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Autore: callmemavy    11/11/2015    1 recensioni
Dopo che l'oscurità nel cuore di Mavis è stata sconfitta i due giovani amanti possono finalmente rilassarsi e fare qualche breve uscita dal castello, ma per quanto tempo?
Presto verrà indetto un consiglio dove i mostri più potenti al mondo decideranno il futuro della coppia e dell'hotel di Dracula, ma anche l'arrivo al castello di una vecchia conoscenza del conte potrebbe complicare la vita di Mavis e Jonathan.
La coppia più discussa nel mondo dei mostri dovrà affrontare nuovi ostacoli, riuscirà lo Zing a mantenere il loro legame indissolubile?
Genere: Angst, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Dracula, Jonathan, Mavis Dracula, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Cuore di demone'
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CAPITOLO 22 – Sacrificio... ?


 

Dopo l'inizio della conferenza un po' burrascoso gli animi si calmarono, e Mavis notò che gli sguardi cupi e carichi di pregiudizi di molti mostri si erano distesi. Anche le domande, che inizialmente riguardavano la pericolosità degli umani, adesso invece erano piccole curiosità sulla vita quotidiana nel mondo umano. Ma la cosa che più di tutti fece sciogliere il cuore degli ascoltatori fu il racconto di come Jonathan e Mavis si sono conosciuti, tanto che suscitarono un "Ohwww" commosso di molti presenti.

L'idea di Drac stava dando buoni frutti, anche se i membri dell' Ordine del Drago rimanevano silenziosi ed impassibili.

L'incontro durò circa un paio d'ore, fino a quando non ci furono più mani alzate. Il conte si guardò attorno, “Ci sono altre domande?”

Solo a questo punto si alzò un possente braccio muscoloso e rosso, ma nonostante l'apparenza spaventosa in mano aveva soltanto una penna ed un taccuino.

“Prego, signor oni.” Disse Drac cordialmente.

Così si alzò in piedi un mostro gigante con la pelle rossa, una folta barba nera e due corna in testa, vestito con pelle di tigre, “Visto che non ci sono altre domande vorrei chiederti quale sarà ufficialmente da oggi la tua posizione nei confronti degli umani.”

Drac sospirò, “Ho imparato a conoscere gli umani ed a capire che non siamo nemici come eravamo un tempo. Ma i tempi non sono ancora maturi per uscire allo scoperto. Razzismo e violenza dilagano ancora nel mondo umano, ed anche se la maggior parte di loro sono brave persone, bastano pochi oppositori per dar vita ad una guerra. Appoggerò l'MFP e sono fiducioso in un futuro di convivenza fra noi e gli umani. Potete scrivere che ufficialmente sono ancora un esponente de Il Popolo Segreto.”

Quest'ultima dichiarazione venne ben accolta da tutti i mostri che applaudirono soddisfatti, sia chi voleva mantenere le distanze dal mondo umano che da chi voleva vedere tutti i popoli della Terra uniti.

“Se abbiamo finito al giardino esterno c'è il buffet.” Disse il conte e come aveva immaginato la grande sala si svuotò in un attimo.

“Drac, ce la avrei io una domanda,” Disse Jonathan attirando la sua attenzione, cos'è l'FPM?”

“MFP, monster friend project. Un progetto ideato dagli Umanisti per insegnare agli umani che i mostri non sono tutti cattivi. Per farla breve, che differenza c'è fra i film sui mostri moderni e quelli precedenti agli anni novanta? Nei vecchi film le streghe, lupi mannari, vampiri, erano tutti malvagi e venivano sconfitti dagli eroi umani, invece adesso sono proprio i mostri ad essere gli eroi, spesso emarginati ed incompresi. Molti di questi film sono stati scritti o comunque ispirati da veri mostri in modo da cambiare il modo in cui veniamo mostrati agli umani. Anche alcuni giocattoli sono opera di mostri, quando eri piccolo scommetto che i buoni erano sempre umani ed i mostri i cattivi... adesso anche le bambole per le bambine sono mostruose.”

Jonathan spalancò gli occhi, “Vorresti dire che film come Monster co., Harry Potter, un mostro a parigi e Mostri contro alieni sono stati prodotti volutamente per fare propaganda?”

