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Autore: jaspeg    16/09/2015    2 recensioni
Questa storia parla della sorella maggiore di Ciel, scomparsa durante l'incendio che distrusse la loro famiglia.
Durante l'incendio riesce a salvarsi tuffandosi nel lago della residenza che era collegato a un canale che andava nel Tamigi.
Venne trascinata per chilometri, fino a Londra, dove verrà salvata da un misterioso ragazzo che dopo se ne andrà lasciandola nelle mani di uno zingaro.
Trascorsero 3 anni, fratello e sorella si ritroveranno, ma, ricomparirà anche il misterioso ragazzo che l'ha salvata, nonostante non volesse avere niente a che fare con lei spesso in quegli anni ha dovuta tirarla fuori dai guai riuscendo sempre a celare la sua identità (o quasi).
Quando Ciel ritrova sua sorella riesce a convincerla a tornare a casa con lui dopo varie suppliche, Sebastian era preoccupato, non bastava un Phantomhive? Ma con sua grande fortuna la sorella era il contrario del suo padrone e finì per affezionarcisi. Con il suo rientro in società finalmente scoprirà chi è il suo salvatore ma si verrà anche a scoprire il segreto più oscuro di Sebastian.
Genere: Avventura, Fantasy, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ciel Phantomhive, Grell Sutcliff, Nuovo personaggio, Sebastian Michaelis, Undertaker
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Il buio, nulla di più. Solo la lieve luce della luna rishiarava a intermittenza la stanza. Le nuvole che coprivano quella sfera bianca, unica fonte di luce in quella notte oscura, ma tutto sembrava calmo e tranquillo, quando quel silenzio quasi inquietante, non venne interrotto dall'urlo di una bambina.
- Alys!
Il conte Phantomhive abbandonò la sua scrivania con tutti i documenti per correre dalla figlia. A metà strada dal suo studio alla camera della piccola il conte la trovò in lacrime che camminava nel buio
- Tesoro, cos'è successo?
S'inginocchiò per mettersi al suo livello
- Sangue! è tornato! è tornato ad uccidermi!
Il padre la strinse a se amorevolmente
- No amore, non permettrò a nessuno di farti del male
La bambina si strinse a lui continuando a piangere, Vincent percorse il corridoio tenendola in braccio come faceva praticamente ogni sera. 
Ormai il conte era abituato agli incubi della figlia, però erano l'origine di quei tormenti che non gli permettevano di dormire la notte.
Arrivarono alla stanza di Alys, la mise sotto le coperte mettendosi accanto a lei e accarezzandole i capelli con estrema dolcezza le cantava sussurrando una ninna nanna, che solo lui conosceva e che un giorno lei avrebbe trasmesso ai suoi figli.
- Mm.... Ugn.... sing...
- Cos'è successo? Cos'hai sognato?
- Il... il signor... Clarker.... è stato ucciso!!! Il mostro l'ha ucciso
Lui sbarrò gli occhi incredulo alle parole della piccola
- No, è stato solo un'incubo
- NON è VERO!!!!! Quello che vedo è vero e lo sai anche tu! Io.... io sono una bambina maledetta!!!
Lui la strinse cercando di confortarla il più possibile
- NO! No tesoro! Se tu non ci fossi stata.... Ciel sarebbe morto per sempre, se tu.....
Improvvisamente la voce di Vincent scomparve da quel ricordo. Le labbra si muovevano senza emanare alcun suono come se celassero un segreto che rasentava la realtà.
Vincent rimase lì fino a quando la piccola non si addormentò, ma poco prima di uscire.....
- Otto inverni
Quella voce lui la conosceva molto bene, non era la prima volta che la sentiva 
Si voltò verso la figlia addormentata per poi posare lo sguardo sullo specchio dove vi era il riflesso di sua figlia coi capelli bianchi e gli occhi azzurro ghiaccio
- Di che stai parlando?
Si avvicinò allo specchio  
- Ti restano solo otto inverni prima che la tua stirpe rischi di estinguersi
- Come la tua? 
