Capitolo 22.
La pioggia batteva incessantemente
sulle finestre, riempendole di piccole goccioline
d'acqua. Il ticchettio della pioggia sul soffitto non accennava a smettere, e
ciò non contribuiva assolutamente al mio pessimo umore, il quale era
sottoterra.
Mi ero svegliata tre ore dopo, nel bel mezzo del diluvio universale, con le
guance bagnate. Per un attimo desiderai che la pioggia mi lavasse via; ma
decisi che auto-commiserarsi non era la scelta migliore. Oltre la mia porta,
non sentivo nessun altro rumore, niente di niente. Mi chiesi cosa fosse
successo. Mi sentivo malissimo, e tremendamente in colpa per le mie parole.
Pensai di esser stata troppo dura: mio padre se lo
meritava? In fondo era sempre mio padre.. e sentirsi
in colpa per una delle due persone che mi aveva messo al mondo, era
inevitabile. Avrei voluto tornare indietro nel tempo,
tornare in quell'attimo, mordermi la lingua per trattenermi e star zitta.
E ora, cosa avrei dovuto fare? Non avrei
potuto rimanere dentro la mia stanza per sempre.. Ma il solo pensiero di
incrociare i miei familiari mi metteva addosso l'angoscia. Ero sicura che
pensassero che fossi una bugiarda visionaria, e che mi odiassero. Mentre socchiudevo
leggermente gli occhi per cercare di rilassarmi un po', sentii dei rumori alla
mia porta, come se qualcuno stesse sforzando la serratura.
Lo fissa, con aria terrorizzata. La chiave che stava dentro la toppa cadde a
terra, e prima che potessi alzarmi, la porta si aprì.
Mio padre entrò nella stanza, con un sorriso rassicurante sul volto. Mi
spaventai e mi paralizzai dal terrore e della sorpresa, deglutendo, e alzandomi
a sedere sul letto. Lui chiuse la porta alle sue spalle e mi guardò. Io lo ricambiai.
"Adrienne.." iniziò lui, facendo qualche passo verso di me. Scossi la
testa. "Non voglio parlare.."
Fece uno sguardo piuttosto serio. "Non devi avere paura di me." Invece sì, avevo paura. Mi avrebbe ucciso, come minimo.
"Per favore, alzati." aggiunse. Non sapevo
che fare, ero terrorizzata. Non capivo perché si comportasse in
quella maniera così tanto calma e gentile. La pioggia sembrava battere
sempre più forte e incessantemente.
Scossi di nuovo la testa. Mi guardò, molto intensamente, e alla fine mi
rialzai, rimanendo accanto al letto. S'avvicinò, e io feci un piccolo passo
indietro, d'istinto.
"Hai paura?"
Annuii, incapace di parlare. "Dai,
che ci conosciamo da sempre.." Sì, papà, da
una vita.
S'avvicinò e mi arrivò davanti, con uno sguardo molto serio.
"Ti chiedo solo di fidarti di me.." Arretrai
più che potevo, e sprofondai di nuovo sul letto, alzando lo sguardo su di lui.
Allungò una mano verso di me, e lo fissai.
"Adrienne ti prego.."
Sembrava dispiaciuto. Dopo degli attimi di indecisione
e silenzio assoluto, afferrai la sua mano, e lui mi fece rialzare. Sorrise, e
mi venne molto vicino, il suo respiro era caldo.
"Ti avevo detto di non dirlo a nessuno."
sussurrò. Non dissi niente, lo fissai. Mi lasciò la
mano continuando a guardarmi. "Pensavo fosse il nostro segreto, Adrienne," Mi guardò minacciosamente. Io rimasi immobile, e
trattenei il fiato. "E invece tu mi hai tradito.
Non avresti dovuto farlo.. ti avevo avvertito."
Mi diede un colpo sul viso, spingendomi all'indietro. Caddi per terra di
schiena, e sentii un bruciore fortissimo sul viso. Un sapore amaro e caldo,
quasi metallico, mi disse che perdevo sangue dal
labbro inferiore. Mio padre avanzò verso di me, ma io non dissi niente, né
cercai di proteggermi in qualche maniera.
