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Autore: izzie_sadaharu    04/10/2015    1 recensioni
Kagura parte per passare un mese sul pianeta Yato, ma qualcosa non va come previsto: perchè dopo tre mesi ancora non è tornata? E cosa c'entrano in questa fanfiction i pirati dello spazio Harusame? E soprattutto, cosa ci fa Mutsu su una nave pirata?
Genere: Azione, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Kagura, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Kagura tentò di aprire gli occhi, ma la luce era troppo forte e un dolore assurdo le stava martellando incessantemente la testa.
Con sorpresa notò di avere le mani e le gambe libere, e subito ne approfittò per sgranchirle. I muscoli si lamentarono debolmente, ma lei ignorò il dolore e si alzò in piedi, costringendosi a stare salda sulle gambe.
Si guardò intorno: era in un'ampia stanza rettangolare, pervasa da un forte odore fastidioso. Blue Death, di nuovo, si trovò a pensare infastidita Kagura. Che palle, mi ha veramente stufata questa droga. Su un lato c'era una piccola porta in acciaio, lo stesso con cui era stata costruita la gabbia in cui era stata rinchiusa con suo fratello ore prima. Ore, o forse giorni: Kagura aveva perso la cognizione del tempo da molto, ormai. I muri erano bianchi e spogli, e sul soffitto notò qualche macchia isolata di muffa.
Pensa, Kagura, si spronò. Se quell'idiota di tuo fratello fosse qui, cosa farebbe? Sorrise amareggiata fra sé e sé. Beh, innanzitutto non sarebbe qui. Ma comunque, analizzerebbe i pochi dati a disposizione per avere informazioni sul luogo. Si sedette a gambe incrociate, per concentrarsi meglio, e chiuse gli occhi. Dunque, prima cosa: la luce. Deve esserci una lampada da qualche parte, una fottutissima lampada messa lì per accecarmi. Con riluttanza riaprì gli occhi, e scandagliò la stanza alla ricerca della fonte di luce. Non la trovò. Ma che..? Deve pur esserci da qualche parte. A meno che... Annusò l'aria con più attenzione, e sbuffò. Questa non è Blue Death. Devono aver messo qualche sostanza nell'aria per illuminarla senza sprecare la luce. Qualche polvere aliena, come quelle di cui mi parlava mesi fa papi. Sospirò. E questa è fatta. Sappiamo che non ho nemmeno una lampada come arma. Seconda cosa: la posizione di questa stanza. Esaminò attentamente il soffitto. Se le macchie di muffa sono isolate, significa che l'umidità viene da un pavimento al piano di sopra. Per un attimo sorrise: si ricordò di quando aveva pestato a sangue Gintoki per essersi rifiutato di ridipingere l'interno del suo armadio-stanza. La avevano disgustata quelle macchie grigiastre sul muro, e Gin aveva detto che non era colpa sua, che l'umidità veniva dall'esterno, dato che il muro si affacciava direttamente sulla facciata esterna della casa. Quindi si era rifiutato di ripingere il muro, con una frase del tipo “No guilt-no penalty”, peraltro in un inglese biascicato a fatica. Come al solito, però, erano bastati un paio di manrovesci della ragazzina, e subito era corso a comprare la vernice.
Pare quindi che questa stramaledetta astronave abbia più piani. E che io sia sotto a una stanza che ha a che fare con i liquidi, altrimenti nello spazio non ci sarebbero tracce di umidità.
Sorrise. Forse aveva trovato la stanza di produzione di quella odiosissima Blue Death.
Si alzò nuovamente in piedi, e fece per avvicinarsi alla porta, quando essa si spalancò, lasciando entrare una giovane donna, dai lunghi capelli ambrati ed enormi occhi neri. Trascinava un corpo, che Kagura riconobbe con un sussulto.
«Sadico...?»

