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Autore: xKittyx    04/10/2015    5 recensioni
[ AFTER AGE OF ULTRON ]
Raccolta di one shot sul nostro runner preferito ed una ragazza dal nome unisex.
"–Pietro ed io abbiamo scommesso su chi riuscirà ad arrivare al laboratorio di Tony per primo, senza poteri- -Cioè io- puntualizzò il ragazzo. Robin sbuffò. –Continua a crederci, speedy-"
(Pietro Maximoff/OC)
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Drunk in Love









 
 
Pietro non  sapeva bene come comportarsi.
Tony aveva organizzato una festa per celebrare il ritorno di Thor da Asgard ed aveva invitato un sacco di persone che lui non aveva mai visto, cosa che non aveva dissuaso gli altri a presentarlo ad innumerevoli generali, attori, modelle e cantanti.
Sua sorella sembrava molto più a disagio di lui, cosa che lo rassicurava almeno un po’.

“Se questo non smette di fissarmi le tette lo faccio saltare in aria”

Il pensiero di Wanda  gli balenò nel cervello, cosa che lo fece ridacchiare.

“Mi fa piacere che tu ti stia divertendo quanto me”, rispose, avvicinandosi al bancone bar e recuperando una birra.
“Voglio tonare in camera a leggere”
“Dai sorellina, sei insieme al tuo fidanzatino, non lamentarti”
“Visione non è il mio fidanzato. Piantala con questa storia.”


Pietro ridacchiò, scuotendo la testa. Poteva vedere Wanda chiacchierare con un uomo sulla cinquantina con addosso una divisa da militare. Visione era accanto a lei, la sua onnipresente guardia del corpo in rosso.

“Sarà, ma io non ti credo.”
“Parlando di fidanzati, dovresti dare un’occhiata alla tua.”


Il russo sbiancò e ci mancò poco che si soffocasse con la birra.

“ROBIN NON È LA MIA RAGAZZA!”

Vide sua sorella in lontananza sorridere e socchiudere gli occhi.

“Ah, davvero? Comunque non l’ho vista molto lucida prima. Credo sia ubriaca”

Pietro sollevò gli occhi al cielo.

“Dov’è adesso?”
“Ah-ah! Allora ci tieni a lei, lo sapevo che eravate fidanzati!”
“WANDA!”
“Ok, tranquillo. L’ho vista uscire in terrazza qualche minuto fa.”


Pietro si diresse verso la porta a vetri che conduceva in terrazza e nel tragitto colpì Wanda con il gomito.
La sorella gli pizzicò un fianco.
Una volta uscito, si chiuse la porta alle spalle. L’aria fresca lo investì, scompigliandogli leggermente i capelli. Si concesse un secondo per ammirare il panorama, la New York che tanto aveva odiato in passato e che ora era casa sua.
Che cosa divertente, pensò.
-Pietro?-
Il ragazzo si voltò e vide Robin in piedi accanto alla piscina. Indossava un vestito nero a spalline fine.
I sandali con tacco erano appoggiati vicino al bordo della piscina. La ragazza saltellava da un piede all' altro, gli occhi chiusi.
-Pieeeeetrooooo- disse ancora, strascicando le parole.
Lui non riuscì a trattenere una risata, mentre si avvicinava a lei.
-Robin, che ci fai qui fuori?- le domandò.
-Volevo farmi un bagno- spiegò. Robin camminò verso di lui in punta di piedi, poi gli gettò le braccia al collo.
Pietro rimase interdetto, mentre Robin allacciò le gambe dietro la sua schiena, aggrappata a lui come una bambina.
-Ehm… Che cosa stai facendo?- le domandò, a disagio.
-Zitto, sono un Koala.- Robin chiuse gli occhi. –I Koala sono morbidi e coccolosi. Io sono un Koala.-
Pietro si morse l’interno della guancia. Averla così vicino gli faceva venire i brividi. –Robin sei ubriaca- -No, sono un Koala-
Pietro si trattenne dal non ridere. Gentilmente, la fece ritornare con i piedi a terra.

