Fanfic su attori > Orlando Bloom
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Autore: BlackPearl    26/02/2009    11 recensioni
[...] Durante il tragitto mi impongo di restare calma; keep calm, relax and breathe, non sarà niente di che, una stretta di mano e via. Forza.
< E' nervosa, Pen? Non muoia, quando lo incontrerà, mi raccomando.>
< Mh.>
< Suvvia, non è niente di che. Si tratterà di stargli premuta addosso, sussurrando parole al suo orecchio, seguendolo ovunque per..>
< Jon, la prego. E' già abbastanza difficile così.> [...]

Perchè essere l'interprete di Orlando Bloom non capita tutti i giorni.
Genere: Introspettivo, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Cap 3
Curriculum vitae
Capitolo tre





Il presto giunge davvero troppo velocemente.
La situazione è tanto comica quanto critica.
Io sono alla terza camomilla in quattro ore, Veronica è a un passo dall'infarto, siamo entrambe sedute sul divano, piegate in due.
Io dai crampi alla pancia, lei dalle risate isteriche.
< Ma perchè cavolo somatizzo di questa maniera, porca miseria?! Ahia, che dolore!> Mi piego su me stessa fino a sfiorare quasi il parquet con la testa, poi decido di alzarmi e comincio a camminare avanti e indietro sperando che i crampi si attenuino un po'.
Speranza vana.
< Mi sta venendo un po' d'ansia> Mormora Veronica, con lo sguardo perso nel vuoto.
Ecco, ora vorrei suonarle una pentola in testa.
Il che farebbe anche da anti-stress. Potrei prenderla a padellate per calmare l'isteria, e..
Aaaah!!
Il citofono!
Saltiamo entrambe come molle, e i dolori sembrano calmarsi un po'.
Ma nemmeno il tempo di fare tre respiri e mezzo mentre scendiamo le scale, che il cuore ricomincia a galoppare senza sosta, avendo i miei occhi adocchiato il proprietario di una chioma riccioluta e un Audi grigia metallizzata.
Troverò mai un po' di pace? Qualcuno mi dia una risposta, please.
Sorrido subito, e lo raggiungo in pochi secondi.
< Ciao.> Dico, esitante. Come lo saluto? Stretta di mano? Bacio sulla guancia? Cenno col capo? Rimango impalata come una cretina col sorriso idiota in faccia?
Indovinate cosa ho scelto.
Già.
< Ciao.> Anche lui, però, sembra abbastanza impacciato, e forse è per questo che non azzardo nessun contatto fisico.
Veronica fa lo stesso ma mi da un pizzicotto, impercettibile agli occhi di Orlando, ma molto doloroso per me.
< Ahia! Ehm, Orlando, lei è Veronica, la mia migliore amica.> Riprendo fiato - con lui mi ci vuole poco per perderlo - nel frattempo che i due si stringono la mano. Poi ritorno in apnea.< Avrebbe bisogno di un passaggio in centro, se per te non è un problema e se magari ci troviamo a passare di lì..>
< No, nessun problema, anzi. Salite> Ci sorride cordiale, e ci apre le portiere. Oh, che galantuomo.
Il viaggio in auto dura poco, purtroppo per Very. In realtà dovrebbe ringraziare tutti i santi in aramaico per aver avuto la possibilità di parlare con Orlando per quasi un quarto d'ora. Hanno parlato solo loro due, in pratica.
Alla faccia della candela.
Come d'accordo, con uno stratagemma ben studiato e preparato che non sto quì a ripetere, riesce a prendersi il numero di Orlando, e scende dall'auto zompettante ed eccitata. La saluto distratta e anche un po' infastidita. Non che sia gelosa, ma non mi hanno cagato un secondo, in auto.
< Una botta di vita, la tua amica> Ride Orlando, una volta parcheggiata l'auto.
Mo ci si mette pure lui. Benissimo.
Sbuffo dal naso, furiosa.
< Già, è un uragano> Borbotto insipida, senza alzare lo sguardo dalle mie ballerine viola.
