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Autore: Glory_95    29/09/2015    2 recensioni
Ciao a tutti! Questa è la mia seconda storia e spero con tutto il cuore che vi piacerà :) Scusate se ci ho messo un po a pubblicare il primo capitolo ma stavo cercando idee buone...adesso le ho trovate e spero con tutto il mio cuore che vi piacerà questa storia quanto a me è piaciuta scriverla :) L' avventura di Emily, Daryl, Rick e gli altri continua ;) Stavolta dovranno affrontare un nuovo nemico. Un nemico noto nella serie tv, ma che non voglio ancora rivelarvi ;) Chi sarà mai il nemico da sconfiggere stavolta? Che succederà ai nostri eroi? Emily dovrà rinunciare a Daryl? Daryl smetterà di amare Emily? Rick si taglierà quella barba da barbone psicopatico in un mondo dove può avere tutti i rasoi che vuole? Lo scoprirete solo seguendo questa storia...spero davvero che vi piaccia e buona lettura :)
Ps: Spero di ricevere molte recensioni, di consigli e di opinioni..Grazie infinite e a presto :)
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Daryl Dixon, Nuovo personaggio, Rick Grimes, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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<< Carol! Carl! Mi sentite?! >>.
Emily continuava a urlare a pieni polmoni ma non otteneva alcuna risposta dal resto del gruppo.
Si guardò indietro per controllare che gli zombie non l'avessero sentita e non si stesso avvicinando. Non aveva alcuna arma per difendersi, e anche avendola sarebbe inutile contro un simile numero di zombie.
Fortunatamente per il momento era tutto tranquillo. Gli zombie non l'avevano neanche notata e stavano vagando senza meta.
Come sempre.
Emily guardò di nuovo la discesa speranzosa che l'avessero sentita.
Niente.
Così si sedette un attimo per riprendere fiato. Doveva stare tranquilla un attimo per evitare di attirare l'attenzione degli zombie.
Mentre riposava ne approfittò per vedere bene l'esterno della struttura.
Il recinto che lo circondava era parecchio alto, con del filo spinato in cima, non sembrava avesse subito danni gravi o che fosse crollato in qualche zona. Questo significava che tutti gli zombie che giravano nella struttura erano i carcerati o era il personale che ci lavorava dentro.
Il campo esterno era parecchio trascurato.
L'erba era alta e non molto verde, il che significava che dovevano innaffiarlo un po e lavorare la terra prima di poter anche solo provare a coltivarci qualcosa.
Anche se, guardandolo bene, era già pronto per allevare eventuali animali.
Emily si ricordava di aver letto in qualche libro che gli animali, soprattutto le mucche e le galline, crescevano meglio in ambiente naturale e producevano più risorse rispetto ad animali chiusi in stalle e nutriti con mangimi scelti. L'erba era incolta e priva di qualsiasi insetticida o sostanza dannose. Dovevano solo recintare gli animali più grandi, come le mucche o i cavalli, poi era perfetto.
Agli angoli della recinzione erano posizionate torri di avvistamento. Torri alte e robuste. Probabilmente in cemento. Dove potevano sorvegliare le mura esterne, segnalare eventuali problemi o intrusi.
Emily notò non c'era un solo recinto, come le era parso di vedere inizialmente, ma i recinti erano tre: il primo separava il bosco circostante dal penitenziario; il primo e il secondo recinto erano separati da una specie di corridoio di ghiaia e pietra che, molto probabilmente, era utilizzato dalle guardie che passavano a controllare che nessuno stesse cercando di entrare o uscire dalla struttura; il secondo recinto serviva a separare quella specie di corridoio dal giardino esterno e il terzo, ed ultimo recinto, delimitava definitivamente il giardino dalla struttura principale.
Tutte quelle recinzioni, che sembravano in buone condizioni, nonostante l'apocalisse, erano davvero perfette.
Consistevano in una ulteriore protezione da eventuali attacchi di zombie o di nemici.
La struttura in se non era male.
All' interno dell' ultima recinzione c'erano due edifici enormi. Erano di forma quadrata, o quasi, e sembravano costruiti in cemento, o con un materiale davvero molto resistente. Logicamente doveva essere così. Il penitenziario doveva rinchiudere i criminali e, se doveva farlo, doveva essere costruito con un materiale quasi inespugnabile. A giudicare dalla grandezza dovevano essere costruiti su due piani. Nei giorni migliori ospitavano davvero una grande quantità di detenuti.
