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Autore: Heaven Black    19/10/2015    1 recensioni
"Ma amico io sarò con te fino alla fine"
Heaven torna ad Huntington Beach, ritrovando i suoi migliori amici, che la riaccolgono a braccia aperte. Un fatto particolare sconvolgerà i giorni e la vita dei Sevenfold e della stessa ragazza. Che succede se le persone che amiamo ritornano per sistemare le cose?
Storia ispirata vagamente al film "Il Corvo", film che, come questa band, mi ha segnato a vita.
'Non può piovere per sempre'
È tutto quello che dovete sapere al momento! Spero che vi piaccia e ...e nulla, ci leggiamo ad ogni fine capitolo!!
Genere: Comico, Dark, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Synyster Gates, The Rev
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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BRIAN'S POV

"Devi lasciarmi andare Brian"
"No, no non posso farlo"
"Si che puoi, devi farlo"
"Come faccio a vivere senza di te? Spiegamelo Jimmy...come faccio"
"Lo capirai da solo...addio Brian"
"No! Ti prego James, non lasciarmi qui da solo! James!!"




Mi sveglio di soprassalto mettendomi seduto sul letto, ho gli occhi sbarrati e il respiro affannato, tasto il letto per controllare che non sia ancora un sogno, mi passo una mano sul volto, "Dio...", sussurro, più  a me stesso che a qualcun'altro
"Brian.."
Mi giro di scatto spaventandomi, per poi vedere la mia Heaven passarmi una mano sulla schiena
"Tutto ok?"
"Si...si sto bene..."
"Vieni qui"
Mi stringe a se, come una madre farebbe col proprio figlio, le stringo il busto a me cercando ancora di regolare il respiro, ma non ci riesco e solo ora mi accorgo che sono scosso da brividi
"Era solo un'incubo Bri, è passato", mormora cullandomi
"Lo so...ma era troppo reale..."
"Dovresti farti aiutare da qualcuno"
"Sai che trovo stupidi gli psicologi.."
"Si, ma dovresti", prova ancora lei
"No, piuttosto rimango con i miei demoni" sbotto acido, staccandomi malamente dalla ragazza
"Ehy, che ti prende?"
"Nulla Heaven, sto bene", dico risdraiandomi sul letto e dando la schiena alla mia ragazza, subito dopo un braccio mi avvolge il torace e sento Heaven poggiare la testa sulla mia schiena, "Bri...ti prego parlami...sai che odio quando fai così".
"Non mi abituerò mai a tutto questo piccola, non posso vivere così...è come se morissi ogni volta. A volte penso che sarebbe stato meglio se fossi morto io al suo posto..."
"Smettila"
Non rispondo alla ragazza aspettando che sia lei a calmarmi come sempre.
"Se Jimmy ti sentisse parlare così ti ucciderebbe, non sentirti in colpa per una cosa che non hai fatto, è successo, nessuno se lo aspettava. E poi spiegami come potrei vivere io senza di te", mi lascia un bacio sulle spalle, gesto che ho sempre trovato fantastico, "...devi reagire Bri, ora che è qui, devi trovare la forza di promettergli che ce la farai. Glielo devi".
Mi volto verso di lei, le circondo il bacino con un braccio e la guardo negli occhi.
"Heaven io..."
"Shh..non pensarci, torniamo a dormire adesso"
Le lascio un bacio a stampo e la stringo di più a me, lasciandola libera di poggiare la testa sul mio petto
"Calmati Bri, sembra ti debba scoppiare il cuore"
"Ho paura Heaven. Io, Synyster Gates, muoio di paura per i miei stessi incubi, è ridicolo"
"Non è ridicolo, sei umano Bri, ricordatelo"
Le sollevo il mento e con impeto lascio che le mie labbra si uniscano alle sue, risponde subito al bacio e lasciandomi trasportare mi sollevo sui gomiti sovrastando il suo corpo, quel corpo che lei tanto odia per quei pochi chili in più. Abbandono quelle labbra dolci per scendere sul collo, dove lascio morsi e baci un po' ovunque, in fretta lei mi toglie la maglia mentre subito dopo la aiuto a fare lo stesso con il resto dei nostri vestiti. Ancora non riesco a capire come questa ragazza, la ragazza che amo da quasi dieci anni, sia in grado di farmi abbandonare ogni paura, da quando se ne andata non ho avuto alcun rapporto con nessun'altra ragazza, ho voluto tenere fede a quello che le promisi. Ora che è di nuovo qui, tra le mie braccia, non posso far altro che dimostrarle quello che davvero provo per lei. La guardo, è bellissima, gli occhi socchiusi luccicanti di passione, la bocca semiaperta che lascia sfuggire dei gemiti, non resisto dal baciarla ancora e a morderle il labbro inferiore mentre ci uniamo, sento le sue unghie entrare in contatto con la mia schiena, lasciandomi dei graffi, d'istinto mi inarco leggermente e soffoco un gemito sulle sue labbra mentre mi circonda i fianchi con le gambe, agevolandomi i movimenti.
Alla fine mi lascio cadere sul materasso affianco alla mia piccola, che subito mi abbraccia, le lascio un bacio sulla fronte e con il lenzuolo copro i nostri corpi, ci addormentiamo nella speranza di passare il resto della notte più tranquilli.























