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Autore: Jude16    26/11/2015    1 recensioni
Spoiler alert! Riprende alcune scene del primo episodio della quinta stagione andata in onda in America quindi, se non avete avuto modo di vederla, non leggete.
Dalla storia: Il pugnale al suo fianco, infilato saggiamente dentro una tasca interna del cappotto, pesava come un macigno pieno di paure e responsabilità verso la bionda che la precedeva, mano nella mano ad Uncino: assottigliò nuovamente gli occhi nella loro direzione, quel senso di fastidio nel vederli vicini tornava a farsi largo nel suo cuore nonostante tutta l'energia che impiegava per scacciare quelle sensazioni sbagliate. [...]
“Io ti ho salvato, ora tu salvami e, se non dovesse esserci altra scelta, fai quello che deve essere fatto. Distruggimi.”
Quelle parole riecheggiavano nella sua mente, potenti e disperate. Gli occhi di Emma celavano una supplica che solo lei poteva comprendere: stava affidando la sua vita nelle sue mani, nelle mani di colei che fino a qualche anno fa voleva distruggerla per tenere il suo bambino solo per sé.
Genere: Avventura, Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, FemSlash | Personaggi: Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino, Regina Mills, Robin Hood, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Era ormai passata più di una settimana dal loro arrivo lì a Camelot: le cose non erano migliorate affatto e di passi verso la luce ce ne erano stati davvero pochi. Emma era sempre più frustrata, esclusa da qualsiasi ricerca o magia che tentavano di fare, si sentiva inutile, un mero cappotto buttato a casa su una sedia, sgualcito, inutilizzabile, ed il suo rapporto con Regina era pura tensione, spesso incompreso dai membri della sua famiglia: si evitavano il più delle volte e, se proprio dovevano parlare, il discorso andava avanti a monosillabi appena pronunciati.
Era una giornata uggiosa nel regno, tutto sembrava immobile e fragile, costretto a soccombere alla miriade di gocce che scendevano inesorabili e violente dal cielo plumbeo: dopo l'ennesima notte insonne, Regina decise di uscire a fare una passeggiata, incurante dell'acquazzone, abbandonando ogni posa regale si nascose sotto un pesante mantello color rosso scuro.
Accarezzò con lentezza la stoffa ritornando indietro nel tempo, ricordando i suoi abiti da regina, così vaporosi, morbidi: una smorfia soffocò le immagini di una donna che era stata e da cui non voleva più ritornare.
-Dove vai?- la voce di Robin la raggiunse.
-Devo schiarirmi le idee, devo trovare un modo per contattare Merlino, Emma sta lentamente peggiorando- annuì di tanto in tanto mentre parlava.
-Con questo tempo? Regina, non mi sembra proprio il caso, ti prenderai un malanno- la mano rude dell'uomo si posò apprensiva sulla sua spalla, i suoi occhi dolci e chiari la osservavano in attesa della sua risposta.
-Ne ho bisogno- abbassò lo sguardo, incapace di sostenere quello del suo interlocutore. Da quella notte in camera con Emma non aveva fatto altro che domandarsi se quello che era successo avrebbe compromesso tutto: Malefica, seppur non volendo, l'aveva avvertita, chiunque c'era dietro tutto questo sapeva di lei, delle sue debolezze e come sfruttarle a proprio vantaggio. La lontananza che si era creata tra lei e la bionda le faceva male, ma era necessario mantenerla affinché tutta questa faccenda non si fosse risolta.
-Posso venire con te allora?- insistette.
-No, lasciami sola ti prego- si scusò e, allontanandosi dalla sua mano ancora posata sulla spalla, oltrepassò il pesante portone per inoltrarsi nella foresta.