Sui lati che Emily riusciva a vedere dall'esterno del penitenziario vedeva che gli edifici enormi avevano sbarre di ferro a tutte le finestre.
Le finestre erano stranamente numerose e piccole. Di solito i carceri avevano poche finestre ma grandi, in modo che potesse entrare più luce e le guardie dovevano controllare meno punti ed, essendo formate da vetro antiproiettile e sbarrate, era quasi impossibile infrangerle per i carcerati.
Inoltre, su quel lato che Emily riusciva a vedere, leggeva due numeri.
Erano scritti in rosso che, col tempo, era sbiadito fino a diventare un rosso chiaro. Ma era ancora perfettamente leggibile. Quei numeri occupavano metà della facciata su ciascuna parete. I numeri erano davvero immensi: su quello a destra c'era scritto “Box n°01” e su quello a sinistra “Box n°02”.
Probabilmente lo avevano fatto per distinguere le tipologie di carcerati, della serie reati minori a sinistra e ergastoli a destra pensava Emily mentre li osservava.
Dall'esterno gli enormi edifici sembravano quasi nuovi, o almeno in ottime condizioni.
Nessun crollo evidente.
Nessuna esplosione o incendio.
Niente.
C'erano altri due edifici più piccoli all'interno del recinto: uno posto tra i due edifici enormi e l'altro s'intravedeva appena da dietro l'edificio a destra.
Ma Emily non li vedeva chiaramente e non aveva idea di cosa fossero o a cosa servissero veramente.
Nel complesso sembrava perfetta.
Emily sperava solo che non ci fossero troppi zombie da uccidere.
Da fuori non sembrava che ci fosse qualcuno dentro. Nessun rumore. Nessuno che stava di guardia o che girasse per la struttura. Emily aveva dunque intuito che fosse completamente disabitato. Ad eccezione degli zombie che, più che abitarci, cercavano il modo di uscire.
<< Emily! Emily! Rispondi! >>.
I pensieri di Emily furono interrotti dalla voce di Carol. La dolcissima voce di Carol. Emily non era mai stata più felice di sentire quella voce chiamarla.
Si alzò in piedi, si mise ai piedi della discesa ed iniziò a urlare << Carol! Carol! Sono qui! Sono caduta e scivolata giù per questa discesa! >>.
Per un attimo ci fu il silenzio totale.
<< Emily! Stai bene?! >> , << Si...solo qualche taglietto! Aiutami a salire ti prego! Ci sono molti zombie qui! >> , << Resisti! Ti lancio la corda! Afferrala e ti tiro su! >>.
Pochi istanti dopo vide scendere una corda dalla discesa, doveva arrampicarsi un po per afferrarla, ma non era troppo in alto. Così, scegliendo i sassi grandi incastrati nella terra e usandoli come appoggio, riuscì a salire quel tanto che bastava per afferrare la corda. Prese l'estremità e si legò il polso, sapeva che era più sicuro che afferrarla con le mani.
Quando ebbe finito il nodo urlò a Carol << Carol sono pronta! Tira! >> e, immediatamente la corda iniziò a tirarla su.
La corda saliva lentamente, evidentemente Carol era da sola e stava faticando tanto per tirarla su. Emily cercò di facilitare il compito a Carol facendo leva sulle gambe e cercando di arrampicarsi usando la corda come appoggio.
Dopo alcuni forti strattoni Emily riuscì finalmente a risalire da quella discesa ripida.
Appena fu salva Carol la abbracciò subito e le disse << Emily! Menomale stai bene...Sei piena di taglietti, dovrai farti mettere qualche cerotto da Hershel, ma non sembra che ci sia bisogno di punti...devi stare più attenta!>> , << Scusami Carol, non volevo farti preoccupare...ma ho trovato il penitenziario! >> , << Davvero?! >> disse Carol con lo sguardo pieno di gioia e stupore, << Si! É infondo a questa discesa! Dobbiamo avvisare tutti corriamo subito al campo! >> , << É meraviglioso! Bel colpo Emily! Andiamo subito! >>.
Emily si alzò in piedi di scatto, ma prima di partire un pensiero le attraversò la testa.
E se non ricordassero il punto esatto?
Si girò verso l'albero in cerca di un segno particolare che potesse distinguerlo.
Niente.
Poi si guardò intorno ma niente.
Così ebbe un'idea.