“Esatto.” Tagliò corto il vecchio vampiro.

L'umano spalancò anche la bocca stupito, “E vorresti dire che le mie Monster Hight...”

“Anche quelle... aspetta, tu giochi con le bambole?” Esclamò il conte alzando un sopracciglio.

Il ragazzo preso alla sprovvista sobbalzò, “No, cioè... non sono mie... anche Twilight lo avete ispirato voi?” Continuò cercando di cambiare discorso.

“No, questo titolo non l'ho mai sentito... aspetta, mica sarà quella robaccia con vampiri luminosi e gente che non ha i soldi per una camicia? Punirò nel peggiore dei modi l'artefice di tale blasfemia...” Ringhiò il vecchio conte adirato, era diventato talmente spaventoso che Jonathan fuggì via e Mavis lo seguì trasformandosi in pipistrello.

Il "dibattito con l'umano", come venne chiamato l'incontro di domande e risposte, si era appena concluso e tutti fecero una breve pausa con pranzo a buffet nel cortile interno al castello. L'orario per molti ospiti era decisamente fuori standard, visto che era primo pomeriggio, ma non scoraggiò la fame di tutti quei mostri che, come un'orda inferocita, si scagliarono sui banchini e gli zombie camerieri non poterono fare altro se non emettere un triste mugugno sconsolato ed impotente prima di essere travolti.

"Fammi indovinare," Mavis iniziò a parlare a suo padre accanto a lei, erano entrambi sotto al portone aperto all'entrata del cortile, "Sono stati i draghi a decidere gli orari, vero?"

Dracula sospirò, "Come hai potuto vedere non nascondono il loro odio nei nostri confronti. Vogliono scombussolare i nostri orari in modo da farci stancare, ma io sono più furbo di loro." Concluse e con uno schiocco di dita chiamò le stregadiere che in sella alle loro rombanti scope iniziarono a girare attorno al castello richiamando una densa nuvola nera sopra ad esso che crebbe fino ad oscurare la luce del Sole.

Così con un sorrisetto soddisfatto Dracula, Mavis e Jonathan poterono avvicinarsi al banchetto.

L'umano si guardò intorno, c'era qualcosa di diverso dal solito menù dell'hotel, maiale in porchetta, crostini, salumi di ogni tipo, bistecca alla brace e vari tipi di pasta. No, non era certo quella robaccia che cucinava Quasimodo. Anche Drac sembrava perplesso, ma quei profumi squisiti gli fecero passare tutti i dubbi, così senza preoccuparsi troppo loro tre si armarono di piatto e posate e partirono per il buffet.

Dracula non aveva molta fame, quindi si limitò a prendere un panino con porchetta di maiale, ma quando provò a portarlo alla bocca venne interrotto bruscamente.

"Noooo!!!" Una voce rombante echeggiò sul cortile sovrastando tutti i rumori e le voci di tutti gli altri mostri. Drac fece appena in tempo a voltarsi e vedere Quasimodo che gli stava saltando addosso a tutta velocità e non potè far nulla se non essere colpito in pieno petto dalla testata del nanerottolo che gli fece cadere il panino di mano.

"Che diavolo stai facendo?!" Il vecchio conte ruggì furioso per non essere riuscito neppure a dare un morso al suo panino, mentre prendeva il piccoletto da terra e lo sollevò faccia a faccia. Ma Quasimodo non si scompose, "Ser Dracula, l'ho fatto per il vostro bene! I draghi mi hanno scacciato dalla MIA cucina ed hanno cambiato tutto il menù!" Si lamentò il cuoco aggiustandosi il cappello.

"Non è che la cosa ci dispiaccia più di molto, sai?" Esclamò Jonathan mentre si gustava un piatto colmo di affettati e formaggi stagionati misti.

"La mia cucina non sarà buona per gli umani, ma questa roba non è adatta a voi vampiri! L'ultima volta che ho cucinato italiano mi hai lanciato sulle braci ardenti dove cuocevo le bistecche, non ricordi?" Insisté Quasimodo.

Drac stava per rispondere, ma venne interrotto da dei pesanti colpi di tosse della figlia.