La piccola gli sorrise
- Io e lui non abbiamo stirpe
Chi era quel lui di cui quella bambina parlava? Chi era lei? Il carattere, il modi di fare, di pensare.... erano identici a quelli di Alys, ma in lei c'era qualcosa di più profondo, antico...... etereo
- è qui..... e nessuno potrà fermarlo
- Io proteggerò la mia famiglia a costo della mia vita! Non m'importa di quello che dirai! Io non permetterò a nessuno di far loro del male!!!
- Sono felice di saperlo Vincent, spero di rivederti ancora....
- NO! Aspetta!!!
In quel momento entrò Rachel piuttosto confusa e preoccupata per il marito
- Vincent! Ma che stai facendo? 
- No, nulla
La donna si avvicinò al marito poggaindo le mani sulle sue spalle
- è tardi, perché non andiamo a letto? 
- Hai ragione.... scusami
L'uomo si avvicino al letto un'ultima volta dando un bacio sulla guancia della figlia
- Buona notte..... mio angelo 
E poi quel dolce ricordo venne avvolto dalle fiamme, il cadavere di Vincent bruciava davanti i suoi occhi mentre quella mano avvolta dal fuoco tentava di darle una carezza come l'ultimo Addio






- AAAAHHH!!!!!!!!
Dopo quell'urlo la porta della stanza si spalancò
- Lady Alys! Tutto bene? 
Era sudata con le mani tremanti e lo sguardo sconvolto perso nel vuoto. La camicia da notte aveva una spallina giù e una su i capelli semi bagnati tutti arruffati e il respiro affannato non aiutavano a celare lo shock che aveva avuto.
Ciel entrò poco dopo
- Alys! Alys che cos'hai? 
- Pa.... papà! ....Indietro.... io... bianco....i.il fuoco!!!
Vaneggiava parole senza senso, incomprensibili sia per Ciel che per Sebastian. Il fratello l'aiutò a sdraiarsi
- Forse.... è meglio che ti riposi
- NO!!!! Non voglio riaddormentarmi!!!
Si alzò in fretta e furia dal letto, andando nel bagno. Tutti i suoi movimenti erano scoordinati, anche nel solo aprire un pomello
- Dannazione!
Fu allora che Sebastian glie lo aprì con sguardo preoccupato
- My lady, sta...
Non fece a tempo a parlare che si ritrovò la porta sbattuta in faccia. Ciel era sempre più confuso e preoccupato, cosa centrasse loro padre, non lo aveva ancora capito. Tra l'altro era strano vederla in quello stato, di solito quando era davanti alle tombe dei genitori forse si intristiva un po, ma non era mai stata così sconvolta da quando aveva memoria. Intanto Ciel tonò a letto, mentre Sebastian si mise davanti alla porta del bagno ad aspettarla per tutta la notte, ascoltando il pianto silenzioso della ragazza. 
La mattina seguente Alys non era ancora uscita dal bagno, nonostante le molte ore di solitudine non era riuscita a chiudere occhio e le lacrime non si erano fermate neppure un'istante. 
Sebbene non avesse disturbato il sonno del fratello, aveva però interrottò la trnaquillità del maggiordomo che era ancora davanti alla porta quando Ciel non lo chiamò per aiutarlo a prepararsi per raggiungere i Midford sul ponte principale. Il conte si avvicinò alla porta in pensiero per la sorella
- Alys? Tu vieni con noi? 
Dall'altra parte della porta si sentiva la voce della sorella ancora agitata
- S..si. Lasciami dare una sistemata, vi raggiungo dopo 
- Va bene. Vuoi che ti lasci Sebastian? 
- NO! Voglio restare sola
Ciel era sorpreso da quella risposta, sopratutto perché lei e il demone avevano legato parecchio negli ultimi tempi (più o meno)
- D'accordo. Ti aspetto sul ponte con gli altri
- Si, grazie


Dopo circa un'ora finalmente uscì dalla cabina (anche se con delle enormi occhiaie sotto le palpebre). Si fermò per un po sulla porta chiusa alle sue spalle per assaporare il profumo della brazza marina che le stava scompigliando i capelli, come faceva Ciel quando era piccolo e glie li toccava sempre, quel solo pensiero l'aveva rilassata in qualche modo
- Nottataccia? 
- Puoi dirlo.....Mh? AH!
Appena si girò vide Shade poggiato accanto a lei sulla parete a un metro di distanza dalla porta
- Co....cosa ci fai tu qui? 