Si tolse i pantaloni e si legò stretti attorno all'albero. Carol si voltò per vedere se fosse pronta, quando vide il gesto che aveva fatto la guardò stupita e urlò << Ma che cazzo sta facendo?! >> , << Ho messo un segno sull'albero! Così sappiamo che questo è l'albero giusto...scusa ma non ho un altro modo per segnarlo! >> disse Emily arrossita tantissimo per l'improvvisa situazione.
Poi si misero a correre verso il punto dove Carl stava ancora dormendo.
Arrivarono al punto velocissime, si misero gli zaini in spalla e dissero all'unisono << Carl svegliati dobbiamo andare! >> Carl si svegliò di soprassalto dicendo << Che succede?! Dove andia...>> s'interruppe vedendo Emily senza pantaloni e disse << Perché non ha più i pantaloni? >>. Emily era arrossita come un pomodoro e non osava rispondere, Carol prese la parola e gli rispose << É una lunga storia Carl...Emily ha trovato il penitenziario! Dobbiamo avvisare subito gli altri! >> , << Andiamo allora! >> e Carl scattò in piedi, prese lo zaino e corsero verso il campo.
Dovevano assolutamente dire agli altri che avevano trovato la loro nuova casa.
Il sole stava tramontando e Rick, Daryl e T-Dog erano appena arrivati al campo.
Maggie era seduta accanto al fuoco, intenta a cucinare la cena, Lori stava finendo di stendere il bucato e Hershel e Glenn stavano giocando con Christian.
Appena Christian vide Daryl si alzò e gli corse in contro urlando << Papà! Papà! >> e Daryl lo prese in braccio e rispose << Ciao terremoto! Hai fatto il bravo? >> , << Si! Ho giocato a naccondino! >> , << Bravo piccolo! >>.
Lori si alzò in piedi e andò da Rick, gli diede un bacio e gli disse << Ciao tesoro...come è andata? >> , << Ciao tesoro...tutto bene tranquilla, purtroppo nessuna traccia del penitenziario...ma continueremo le ricerche domani >> concluse Rick guardandola negli occhi e accarezzandole il viso.
La loro conversazione fu interrotta quando Rick sentì qualcosa tirargli i pantaloni.
Guardò giù.
Era Christian.
Lori gli sorrise e si allontanò per finire di pulire, Rick intanto si mise al livello di Christian e gli chiese << Ehi evaso...cosa c'è? >>. Christian guardandolo con gli occhi tristi disse << Mamma? Mamma? >>.
Rick lo prese in braccio e chiese a Lori, un po incuriosito dallo strano comportamento di Christian, << Lori...Carl, Emily e Carol non sono ancora tornati? >>. Lori guardandolo disse << No...ma sono sicura che arriver...>> non fece in tempo a finire la frase che Emily, Carl e Carol entrarono al campo correndo come fulmini.
Appena arrivati al fuoco si fermarono, poi si lasciarono cadere a terra per riprendere fiato.
Era stata una corsa lunghissima ed erano letteralmente sfiniti.
Rick, sempre tenendo in braccio Christian, si mise subito accanto a loro incuriosito e un po preoccupato dall'improvviso arrivo movimentato, disse << Come mai così tardi? E così di fretta?! >>.
Lo seguì subito Daryl che disse << Emily menomale che stai bene! Che è...>> s'interruppe quando si accorse che era senza pantaloni, così si tolse il giubbetto e lo annodò intorno alla vita di Emily.
Emily, ancora ansimante per l'estenuante corsa, rispose << Grazie...eff eff...ho...eff eff...trovato il ...eff eff...penitenziario! >>.
Rick, incredibilmente sorpreso per la notizia, urlò << Cosa?! Dove!?!?! >> , << A sud..eff eff...più o meno a venticinque chilometri...eff eff...>>.
Il respiro era ancora affannoso per via della corsa, Daryl guardandola un po stupito le chiese << Perché sei piena di tagli?...E senza pantaloni?! >>, Emily rispose << Sono caduta da una discesa...e infondo a quella discesa si trova la prigione..eff...per ricordarmi l'albero giusto, visto che sono tutti uguali l' ho segnato con i miei pantaloni...eff...visto che non avevo un nastro o qualcosa...>> concluse arrossendo visibilmente.
Tutti la guardarono stupiti, ci voleva coraggio a andare in giro senza pantaloni ai primi di Novembre.
Glenn si mise a ridere fragorosamente, Daryl gli diede uno spintone e lo fece cadere.
Poi si voltò verso Emily e disse con un sorriso << Certo che le trovi tutte tu piccola...>>, Emily lo guardò e disse << Sai com'è, avevo proprio voglia di correre senza pantaloni senza motivo >> in tono fiero ed orgoglioso.