< Allora. Raccontami di te..> Mi incoraggia il bel moro con un sorriso appena accennato.
Abbandono l'idea di mettermi a urlare qualcosa tipo oh, finalmente ti accorgi che esisto anche io, e comincio a narrargli le favolose avventure della Penny.
Ok, basta sarcasmo inutile e deficiente.
Sono così infantile, a volte.
Bando alle ciance. Raccontagli di te, Pen.
< Ehm, ok. Beh, non è che sia molto interessante la mia vita nè lo è mai stata, almeno fino allo scorso lunedì, perchè non c'è ombra di dubbio che questa parte della mia vita sia molto interessante, e..> Oddio, ma che sto dicendo?!
< Scusa, blatero.> Faccio un cenno con la mano come a voler liquidare la faccenda e inspiro profondamente. Mi devo calmare.
< Ok, ci sono.> Finalmente torno in me e riesco a presentargli una visione più o meno completa di me, della mia vita, delle mie ambizioni, e di tutto il resto.
Con mia sorpresa il ghiaccio si rompe subito. Non è affatto difficile parlare con Orlando. E' davvero affabile, semplice, normale. Come diceva Jon. Mi ascolta attento, senza perdersi una virgola. Mi domanda qualcosa, alternando le fasi ok ti lascio parlare fai pure a quelle ti sparo domande a raffica senza nemmeno farti rispondere.
Dopodichè, col suo permesso, comincio io a riempirlo di domande, e dopo un po' lui prende a raccontarmi alcuni episodi esilaranti accaduti sui set dei vari film in cui ha recitato.
Ridiamo tanto da avere dei crampi alla pancia tremendi. Non mi sono mai divertita così tanto con un estraneo, se poi si può chiamare così. Beh, in realtà sì.
La gente di tanto in tanto si volta a guardare questi due folli (noi) contemplando probabilmente la possibilità di chiamare la neuro. Un paio di ragazze hanno riconosciuto Orlando (non so se abbiano i raggi laser o infrarossi per radiografare la gente alle nove di sera, ma tant'è) e lui tutto carino e cortese si è messo ad autografare quì e là. Per lui tanti sorrisi e occhi dolci; per me solo sguardi inceneritori. Vabbè, mi accontento. Dopotutto, mi rendo conto che vorrebbero essere al mio posto.
< Oh, Orlendo, ti hanno mai detto che sei bellissimo?> Una delle due continua imperterrita a tartassarlo, e da l'idea di non volersi schiodare minimamente da quì.
Sul volto di Orlando passa un'espressione stralunata. Si gratta una tempia. < Mhm, sì, qualche volta..>
< Ah, e Miranda dov'è? Lo sai, la adoro! Ho tutta la nuova collezione di Victoria's Secret, guarda quì!> Cogliendolo di sorpresa, la ragazza si apre la camicetta e mostra i seni sparati verso l'alto da un push-up di una terza misura abbondante per l'appunto targato Victoria's Secret.
Arriccio il naso e con la coda dell'occhio vedo Orlando fare lo stesso, solo che lui non sembra poi tanto disgustato quanto me. E' pur sempre un uomo. 
Deglutisce più volte, probabilmente a vuoto, poi si schiarisce la voce. < Già, vedo.> Piccola pausa di riflessione. < Senti, dobbiamo andare. Riferirò a Miranda che.. ti piacciono le cose che.. indossa anche lei.>
Sì, con un po' di carne in meno però.
Vabbè, va. Parlo proprio io, la Monica Bellucci dei poveri.
Se, magari sarò una gamba, della Bellucci.
La ragazza, comunque, non sembra poi tanto delusa, evidentemente ha avuto quello che voleva, e si congeda con un'occhiata maliziosa rivolta a Orlando, logicamente.
Chiusa questa spiacevole parentesi, riprendiamo a camminare e chiacchierare.
All'improvviso, però, gli squilla il cellulare. Lui legge il nome sul display e se lo porta all'orecchio. Istantaneamente si stampa un sorriso in faccia accompagnato da una voce piuttosto smielata. Come si fa quando incontri inaspettatamente una persona che non sopporti molto ma vuoi fare il gentile. 