- Si è sentito il tuo urlo fino alla mia cabina
- Co... cosa? 
Divenne rossa dall'imbarazzo e cominciò a muoversi come se avesse le giunture pietrificate allontanandosi gradualmente da lui, però la seguì fino ad arrivare al suo orecchio dove vi soffiò dentro facendole correre un brivido lungo la schiena
- Ma sei matto? 
Si girò ancora più rossa di prima, ma quando vide i suoi occhi scoppiò ridere
- Pff.... HAHAHAHA!!!!!!!
Lui impassibile la guardava contorcersi a terra dalle risate. Rideva talmente tanto che per cercare di contenersi batteva il pugno sul pavimento 
- Bhè? Che ti prende? 
- T.. Hahaha!!! Tu.... no Hahaha!!!! Ti, ti sei.... hahaha oh..... Ti sei visto allo specchio sta mattina? 
- Eh?
Si guardò sul riflesso di una delle finestrelle delle cabine e fu allora che si accorse di avere delle occhiaie da poter spaventare anche un demone
- Bhè, tu non sei messa tanto meglio
Lei poggiandosi sulla parete si tirò su per specchiarsi nella medesima finetra
- Ah! è vero. Accidenti! Non possiamo andare dalla zia così
In quel momento la porta della cabina accanto si spalacò e una vecchia megera (che somigliava più a una mummia) si affacciò con fare minaccioso guardando i due
- Razza di maleducati! Non sapete che non si spiano le signore? Capisco che possiate essere attratti dalla mia maturità ma.....
A quel punto Shade storse il naso col suo fare arrogante e provocatorio.....
- Ma quale maturià? Lei sembra più un qualcosa di guasto e poi essiccato per qualche decina di secoli
La donna si infuriò e uscì dalla cabina con solo un'asciugamano mentre le braccia cadenti (come tutto il resto) si muovevano scosse dal vento, mentre teneva la spazzola per lavarsi la schiena stretta in mano come se fosse un macete
- Ora vi faccio vedere io teppisti!
- L'unica teppista qui è lei mia cara signora
Alys lo guardò confusa e anche piuttosto scandalizzata dall'orrore che le si era parato davanti 
- è un delitto uscire con un'asciugamano così striminzito alla sua età. Se non si mette qualcosa di più decente rischia di spaventare i bambi e scandalizzarli per il resto della loro vita. Ormai avrebbe dovuto capire che non è più una ragazzina. Abbiamo tutti il nostro canto del cigno. Il suo finito da oltre mezzo secolo.
Quella fu la goccia che fece traboccare il vaso. L'ultra novantenne cominciò a rincorrerli con lo spazzolone in mano inveendo contro di loro per tutta la nave
- VIA!!!
Alys prese il polso del principe cominciando a correre, ma la vecchietta era più veloce di quanto sembrasse e la gonna della giovane Phantomhive non aiutava la fuga
- VENITE QUA MASCALZONI!!!!
Ormai li aveva quasi raggiunta quando Shade non in filò la testa tra le gambe di Alyse per poi sollevarla mettendosela sulle spalle come una bambina
- MA! che fai? 
- Tieniti forte
Dopo quelle parole fece uno scatto fulmineo che seminò la vecchietta inferocita. Alys invece in bilico sul ragazzo accecato dalle sottane delle contessa cercò di aggrapparsi a  qualcosa e quelli furono proprio i capelli sotto la gonna
- AHI! Fai piano!
- E TU RALLENTAAA!!!!
A quel punto si fermò, ma non si erano accorti che erano nel bel mezzo del ponte principale dove vi erano tutti i nobili e i borghesi che si stavano godendo la mattinata. Però a quel punto l'attenzione venne spostata tutta su di loro
- Ehi! Mi toglia la tua gonna dal viso. Non vedo niente
- Fo... forse è melgio così
Shade la prese e la spostò dietro la nuca facendo mettere in mostra le belle gambe della ragazza
- ALYS!!!!
Quella voce si destò dalla folla basita e non era di certo una sconosciuta alle sue orecchie; anzi era anche fin troppo familiare. Dalla folla apparve sua zia Francis a dir poco furiosa
- Cosa sono questi atteggiamenti indecenti?