***



















Apro piano gli occhi ritrovandomi la ragazza ancora tra le braccia, non ci siamo separati per tutta la notte. Mi chiedo davvero che fine avrei fatto se non avessi avuto lei...
La sveglia segna le 8.30, la lascio dormire e dopo averle lasciato un bacio sulla fronte mi dirigo in bagno per una doccia. Entrato in bagno posso notare che le occhiaie sotto i miei occhi non sono sparite del tutto, ma in compenso la cicatrice sul mio petto è sempre meno visibile.
Mi faccio una doccia veloce per poi scendere in cucina, mi preparo un caffè, che al momento è l'unica cosa che ho intenzione di ingerire.
"Giorno"
Sobbalzo girandomi di scatto
"Jimmy, già sveglio?"
"A dire il vero non ho dormito, non ne ho più di tanto bisogno ormai"
"Oh, giusto"
"Mi sono divertito a modo mio", fa un sorrisetto maligno
"Non avrai mica..."
Mi guarda malizioso ammiccando e un ghigno gli si dipinge in faccia
"James!", gli urlo quasi contro, lui scoppia a ridere come un pazzo
"Oh andiamo Gates! Non crederai davvero che vi abbia spiato! Ho di meglio da fare che vedere te e Heaven sotto le lenzuola!"
Continua a ridere mentre io tiro un sospiro di sollievo
"Stronzo", mi verso il caffè in una tazza, "Vuoi? O puoi fare a meno anche di questo?"
"No no, quello lo accetto più che volentieri!", mi risponde avvicinandosi come un fulmine alla caffettiera.
"Ti va di andare in un posto oggi?", mi domanda
"Stai cercando di convincermi a venire con te per poi stuprarmi e uccidermi?", ridacchio
"No idiota, volevo parlarti più che altro. E poi se proprio vuoi, avrai l'onore di venir accoltellato cinquanta fottute volte dal sottoscritto"
"Credo che vivrò bene lo stesso, ma grazie"
Ridiamo. E' bello vedere che dopotutto siamo sempre noi, che non siamo cambiati di una virgola nemmeno dopo tutto questo tempo.
Dopo aver bevuto il caffè vado a vestirmi, per poi scendere in giardino, dove trovo Rev con le ali piegate dietro la schiena
"Sai, devo dire che ti stanno bene però"
"Sono utili, diciamo che la prima volta che le ho spiegate ho sofferto come un cane, ma ne è vaalsa la pena!"
"Mh, mi fa strano vederti così"
"Lo so, anche a me. Avanti vieni qui"
Mentre dice le ultime parole si posiziona dietro di me.
"Ehy ehy! Non provarci! Non possiamo prendere la macchina come le persone normali?!"
"No, non possiamo, punto primo perchè se qualcuno dovesse vedermi oltre voi andremmo nei casini più assurdi, secondo punto, noi non siamo mai stati normali Brian!"
Sbuffo per un po' fin quando Rev non mi convince, "Ti avverto, se sento qualcosa di strano ti uccido!"
"Agli ordini Gates!"
E detto questo mi prende dalle spalle per poi sollevarsi in volo, verso una meta che solo lui sa.


























