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Autore: Mrs_Gates6661    11/10/2015    2 recensioni
Avete presente quando hai vicina solo una persona, ma sai che per andare avanti ti basterà lei? Ecco. La storia di queste ragazze inizia proprio con questa loro convinzione.
Si, perché sono convinte di non aver bisogno di nessun altro che intralci la loro stupenda amicizia.
Sarà un provino fatto per gioco, a cambiare le carte in tavola e a far aprire gli occhi ad entrambe, mostrando loro cosa realmente vuol dire "vivere".
Genere: Comico, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Matthew Shadows, Nuovo personaggio, Synyster Gates, Un po' tutti
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
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-Capitolo 6

TIANA'S POV

Uscite dagli studi torniamo in macchina per andare un po' in giro a cercare una casa in cui stare, giusto per poggiare le valigie e riposare. Dopo parecchi giri in un quartiere di Los Angeles, arriviamo di nuovo di fronte ai cancelli degli studi.
«Siamo tornate indietro?» Dice Gwen ridendo.
«Beh...Ehm...» Provo a concludere la frase, ma vengo bloccata dalla rumorosa risata di Gwen.
«E dai! Aiutami piuttosto!» rispondo io.
«Se trovassi la strada giusta ti aiuterei volentieri.» Ridacchia ancora lei. 
Cominciamo a girare nuovamente, finché non arriviamo di fronte ad un giardino pieno di ragazzini che si inseguono e ridono divertiti. Gwen guarda dappertutto cercando qualsiasi cartello con su scritto "AFFITTASI" per trovare la nostra casa. «Guarda lì Tia!» Urla Gwen, indicando un'enorme aggregamento di case, con una decina di appartamenti.
«Potremmo vedere qui, che ne pensi?» aggiunge contenta. 
Apriamo il grosso cancello grigio e cominciamo a percorrere il viale, trovandoci di fronte una veranda, con un signore anziano seduto su una sedia a dondolo che legge un giornale. 
«Mi scusi signore.» Dico io, avvicinandomi al piccolo balcone grigio.
«Si, mi dica pure signorina.» Risponde lui, avvicinandosi lentamente alla ringhiera.
«Vorremmo delle informazioni.»
«Ditemi pure.»
«Ci servirebbe sapere dove si trova il proprietario, perché siamo interessate all'appartamento al primo piano in affitto.»
«Oh, bene...Piacere, sono Bill Jonson, e sono io il proprietario. Accomodatevi pure.» Risponde il signore, aprendoci la porta. 
Attraversiamo il piccolo vialetto, fiancheggiato da un lato da un prato ben curato e dal'altro dagli altri balconi. Entriamo in casa del signor Jonson, che ci invita a sederci sul divano per parlare della casa. Cominciamo a parlare del nostro interesse per l'appartamento e arriviamo in poco tempo al sodo. 
«Quanto sarebbe l'affitto?» Domando io.
«Sarebbero trecento dollari al mese.» Risponde lui.
«Possiamo pensarci un po' su? Le daremo una risposta domani!» Aggiungo.
Dobbiamo decidere cosa fare, perché non abbiamo proprio tantissimi soldi dato che lo stipendio del supermercato non era chissà quanto alto.
Salutiamo il signor Jonson e usciamo dalla villa dirigendoci verso la macchina.