Il rumore dei suoi passi che incespicavano nella fanghiglia era sovrastato dallo scroscio continuo dell'acqua sulle fronde verdi e mosse dal leggero vento: si calò maggiormente il cappuccio sul capo risentendo della pesantezza della stoffa pregna d'acqua, continuando comunque ad avanzare.
Vide due scoiattoli rifugiarsi nella loro tana per scampare alla pioggia e si ritrovò a sorridere di questa piccolezza rendendosi conto che la vecchia Regina avrebbe emesso un verso di disgusto alla vista di quelle insignificanti creature. Rallentò il passo, fermandosi, stanca e sopraffatta da mille emozioni tutte insieme: la responsabilità che si sentiva addosso stava diventando troppo grande persino per lei e l'incertezza di non riuscire a concludere nulla la stava schiacciando sempre di più, annientando tutte le sue sicurezze, non si rese nemmeno conto di piangere finché non sentì gli occhi bruciarle.
-Come posso fare?- sussurrò al vento che parve prendersi gioco di lei.
Chiuse gli occhi, sopraffatta.
Zzzzz.
Scattò come una molla, una palla di fuoco già gorgogliante nella sua mano. Si guardò intorno per capire da dove venisse quel ronzio ma non scorse nulla se non le infinite fronde dei vari alberi ed arbusti.
Zzzzz.
Si allarmò nuovamente pronta a combattere girandosi per fronteggiare quella cose che ora, ne era sicura, proveniva dalle sue spalle: in un primo memento non vide nulla e ciò la fece innervosire poi però, strizzando gli occhi, poté individuare una pallina blu deformarsi e ritornarne intera. Volteggiava leggera tra il verde della vegetazione e sembrava volesse chiamare la mora a sé.
Regina sapeva perfettamente di cosa si trattasse: fuoco fatuo.
Aveva sentito parlare di questa magia che ti permetteva di districare i tuoi dubbi ed aiutarti se riportata la dove aveva avuto origine: sapeva anche che dovevi acchiapparla perché non era molto propensa a depositarsi nelle tue mani.
Una piccola e rinata speranza si aprì nel suo cuore, credendo finalmente di scorgere un po' di luce in mezzo a tutta quella oscurità da cui erano circondati: l'unico problema ora sarebbe stato acciuffare quella fiammella e ricondurla a casa, domandandole poi il metodo più efficace per tirare fuori lo stregone dall'albero.
Regina, dopo aver abbandonato il mantello nel fango e mandato al diavolo la sua sempre presente aria regale, era partita all'inseguimento dello sfuggente fuoco che sembrava divertirsi come un bambino che gioca ad acchiapparello svanendo e ricomparendo tra i rami.
Nella sua corsa per acchiappare la speranza, Regina non si accorse di un paio d'occhi che la osservavano curiosi e velati di sadismo.

 

 

Ciaoo! Scusate l'assenza, spero solamente che questo capitolo posso farvi piacere e, se ancora mi seguite, grazie mille di cuore per la vostra pazienza ed il vostro supporto. Comunque, parlando della puntata andata in onda in America di Once, io sono rimasta scioccata e vorrei chiedervi un chiarimento.
1- a fine puntata che diamine è quel raggio giallo che parte da Excalibur investendo gli Snowing e Regina ?
2- ho letto in una recensione dell'episodio che ora si è capito perché tra Hook e Emma il TLK non ha funzionato (perché lui è l'altro Dark) e per ciò mi domando: ma non è forse (il TLK, l'amore) la forza più potente di tutte che permette anche di sconfiggere l'oscurità più oscura ? Quindi non dovrebbe comunque funzionare ?
Bah, a voi se mi saprete rispondere, dedicherò un monumento nella mia città ahah e comunque ancora io li aspetto questi benedetti true love kissings tra i CS e gli OQ che ancora non ci sono stati, uhm, che sia un qualche tipo di segno questo ?
Vabè dai, dopo il mio sermone vi auguro una buona serata e grazie mille ancora e sempre a chi leggerà e recensirà e saprà rispondere alle mie domande ahah.
Un bacio.

  
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