< Amore! Come stai? Sì, io bene. Dove s..? Ahm.. al parco. Da solo, sì. No, così. Cosa? Altre due settimane? Ah, ok. Sì, certo che ti chiedo il perchè, stavo per chiedertelo! Allora, perchè così tanto? Ah, hmm, capito. Va bene. Allora ci sent.. eh, sì. Va benissimo. A pres.. sì, tesoro. Ciao. D'accordo, ciao. Mh, anche io. Ciao. Anche a te, ci.. C-I-A-O AMORE!> Interrompe bruscamente la comunicazione con uno sbuffo esasperato.
Suppongo fosse Miranda. Mamma mia, che stress.
Non potrei essere come lei nemmeno impegnandomi al massimo.
Dopo aver rimesso il cellulare nella tasca del giubbotto, finalmente mi guarda e cerca di sorridere, ma con scarsi risultati. Senza rendercene conto ci siamo fermati, e ora lui sta battendo istericamente il piede a terra, come sul punto di urlare.
Con uno scatto felino e un'idea geniale in testa agguanto la borsa e comincio a frugarvi dentro. Tempo due secondi e gli porgo una matita.
< Tieni, spezzala. Ti farà bene. Io lo faccio sempre.>
Lui mi guarda accigliato e con un enorme punto interrogativo che gli penzola tra i ricci, e io lo rassicuro avvicinando la mano alla sua, con la matita tra pollice e indice.
Quando la prende, aggiungo: < Pensa a quello che ti fa innervosire e sfracellala. La matita, intendo.> Ma anche Miranda. Se vuoi ti aiuto.
Lo vedo sorridere e chiudere gli occhi. In un batter d'occhio sento un crack seguito da un sospiro liberatorio.
< Ehi, funziona. Quante matite hai rotto finora?> Mi guarda stupito ma rasserenato, almeno un po'.
< Uh, hai voglia. Ne compro pacchi interi proprio per questo.> Sorrido sentendomi una cretina e gli faccio vedere il piccolo astuccio che ho nella borsa, pieno di matite tutte uguali. Ancora intere.
Lui ride scuotendo la testa, e probabilmente pensando che io sia idiota, e butta i resti della matita in un cestino poco lontano da noi.
< Ti va un Big Mac?> Mi chiede indicando un McDonald's all'altro lato della strada.
Per tutta risposta il mio stomaco si fa sentire, facendomi arrossire come un papavero. Ridiamo insieme e manco mi accorgo quando lui mi prende per un braccio e mi fa attraversare la strada come si fa con le vecchiette, convinto che io sia ancora imbambolata. Il che è vero.
Senza un po' di dignità mi faccio trascinare nel locale, sempre più rossa a causa di questo contatto improvviso.
Ordiniamo velocemente e sgattaloiamo fuori coi pacchetti in mano alla ricerca di un posto meno affollato.
Una volta trovata questa vecchia panchina sita in un angolo abbandonato da Dio, agguantiamo i pacchetti e li apriamo affannati, peggio di due che non mangiano da dieci giorni.
Entrambi posiamo i bicchieri di Coca-cola sulla panchina e agguantiamo il Big Mac. Dopo qualche risata dovuta ai bocconi impressionanti e senza ritegno di Orlando (e dopo qualcosa come due o tre tentativi di soffocamento) riesco a finire questo bestione. Ho un mal di pancia tremendo: credo di aver mangiato troppo in fretta, dato che non volevo essere la solita lumaca e finire tre secoli dopo Orlando. Ah, pessima idea. Perchè poi tra due minuti avrò di nuovo fame.
Proprio mentre formulo questo pensiero, l'odore di patatine fritte mi invade le narici, e seguo Orlando a ruota, frugando nel pacchetto alla ricerca delle chips.