Mi ero arresa.
Chiusi gli occhi, e sentii altri colpi, forti. Poi non capii
più niente, forse persi conoscenza. Urla, voci, una
donna che piangeva, qualcuno che mi prendeva e mi stendeva su qualcosa di
morbido, il sangue che m'arrivava al mento, sbattersi di porte. Forse
ero morta - forse ero in una specie di limbo, il che era peggio di essere
morti. Cos'altro sarebbe successo..? Avrei sofferto
ancora? Forse era meglio che tutto cessasse, piuttosto che soffrire ancora,
ancora un'altra volta.
***
"Adri.. sei sveglia?"
Edoardo mi chiamò. Aprii di pochissimo gli occhi, e vidi due forme indistinte
davanti a me. Sbattei le palpebre più volte, socchiudendo un po' le labbra.
"Hm.." feci un verso strano, portandomi una
mano sulla fronte.
"E' sveglia." disse la voce di mia madre.
Cercai di aprirli di nuovo. Ero nella mia stanza, stesa sul mio
letto, e accanto a me c'erano mio fratello e mia madre, che mi fissavano. Li
guardai. "Che è successo..?"
Mia madre arricciò le labbra. Aveva gli occhi rossi e gonfi, immaginai che
avesse pianto.
"Non preoccuparti, dopo ti.." iniziò Edoardo.
"No." lo interruppi. "Ditemi adesso." Avevo preso
conoscenza immediatamente. Li vidi scambiarsi un'occhiata. Mia madre sembrava
ammutolita.
"Quelle cose che hai detto su papà.."
Abbassai lo sguardo.
"Adrienne, non sentirti in colpa. E' vero, l'ha
ammesso."
Rialzai lo sguardo, illuminandomi quasi. "Cosa..?"
"A parte che ti avremmo creduto lo stesso. Non sei una bugiarda, né sei
pazza, e dopo una reazione come quella era impossibile che ti stessi inventando
tutto, ad esempio.." continuò
Edoardo.
Annuii brevemente e feci una smorfia triste. Sentii un dolore alle labbra e me
le toccai, sotto le dita sentii un taglio in verticale, sul labbro inferiore.
"Questo.." iniziai, a voce bassa,
guardandoli. Edoardo annuì. "Sì, Adrienne. L'abbiamo trovato qui qualche
ora fa, che ti.."
Mia madre scoppiò a piangere, all'improvviso. La guardai allibita, e poi mi
allungai per abbracciarla. La strinsi forte, mentre singhiozzava sulla mia
spalla.
"Mamma, sta tranquilla. E' tutto a posto adesso.." le dissi. Lei scosse la
testa. "No! E' tutta colpa mia.. e tu avresti
dovuto dirmelo.. ti avrei creduto.." La lasciai andare e la presi per le
spalle, guardandola. "Non pensarci più, ti prego..
è finita.."
Mia madre annuì, asciugandosi le lacrime con la mano. Poi si alzò dal letto.
"Scusate, vado giù a preparare la cena, dato che nessuno ha mangiato
oggi."
Le sorrisi, e lei andò via, chiudendosi la porta alle spalle. Sospirai, poi mi voltai verso mio fratello. "Raccontami
tutto quello che è successo.."
Annuì, e mi guardò. Mi prese la mano che tenevo appoggiata sulle gambe e
l'accarezzò, tenendola fra le sue.
"Dopo qualche ora da tutto quello che è successo..
Cercavamo papà per la casa, dopo che lui era sparito. Finché abbiamo trovato la
porta della tua camera socchiusa.."
Mi guardò, fermandosi.
"E c' eri tu, per terra, che tremavi, piangevi, e lo imploravi di
lasciarti.. E lui che ti colpiva, sulle braccia, sulle gambe, sul viso.."
Mi lasciò la mano e mi prese il viso, carezzandomelo piano.