***















Dopo minuti interi finalmente atterriamo, siamo in un parco, abbastanza isolato dalla città e sembra non ci sia nessuno.
"Ammettilo, non è stato male!"
"Oh affatto, apparte che tu continuavi a palparmi!"
"Gates, Gates, dillo che vuoi che lo rifaccia" ammicca Rev iniziando a venirmi incontro.
"Azzardati!" gli do un pugno sulla spalla ed entrambi iniziamo a ridere come stupidi, poco dopo le ali spariscono e iniziamo a camminare per il parco, arriviamo a un laghetto proprio al centro del parco e subito un ricordo mi colpisce come un pugnale in pieno petto...








*flash back*

"Oh cazzo ragazzi! Guardate quella papera! E' enorme!! Jesus Christ come here fuckin' stallion duck!"
Scoppiamo a ridere vedendo il nostro batterista iniziare a rincorrere quelle povere papere. Che gli avranno mai fatto di male?
"Dai smettila stupido!", gli urla Matt ridendo quasi fino alle lacrime
"Ma dico le avete viste? Non hanno paura di nulla!"
"Forse di te dovrebbero averla Rev!"
Quest'ultimo si aggiunge alle nostre risate e insieme continuiamo a ridere come dei bambini...

*fine flash back*








"Dici che ci saranno ancora?", mi domanda Jimmy distogliendomi dai miei pensieri
"Che cosa?", domando vago
"Oh andiamo Bri, le papere!"
"Mi stai dicendo che mi hai portato qui solo per questo?!" rido e lo spintono
"Diciamo anche per quello!"
"Sei assurdo"
E detto questo mi lascio cadere a sull'erba, porto le mani dietro la testa e lo sguardo fisso sul cielo, sorrido leggermente
"Ecco cosa mi è sempre piaciuto fare...apparte suonare la mia chitarra e bere"
"Guardare il cielo?"
"Si, lo sempre trovata una cosa bellissima. Mi da la sensazione di sentirmi libero, un po' come andare sull'altalena, quando ti sembra di toccare il cielo con un dito"
"Non ti facevo così sentimentale Gates", dice Jimmy sedendosi affianco a me
"Sono cambiate molte cose Rev..."
"Ti va di parlarne?"
Lo guardo negli occhi e mi siedo a gambe incorciate, sospiro.
"Cosa vuoi sapere Jimmy?"
Mi fa un mezzo sorriso, "Voglio sapere cos'è successo al Brian Haner Jr. che conoscevo", ammette continuando a guardarmi negli occhi, dopo poco distolgo lo sguardo non riuscendo a sopportarlo.
"E' morto James...è morto tre anni fa...", sospiro, "...non volevo finire così, non è nel mio stile buttarmi giù così. Ma quando...quando ti ho visto lì...su quel divano...quel 28 dicembre...Jimmy non puoi capire come mi sono sentito...sono davvero morto, mi sono sentito il mondo crollarmi addosso, ho visto tutte le notre promesse e i nostri sogni spezzarsi e svanire in meno di un minuto", punto il mio sguardo nei suoi occhi cristallini, velati da un leggero strato di tristezza, "Quella sera stessa Jimmy...sono cambiato..."















