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Autore: Gomizzle    07/09/2015    6 recensioni
Due normalissimi ragazzi,Justin Bieber e Selena Gomez si ritrovano ad affrontare l'ultimo anno di superiori.
Quest'ultimo sarà pieno di emozioni,amore,amicizia,felicità,tristezza,debolezze e problemi adolescenziali.
Come si comporteranno i ragazzi in questa situazione?!
Genere: Mistero, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, FemSlash | Personaggi: Altri, Justin Bieber, Selena Gomez, Un po' tutti
Note: OOC, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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SELENA'S POV

Eravamo da tempo arrivati a casa Swift, l'abitazione era molto accogliente e luminosa. Sulle pareti bianco latte si trovavano appesi diplomi e riconoscimenti -sia rivolti alla mamma di Taylor che al papà-. Noi ci ritrovammo tutti nella sala più grande della casa, il salone. In esso si trovavano due grandi divani in finta pelle rossi disposti uno di fronte l'altro. Nel mezzo c'era un basso tavolinetto da salotto in vetro, con dei rifinimenti d'orati e poi sulla parete principale vi erano -oltre ad altre cornici con diplomi e, o, foto di famiglia- un piccolo camino, una tv e al loro fianco una libreria dove vi erano posti dischi in vinile che come sapevo la famiglia collezionava e vari libri che passavano da romanzi rosa a romanzi gialli, dal fantasy all'horror e poi un'intera fila dedicata ad Oscar Wild, lo scrittore preferito del signor Swift.
Mi trovai subito a mio agio in quella casa, ma la tensione si respirava che era una "meraviglia".
Tolsi il cappuccio della felpa dalla testa e lasciai i miei capelli, per niente curati, cadermi sulle spalle. Eravamo tutti distrutti, le nostre occhiaie erano più che marcate e se anche i genitori di Tay avessero voluto farci stare a nostro agio glielo si leggeva in volto che stavano crollando.
Non osavo immaginare quanto potesse esser brutto perdere un famigliare, per me era già difficile sopportare la mancanza di un'amica.
"Ragazzi, volete qualcosa da bere?" ci chiese la signora Swift, con occhi pieni di tristezza. Ebbi un brivido quando incrociai il suo sguardo.
"No, grazie, stiamo bene così." disse Mike, passandosi una mano fra i capelli mettendoli un po' in disordine. Michael non era uno di quei ragazzi che faceva vedere molto le sue emozioni, dal tronde nel nostro gruppo tutti erano bravi a nascondere i propri sentimenti ad eccezione di qualcuno. Michael però era forte, lo era davvero. Era sempre solare e quando succedeva qualcosa di brutto riusciva a mantenere la giusta lucidità per sorpassare l'ostacolo, anzi per affrontarlo. Un po' come Kylie. Invece Kendall e Luke, per esempio, erano molto emotivi -loro sono le eccezioni menzionate poco fa-. Solo standogli vicino potevi capire cosa provassero, in quell'istante. Quando succedeva qualcosa di brutto si chiudevano un po' in se stessi e spesso si piangevano addosso, solo dopo un po' di tempo aprivano gli occhi e cominciavano a combattere. Io e Ryan eravamo solari quando le giornate andavano nel verso giusto, diventavamo due pezzi di pietra quando qualcosa andava storto. Ma non ci chiudevamo in noi stessi, anzi prendevamo in mano la situazione e facevamo di tutto per farla tornare nel verso giusto, per intenderci. Solo che noi, a differenza di Michael, affrontavamo l'ostacolo con odio, rabbia e disprezzo e questo ci portava ad essere scontrosi con le persone che ci circondavano, non avevamo il suo stesso controllo. Justin, in fine, era un ragazzo che veniva giudicato molto per l'apparenza, sembrava il 'bad boy' -così dicevano- della situazione invece era un ragazzo dal cuore d'oro, anche lui aveva i suoi momenti 'no' e quando ce li aveva per lui non esisteva nessuno. Con il tempo migliorò, riuscì ad acquistare parte della calma e del controllo che avevano Ky e Mike. 
"Va bene." rispose a sua volta la donna, con voce tremolante.