-Quanto hai bevuto?- le domandò sorridendo.
Robin sbuffò. –Credo due bicchieri di margarita. E qualche shot di vodka. Ma pochissimi, ti giuro. Non sono ubriaca.-
-No, ovvio che non lo sei.- -Infatti! Insomma, come potrei esserlo? Cavolo, picchierei un bambino per mangiare un burrito in questo momento.- disse, per poi scoppiare a ridere. Pietro scosse la testa, divertito.
-Non pensi sia ora di andare a letto?- le domandò.
-Ma sei fuori? Noooooo, questa è una feeeeesta fantastica, non posso andare a letto.- Robin barcollò all' indietro, rischiando di cadere in piscina, un minuto prima che Pietro le afferrasse il braccio. La ragazza ritornò stabile ridendo.
-Stavo per cadere- constatò. –Ho visto.-

La situazione era al limite del ridicolo, ma Pietro era felice che Robin non fosse un’ubriaca aggressiva o peggio triste.
Non avrebbe saputo come gestire una Robin in preda alle lacrime e al delirio. Rimasero un attimo in silenzio, mentre valutava le possibili opzioni. Alla fine decise che l’avrebbe portata in camera sua.
Non poteva rischiare che si mettesse in ridicolo davanti a tutti cominciando ad abbracciare gli invitati e ad attaccarsi a loro come una sanguisuga.
-Robin, che ne dici se-
Prima di riuscire a completare la frase, la ragazza si era sollevata sulle punte dei piedi e l’aveva baciato. Era durato meno di qualche secondo, ma Pietro avvertiva il punto che lei aveva sfiorato con le labbra bruciare.
La ragazza gli poggiò le mani sulle guance, premendo nuovamente la bocca contro la sua, stavolta più a lungo.
Lui ricambiò il bacio, facendole passare una mano sulla schiena, stringendola a sé. Robin ridacchiò, mentre il ragazzo le morse leggermente il labbro inferiore. Pietro avrebbe voluto passare tutta la serata a baciarla. La ragazza fece passare le mani nei suoi capelli. Il bacio divenne più appassionato, mentre le loro lingue si sfioravano timidamente.
Pietro si staccò da lei, non perché non volesse continuare, ma perché Robin era ubriaca e sicuramente il giorno dopo non si sarebbe ricordata nulla.

Lui voleva baciarla in quel modo mentre era sobria.

Robin si lasciò sfuggire uno sbuffo di frustrazione, cercando nuovamente di baciarlo, ma Pietro si ritrasse. –Basta, Robin.-
-Perché?-
-Perché la festa è finita e dobbiamo andare a dormire.-
Robin alzò gli occhi al cielo, ma annuì. Si staccò dal ragazzo e si passò la lingua sulle labbra, notevolmente arrossate dopo i baci.
-Posso fare il Koala ancora?- gli chiese.
Pietro rise, passandosi una mano fra i capelli. –Sicuro. Salta su-
Robin battè le mani e si aggrappò alla sua schiena, sfregando la guancia sulla sua spalla. Pietro le afferrò le gambe per tenerla ferma.
-Lo sai, ti odio quando fai così.- le disse.
Ma la ragazza non rispose. Si era già addormentata.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Holaaaaassskdjjdjca,
Ok, la pianto.
Penso di essere andata un po’ OOC :/
Uffa.
Comunque, che ne pensate? Lo so, lo so, tranquilli, si baceranno anche da sobri, non preoccupatevi.
È stato divertente scrivere di come Pietro si sia “preso cura” di Robin quando di solito succede il contrario.
Aw, li amo cuore cuore cuore.

La prossima settimana sarà una settimana d’inferno :D
Praticamente tornerò a casa ogni giorno alle due di pomeriggio (COMPRESO IL SABATO RENDETEVI CONTO IO MI AMMAZZO) e comincio già con le verifiche yaaaaayyy abbattetemi :D
L’unica cosa bella che mi aiuterà a superare questa orribile settimana sarà il fatto che domenica ho una fiera del fumetto dove io e i miei amici andremo in cosplay!   
Io sarò *RULLO DI TAMBURI* Wanda Maximoff!

Tralasciando la mia vita molto meh, vorrei ringraziare le persone fantastiche che recensiscono i miei capitoli e mi spronano ad andare avanti e niente, vi adoro, cosa farei senza di voi? (non schifo perché quello lo faccio già ehehe)

AliceInNeverland
dontsinkmyships
Mary_Potter
winterlover97


(ora corro a rispondere alle recensioni dello scorso capitolo!)

Come sempre, ditemi che ne pensate, se vi piace o no, le solite cose c:
E se volete anche cosa vi piacerebbe vedere nei prossimi capitoli!
Vi voglio bene ❤ ,
xKittyx
  
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