*flash back*



28 dicembre 2009
Una data che vorrei cancellare.
Siamo ancora tutti qui, a casa del nostro migliore amico, del mio migliore amico.
Abbiamo chiamato un'ambulanza, consapevoli che in ogni caso i medici possono fare molto poco.
I ragazzi sono in cucina, a sostenersi a vicenda, io no.
Io sono qui Jimmy, affianco a te, mi senti? Mi vedi?...
Continuo a guardare il tuo corpo immobile, e prego, prego un qualsiasi Dio che tutto questo sia solo uno scherzo. Io, Synyster Gates per la prima volta in vita mia, sto pregando. Prego che tu da un momento all'altro ti svegli per poi esclamare "Ehy brutti idioti sono ancora vivo, era solo uno scherzo!"...ma lo farai?
Dopo qualche minuto, i medici irrompono in casa, uno di questi mi si avvicina intimandomi di spostarmi, non mi muovo, non parlo, non penso e a fatica respiro.
Sento due braccia sollevarmi di peso dal pavimento e allontanarmi, allontanarmi da te.
"Andiamo di la Brian", la voce tremante di Matt, mi volto e lo guardo con uno sguardo vuoto e perso, mi sento svuotato di ogni cosa, non riesco nemmeno a capire bene cosa sta succedendo. Mi volto giusto per vedere i medici portarti via, per poi venir trasportato in cucina.
Zacky è affacciato alla finestra, guarda il cielo grigio e piange in silenzio, so che vorrebbe urlare...ma non lo fa.
Johnny, singhiozza come un bambino, con la schiena al muro e una mano a coprirgli il viso.
Heaven, la mia piccola Heaven...è seduta su una sedia, da le spalle a Vee, piange ed è scossa da brividi, ogni tanto mormora 'non è possibile'.
"Siediti", mi dice Matt, e io come un robot lo faccio, mi siedo su una sedia davanti alla ragazza.
Matt, l'unico di noi che ancora non ha versato una lacrima. Ma so perfettamente che stasera appena sarà da solo piangerà fino allo stremo. Non ce la faccio a stare qui. Una sensazione mi attanaglia lo stomaco. Mi alzo di scatto, provocandomi un giramento di testa che mi obbliga a posizionare le mani sul tavolo.
"Ehy fermo, ce la fai?", il mio frontman si avvicina a me, preoccupato di questa reazione. Lo allontano malamente, riprova ad avvicinarsi, ma lo respingo nuovamente spintonandolo.
Mi guarda comprensivo, e si riavvicina, sta per abbracciarmi, lo spingo dalle spalle, è costretto a fare un passo indietro per non cadere. Continuo, continuo a spintonarlo, mentre sento le lacrime agli occhi
"Brian fermati!"
Non la smetto. Gli tiro un pugno sul torace. Tutti si fermano a guardarmi, senza smettere di piangere.
Shadows prova a prendermi un polso, ma continuo a tirargli pugni. Sul torace, sullo stomaco, sulla spalla. Fin quando non reagisce. Mi da uno schiaffo sulla guancia sinistra, "Basta Bri", è l'unica cosa che mi dice.
Ci guardiamo negli occhi e io mi sento sempre più debole, una lacrima...due...tre...e mi ritrovo aggrappato Matt, a piangere. Mi tremano le gambe e credo di poter cadere da un momento all'altro, cosa che non succede grazie a Matt che mi sorregge.
"D-dimmi che è un'incubo...", singhiozzo sulla sua spalla
"Shh", mormora appena stringendomi ancora più forte.
Altre due braccia si aggiungono a noi, alzo appena lo sguardo per vedere Heaven unirsi all'abbraccio, seguita da Zacky e Johnny. Ci abbracciamo consapevoli della realtà e dandoci forza a vicenda.
Non reggo.
Mi allontano correndo al bagno, appena in tempo per poter rigettare l'anima nel cesso, stringo i pugni sul pavimento cercando un modo per sorreggermi.