"Allora mi sono praticamente gettato su di lui e l'ho allontanato da te,
lui ha cercato di spingermi via, cercando di colpirmi," Notai alcuni
graffi sulle sue mani e il cuore mi si fece piccolo piccolo.
"..Era impazzito, non lo riconoscevo più. Comunque
l'ho allontanato, e tu sembravi aver perso conoscenza, eri immobile con gli
occhi chiusi."
Deglutì, continuando a carezzarmi. La voce gli tremava, ed era impaurito e
sconvolto.
"Allora poi la mamma ti ha preso e ti ha messo sul letto, e abbracciandoti
è scoppiata a piangere. Ha minacciato mio padre di chiamare la polizia e gli ha
consigliato di sparire immediatamente e non farsi più vedere.."
Fece una lunga paura. "E lui?" chiesi.
"Lui è rimasto in silenzio. Come se si svegliasse da una specie di trance, non so, aveva uno sguardo vacuo. Senza dirci più
niente, ha preso una valigia, ci ha messo dentro qualche vestito ed è andato
via."
Deglutii, guardandolo. "E'..
è vero?"
Sorrise. "Certo, Adrienne. Perché non l'hai detto
prima?" Sospirai. "Mamma lo ama tanto. E pensavo non mi avreste
creduto." Scosse la testa. "Siamo la tua
famiglia. Devi avere un po' più di fiducia in noi."
disse.
Lo guardai. "Lo so, sono stata un'idiota."
"Beh, forse un po'." Rise, per alleggerire
la pesante atmosfera. "Ma non devi giustificarti, immagino che tu fossi
impaurita e sconvolta, anche dopo tutto quel tempo."
"Sì. Mi è dispiaciuto solo sconvolgere tutto.. la
nostra famiglia..."
"Non è colpa tua, ma sua. E' lui nel torto, è lui che l'ha voluta
sconvolgere. Tu.. è come se fossi stata una specie di
vittima, tu hai dovuto pagare per tutti noi, è questo è terribile.."
Cercai di annuire e lo guardai. "E adesso?" chiesi.
"E adesso.. ricominciamo daccapo. Insieme, ce la
faremo. L'importante è che tu non soffra più."
Annuii. Edoardo mi abbracciò stretta, carezzandomi la
schiena, io lo strinsi a mia volta, appoggiando la testa sulla sua spalla. Ero
tutta dolori, non riuscivo a muovermi senza che un muscolo mi facesse male. Mi
lasciai cullare da mio fratello.
"Immagino che tu non ti sia tagliata per questo."
disse, sciogliendo l'abbraccio e guardandomi negli
occhi.
Feci segno di diniego. "No, il motivo è ben
altro." Mi guardò con aria interrogativa. "Posso sapere perché..?"
Deglutii. "Per Alex." Solo dopo averlo detto, mi resi conto di aver
pronunciato il suo nome.
"Alessandro..?"
"Edoardo, io lo amo, lo amo così tanto che morirei per lui." dissi tutto d'un fiato.
Mi guardò con espressione serissima. "E lui ti
ama?"
"Non credo." risposi.
"Sa che tu lo ami?" chiese ancora.
"Non così. Non gliel'ho mai detto con tono tranquillo,
né gli ho fatto capire quanto. Penso che non sappia quanto
conti per me."
Sospirò, guardandomi. "Non t'aspettare che tutte le cose t'arrivino da
sole come manna dal cielo. Devi lottare. E anche se perderai, potrai dire di aver lottato."
Il suo ragionamento, in effetti, non faceva una piega. "Io l'ho
perso."
"E allora riprenditelo, Adrienne. In nome dell'amore che dici di provare
per lui."
Lo fissai intensamente e dopo un'infinità di tempo, annuii.
Sorrise, e mi diede un bacio sulla fronte.
"Riposati, sorellina. Ti chiamo quando è
pronto." Si alzò dal letto, e gli sorrisi con aria dolce.
Mi sembrava di essere di nuovo piena di speranza, dopo
quella chiacchierata. Se volevo una cosa, avrei dovuto
lottare. Potevo farlo, in effetti. E io volevo Alex.