 

 

Katsura inspirò a fondo, prima di varcare la soglia del Quartier Generale della Shinsengumi.
«Mai avrei pensato che sarebbe arrivato il giorno in cui l'avrei fatto.»
Gin non rispose. Lui e Shinpachi erano rimasti molto silenziosi negli ultimi giorni, le loro menti occupate dalla preoccupazione per Kagura.
Appena furono nel cortile, vennero circondati da una ventina di poliziotti. «Tuttofare, perchè sei in compagnia del Joui Katsura? Fatti da parte!» Avevano già puntato le loro katane contro il moro, quando sopraggiunsero Kondo e Hijikata.
«Ragazzi, abbassate le lame. Per oggi penso che potremo mettere da parte le ostilità tra Bakufu e ribelli.» Riluttanti, gli uomini riposero le spade nel fodero. Il comandante non sorrise, ma i suoi occhi lampeggiarono in direzione del Joui. «Katsura, immagino che tu sia qui per la questione Blue Death, giusto? Questa volta gli Harusame hanno esagerato.»
Zura scosse la testa. «In realtà il mio obiettivo è andare a riprendere la leader.»
Hijikata inspirò una boccata dalla sigaretta che teneva tra le labbra. «Già. Anche Sougo è stato catturato, immaginiamo dagli stessi che hanno preso la vostra cinesina e l'ex capitano della settima divisione degli Harusame»
Gin annuì. «Abbiamo qualcosa in comune, direi. Propongo una cosa: voi ci aiutate a riportare a casa Kagura,o meglio non ci state tra i piedi dopo che ci avrete fornito di una nave,e noi molto generosamente vi offriremo la nostra forza per portare indietro quel ragazzino, e tutti allegramente ce ne torniamo a casa, tentando di dimenticare di aver collaborato. Che ne pensate?»
«Pensi che sia così facile, idiota? Noi non possiamo opporci troppo apertamente agli Harusame. Il Tendoshuu li governa tanto quanto governa noi quaggiù sulla Terra, quindi dobbiamo tentare di mantenere i rapporti stabili.» Hijikata sospirò. «Beh, non possiamo nemmeno lasciare Sougo in balia di quei tizi; anche se non credo gli dispiaccia rimanere un po' con quella ragazzina...»
«Che intendi dire...?» Gintoki e Shinpachi gli rivolsero un'occhiata perplessa, ma la risposta seccata di Hijikata fu interrotta dall'arrivo di una giovane donna.
«Gintoki!»
Il samurai si voltò, e vide arrivare di corsa Tsukuyo.
«Tsukuyo-san!» Shinpachi alzò la mano in segno di saluto, mentre Gin la guardava perplessa. «Oi, Tsukuyo! Che ci fai qui?»
Lei sorrise, poi si sfilò un kunai dalla coda bionda e lo fece ondeggiare tra le dita. «Non è ovvio? Vi aiuto! Le Hyakka hanno un debito con la Yorozuya, e io in particolar modo.» Sorrise determinata. «Forza, andiamo a riprendere quei due idioti.»

 

 

* ANGOLO AUTRICE *

Non ci credo, ce l'ho fatta. Wow.
Non avete idea di cosa siano queste settimane per me. O forse ce l'avete, e in questo caso capireste il motivo della mia imperdonabile inattività!
Help help, non ho veramente tempo per scrivere!! * piange * La scuola mi sta portando via anche il tempo per respirare e, cosa ancora peggiore, per leggere manga e guardare anime! * affoga nelle sue stesse lacrime *
Quindi sto sfruttando più che posso i week end, ma bisogna sapere che la signor Liceo Classico richiede che si passi anche il sabato e la domenica sui libri,
quindi alla fine sono lentissima ad aggiornare. Chiedo venia!!
Comunque grazie mille se siete rimasti a pazientare, vi prometto che nessuna storia verrà lasciata a metà!!

 

A proposito, ho creato una pagina FB per avere info in tempo reale della mia situazione con aggiornamenti, iniziative ecc... lì accetterò anche prompt richieste ecc, e risponderò a eventuali domande... Quindi se volete, fateci un salto! :) → https://www.facebook.com/IzzieSadaharuEFP?fref=ts

 Alla prossima!
Isa ♦

 

   
 
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