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Autore: MercuryRain    25/08/2015    0 recensioni
Un giorno mi sono ritrovata a pensare a come fosse diventata strega e prima ancora maga Walpurgis e così ecco il primo capitolo. Ero curiosa anche di scrivere una storia e spero che questa mia prima creatura non muoia prima di nascere :') Buona lettura!
Genere: Dark, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La sveglia si mise a trillare. Mayu la zittì subito, non aveva quasi chiuso occhio per tutta la notte. Si preparò, senza fretta, con lo sguardo assorto. Sguardo che non sfuggì a sua madre, che quel giorno aveva deciso di preparare dei meravigliosi plumcake.

“Ti vedo pensierosa, tesoro, c'è qualcosa che non va?” le chiese ad un tratto.

“Oh...no, tranquilla mamma” abbozzò un sorriso.

La mamma continuò a scrutarla in silenzio. I suoi occhi azzurri la studiavano, mentre Mayu sapeva che in questi casi doveva mantenere la tranquillità più assoluta, non doveva tradirsi.

Alla fine la mamma sorrise allegramente e disse: “ Allora ci vediamo dopo la scuola, buona giornata!”

Mayu ringraziò e uscì di casa stringendo forte il cestino della merenda. Non sapeva se era riuscita ad ingannarla. L'autobus arrivò con qualche minuto di ritardo.

  • -Meno male che è arrivato!- pensò, sollevata. Doveva assolutamente parlare con Yuya. Infatti quando l'autobus si fermò e questa salì, Mayu si affrettò a farle posto accanto a lei.

“Buongiorno Yuya!”

“Buongiorno Mayu! Per caso oggi ti sei svegliata presto?”

“Si, come lo sai?”

“Segreto!”

Risero insieme. Per qualche minuto non parlarono. Alla fine Mayu disse:” Yuya...c'è qualcosa che non va?”

La ragazza la guardò tristemente. Cercò di sembrare noncurante.

“Mamma e papà presto divorzieranno.” disse con la voce tremula.

Mayu restò sgomenta. Intanto gli occhi di Yuya cominciavano a farsi lucidi di lacrime.

Istintivamente Mayu l'abbracciò.

Non voleva vederla piangere, provava solo il bisogno che ha la mamma quando vede i figli farsi male. Fargli sentire che lei c'era, anche se non sapeva cosa dire.

“Mayu...” sussurrò lei.

Le ricordò la scena della sera prima. Quel sussurro disperato e implorante. Doveva fare qualcosa, ma cosa? Tutti i grnadi discorsi che la sera prima sembravano tanto sensati e corretti adesso suonavano veramente patetici.

“Non ti devi preoccupare Yuya, ci sono io. Non è molto che posso fare ma... ci tenevo a farti sapere, in un modo o nell'altro, che andrà tutto bene”

Le parole erano uscite tutte d'un fiato, impacciate, ma rassicuranti. Mayu attese, sperando di aver detto qualcosa di utile.

Yuya rise appena.

“Lo so. È proprio quello che mi serve adesso”

Una lacrima le rigò la guancia. Se la asciugò e abbracciò ancora più forte l'amica.


 

“È abbastanza raro che tu voglia avere a che fare con me, Nori”

Due occhi inquietanti la fissavano, impassibili.

“Mi trovi d'accordo,Incubator. Ma stavolta la questione è troppo importante. Dimmi, cosa sai della Strega Nera?”

Le ultime parole uscirono in un impeto di rabbia. Kyubey si grattò l'orecchio, poi disse:”Capisco, non ci sei ancora arrivata. Eppure tra te e France tu eri quella più perspicace”

“Non osare dire quel nome!” gridò furiosa.

Si avvicinò al corpicino bianco e lo sollevò, stringendolo rabbiosamente per il collo.

“DIMMELO”

“E va bene e va bene” disse Kyubey,senza perdere la calma. La sua inespressività era totale, inumana.

“Nemmeno io so molto di questa Strega Nera, ma so che esiste. O meglio, la sua esistenza è veramente difficile da stabilire,potremmo chiamarla anche un'avaria. Un qualcosa di storto in questo mondo.”

“Ma cosa stai dicendo?” Risuonò incerta la voce di Nori.

La mano intorno al collo si allentò, e la bestiolina ne approfittò per sfuggirvi. Atterrò delicatamente sul muretto.

Si trovavano sul tetto di un grattacielo, attorniati da numerose nuvole nere che sembravano gravitare intorno a loro. Nell'aria si poteva già sentire l'odore della pioggia imminente.

“Ogni linea temporale,o parallela, si rifa ad una linea originale. Certo, non sono tutte uguali, ma si assomigliano molto. Ebbene questa linea di tempo presenta un'avaria, un guasto, come se, durante la creazione, qualcosa sia andato storto. In questo mondo manca qualcosa di essenziale per voi maghe, qualcosa che noi Incubator non riusciamo a capire e nemmeno ad immaginare!”