•••


•••


•••


È sera e parcheggiamo di fronte ad un locale ed entriamo per bere qualcosa.
Andiamo al bancone e ordiniamo due drink leggermente forti per darci la carica.
Ci buttiamo in pista e cominciamo a ballare. 
Tra un ballo e l'altro buttiamo giù qualche bicchiere. Sono ubriaca marcia sto ballando da non so quanto tempo insieme a Gwen. 
Ci muoviamo in modo provocante e in mezzo alla folla urto un ragazzo alto, con una maglia nera, che lascia intravedere di tutto e di più viste le due braccia muscolose decorate da svariati tatuaggi, e vado per terra. Lui si gira di scatto e, realmente dispiaciuto per l'accaduto, si appresta ad aiutarmi. 
«Oh scusami ,non ti avevo vista, mi dispiace!» Dice lui mentre mi aiuta ad alzarmi. 
«N-no t-tranquillo è tutto apposto.» Rispondo ridendo e singhiozzando. 
Il ragazzo mi porta fuori dalla pista, fino al corridoio che porta ai bagni. 
«Ehi...ma tu sei la ragazza dei provini di oggi o sbaglio?» Domanda lui. 
«S-si, sono io.» Rispondo. 
Mi fissa per un po' fino a che non corro di scatto verso i bagni.
Un conato di vomito si fa strada nella mia gola e faccio appena in tempo ad inginocchiarmi per vomitare. 
Dopo aver rigettato l'anima, mi sciacquo la faccia e mi siedo per terra con le spalle al muro. Mi gira la testa e non capisco più niente.
Il ragazzo di prima si avvicina e mi porta fuori su un piccolo balcone all'aria aperta, per poi stendermi su un divanetto di pelle nera.
Si siede accanto a me.
«Tutto bene?» Chiede.
«Si adesso si, grazie.» Rispondo ioz
Mi osserva ancora per un po'. Inostri sguardi si incrociano svariate volte, e un brivido percorre la mia schiena quando mi soffermo su quelle sue pozze verdi smeraldo a dir poco stupende.
Sorrido e lui ricambia, facendomi notare le sue fossette che decorano dolcemente il suo viso . 
«Ehm, io devo tornare dalla mia amica.» Dico improvvisamente, rompendo quel silenzio imbarazzante che si era creato tra di noi.
«Grazie mille...ehm...» Mi blocco non ricordando il nome del ragazzo, dato che a stento ricordo il mio.
«Matthew, sono Matthew ma per gli amici Matt!» Mi porge la mano per presentarsi e spalanco gli occhi incredula.
"Sono di fronte al mio cantante preferito e non ricordo il suo nome, complimenti Tiana bella figura di merda".
Gli porgo la mano tremante. 
«Tutto apposto?» Dice Matt, facendomi svegliare da uno stato di trance con la mano. "Di sicuro avrò la faccia da idiota" mi dice nuovamente la parte del mio cervello ancora cosciente.
Ritorno alla vita reale.
«Ehm, sì sì tutto bene. Grazie mille Matt!» Dico sorridendo.
Torno all'interno del locale,trovando Gwen in pista che balla ancora. Non si stanca mai? 
La prendo e la porto al bancone per bere un po' d'acqua fresca e riprenderci un po'. Usciamo dal locale e ci dirigiamo verso la macchina.
Nel parcheggio, troviamo accanto alla nostra piccola macchina una nera più grande con un ragazzo poggiato sullo sportello che fuma la sua sigaretta. 
Ha i capelli neri, lunghi fino al collo, e due manette tatuate su quest'ultimo. 
È James! Il batterista! 
Ci avviciniamo a lui timidamente e lo salutiamo. 
«Ciao James!» Diciamo.
«Ciao ragazze...voi siete quelle del provino vero?» Risponde lui, buttando la cicca della sigaretta ormai finita per terra. 
«Io sono Tiana.» Dico io porgendogli la mano.
«Io sono Gwen.» Aggiunge la mia amica.
«Credo che sappiate il mio nome, quindi potete chiamarmi Jimmy!» Risponde lui contento. «Ehi ma tu non sei la ragazza che aveva i chiletti di troppo? Secondo Syn, eh.» Continua Jimmy ridendo, indicando Gwen. Quella risata così perfetta finalmente la sentivo con le mie orecchie. Era stupenda. 
Gwen lo guarda male e incrocia le braccia al petto facendo la finta arrabbiata. 
«Beh...Gates dovrebbe mettere gli occhiali!» Continua, guardando Gwen. «Oh, grazie Jimmy.» Dice Gwen, ormai diventata paonazza.
«Noi dobbiamo andare.» Dico io.
«Buonanotte James!» Aggiunge Gwen.
Salutiamo il ragazzo e andiamo in macchina. 
Parcheggiamo di fronte all'hotel e saliamo in camera. Domani daremo la risposta per la casa al signor Jonson. 


Angolo Autrice:
Salve a tutti miei pipistrelli viola!!! 
E bene sì siamo e sono ancora qui a scrivere questa storia. 
Scusate l'assenza ma la febbre non risparmia nessuno, nemmeno le vostre dolci scrittrici. 
Come state?
Tutto apposto?
Come vi sembra il capitolo? (Scritto a scuola durante le ore di lezione e.e )
Ditemelo qui sotto con qualche recensione che come ben sapete mi fanno tanto contenta.
Con questo concludo il discorso non ho altro da dirvi. Vi saluto!
Alla prossima.
Un bacio, la vostra Mrs_Sanders :*
   
 
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