Quella sera abbiamo deciso di dormire tutti insieme a casa mia. Aspetto che i ragazzi si siano addormentati, anche se so che nessuno di noi chiuderà occhio stanotte. Scendo in cucina e apro il mobiletto dove tengo gli alcolici, prendo una bottiglia di Jack Daniel's, aprendola e bevendone un gran sorso. Mi brucia la gola, continuo  a bere e in poco tempo finisco la bottiglia. Mi appoggio al tavolo della cucina colto da un giramento di testa, mi passo una mano in fronte e mi dirigo nella camera adiacente alla mia, dove tengo una chitarra e un'amplificatore, non mi preoccupo dell'ora mentre collego i cavi e inizio a suonare.
Suono, ma è un suono cattivo, triste, arrabbiato. Suono così in malo modo che poco dopo i polpastrelli mi si graffiano lasciando del sangue scivolare sulle corde, gemo un po' per il male.
I ragazzi compaiono sulla porta e vedo Zacky avvicinarsi cercando di togliermi la chitarra dalle mani, non mi lascio toccare dal mio amico, afferro la chitarra dal manico e la spacco sull'amplificatore, Zacky cerca di fermarmi ma continuo a battere la chitarra ovunque fino a disintegrarla.
"Brian cristo fermati!"
"Non toccarmi, NON TOCCARMI ZACKY!", urlo contro Vee
Urlo contro il cielo il mio dolore, urlo fino a sentirmi le corde vocali farmi male, di nuovo la sensazione allo stomaco mi attanaglia obbligandomi a inginocchiarmi a terra. Alzo lo sguardo e vedo Matt stringere Heaven, che inizia a piangere spaventata dalla mia reazione.
Respiro a fonto e mi lascio cadere completamente a terra, Vee mi si avvicina e prova a toccarmi una spalla
"Ti ho detto di non toccarmi cazzo!", urlo rannicchiandomi in posizione fetale.
Ho paura di avere qualsiasi contatto.
Ho paura di me stesso.
Ho paura della realtà.
Synyster Gates mi ha abbandonato.
Brian Haner è morto.