Il respiro era tornato normale.
Daryl, l'aveva presa in braccio e accompagnata alla tenda a mettersi vestiti nuovi.
Tutti, nel frattempo si erano riuniti attorno al fuoco.
Quando tornò Emily, Christian le andò incontro urlando << Mamma! Mamma! >>, << Pulcino! Come stai? Hai fatto il bravo? >> rispose Emily prendendolo in braccio e coccolandolo un po. Daryl era accanto a lei, mentre Hershel le stava medicando le braccia.
Nessun punto o danno particolare.
Finita la cena Rick disse << Allora, raccogliete tutto...domani mattina all'alba ci dirigeremo al penitenziario e inizieremo la bonifica e l'insediamento >>.
Tutti annuirono e, appena finita la cena, spensero il fuoco e andarono tutti a dormire.
Domani sarebbe stata una giornata estremamente faticosa e dovevano essere in forze.
Emily, nella tenda, stava cantando la ninna nanna a Christian per farlo dormire.
Si addormentò subito, poi Daryl la abbracciò da dietro e le disse << Sei stata un asso piccola >> , << Grazie Daryl...non posso crederci che avremo una vera casa, lui avrà la sua cameretta e un posto dove finalmente potrà crescere sereno e spensierato >> , << Tutto merito tuo piccola...ora cerchiamo di dormire, buonanotte combina guai >> , << Buonanotte spaccaculi >>.
E si addormentarono entrambi con un sorriso.
All'alba tutto il gruppo stranamente era in piedi, sveglio e pronto per il viaggio. Avevano già recuperato tutte le loro cose in spalla ed erano pronti per partire.
L'unico che forse non lo era molto era Christian che era ancora mezzo addormentato, Emily lo portava in braccio.
Un bambino così piccolo non avrebbe mai sopportato un simile tragitto, e poi non avrebbero potuto sorvegliarlo costantemente, non sapevano a che pericoli sarebbero andati in contro.
Rick fece un breve appello, poi si girarono a Sud e partirono.
Il tragitto fu tranquillo, qualche zombie ma niente di preoccupante, questo faceva pensare a Rick che la zona fosse più sicura rispetto ad altre.
Il che era molto positivo.
Impiegarono qualche ora per arrivare nel punto in cui Emily era caduta.
Trovarono l'albero giusto e lì iniziò la discesa: ovviamente non potevano rotolare giù, così Rick legò la corda all'albero poi la fece calare giù per la discesa, poi ognuno, aggrappandosi alla corda con le mani, scendeva lentamente.
Non era particolarmente ripido e non fecero molta fatica a superare i pochi ostacoli che incontrarono.
Quando tutti furono arrivati alla fine si girarono verso la struttura.
Rick non poteva credere ai suoi occhi.
Era lì.
Immenso.
Sicuro.
Perfetto.
Glenn ruppe il silenzio generale disse << É più bello di quel che pensavo >>, Maggie aggiunse << Praticamente perfetto! >>, Daryl rispose << C'è parecchio lavoro da fare però...>>. Rick, riportando l'ordine disse << Spero abbiate dormito perché ci aspetta un bel lavoro...dobbiamo eliminare gli zombie dal giardino, controllare che le recinzioni non abbiano subito danni o siano danneggiate, bonificare completamente tutta la struttura interna e verificare che i due box non siano danneggiati o stiano per crollare...tutto chiaro? >>.
Tutti annuirono, poi Rick continuò << Allora, tutti si occuperanno della bonifica, tranne Maggie e Lori, che si occuperanno di sorvegliare le cose, trovare risorse e tenere d'occhio il piccolo terremoto...tutto chiaro? >> , << Si! >> risposero tutti all'unisono.
Appoggiarono gli zaini e imbracciarono le loro armi da battaglia.
Daryl impugnò la sua fidata balestra, una Horton Scout HD 125.
Rick impugnò la sua pistola, una Colt Python.
Emily impugnò il suo fidato arco, un Compuond PSE Dominator Max
Glenn impugnò il suo fidato fucile, un Mossberg 590.
Carl impugnò la pistola che gli diede suo padre, una Beretta 92FS.
Carol impugnò la sua fidata pistola, una Glock 17.
T
-Dog impugnò il suo fucile con mirino di precisione, una Ruger M77 Hawkeye.
Hershel impugnò il fucile, un Mossberg 500
Con le armi cariche e pronte corsero a liberare la loro prigione.
La loro nuova casa. 

   
 
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