< EHI, non mi hanno messo le patatine!>
Orlando si gira verso di me masticando una delle sue. < Come no?>
Gli mostro il pacchetto vuoto e lui trattiene a stento una risata incredula, poi, al solito, fa il gentleman e divide la sua porzione con me.
Così, una patatina alla volta continuiamo a chiacchierare. Cavolo quanto son buone.
Senza rendermene conto ne mangio una buona parte io, e prendo l'ultima, senza pensarci, proprio quando lui alza lo sguardo e sta per prenderne un'altra. O almeno, avrebbe voluto prenderne un'altra.
< Sei una maialina, lo sai?> Sorride, e inaspettatamente, mentre io addento quest'ultima superstite, lui si avvicina e ne morde metà, sfiorando la mia guancia col naso (e faccio presente che la sua bocca è a tipo zero virgola settantacinque centimetri dalla mia).
Ecco, tendo di nuovo al rosso semaforo. Argh, Orlando! Non si fanno queste cose all'improvviso.
E tu, dannato muscolo pulsante, vuoi battere un po' meno velocemente? Grazie.
La patatina mi rimane tra le labbra per circa trenta secondi, dopodichè mi costringo a ingoiarla per non far brutte figure. Lui mi osserva con un sorriso, mentre si pulisce le mani con un fazzoletto.
Se possibile, divento ancora più rossa, e mi costringo ad abbassare lo sguardo, altrimenti di questo passo mi sale la febbre.
Non sento altro che il battito galoppante del mio cuore che mi rimbomba nelle orecchie.
Per rompere il ghiaccio - che c'è solo da parte mia - mi propongo di fargli una domanda, la prima che mi passa per la testa.
< Perchè non hai detto a Miranda che sei con me?> Ops. Non questa!
Mi mordo immediatamente la lingua, sperando che non abbia sentito. Sì, certo. L'ho praticamente urlato, con un tono vagamente isterico.
< Ahm.. non so, credo per evitare interrogatori e fraintendimenti inutili.>
Crede?

Evidentemente vede la mia espressione scettica, e continua: < E poi era di fretta, non volevo trattenerla. Visto che, appunto, mi avrebbe fatto un interrogatorio>
< Scusa ma non sa che hai un'interprete? Ne hai avute anche prima, qual è il problema?>
Credo di aver toccato un tasto dolente, infatti sul suo viso ricompare quella smorfia amareggiata che gli avevo visto ieri.
< Io, ehm.. se non vuoi rispondere non fa nulla, eh, cambiamo argomento..>
< No, non preoccuparti. E' che ci sono stati dei problemi con l'ultima interprete, come aveva accennato Jon, e lei si era "ingelosita" e ora le odia tutte. In verità odia tutte le donne che mi circondano, compresa mia sorella, figurati>
Apro la bocca non per rispondere, ma per lo stupore. Ma guarda te, oltre a essere un criceto, una scimmia, una sogliola e un'arpia è anche una vipera. I miei complimenti.
< Perciò ho preferito non dirglielo. Glielo dirò quando torna, al massimo. Potrebbe anche darsi che non ce ne sarà proprio bisogno, visto che torna tra un mese, quasi.>
La durata del mio incarico.
< Ah, d'accordo.> Prendo a girare la Coca con la cannuccia, tipo caffè, e comincio a contare le bollicine per tenermi impegnata e starmene un po' zitta.
< E tu, dove l'hai lasciato il fidanzato?>
Ma perchè gli uomini danno per scontato che tutte le donne siano fidanzate? Se lo ficcano in testa così parte per default?
< Non tutte, solo quelle belle.>
Eh?
Oh, no. Non mi dire. Ho.. parlato ad alta voce? Sparatemi, ve ne prego.
< E' solo un modo come un altro per sapere se sono fidanzate o meno> Continua il mio interlocutore con un sorriso.
< Ah, ahm.. non intendevo dirlo ad alta voce, in verità, e..>
Aspetta un attimo.
Cosa ha detto?
Non tutte, solo quelle belle. E' un modo per sapere se sono fidanzate.
Ok, capisco la prima. (E non per dire, ma se non infarto a una cosa del genere non vedo cosa dovrebbe farmi una trombosi venale.)