"M-Mavis? Che ti succede?" Chiese Drac preoccupato, ma la giovane vampira non riuscì a rispondere, era rossa in volto e nonostante gli spasmi non riusciva nemmeno più a tossire. Lasciò cadere il piatto e si accasciò a terra, ma venne sorretta da Jonathan.

"Aglio. Aglio ovunque." Disse Quasimodo, "È comune quanto il sale nella cucina mediterranea."

Il vecchio conte avvicinò il nanetto al punto che i loro due nasoni si piegarono l'un l'altro, "Perché non ci hai avvertito prima?" Ruggì il vampiro minacciosamente.

"Drac che facciamo?" Domandò l'umano preoccupato, "Prendersela con lui non farà migliorare Mavy!"

Il vampiro lasciò cadere il gobbo a terra che fuggì via spaventato, poi Dracula si avvicinò alla figlia, "Non ti preoccupare, l'aglio fa male, ma non è letale, fra poco starai meglio anche se ci vorranno un paio di giorni per rimetterti completamente." Disse accarezzandole una guancia.

"Un paio di giorni che non vi potete permettere," Disse una vecchia strega che si intromise, era magra ed alta poco meno di Mavis, pochi capelli bianchi e rugosa in volto, ma la sua pelle rosa pallida la faceva apparire più umana delle streghe che lavoravano al castello. La cosa più strana di lei erano i suoi occhi grigi e spenti, sembravano gli occhi di un cadavere, ma era decisamente più viva ed attiva degli zombie di Drac. Era vestita con una tunica nera logora che profumava di incensi.

Si avvicinò alla giovane vampira, la guardò negli occhi e senza esitare la pugnalò in pieno petto, ma prima che tutti i mostri attorno a loro potessero preoccuparsi di ciò che la misteriosa vecchia aveva fatto, Mavis spalancò gli occhi e fece un grosso respiro, rantolò un po', ma la sua gola non era più gonfia. Poi strinse a Jonathan che le baciò la testa per rassicurarla, il peggio era passato, così lui alzò lo sguardo verso l'anziana, "Che magia era quella? Drac ha sempre detto che non ci sono cure per un vampiro in shock da aglio."

"Magia? I mostri fanno troppo affidamento alla magia dimenticandosi che il mondo è sorretto dalla chimica, non dalla magia." Rispose la strega aprendo la sua mano avvizzita che non impugnava un coltello, ma una siringa auto-iniettante, "Cinque grammi di adrenalina per bloccare lo shock e dieci di cortisone per ridurre l'attività dei globuli bianchi e permetterti di continuare a mangiare se vuoi."

"Sicura che non debba andare in infermeria?" Chiese Jonny ancora preoccupato nonostante Mavis si stesse rapidamente riprendendo, "Mia madre è allergica alle api e quando è andata in shock la siringa auto-iniettante le ha dato solo del tempo in più per raggiungere l'ospedale..."

"Cento volte la dose letale di adrenalina non fanno bene ad un cuore umano." Rispose la strega.

"Ma sei una strega o un medico?" Domandò l'umano stupito di un mostro che combinasse conoscenze magiche e umane.

L'anziana signora sorrise, ma tornò subito seria, attorno a loro si era formata una piccola schiera di curiosi che portò su di loro anche qualche attenzione che avrebbero voluto evitare.

"Perché tutta questa folla? Cos'è successo?" Domandò Shin Ryu autorevolmente facendo allontanare molti mostri spaventati.

"Dovresti saperlo," Rispose la strega misteriosa, "Dopotutto sei stata tu ad organizzare questo buffet tossico per i vampiri cacciando il capocuoco dell'hotel dalla sua cucina." Continuò senza indugiare.

"Quasimodo è un incompetente in cucina, ci avrebbe avvelenato tutti!" Incalzò la draghessa.

"Ed immagino che scegliere pietanze che contengono aglio sia solo una casualità. È oltraggioso sapere che voi draghi credete che noi mostri siamo così stupidi da non accorgerci del vostro subdolo piano per mandare Dracula fuori gioco. Siete anche voi suoi ospiti e lo ripagate avvelenando lui e sua figlia? Voi draghi siete creature senza onore!" La vecchia strega sapeva come rendere le sue parole più taglienti di rasoi ed infatti ottenne il risultato sperato, Ryu fu accecata dalla rabbia e nonostante la piccola statura dell sua forma umana prese la strega per il collo e la sollevò per aria.

