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Autore: Jenny Ramone    24/10/2015    2 recensioni
Jean Paul Marat.
Camille Desmoulins.
Georges Jacques Danton.
Louis Antoine Saint Just.
Maximilien Robespierre.
La Rivoluzione divora i suoi figli.
Genere: Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Rivoluzione francese/Terrore
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15 Germinale dell'Anno II
(5 Aprile 1794) 


 “Ho trentatrè anni, l’età del buon Gesù,
 un’età fatale ai rivoluzionari
”. 
Camille Desmoulins

“Camille!”-mi gridi, non sai nemmeno tu se in preda alla rabbia o alla preoccupazione.
“Camille….”-ripeti una seconda volta, addolcendo il tono della voce.
Mi sembra ancora di sentirti.
Proprio pochi giorni fa, quando sei venuto a casa mia per cercare di salvarmi, per darmi un ultimatum dopo avermi condannato a morte.
Io mi sono rifiutato di accettare, anche se devo ammettere che per un attimo sono stato in dubbio se considerare o no la salvezza che mi offrivi su un piatto d’argento: ho pensato a mio figlio Horace, a mia moglie Lucile che con la mia morte rimarranno soli e molto probabilmente indifesi, col rischio di finire uccisi come me in quanto miei congiunti. Sarebbe stato troppo facile accettare, io non sono un codardo ma un uomo che si prende la responsabilità delle proprie azioni.
Mi auguro che non succeda nulla alla mia famiglia, che tu possa ancora avere pietà di loro, Maxime.
Non dovrei pensare a te, non dovrei nemmeno lontanamente pensare al fatto che è colpa tua se domani mattina salirò i gradini del patibolo.
Però sei legato al mio destino e non posso farne a meno.
Georges mi ha dato del pazzo, del folle per non aver accettato il tuo aiuto e ha concluso il discorso agitando le braccia e mettendosi le mani nei capelli:”Camille, tu sei finito.
Finito!”-ha detto.
Lo so.
Inizialmente avevo creduto nel processo, come uno sciocco.
Il tribunale rivoluzionario non processa.
Il tribunale rivoluzionario condanna
.
L’ho visto già fare molte volte e non mi stupisco della sentenza, nonostante Georges abbia sfoderato la sua migliore capacità oratoria per salvarci.
E così eccomi alla prigione del Louxembourg: ormai non c’è più tempo, l’alba è sorta e sono venuti a chiamarci per prepararci all’esecuzione.
Mi tagliano un po’ i capelli, per permettere che la lama della ghigliottina non venga intralciata, mi strappano la camicia con delle cesoie di ferro: sono pronto ad essere caricato sulla carretta e condotto in Place de la Révolution.
Ora sono ai piedi della ghigliottina: salgo le scale del patibolo.
Ho già chiesto perdono e detto addio alla vita e a tutti coloro che ho amato e che hanno incrociato il mio cammino.
Mentre mi legano all’asse di legno che mi terrà fermo il mio ultimo pensiero è rivolto comunque a te, Incorruttibile Maxime: sono le parole che ti ha rivolto Danton durante il processo.

C’è una forca da qualche parte che aspetta Robespierre”.

ANGOLO AUTRICE: Ciao! :)
Ecco il secondo capitolo, dedicato a Desmoulins.
Camille Desmoulins era amico di Robespierre, erano andati a scuola insieme e avevano condiviso momenti importanti della vita.
Fu appunto Maxime però a condannare definitivamente Camille, insieme a Danton e gli Indulgenti, salvo poi pentirsene e cercare di evitargli la ghigliottina.
Il "Georges" a cui si riferisce è Georges Jacques Danton appunto, mentre “Le Vieux Cordelier”, il titolo del capitolo, è il nome del giornale che Camille dirigeva.
Grazie a chi recensirà!
Jenny
  
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