- Ecco veramente.....
- Scendi immediatamente da lì! Non hai più 3 anni e io non sono come tuo padre
- Ma, zia.... posso spiegare
- AHH! ECCOVI QUA!!!
La vecchietta apparve alle spalle dei ragazzi attirando ancora di più l'attenzione del pubbico 
- Finalmente vi ho presi! E ora.... fatvi sotto!
Al "farevi sotto" l'asciugamano della donna si slacciò lasciandola completamente senza veli 

- Ma cosa....
Immediatamente Sebastian coprì gli occhi di Ciel prima che potesse vedere altro, seguito a catena da Eduard che li coprì a Lizzy ed il marchese ad Edward. 
Voleva evitare un trauma al ragazzo che avrebbe potuto in qualche modo impedire la proliferazione della stirpe Midford
- EHI! Sebastian ma che fai? 
- La proteggo signore. 
- E da cosa? 
- Mi creda. Questo spettacolo è raccapricciante persino per me
- Eh? 

La marchesa non sapeva cosa dire, ma si vedeva che era sconvolta, visto che alcuni dei suoi capelli perfettamente pettinati erano andati fuori posto.
Shade la guardò con una smorfia di..... non si capiva bene cosa, forse di disgusto
- Oh cielo. La prego si copra, ci sono dei bambini qui
Una seconda voce dalla folla si destò
- EHI! A chi hai detto bambino? 
Alys capì subito che era il suo adorato fratellino ed essendo sulle spalle di Shade ne aproffittò per cercarlo, ma visto che era di taglia ridotta non riusciva a scorgerlo, almeno Sebastian era ben visibile tra tutti quei vestiti colorati (l'unico vestito in nero) e come una boa di segnalazione trovò il fratellino che si dimenava come un furetto.
Intanto la donna non accennava a volersi coprire e tutta la sua "mercanzia" fluttuava scossa dal vento. A quel punto il capitano con tre dei suoi ufficiali raggiunsero il ponte con una coperta 
- Credo sia il caso di andare
- Sono d'accordo
Il giovane riprese la corsa facendo il giro della nave fino ad arrivare alla cabina dei Phantomhive. Alys scese dalle spalle del ragazzo e cercò di aprirla, ma era inutile visto che si era dimenticata le chiavi
- Merda! Le ho lasciate dentro e adesso? La megera ci sta alle costole
Lui incrinò un sopracciglio nel vederla disperarsi così per una semplice chiave
- Spostati
Si tolse il suo Percing sulla parte alta dell'orecchio sinistro e con quello l'aprì
- Ma... come hai fatto? 
- Ci si fa l'abitudine quando si lavora nel mio ambiente
Lo guardò confusa
- Il tuo ambiente? 
S'immaginò una montagna buia e lui come un lupo con il broncio che ululava alla luna
- Huhu!
- Che hai da ridere? 
- Nulla, nulla. Dai entriamo!
- Come? 
Venne trascinato a forza da quell'esile figura di nemmeno 50 kg fino alla sua stanza. 
Rimasero in silenzio fino a quando non videro la vecchietta placccata dal capitano e alcuni dei suoi marinai nell'intento di coprirla e una volta che se ne furono andati....
- Uff.... scampata per un pelo
La contessa cominciò cercare per la stanza qualcosa, lui la osservava frugare in ogni cassetto del baule da viaggio, sembrava una tornado, ma pensando che il maggiordomo sarebbe stato costretto a ordinarla, gli sollevava il morale
- Trovato!
Prese la trusse dei trucchi e cominciò a spalmarseli a casaccio sul viso
- Sono pronta
Appena il ragazzo la guardò gli venne quasi un colpo che lo portò ad indietreggiare per la prima volta in vita sua
- Che hai? Perché hai quella faccia? 
- Ma... ma ti sei vista allo specchio? 
- No, perché? 
Si portò una mano sul viso esasperato
- Togliti quello stucco dalla faccia
- Stucco? 
Appena si guardò si spaventò del suo stesso riflesso
- Ma.... me che è successo? Io volevo nascondere solo le occhiaie 
- Sei un'impiastro
Il ragazzo prese un panno umido e glie lo lanciò dritto in faccia
- Pulisciti e andiamo
- Uff... va bene
Però si vedeva che cercava di nascondere i segni del suo incubo e lui era particolarmente infastidito da quell'atteggiamento, prese uno dei prodotti della regazza e afferrandole il viso si avvicinò al suo
- Che... che fai? 