Anche solo per riacquistare la sua amicizia, per riacquistare la voglia di
vivere, perché.. perché avevo un terribile bisogno
di lui.
e anche questo è un capitolo
forte.. ripeto, mi spiace se continuo a turbare la sensibilità di qualcuno.. ma purtroppo queste cose accadono REALMENTE e
la povera Adrienne ha subito, sì, questo è vero.. ma la felicità che le è stata
tolta le tornerà indietro?
siamo quasi alla fine, davvero, tutti i vostri dubbi verranno sciolti.
ringrazio tutte le persone che mi hanno seguito fin’ora
e che apprezzano la mia storia, nonché quelle che l’hanno aggiunta nei propri
preferiti (72!) (: grazie, davvero.
Oasis: ebbene sì! ci voleva una bella scossa alla storia.. non poteva rimanere
tutto uguale ehehe!
Cry90: sì, anch’io sono d’accordo con la citazione di Pascal. è molto veritiera ed anch’io
ci convivo quasi ogni giorno. Passando al resto del tuo commento: sì, il padre di Adrienne è davvero un uomo viscido.. ma come ho già
ripetuto, purtroppo persone così ne esistono davvero. e
ringrazio che a me non sia assolutamente capitato qualcosa del genere. Penso
che anche Eric si sia trovato in una bruttissima situazione, è vero, ma quella
che ha sofferto di più in tutto questo è stata la nostra Adrienne. beh, comunque sia mi piacciono sempre le tue riflessioni e
spero che anche questo capitolo abbia suscitato qualcosa in te! (:
giulietta_cullen: allora! ti ho sconvolto..
lo immaginavo xD i colpi di scena riducono sempre le
persone così! ahah! Edoardo è davvero un ragazzo d’oro,
sì (come si vede anche in questo capitolo) e la nostra povera Adrienne,
nonostante tutto, adesso ha addosso una corazza di
acciaio, dopo tutti questi brutti avvenimenti. forse
questa è l’unica cosa positiva! la storia è quasi
giunta al termine, mi dispiace.. però.. =P
bribry85: nuova lettrice e commentatrice! ne sono
lusingata! allora.. forse ho un po’ esagerato sì, ma
qui non si parla di una semplice cotta ma di un amore che va molto più a fondo,
al di là di queste cose.. pensavo d’averlo reso bene, come concetto xD Eric e Melissa sono sicuramente due personaggi
fondamentali e molto interessanti nella storia.. anche perché – non so se l’avete
notato – sono praticamente uguali! =P Beautiful manco me
lo vedo io, lol! Mi fa piacere che
anche tu tifi per Adrienne/Alex (:
Gingerly: sono d’accordo! Adrienne mi fa
pena, ma le cose dovevano per forza andare così. al prossimo commento (:
Nanako: ehi! spero ti collegherai in tempo per
leggere il nuovo capitolo! ahaha
come ho già detto Beautiful io manco me lo vedo! l’idea
della sorella di Eric non era neanche niente male ahaha..
ma poi si rasentava il ridicolo! XD Tu sei una delle poche che tifa Adrienne/Eric.. vedrai come andrà a finire!
utopia_B612: ciao, e “benvenuta”! mi fa davvero
molto piacere che la mia storia ti sia piaciuta così tanto e ti ringrazio per i
complimenti. naturalmente sono sempre ben accetti! continua a seguirmi allora (:
DarkAngel90: ahaha no purtroppo no.. se c’era
anche lui, diventava davvero un bel casino, temo XD al prossimo capitolo *_*
Ethlinn: onestamente? non
ci ho pensato molto, a tutti questi intrecci.. mi è venuto tutto così, di
getto, mentre scrivevo.. ed è questa la cosa davvero bella xD
l’idea della fine da far fare al padre di Adrienne o a Melissa mi piacciono.. ma
poi la storia sarebbe stata troppo sconclusionata! XD naaaah.. continua a seguirmi per sapere come va a finire, manca
poco (:
vi ringrazio.. al prossimo capitolo!