“Vai avanti,vuoi dire che la cosa che manca... è la Strega Nera?” sussurrò inorridita Nori.

“Oh no, assolutamente no. Manca qualcosa di infinitamente grande, e per logica anche di opposto al potere della Strega”

Dopo una pausa continuò.

“Non si può sfuggire a qualcosa che accadrà per forza, Nori. Puoi solo stare zitta e guardare. Ma un suggerimento voglio dartelo. Anzi, è più un consiglio. Quando incontrerete la Strega Nera, dovrete essere molto unite per avere una minima possibilità. Non di vittoria, ma di sopravvivenza. Ma dopotutto questo è il vostro compito come maghe.”

Detto questo sparì nel nulla, lasciando Nori sola con una tempesta di pensieri confusi.


 

“Io esco, a dopo, papà!”

Udì il padre biascicare qualcosa per poi girarsi e tornare a dormire sul divano. La notte prima non aveva dormito affatto.

-Scommetto però che è a buon punto con la sua mazza da golf- pensò Mayu con un leggero sorriso.

Appena uscita fuori sentì come se l'aria fosse pesante, una sensazione opprimente che le stringeva il cuore in una morsa gelida. Che fosse la Strega Nera?

Affrettò il passo verso casa di Nori. In ogni caso sentiva il bisogno urgente di parlarle. Oltrepassò il viale senza nemmeno guardarsi intorno. Arrivata al bar dei ciliegi,davanti a lei rotolò una palla.

“Signorina, per favore me la raccoglie?”

Una vocina leggermente petulante ma familiare.

Si girò verso la voce. Giselle arrivò saltellando allegramente, tenendo stretta Holy.

“Giselle,Holy!” esclamò Mayu.

La bambina annuì.

“Stavi andando da Nori?” chiese Holy dopo averla salutata.

“Si”

“Ci ha chiamate per parlare di una cosa importante, vieni con noi.” disse Giselle, seria in volto.

“Faremo in un battibaleno” aggiunse

Senza che Mayu potesse replicare, se la caricò sulle spalle, con una forza impossibile per una bambina, e spiccò il volo.

Atterrarono sul tetto di un grattacielo.

“Sono forte eh?” disse ridacchiando Giselle.

Mayu annuì sbalordita.

“Eccovi finalmente” intervenne Nori, agitata.

“L'aura maligna che si sente... è la Strega Nera?” chiese Mayu.

“Probabilmente... ho parlato con Incubator. Mi ha confermato che la Strega Nera esiste. E ha detto anche che in questo mondo manca qualcosa, come un guasto che deve essere colmato da qualcosa...”

“Io...io non capisco!” mormorò Mayu.

“Andrà tutto bene. Adesso dobbiamo andare a caccia della strega, chiunque essa sia.”

“Dov'è che vorresti andare, da sola?” Intervenne una voce sconosciuta.

Tutte si voltarono. Sospesa in aria, una ragazza dai capelli color del sole le stava osservando. In mezzo alla tempesta in arrivo, sembrava splendere come una gemma. Era come se lei stessa fosse il sole, emanava un'aura di energia, ma al contempo di calma.

L'atmosfera mistica fu interrotta da un urlo.

“FRANCE, France!”

Nori le corse incontro e si gettò tra le sue braccia.

France?France era la strega che aveva combattuto Nori quando l'aveva conosciuta!France era...morta!Com'è possibile?

Un caos di domande si agitavano nella testa di Mayu, moltiplicandosi ad ogni secondo.

Nori intanto piangeva disperata, aggrappandosi più che poteva alla ragazza, come se avesse potuto scomparire da un momento all'altro.

“France, ma io... io ti ho uccisa! Ti prego,dimmi che sei tu!” Singhiozzava fra le lacrime.

France parlò, con la sua voce forte e rassicurante.

“Si, sono io Nori, adesso ti spiegherò tutto. Sei stata bravissima”

Le rivolse un sorriso affettuoso.

“Io non so cosa devo fare France, io...io...” la voce di Nori si ruppe. Rimase a piangere, abbracciata all'amica.

“Vi spiegheremo tutto, non dovete preoccuparvi” disse inaspettatamente Giselle.

Mayu si girò a guardarla.

“C-cosa?”

“Finalmente ti sei decisa a parlare, piccola peste” France si rivolse a Giselle.

“Non sono una peste” mise il broncio lei.

“Qualcuno può per piacere spiegare qualcosa?” esplose Mayu, esasperata.

France la guardò.

“Tu devi essere Mayu”

“S-si”

“Bene, è arrivato il momento delle spiegazioni. Era ora, in effetti.”

France si posò a terra e, sciolta dall'abbraccio di Nori, allargò le braccia in un gesto plateale.

“Noi, sia io che Giselle, siamo streghe. Il nostro obiettivo ultimo è... attirare l'attenzione della Legge della Ruota... in modo da ottenere la salvezza!”

Dietro di lei cadde un lampo che illuminò le facce sconcertate di Nori e Mayu.


 


 


 


 

   
 
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