- Chiudi gli occhi e sta ferma
- No....
Le si avvicinò di più in modo che li chiudesse da sola e fu allora che glie lo mise, mascherando i segni neri sotto le palpebre
- Finito
Lui si avviò e lei ne approfittò per guardare cosa le aveva fatto, ma nulla di quello che pensava, anzi aveva cancellato le occhiaie dal suo viso 
- Ma.... che mi hai messo? 
- Solo un po di terra e cipria
- Eh? Tu sai truccare la gente? 
- So fare cose, che nemmeno tu immagini
Lei lo guardò con sospetto, ma decise di sorvolare sull'argomento.





Venti minuti dopo arrivarono nella sala ristorante dove la famiglia di lei la stava aspettanto "pazientemente"
- Alla buon ora!
La marchesa non risparmiò i suoi rimproveri mattutini in particolare per quello che era successo poco prima
- Chiedo venia zia
I due ragazzi si misero a tavola, però.....
- Che cavolo fai maggiordomo?
Sebastian si era accuratamente messo tra i due suscitando un certo fastidio nel principe
Solo il mio lavoro altezza
- E quale sarebbe?
- Vegliare sui miei padroni
- Per l'appunto, perché non ti metti accanto al conte? 
- Perché non è il conte ad aver bisogno di protezione
- Stai insinuando che io sono una minaccia? 
- Non ho detto questo
- Ma non hai detto nemmeno il contrario
I loro sguardo lanciavano fulmini e saette. Che ovviamente tutti notarono.
L'atmosfera si stava facendo sempre più pesante e l'aura nera che circondava i due si faceva sempre più grande, così Alys decise di intervenire
- Piantatela voi due!
Prese il polso di ognuno di loro e li portò fuori sul terrazzo
- Credo che voi due dobbiate chiarire un po di cose
Shade si girò dall'altra parte
- Io non ho nulla da chiarire con un domestico
- Nemmeno io lady Alys
A quel punto la contessa prese le orecchie di tutti e due, facendo male sopratutto a Shade a causa dei Percing
- Le vostre battaglie fra galli le fate lontani da qui. Sono stata chiara?
- Cristallina
- Yes, my lady



I tre tornarono a tavola e tutto si svolse nella noralità, dopo pranzo però Lizzy rapì sia Ciel che Alys per andare al casinò coi suoi genitori a giocare, lasciando Sebastian e Shade da soli.
Ovviamente il maggiordomo stava per seguire i suoi padroni, ma la giovane Phantomhive lo bloccò danogli un'ordine a dir poco sgradito
- Vorrei che stessi con Shade e gli parlassi
- Come? 
Anche Ciel ci si mise subito dopo la sorella
- Sono d'accordo, scopri tutto quello che c'è da sapere sulla missione e poi vieni a riferirmelo
- Yes, my lord



Una volta separato dal gruppo il giovane principe si diresse sul ponte principale a prua della nave ad ammirare l'oceano
- Che fai ora? Mi segui? 
- Non creda che mi faccia piacere
I due rimasero in silenzio a guardare l'orizzonte
- Cosa sai sul conte Vincent Phantomhive? 
Sebastian inutile dire che lo guardò abbastanza sospettoso. Per qual motivo aveva fatto quella domanda? Dopo tutto era lì solo per la missione affidatagli dalla regina, come anche il suo padrone.
- Non molto altezza
- Non molto implicherebbe....
- Che so quello che sa lei 
Lui rivolse un sorriso abbastanza enigmatico
- E chi ti dice che io sappia quello che sai tu? Dopo tutto i documenti del conte sono stati distrutti
A quelle parole il demone ebbe un groppo in gola per trattenere tutta la sua furia 
- E lei come fa a saperlo? 
- Perché sono stato io a distruggerli
Quella rivelazione glie lo rese ancore più antipatico al demone e per poco questo non esplose
- A parte il conte.... hai notato qualcosa di strano in Alys? 
