono verso la chiesa.

Note dell'autore
Oddio che capitolo lungo, sono esausto, Sephiroth fa la conoscenza di due personaggi fondamentali: Petrus, il prete figlio di puttana bastardo. perché lo chiamo figlio di puttana bastardo? Perché è il personaggio che più odio del gioco. Perché lo odio? Lo cederete più avanti, lo odierete anche voi.
Solaire, il personaggio più amato di dark souls dal sottoscritto e dall'intera comunity di Darl Souls, anche Sephiroth lo prenderà in simpatia? Vedrete.
Alla prossima!
   
 
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