"Ecco cosa siete voi draghi," Continuò la strega con voce soffocata, ma ancora perfettamente udibile, "Violenti e meschini, pronti a distruggere ciò che non vi piace..."

La regina dei draghi ringhiò dalla rabbia, ma poi spostò gli occhi alla folla attirata da quel baccano e solo allora capì che era caduta nel tranello della strega. Qualsiasi cosa che lei facesse, Drac ed i suoi amici riuscivano a contrattaccare e per l'ennesima volta la i draghi perdevano consensi.

Shin Ryu lasciò la vecchia strega che cadde in piedi come nulla fosse e se ne andò via amareggiata fra i borbottii dei mostri.

Dracula si avvicinò all'anziana cautamente, "Ci sono pochi mostri che usano sia la magia che la conoscenza umana. Hal, se ti esponi così non posso proteggerti." Lui le disse a bassa voce per non essere sentito da nessuno, neppure da Jonathan e Mavis, preoccupato ed arrabbiato per l'incoscienza del ragazzo.

"Beccato." Disse Hal con le sembianze di vecchia straga con una risatina stridula e subito dopo una mano si poggiò sulla sua spalla, era Mavis.

"Che state confabulando voi due?" Scherzò la giovane vampira sorridendo, "Volevo ringraziarti per avermi curata, sarei stata male per giorni, invece ora sto bene."

La donna ricambiò un amorevole sorriso ed accarezzò la testa della ragazza inconsapevole di chi aveva realmente di fronte.

"Cadaverina, approfitta dell'effetto della medicina e continua il banchetto, io vado a prepararmi qualcosa per me." Disse Dracula alla figlia.

"Sinceramente non ho più molta fame." Rispose la ragazza imbronciata.

"Peccato, volevo vedere la faccia dei nostri oppositori quando ti vedranno mangiare tranquilla." Rispose suo padre sorridendo.

Mavis sospirò, "Se è per una buona causa posso sforzarmi!" Disse, poi prese Jonathan per una mano e lo trascinò verso i tavoli.

Intanto Drac ed Hal entrarono nel castello, era deserto, perciò più sicuro per parlare.

"Come mai ti sei travestito così?" Disse Drac, "Le donne anziane sono una tua nuova perversione?"

"Cercano un ragazzo giovane, affascinante ed alto, così ho deciso di invertire la mia fisionomia. Puoi anche farmi i complimenti, nessuno mi ha riconosciuto... Comunque per quanto riguarda l'altra tua domanda dovresti sapere che preferisco le ragazze giovani... tua figlia per esempio."

Drac la prese per il collo e la sollevò da terra, "NON. OSARE. PARLARE. DI. LEI." Ruggì minacciosamente scandendo ogni parola.

"Non ti scaldare Vlad, ti stai comportando come Ryu." Disse Hal tranquillamente come se non venisse strozzato.

Drac lo lasciò, "Tu sei pazzo a farti vedere in giro. Che diavolo ti salta in mente?"

"Notizie importanti." Tagliò corto l'uomo travestito da strega, "Ho trovato un piccolo nido di vipere."

Il conte sorrise soddisfatto, ma un attimo dopo nella hall irruppero un centinaio di mostri di ogni razza armati e con armature colorate, i loro elmi assomigliavano a teste di drago, erano draghieri e li stavano puntando con le loro lance.

Dracula strinse i pugni per la rabbia, Hal si era fatto scoprire, ma quando si voltò verso di lui non sembrò né sorpreso, né preoccupato.

"Non credevo che lo avrei mai detto..." Disse Shin Ryu mentre scendeva le scale della hall fermandosi sul pianerottolo ed appoggiò le mani sul corrimano di pietra guardando in basso verso Drac ed Hal al centro della stanza circondati dai suoi guerrieri, "Grazie Vlad per la segnalazione e per aver portato il nostro traditore da noi... Hal sei caduto in basso se ti nascondi dietro a quelle sembianze."