- La prego di rivolgersi a lei col suo titolo 
Il giovane riportò lo sguardo su di lui per un'istante 
- Non devi essere un demone molto potente, se lei ricorda ancora i dettagli del nostro scontro e infondo.... non sei nemmeno abbastanza uomo da farla tua, nonostante sia passato tutto questo tempo 
- Che vuoi dire? 
Shade si avvicinò all'orecchio del demone 
- Io, l'ho fatta mia già molto tempo fa.... sul mio letto
- COSA? 
Il maggiordomo prese per la cravatta il giovane sotto lo sguardo di tutti i presenti, in molti sul ponte si girarono a guardarli. La situazione si fece molto tesa quando.....
- Su fratellone non esagerare!
Shade con una prontezza di riflessi degna di un'attore Shakspiriano intervenne in quell'idillio di pettegole
- Solo perché non riesci a proteggere le cose che ami non devi riversare le colpe su di me. Dopo tutto.... Alisia ormai.... fa parte di un passato molto lontano


A quel punto il demone non ce la fece più e portò Shade nella stiva e per il colletto lo sollevò lanciandolo contro il muro, ma come un felino questo poggiò i piedi sulla parete attutendo il colpo tornando a terra
- Non credi di esagerare? 
- Maledetto bastardo!!!
- Che ti prende fratello? La verità fa male? 
In meno di un secondo Sebastian percorse i 100 m che li distanziavano prendendolo nuovamente per il collo
- Recita le tue preghiere umano
- Quindi.... Hai intenzione di disobbedire all'ordine del tuo padrone
Quelle parole ricordarono al maggiordomo che aveva un'impegno da rispettare e lo lasciò andare a malincuore
- Bravo, vedo che ci siamo capiti 
Ci fu un momento di calma e in quel lasso di tempo Shade si risistemò la cravatta sciupata da colui che doveva "seguire l'estetica"
- Tu volevi che ti portassi qui. Non è vero? 
- Esattamente
- Perché?
Consegnò dei fogli all'uomo 
- Queste sono tutte le informazioni che possiedo in merito alla missione e poi.... 
Sebastian alzò lo sguardo dai documenti per osservare la sua prossima mossa
- Ti devo parlare di Alys
- Di lady Alys? 
- Si e della sera in cui io l'ho salvata
- è stato lei a salvarla? 
Era dir poco sorpreso. Quel ragazzo avrebbe salvato la sua padrona? Strano visto che avrebbe venduto sua madre per un pugno di fagioli 
- Ma come? Non te lo ha mai detto? 
Non ne sembrava affatto sorpreso. Il ragazzo si sedette su una delle numerose casse presenti nello spazio adibito per i bagagli 
- La contessa non parla mai dei tre anni passati lontani da casa o del suo passato
- E ti sei mai chiesto perchè? 
- Veramente c'è qualcosa in lei che non riesco a comprendere
- Esatto. Lei è un cifrario vivente
- Come? 
- Quando era piccola non era così 
- Ma che diavolo dici? 
- L'incubo che ha avuto sta notte probabilmente proviene da uno dei frammenti della memoria perduta. Quando la salvai notai una profonda ferita alla testa
Il demone ascoltava con molta attenzione le parole del giovane
- Parte della sua memoria è stata rimossa, ma non da quella botta
- Cosa? 
- Parte dei suoi ricordi sono stati rimossi chimicamente, dai migliori psichiatri del mondo
A quella parole Sebastian non si sentì più la terra sotto i piedi
- Co... come sarebbe a dire? 
- Tra i documenti che ho distrutto non c'erano solo i dati sul decesso della principessa Alisia, ma anche le schede mediche sul ricovero in manicomio e i risultati ottenuti da quegli esperimenti
- Non è possibile! Il conte ha detto che il suo predecessore adorava Alys
- Infatti era così
- E allora perché sottoporla a certe atrocità? 
- Per poterla guarire
- Guarire da cosa? 
Il demone non riusciva a concepire che una persona Alys avesse dovuto sopportare tutto quello. Sapeva come gli esseri umani venivano trattati nei manicomi e nemmeno i demoni sapevano essere così spietati coi loro simili (più o meno). Fu allora che gli tornò alla mente che tra i documenti distrutti, lui era riuscito a ricomporre una parte, ma all'epoca non lo aveva ritenuto degno di importanza. 