*fine flash back*






"...da quella sera non ho fatto altro che bere, tornavo sempre ubriaco...e non mi interessava, Matt si è comportato da padre nei miei confronti, spesso era costretto a portarmi di peso in bagno per potermi far fare una doccia, Heaven non sapeva più che fare, di notte mi svegliavo urlando il tuo nome, piangendo, lei c'è sempre stata, poi una notte tornai a casa totalmente ubriaco, non mi ricordavo nemmeno come mi chiamavo, è stata la notte peggiore della mia vita, Jimmy, ho rischiato di violentare la mia ragazza. Mi sono fermato in tempo, ma l'avevo quasi fatto. La preghai di perdonarmi, e le dissi che se non voleva più vedermi l'avrei capito...rimase con me lo stesso, dicendomi che però non l'avrei dovuto rifare....Non ho mantenuto la parola...peggiorai ancora di più, fin quando non scappò. Da lì i ragazzi cercarono di starmi ancora più vicino, facevano a turno e ogni sera uno di loro si fermava da me, per assicurarsi che non facessi cazzate. Rischiai più volte un collasso, tentai di uccidermi più volte, non volevo più continuare. Sono nato per uccidere. Era l'unica cosa che pensavo ogni giorno.
Una sera Johnny non sapeva più come trattarmi, chiamò Matt e Zacky per avere aiuto, quando arrivarono Matt era incazzato nero, e sai che un Matt Sanders incazzato è pericoloso. Ruppe la porta del bagno, dove mi ero chiuso e stavo tentando ancora una volta di farla finita quando mi prese dal colletto della maglia e mi trascinò fino in camera mia, ricordo che mi disse 'Vuoi farla finita? Bene, sarò io stesso ad ammazzarti se continui così!'. Credo che l'ultima volta che presi così tante botte era stato al liceo...Zacky e Johnny non riuscivano a togliermelo di dosso e io non reagivo.
Dopo quella notte le cose migliorarono un po'. Poi tornò Heaven. E...e sei tornato tu".
Finisco il racconto spostando lo sguardo sul mio migliore amico, Rev non mi guarda, guarda un punto indefinito davanti a se, si prende del tempo per poi rispondermi.
"Io non volevo andarmene Bri, tanto meno volevi che tu passassi tutto questo, sei il mio migliore amico, sai che ho sempre odiato il suicidio e quando ti vedevo in quello stato, non hai idea di come avrei voluto venire a prenderti a calci in culo, fortuna ci ha pensato Matt. Non ho mai voluto che tu soffrissi così per me, infondo speravo che ti sarebbe passata, ma è andata avanti per due anni. Due anni, in cui ammetto, ho avuto paura che tu facessi qualche cazzata di cui ti saresti pentito. Mi ricordo la sera che Heaven scappò, sei corso in sala registrazione, ti sei seduto dietro la batteria e hai preso le mie bacchette tra le mani dicendo 'Stalle vicino', lo fatto Brian, non lo mai lasciata sola. Sono tornato per un motivo ben preciso..."
Mi guarda sereno
"Che vuoi dire?", chiedo
"Devi lasciarmi andare Brian"
Un colpo al cuore. All'improvviso mi ricordo dell'incubo avuto questa notte, e il terrore che Jimmy possa scomparire di punto in bianco prendeil sopravvento.
"Jimmy, non ce la faccio, non posso", tremo
"Si che puoi farcela, fallo per me Bri, è già difficile di per se, non rendere le cose ancora più complicate"
"La verità è che ho paura di dimenticarti James"
"Non potrai mai farlo, i ricordi che abbiamo sono forti, resisteranno nel tempo così come la nostra amicizia. Non lasciarti sopraffare dalla paura, vivi Brian, vivi come hai sempre fatto quando c'ero anche io. Non voglio tornare lassù con la consapevolezza che tu continuerai a distruggerti, non voglio vederti piangere per me ogni giorno e darti colpe che non hai. Nessuno di noi, nemmeno io, potevamo sapere che sarebbe successo, è accaduto e basta. Avevamo tanti progetti e voi dovete portarli a termine. Siamo gli Avenged Sevenfold e come tali, ci prenderemo la nostra rivincita dalla vita per sette volte tanto, non abbatterti Brian, io ci sono. E ci sarò sempre".
Sorride mentre io lo guardo negli occhi, e vedo solo tanta felicità nel dire queste parole. Mi sento risollevato, avevo bigogno di sentirmi dire queste cose, e ora che lo ha fatto non voglio deluderlo.
"Ti prometto che tornerò a vivere Rev, ma tu devi promettermi una cosa"
"Ok, vi siete messi d'accordo sul farmi promettere ogni cosa?!"
Scoppiamo a ridere e subito dopo continuo.
"Prima di andartene, suoneremo un'ultima volta insieme"
Vedo gli occhi di Jimmy illuminarsi
"Certo che ci sto! Cazzo si!"
Scoppiamo a ridere abbracciandoci.
Ora ho capito. Ho capito di aver fatto solo cazzate per due anni.
Desiderando la morte, quando invece il mio migliore amico desiderava la vita. Voglio dimostrargli che ho capito.
Ricomincierò a vivere, proprio da ora, da questo abbraccio, rivoglio la mia vita, e la voglio riconquistare come solo Synyster Gates è in grado di fare.












SPAZIO AUTRICE


Sarò breve perchè credo che questo capitolo sia già lungo di er se....allora, sì, Jimmy condannava il suicidio, non ho idea di come lo abbiano trovato i ragazzi e finalmente Gates ha capito che non ne vale la pena vivere nella paura e nella voglia di morire.
Il flash back di Brian è particolarmente personale, in quanto mentre scrivevo mi sono sentita come trasportata nel passato, a cinque anni fa, quando la vita decise di togliermi la persona più importante della mia esistenza. Dedico questo capitolo a mio papà, sperando di non deluderlo.
Se vi è piaciuto il capitolo lasciate una recensione! E (ve lo dico) mancano due capitoli alla fine!! Panico!!
VIVETEVI LA VITA, NONOSTANTE POSSA ESSERE DURA E DIFFICILE, NE ABBIAMO SOLO UNA, VIVETELA OGNI GIORNO COME SE FOSSE L'ULTIMO!
Un bacio, Mara

 
   
 
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