Ma la seconda? Cosa gli importa se sono fidanzata o no? Marpione.
Prima di essere fagocitata dalle mie stesse congetture, mi affretto a continuare.
< E niente, comunque non sono fidanzata.>
Lui non risponde, si limita a guardarmi. Io sostengo il suo sguardo finchè non sento la testa girare: probabilmente ero in apnea, di nuovo.
< Oh, si è fatto tardi.. mi sa che devo andare>
< Hai il coprifuoco?> Sorride ironico trattenendo una risata.
< No, scemo. Devo aiutare Veronica con una cosa, e non possiamo fare tardi..>
Lui abbozza un < Ahh..> annuendo con aria grave, e io gli rispondo con una linguaccia.
Durante il viaggio di ritorno non parliamo molto. Pare che regni uno strano imbarazzo, nell'abitacolo.
Di tanto in tanto Orlando canticchia un motivo che non conosco a bocca chiusa, facendomi sorridere.
< Ecco, signorina. Questa è la sua fermata.> Annuncia con un gesto plateale, dopo aver spento il motore.
< Quanto le devo?> Chiedo, stando al gioco.
Lui riflette un istante. < Uhm.. facciamo.. un bacio al chilometro> Sorride con uno sguardo malizioso ma allo stesso tempo di sfida.
E bravo, poi si lamenta che le altre gli zompano addosso. Tzè.
< Benissimo - accenno un sorrisetto - pago a rate o tutto ora?>
< Come vuole> Risponde lui pronto, ma allo stesso tempo un po' stupito del fatto che io continui.
< Preferisco a rate. Poi magari definiamo gli interessi>
< Perfetto> Fa spallucce. E certo, ora si finge indifferente.
< Allora.. ecco la prima rata..> Prendo tutto il coraggio che so di (non) avere, e mi avvicino a lui, lenta ma decisa. Gli sfioro uno zigomo e inspiro piano il suo buon profumo, sempre più vicina.
A pochi millimetri dalle sue labbra socchiuse, col cuore che batte a mille, lo guardo negli occhi. Mi fermo per un istante, il tempo di realizzare quello che sto facendo.
Appunto, che sto facendo? Se qualcuno dovesse ritrovare Penelope Cabey, potrebbe farmi la gentilezza di riportarla a casa? Ve ne sarei grata.
Ma ormai siamo in ballo, e balliamo.
Lui mi si avvicina impercettibilmente, così che le nostre labbra si sfiorano appena: un contatto così sottile che sembra di averlo immaginato. Pronta a dargli una lezione, così impara a provocarmi, stringo la presa sul suo volto, ma lui mi blocca prima che riesca a fare qualsiasi cosa.
Lo vedo deglutire, un po' in difficoltà: < E' stata una bella serata, Penny, non roviniamola. Scusa, non avrei dovuto provocarti>
Mi metto a sedere al mio posto, e faccio per aprire la portiera. < Già. - sorrido - non preoccuparti. E' stato divertente> Gli faccio una linguaccia come per prenderlo in giro, e lui si passa una mano tra i capelli, accennando un sorriso.
Sa di aver combinato un bel casino.
Okay, devo dire qualcosa. Devo uscire da quest'auto.
< Ci.. ci vediamo giovedì allora.>
Giovedì c'è una conferenza a cui dovrò partecipare anch'io, per iniziare finalmente questo lavoro.
Lui sembra riscuotersi e annuisce: < Certo. Passo alle tre e mezza. Preparati mentalmente, sarà un casino in mezzo a tutta quella gente!> Il casino sarà stare accanto a te, penso.
< Sì, stai tranquillo! Mi farò una camomilla> Sorrido. < A giovedì!>
Gli mando un bacio con la mano e lui ricambia.
Lo vedo sparire in poco più di dodici secondi.
Apro la porta di casa, entro, e mi siedo sul divano.
Dio.
Stavo per baciare Orlando Bloom.




