Ciò
che ero destinato a diventare
Vegeta,
Kakaroth e il giovane Tsufuru emersero in
una caotica sala comandi. La stanza circolare era per tre quarti
rivestita di
vetri che offrivano una perfetta visuale sullo spazio che li circondava
sotto i
quali scorreva una lunga plancia di comando alla quale sedevano una
decina di
Tsufuru intenti ad armeggiare con i vari controlli. Nel quadrante
libero
un’enorme schermo mostrava una mappa stellare e due Tsufuru
anziani che la
osservavano richiamarono l’attenzione del Principe che vi
andò incontro,
ostentando una falsa sicurezza.
-Principe
Vegeta! – lo salutarono i due , posando il
pugno sulla lunga ,tradizionale veste bianca – Ci rincresce
disturbarla,
sappiamo in quali gravi condizioni si trovi Sua
Maestà…ma abbiamo riscontrato
una situazione problematica sulla Linea di Espansione
-Quale
problema? –chiese il Saiyan, concentrandosi per carpire ogni
informazione
possibile.
-
Stamane sono arrivati i segnali radio trasmessi di
due giorni fa. Come sospettavamo il Comandante Nappa si è
scontrato con un
grosso contingente di Re Cold, deciso di varcare il confine. Ma abbiamo
sottostimato il numero di navi da battaglia che il lucertolone avrebbe
impiegato nello scontro.
-Come
è possibile?- chiese Kakaroth
-
Le nostre spie al porto di Snow avevano riferito
che il grosso della flotta era attraccato li, Signore. Evidentemente
qualcuno
ha intercettato le nostre comunicazioni, distorcendole.
I
Saiyan rimasero in silenzio per qualche secondo
quando il giovane Tsufuru che li accompagnava
s’intromise:
-
Ma il Comandante Nappa aveva con se la Galium, la
più grande astronave della nostra flotta! –
squittì la sua voce stridula – Da sola
vale come un’intera flotta.
-
Solo se la sai usare! -
intervenne una voce roca che risaliva dalla
piattaforma . Un Saiyan dalla carnagione scura e i capelli simili alla
fronda
di una palma, sbucò dal pavimento. I
pantaloni neri gli celavano le gambe muscolose mentre la corazza blu lo
cingeva
fino alla vita. Molto lentamente si avvicinò e
accennò un gesto del capo al
Principe.
-
Dico bene Ufficiale Tecnico PoiPoi? – chiese rivolto
all’anziano Tsufuru.
-
Si, certo. –rispose – Vostro fratello Taidon era
stato ben addestrato in proposito, grazie alla sua mente brillante.
-
Già.- incalzò il Saiyan guardando negli occhi
Vegeta- ma abbiamo pensato bene di dare la nostra arma più
potente in mano a
quello zoticone di Nappa! Ed invece di affidare a Taidon, che ormai
sono 2 anni
che pattuglia la Linea di Espansione , il comando della Legione , l’abbiamo
affidata a quello scimmione che
ormai era solo buono a saccheggiare pianeti disabitati!
-
Bada a come parli Turles! – lo interruppe
Kakaroth. –Nappa è un Comandante, uno degli
8 Consiglieri e devi mostrare rispetto! Tuo fratello ha
richiesto
rinforzi e noi glieli abbiamo inviati prontamente, ma serviva qualcuno
con
esperienza per guidare un’intera Legione.
-
Infatti si è visto!- rispose Turles indietreggiando
verso la mappa stellare – Forza Ufficiale, dica che fine ha
fatto la nostra
preziosa Galium.
L’anziano
abbassò lo sguardo stringendo nei pugni la
candida veste.
-
Abbiamo perso ogni segnale…molto probabilmente è
stata distrutta. O peggio…- chiuse gli occhi
–c’è la possibilità che sia
finita
in mano a Re Cold.
Vegeta
si irrigidì. Si trovava nel bel mezzo di una
guerra. Una guerra di cui non conosceva l’inizio, non
conosceva gli antefatti,
ne i passati sviluppi. Ma una cosa la sapeva, la capiva, limpida e
chiara come
il sole. Un brivido gli corse lungo la schiena.
“
E’ la mia occasione di essere ciò che ero
destinato a diventare.”
Si
voltò verso Kakaroth. Il suo sguardo era
pietrificato, incapace di agire, mentre l’altro Saiyan
osservava la mappa con
un ghigno.
-
Ci sono bersagli sensibili tra noi e l’ultimo
luogo in cui è stata rilevata la Galium? – chiese
Vegeta. La sua mente
brillante viaggiava a folle velocità mentre si tuffava nei
ricordi dei lontani discorsi
militari di suo padre.
Il
Secondo Ufficiale
tocco lo schermo ed evidenziò un pianeta.
-
Jafuk, il Cantiere Navale, Signore. Li sono in
progetto altre due Meganavi : La Boves e La Dictas.
-
Bene. Trasportiamo le navi verso un luogo più
sicuro.
-
Le vuoi far attraccare su Vegeta o qui alla Base
Spaziale?
-
Qui. Voglio che le tue squadre le completino dove
ne abbiamo bisogno.
Lo
Tsufuru annuì e si allontanò, dirigendosi verso uno dei
monitor al centro della stanza.
-
Se avessero preso la Galium, tra quanto sarebbero
qui? – chiese ancora il Principe.
Un
tecnico dietro di lui armeggiò con un computer:
-Secondo
l’ultima trasmissione tra
4 giorni signore.- rispose- Sempre che
non abbiano usato la Variante- Endolux.
-
Non è possibile – lo incalzò
l’anziano Tsufuru –
Gli uomini di Re Cold non possono azionare il congegno, è
troppo sofisticato
per loro. L’Ufficiale Taidon era l’unico soldato
addestrato ad utilizzarlo.
-Richiamiamo
le navi disponibili ed organizziamo una
difesa. – ordinò Vegeta.
-Cosa
ti fa pensare che si dirigeranno qui? –chiese Turles
-
Cold ha la nave più potente che abbia mai preso
parte a questa
guerra – rispose Kakaroth
per Vegeta – non perderà tempo a conquistare
pianeti che potrebbero essere suoi
facendo semplicemente saltare in aria questa Base Spaziale ed il
Pianeta
Vegeta.
Vegeta
annuì e lentamente si diresse ad una delle
vetrate. Sotto di lui, in parte celato dagli anelli rotanti della
enorme Base
Spaziale che lo ospitava, brillava della sua rossa atmosfera, il
Pianeta
Vegeta.