Dopo il pranzo, dopo aver scoperto che Taylor aveva un'effettiva relazione con il professore e che quest'ultimo non poteva essere la causa della scomparsa della ragazza perchè un ragazzo d'oro, un ragazzo davvero premuroso e dolce nei confronti della nostra piccola, arrivarono i poliziotti per il primo interrogatorio. Finalmente aprirono le indagini.
Con loro arrivò anche Shay, il suo viso era scavato, sembrava quasi malata. Aveva un colorito strano e quando la vidi ebbi un sussulto. Mi si strinse il cuore e continuavo a ripetermi che ero stata stupida e come ho fatto a non accorgermi di nulla?? pensai.
"Ragazzi, ci dispiace molto per la vostra amica e ... per vostra figlia." disse il poliziotto più anziano, guardando prima tutti noi e poi i genitori di Tay.
"Faremo del nostro meglio per trovarla, ma adesso dovrete rispondere a delle domande." continuò il secondo poliziotto.
"Oggi faremo delle domande, diciamo, generali. Domani vi porteremo in commissariato per fare un interrogatorio più approfondito e individuale." aggiunsero in fine. Mentre i poliziotti parlavano cercavo di 'leggere' l'espressione di Shay, non le si leggeva rabbia, solo tanta tristezza...non so cosa farei se perdessi Justin pensai incastonando gli occhi in quelli del mio ragazzo, seduto accanto a me.
"Questa domanda è per voi ragazzi." ci avvertì il poliziotto sulla trentina, guardando me, Justin, Mike, Ky e Kendall, Ryan e Luke. Ero nervosa e il mio respiro si fece tremolante, non riuscivo a calmarmi.
"Quand'è l'ultima volta che l'avete vista?" chiesero, contemporaneamente.
Prima di rispondere ci guardammo tutti in cerca di una risposta perchè non sapevamo che dire, era da tanto che non la vedevamo, lei si era allontanata e noi abbiamo continuato a vivere la nostra vita come niente fosse...mi sentii uno schifo.
"Beh, non sappiamo dare una risposta che vi possa aiutare molto perchè nell'ultimo periodo Taylor non era molto presente, non passava più il tempo con noi e non ricordiamo l'ultima volta che l'abbiamo vista." rispose Kylie, intrecciando le dita. La sua voce era piatta, non faceva trapelare emozioni.
"Aveva fatto nuove amicizie?" chiese il giovane, guardando, sta volta, anche Shay e i genitori.
Non mi voltai verso di loro, ma poggiai la mia faccia sulla spalla di Justin, stavo per piangere e dovevo trovare un modo per bloccare le lacrime.
"S-si era fidanzata con un nostro professore, lui era molto giovane e facendo poche ore di lezione passava molto tempo con Taylor. Sia a scuola che fuori." rispose la nostra amica, asciugandosi le lacrime che le scendevano in continuazione sulle guance.
"Questo professore secondo voi può essere una minaccia?" chiese nuovamente il giovane.
"No, è un bravo ragazzo. E' laureato, non ha una famiglia perchè molto giovane, ha accolto nostra figlia fra le sue braccia in maniera molto carina. Son sicuro che lui non c'entra nulla con questa storia." rispose il papà, stanco e disperato, oserei dire.

JUSTIN'S POV

Osservavo ogni singola persona presente in quella stanza. Erano tutti in condizioni pessime, chi era triste ma non lo faceva vedere e chi lo era e piangeva in continuazione. I signori Swift mi fecero salire un angoscia che mai prima avevo provato. I loro volti erano scavati ed esausti. Al solo pensiero di ciò che stavano passando mi venne la pelle d'oca.
"La ragazza potrebbe esser scappata?" chiese il poliziotto dai capelli brizzolati.  
Mi tornò in mente ciò che ci aveva detto Shay il giorno prima, così mi voltai verso quest'ultima per incitarla con lo sguardo a dire ai poliziotti ciò che Taylor le aveva detto. 
Lei incrociò il mio sguardo, dopo un po' d'esitazione sembrava volesse proferire parola. Ma niente...mi voltai verso Luke e lui capì al volo ciò che stavo pensando perchè probabilmente anche lui se ne era ricordato e "Shay, dì ai poliziotti ciò che ci hai detto ieri." le disse, con tono fermo. Vidi la ragazza cambiar espressione, sembrava esser caduta dalle nuvole, ma dopo due respiri profondi parlò.
"M-mi ha detto che voleva dare una svolta alla sua vita." disse, con un filo di voce.
"Che tipo di svolta?" chiesero i poliziotti. A quel punto Selena alzò il viso e "Che tipo di svolta?! Beh se lo avessimo saputo tutto questo casino non sarebbe successo." disse a denti stretti. Cercai di tranquillizzarla strofinandole una mano dietro la schiena, ma il senso di colpa se la stava divorando ed era davvero, ma davvero turbata. Mi faceva male vederla così, dopo tutto come biasimarla?
"O-ok, mi scusi." disse in fine, facendo uscire delle lacrime dai suoi dolci occhi circondati da un colore violaceo.
"Non si scusi signorina, capisco come si sente e non deve preoccuparsi." le rispose il poliziotto per niente scosso, ma chissà quante volte quei pover uomini avessero dovuto assistere a tragedie del genere.