~°~°~°~°~°~



**L'autrice offre un sacchetto per vomitare in omaggio; se non vi basta, dovrebbe esserci un cestino alla vostra destra. O alla vostra sinistra.**

°__°
No, ragazze, davvero.
Sono troppo, troppo commossa ç_ç
Mica me li merito tutti questi complimenti?
Grazie, veramente.
Particolarmente a:
  • Flow: Quando leggo queste recensioni mi emoziono, davvero. Mi ha fatto davvero piacere leggerla. Grazie *__* Spero che questo capitolo non ti abbia fatto ricredere! Alla prossima, Sara.
  • Kiki: Ebbene sì. E' riuscita a sopravvivere. Dopotutto, mica poteva perdersi l'Orlando al telefono? Svenire non conviene, credimi. Accie tante per i complimenti, sei tu la favolosa, non il capitolo! Un bacione!
  • Kelsey: Grazie mille anche a te! *arrossisce per i troppi complimenti* Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto! Al prossimo, un abbraccio!
  • Doddy: Ma che scusa e scusa, via! Già è tanto che ti piace (uhm.. ho ancora qualche dubbio ma vabbè. *sorrisone a 300 denti*) perciò non ti scusare! Ebbene, mia cara, continuerò ad arrossire e a negare tutto quello che dici fino alla morte xD Madò, ma quanto sei beddina *__* Cosa ho fatto per meritarvi? Cosa? T'adoro!
  • Chiùùùù: Trasuda solo fascino e carisma? *fischietta vaga* XD Ok, niente pensieri impuri. Quelli già ci saranno al prossimo capitolo XD Con voi, o adorabili fanciulle. ù_ù Madò, devo finirlo assolutamente. Corro a scrivere, va. Grazie ancora di tutto il sostegno che continui a darmi *-* Davvero, non riesco a capacitarmene. Vi adoro, e te in particolare! Un abbraccio immenso, tesoro (L)
  • LadyElizabeth: Non temere per la sogliola. Il fatto che sia stronza aiuterà solo il rapporto di Orlando e Penny. *sorride innocente, poi si cuce la bocca* Eh sì, Pen è davvero coraggiosa e forte. Ma d'altro canto, come ho detto anche prima, io non sverrei/morirei/scapperei/ mai se mi trovassi a Orlando davanti. Voglio dire, dopo posso pure andare al manicomio, ma nel frattempo mi godo il momento! xD Grazie ancora tesoro, un bacione!
  • Princesseelisil: xD Adoro le filippiche senza senso xD Non è che ho la pazienza di leggere i tuoi vaneggiamenti, ma è proprio un piacere farlo! Per cui, don't worry. Si, beh, Orlando ti sconvolge alquanto. Lei riesce a resistere e a comportarsi in maniera più o meno decente, anche se la follia e l'insicurezza emergono lo stesso, ogni tanto. Orlando si è sbottonato molto presto, come hai potuto notare. E' un marpione, quello. xD Grazie della recensione, adorabile, e spero che ti sia piaciuto il capitolo! Un bacio!
  • Moglie: Io non ho ancora capito perchè ti sei commossa. Sono io che dovrei commuovermi davanti a tutti questi complimenti, eh. Io perfetta? Ma dove? Tu come me? Oddio, sei decisamente fuori di testa. Chiamate un'ambulanza, questa deliraaaaa! Pure tu mi manchi. Marò. T'amo troppo, come devo fare? Marò, non fare della risalita della mia autostima lo scopo della tua vita perchè non sarai gratificata molto spesso, mi sa. Comunque. Anch'io ti voglio bene, ma davvero tanto. E non pensare a quel cretino, forzaaaaaaah! Pensa a te! Love you!
  • Amarantab: *-* Grazie! Troppo gentile, davvero.. ç__ç *si commuove per l'ennesima volta* Spero di non deludere le tue aspettative! Un bacio!
  • Ramona37: Ecco, ho aggiornatooo! xD Grazie anche a te! Spero che ti sia piaciuto questo capitolo! Baci!
A presto,
Sara.
   
 
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