Quest'unico documento era del manicomio Asgram e risaliva al 1876 quando Alys aveva poco più di quattro anni. Quella rivelazione, quella tenera età fecero salire il sangue alle testa del demone, non avrebbe permesso a nessuno di portargli via una persona cara una seconda volta. Non poteva e non voleva. 
Doveva calmarsi e metabolizzare la cosa per poter agire senza complicare le cose più di quanto già non fossero. 
- Perché avevano fatto questi esperimenti a quell'età? 
- Probabilmente tu non sai uno dei segreti più oscuri dei Phantomhive
- I segreti? 
Il ragazzo annuì e Sebastian non sapeva cosa dire, per lui tutto era una sorpresa dietro l'altra
- E quali sarebbero? 
- Sei sicuro di volerlo sapere? 
- Perché? 
- Perché le cose non saranno più come prima. 
- Parla!
- Va bene. Devi sapere che Ciel.... è nato morto
Quelle parole fermarono il tempo che stava scorrendo in quella discussione
- Co... come sarebbe a dire? Lui.... Lui è vivo!
- Si. Per lo meno ora, ma non lo era alla sua nascita
- Com'è possibile una cosa del genere?
- è quello che gli scienziati stavano cercando di capire con quegli esperimenti. Vincent non avrebbe mai permesso che qualcuno facesse certe cose su di lei, ma purtroppo quel fatto si era svolto in ospedale sotto gli occhi dei medici, destando in loro la curiosità sull'utilizzo delle sue capacità e sui cambiamenti
- Che genere di cambiamenti?
- Quando dettero al conte la notizia che il figlio non ce l'aveva fatta Alys era andata a vedere il fratellino nella stanza accanto. Quando sentì che il corpicino era freddo lo prese in braccio e dalla sala dove vi stavano lei e Ciel, il dottore e suo padre videro una forte luce bianca provenire da là
- Una luce? 
In quel momento Sebastian ricordò che durante l'incarico al Crystal Place nel bel mezzo del combattimento con le ombre, aveva visto la medesima luce che il principe gli stava descrivendo
- E cosa successe in seguito? 
- I due andarono a vedere cosa stesse succedendo e videro una cosa che superava i confini della scienza.... 
Sebastian era sulle spine e stava per prenderlo e fargli sputare la verità a forza
- ..... Alys aveva gli occhi azzurro ghiaccio e i capelli bianchi come neve mentre teneva Ciel che in quel momento cominciò a piangere. Quel singolo momento durò solo un'istante la velocità di un fulmine. Inizialmente pensarono che era stata solo una loro allucinazione, ma il bambino era vivo e vegeto. Quella non era un'illusione. Vincent ovviamente si rifiutò di far sotto porre la figlia agli esperimenti, ma i medici chiesero udienza a sua maestà sottoponendole il caso anche ai ministi e ai consiglieri. Sebbene i Phantomhive fossero la famiglia nobile più amata dalla corona, Vittora non poteva negare che le capacità della bambina fossero straordinarie e che se fossero riusciti a sfruttarle tutto il regno ne avrebbe tratto beneficio.
- Quindi mi sta dicendo che la lasciarono come carne al macello? 
- Non esattamente. Cominciarono con il prenderle campioni di capelli e pelle, però anche solo questo si era rivelato un gran successo
- Perché? 
- Perché la bambina guariva immediatamente
Il demone mai avrebbe potuto immaginare che lei avesse passato tutto quello. Riteneva già straordinario che non fosse impazzita dopo aver visto i propri genitori morire, ma mai nessuno avrebbe potuto essere così spensierato dopo quello che aveva passato.
- Per quanto sono andati avanti? 
- Per anni. Fino ai sette anni sono passati da normali esperimenti a qualcosa di atroce, ma fortunatamente il padre riuscì a tirarla fuori in tempo prima che anche lei perdesse il lume della ragione
- Anche....
E finalmente la svolta su tutti quei dati sbiaditi che erano rimasti sul documento. Solo allora si rese conto di cosa significassero quei segni e quelle colonne
- Aspetta un momento. Nel documento c'erano due soggetti sotto esame. Chi era l'altro? 
- L'altro, ero io 
  
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