Eravamo a cena, io, Selena, mia mamma e sua mamma. Una bella cena... 
"I poliziotti hanno iniziato le indagini, allora?" chiese Mandy, la mamma di Selena, con tono pacato e dolce.
Selena la guardò ma si limitò ad annuire.
"Domani mattina dobbiamo andare alla centrale...per fare un interrogatorio più approfondito." risposi io, subito dopo.
C'era troppa tensione nell'aria e le nostre mamme, dopo aver regalato del supporto ai genitori di Tay cercarono di tirare su di morale anche me e Selena, ma sapevo che la loro era una battaglia persa. Quando Selena stava male nessuno poteva farla sorridere, lei una volta mi disse che c'erano delle eccezioni che qualcuno poteva aiutarla quando stava male, ma non sapevo chi fosse quel qualcuno. Probabilmente era la mamma, ma le probabilità erano molto basse anche se lei con i suoi genitori aveva un bel rapporto...
"Justin, noi domani andremo dalla mamma e il papà di Taylor. Ci hanno invitate a prendere un thè, ci sarà anche la mamma di Shay." aggiunse mia madre dopo una frazione di silenzio, io annuii e le lasciai un sorriso giusto per scogliere -almeno un po'- la tensione.

Portai Selena fuori il piccolo giardino di casa sua, ci mettemmo sul dondolo e rimanendo in silenzio restammo a guardare il cielo. Pensavo di aver passato già il mio "periodo peggiore", ma mi sbagliavo. Quello che stavo vivendo era indescrivibile, convivere con l'idea di perdere un'amica, con la quale sei cresciuto e hai fatto le migliori e peggiori esperienze, è frustrante e ti spezza il cuore. E' molto peggio di rientrare ubriaco la sera o farsi due o più spinelli al giorno, almeno io la vedo così...
Posai lo sguardo su quello di Selena: totalmente assente.
Con il mio indice cominciai ad accarezzarle i contorni del viso, era così dolce e coccolosa. La sua carnagione chiara mi faceva impazzire, i suoi capelli così fluenti -non molto curati, ultimamente- erano bellissimi...
Le lasciai un bacio sulla fronte a fior di pelle e la vidi subito dopo chiudere gli occhi con un gesto delicato ed elegante, oserei dire. Non era truccata ed era anche molto più bella.
Dopo averla osservata per un po' tornai ai problemi della vita, coloro che ci uccidevano l'anima.
Cominciai a fare ipotesi su ipotesi, ma nessuna di esse erano plausibili.
Non sapevo cosa pensare, quel professore era o non era una minaccia? I genitori dicevano di no, ma era la verità? Chi era quel Felipe Carlos? Che poi Felipe Carlos...che nome. Mi rifiutavo di credere che un uomo così giovane si chiamasse Felipe Carlos, probabilmente dietro c'era dell'altro o probabilmente mi stavo facendo solo dei film.
Non pensavo che lui l'avesse rapita, ma pensavo più ad una cosa da romanzo rosa: una fuga d'amore. Oppure lui non c'entrava nulla e qualcuno che la stalkerava l'aveva rapita...
Troppe idee mi si accumulavano nella testa.
L'unica cosa che si poteva fare era aiutare la polizia a trovare la nostra amica. Dovevamo trovarla e, nel peggiore dei casi, salvarla.

YAY!
Bene, sono qui ad aggiornare anche questa ff carina carina che a voi a quanto pare piace.
Sinceramente questo capitolo lo trovo corto e insignificante, infatti ho deciso di classificarlo come il classico "capitolo di passaggio".
Fra poco inizia la scuola, perciò sto rimettendo le cose in ordine che siano cose a livello uhm...concreto(?) o che siano a livello di idee e robe varie haha


In questo CHAPTER (che classe ragazzi), vediamo l'inizio delle indagine e scaviamo leggermente nell'animo dei personaggi, ovvero vediamo un po' la loro parte oscura. Che poi qui ci sono solo degli accenni, con l'andare avanti ci saranno grandi 'passi marcati' per quanto riguarda questo argomento.
Tutto molto tranquillo fino ad ora.
Fate ben attenzione ad ogni minimo dettaglio.

VA BIEN, non ho molto altro da aggiungere.
Spero però che almeno un minimo vi piaccia e che vi incuriosisca in modo che andiate avanti fino alla fine della storia.
Ringrazio tutti e tutte per le letture/recensioni e nothing.

LOVE ALL, bye.



 
  
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