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Autore: haev    11/10/2015    5 recensioni
«Sono uscita.» rispose accarezzandogli i capelli.
«Per fare cosa?» domandò e aprì finalmente gli occhi.
«Per salvarti.» sussurrò Rion, ma era certa che il fratello l’avesse sentita e come sempre non aveva detto niente, così gli lasciò un bacio sulla fronte e uscì dalla camera.
[...]
Il castano si sorprese ad ammirarla e sentir nascere dentro di sé un senso di calma che non aveva mai provato. Aspirò il fumo e scosse la testa: non doveva affezionarsi a lei. Il suo compito era quello di renderla più loquace, di scavare dentro di lei e capire il motivo per cui amasse così tanto la solitudine.
[...]
Greta non si definiva una ragazza depressa, semplicemente aveva smesso di vivere e non sapeva nemmeno se a vent’anni si potesse dire di aver iniziato a vivere per davvero, aveva ancora davanti una vita piena di cose da fare, scoprire e lei aveva già rinunciato a tutto.
Peccato che il suo tutto fosse su un letto con una bandana in testa per la chemioterapia.
Completa.
Genere: Mistero, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Dopo tre mesi.
 
Greta si era stanziata a casa del ragazzo con le ali tatuate.
Non sapeva come si chiamava, non avevano più parlato di niente, lei scriveva tutto il tempo e lui faceva la sua vita, l’unico contatto che avevano era quando il ragazzo le consegnava nuovi fogli su cui scrivere e nuove biro, per il resto, si ritenevano estranei.
Avrebbe usato i soldi che aveva messo via per pubblicare quel libro e ne andava fiera, finalmente aveva un ricordo bellissimo del ragazzo che aveva amato e non se ne pentiva minimamente.
Guardò il ragazzo sul divano e mormorò: «Spero che un giorno quelle tue ali si schiuderanno e riuscirai a volare via. Grazie per avermi ospitato in questi mesi, mi è stato d’aiuto, molto. Ti ricorderò come il ragazzo dalle ali tatuate. Sono sicura che riuscirai a farle schiudere, perché se ho trovato un modo io per superare questa sofferenza, possono farlo tutti. – Lo guardò con un sorriso – E quando ci riuscirai, non avrai più paura.»
E pose un punto alla fine della fine.
Aveva concluso la sua missione.
 
Lascio a voi, carissimi lettori, intendere quale tipo di storia Greta abbia scritto.
 
Spazio autrice.
 
Buongiorno, buon pomeriggio o buonasera!
 
Sì, tranquilli, l’epilogo sono quelle quindici righe, sì lo so.
Molto probabilmente vi ho anche delusi, dato che la stragrande maggioranza si aspettava di vedere Louis e Rion insieme, Rylee e tutti gli altri.
Ebbene no.
Loro stanno bene, tranquilli, sono lì nel mio cuoricino e spero un po’ anche nel vostro. Ma come vi ho detto nell’angolo autore di due capitoli fa, la storia si chiama “mission” e tratta delle varie missioni dei protagonisti, tutto quello che sta al di fuori della missione è, per così dire, superfluo.
La missione di Rion era quella di salvare Rich vista come quella di salvare se stessa ----> portata a compimento, yeeeeeeeeeee!
La missione di Lou quella di far parlare Rion ----> conclusa anche questa, anzi l’ha fatta innamorare! APPLAAAAAAAAUSSSSIIIII.
E’ un'unica missione questa storia e ovviamente, non potevo di certo lasciare indietro Greta. Alcune di voi si sono chieste che fine abbia fatto, perché è praticamente da metà storia che è assente, beh, ora lo sapete.
Greta stava scrivendo, che libro? Lascio a voi il punto interrogativo.
Greta è un mio senal, se così vogliamo chiamarlo.
Greta è me (anche se io mi chiamo Giada). Questa storia è stata la mia missione.
Ho iniziato a scriverla circa due anni fa, poi mi sono bloccata, non stavo bene, è stato un anno brutto in cui stavo male per motivi vari che non vi sto a spiegare e dopo un po’, l’ho ripresa in mano. È stata la mia forza di continuare.
Per questo può sembrare una storia banale, in fondo sono la prima che dice che tratta di droga (cliché) ed è ambientata in una scuola (doppio clichè), ma tralasciate questo. Cercate di tralasciare la trama e sprofondare nelle emozioni che ho cercato di raccontare, scrivere e immedesimare.
Purtroppo, se Greta ha concluso la sua missione, io non lo so ancora. Sto bene, ora, ma come tutti gli adolescenti ho delle ricadute. Credo che sia normale.
E’ stata una bella missione, comunque sia.
E voi ne avete fatto parte.
So che non lo dico mai negli angoli autori, ma in questi cinque mesi che ho pubblicato, mi sono affezionata a voi ed è solo grazie a voi che la storia è arrivata fino a qui.
Davvero.
Ho sempre detto che la storia non la fa lo scrittore, ma il lettore e quindi grazie.
Grazie, grazie, grazie.
Grazie davvero di tutto.
Di aver recensito, di averla messa nelle seguite, preferite, etc…
Ma soprattutto di aver letto.
Grazie per avermi letto.
Ve ne sarò sempre grata, sul serio.

Evito di stare qui a crogiolarmi ancora per molto, ma ho in serbo un'altra storia, TOTALMENTE, differente da questa.
Quindi: stay tuned.
Probabilmente tra due/tre settimane inizio a pubblicare.
 
Grazie ancora.
 
A presto,
Giada.

 
  
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