La vecchia si voltò verso Dracula, "Come hai potuto tradirmi?" Disse carica di rabbia.

Il conte alzò le sopracciglia sorpreso, nonostante quello che Shin Ryu avesse appena detto, non era stato lui ad avvertire i draghi.

"Mi fidavo di te." Continuò l'anziana signora e con un colpo di mani lo scagliò via, oltre i draghieri che li circondavano, facendolo schiantare sul pavimento.

"Non opporre resistenza ed avrai un processo." Disse Shin Ryu.

"Processato da te?" Rispose la vecchia, "Almeno i giudici umani sono imparziali nei confronti dell'accusato. Tu mi uccideresti anche fossi innocente." Detto ciò alzò una manica mettendo ben in mostra un tatuaggio, ma a causa della pelle rugosa e cadente era solo uno scarabocchio nero incomprensibile, "State lontani!" Continuò con tono minaccioso.

Ma nessuno dei guerrieri che lo circondava facesse un cipiglio.

"Ma che roba è?" Borbottò uno di loro e quando Hal lo sentì controllò il proprio braccio, poi con una mano tirò la pelle per spianarla, adesso il disegno era meglio definito, sembrava un ideogramma complesso e solo allora venne riconosciuto, infatti tutti i draghieri indietreggiarono e si misero in posizione difensiva.

"Tu non puoi essere così pazzo!" Gridò la regina dei draghi sporgendosi dalla balaustra.

"Vuoi rischiare? Dopotutto cos'ho da perdere? Hai idea di quante operazioni ho dovuto fare su me stesso per ridurmi in queste condizioni? Sono stremato e disperato." Rispose la vecchia che poi chiuse gli occhi ed il tatuaggio iniziò a brillare.

"CONTENETELO!" Comandò Ryu e il gruppo di guerrieri in prima linea si ritirò per lasciare il campo ad un nuovo gruppo di mostri che indossavano lunghe tuniche di colori diversi. Questi circondarono Hal ad una distanza di qualche metro ed alzarono le mani verso di lui.

E poi, solo una luce accecante.

Durò solo un attimo e quando Dracula riaprì il mantello in cui si era rifugiato e vide i maghi draghieri che si inginocchiarono stremati. All'interno del cerchio che avevano formato attorno ad Hal c'era una semisfera magica, come una bolla leggermente luminosa che si dissolse in poco tempo ed all'interno di essa le mattonelle erano distrutte come se ci fosse stata una esplosione.

“C-che è successo?” Domandò Drac.

“È quello che mi chiedo anch'io” Rispose Shin Ryu che intanto lo aveva raggiunto, “Troppe cose non quadrano nel comportamento del tuo amico.”

“Non è mio amico.” La interruppe il conte.

“Quel simbolo che aveva tatuato serve come innesto per un incantesimo molto potente. Incanala tutta la magia di un corpo e la riemette in maniera incontrollata distruggendo sia fisicamente che spiritualmente l'utilizzatore. Fortunatamente i miei maghi ci hanno protetti, ma temevo che non ce l'avrebbero fatta.” Disse la regina dei draghi, poi alzò le spalle, “Sono contenta che sia morto, un problema in meno di cui devo preoccuparmi.” Concluse, poi se ne andò seguita dalle sue truppe.

Drac rimase un attimo da solo, ciò che era successo lo aveva lasciato spiazzato, ma dopo un paio di minuti tornò al cortile dove venne subito accolto da Mavis.

“Papà!” Lo chiamò la ragazza attirando la sua attenzione, il suo volto era ancora pensieroso e sua figlia se ne accorse, ma prima doveva parlargli di qualcos'altro, “Hal dice che sei un babbeo.”

Il vecchio conte alzò un sopracciglio.

“Anzi, ha appena aggiunto che tu e tutti i draghi siete babbei. Sai a cosa si riferisce? E poi cos'è successo in albergo? Molta gente ha visto una forte luce pochi minuti fa.” Riprese sua figlia.

Dracula sorrise, “Quel ragazzo è più pazzo di quello che Ryu pensava...” Disse ridacchiando.

 

  
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