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Autore: Marta_N    08/12/2015    3 recensioni
Cosa succede nella vita di Camilla e Gaetano negli anni dopo la nascita di Camilla e Lorenzo?
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Camilla Baudino, Gaetano Berardi, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Eccovi qua l’ultimo capitolo di questa FF, ci ho messo tanto a scriverla perché scrivere i dialoghi e scene di “sesso” non è proprio il mio forte, e le parole non mi venivano proprio.
Ho usato una metodologia di scrittura un po’ particolare, fatta di tanti punti di sospensione e di tanti “INVIO e a capo”, spero che la lettura risulti scorrevole e non sia troppo macchinosa.
Arrivata alla fine di questa mia prima storia a capitoli, non posso che ringraziarvi per le tante recensioni che mi avete lasciato, mi hanno fatto veramente piacere; spero di non deludervi proprio sull’ultimo capitolo!
Buona lettura
 
Chiavistello che gira e porta che si apre.
Cuore che accelera i battiti e respiro che si blocca.
Luci spente e candele accese a formare un sentiero verso il salotto.
Camilla avanza, seguendo quell’invito silenzioso.
Mentre procede, il silenzio che l’aveva avvolta appena entrata in casa, lascia spazio ad una musica leggera di sottofondo;  non la riconosce, ma le trasmette una tranquillità rigenerante; arriva in salotto, le candele lasciano spazio alla luce soffusa del lampadario e un Gaetano a braccia conserte le appare poggiato al tavolo; a quel tavolo.
Appena la vede, posa il telecomando dello stereo che ancora tiene in mano, e la raggiunge;
“Ti va di ballare?” invito sottolineato dalla mano che le si porge davanti,
 “Credevo dovessimo parlare …” gli afferra la mano e si avvicina a lui;
gesti che non rispecchiano le parole,occhi negli occhi in un dialogo di sguardi;
La attira a se con un movimento delicato “Shh …”
… respiri che si mischiano, profumi che si uniscono … non assumono la posizione classica di un ballo di coppia, è lei a passare il braccio lungo la sua schiena, e lui che le avvolge le spalle … cominciano a muoversi seguendo la musica; l’altra mano stretta l’una dentro l’altra all’altezza del cuore; entrambi con gli occhi chiusi, persi in quel abbraccio che sa di loro.
“Camilla non ti chiederò scusa …”
le poggia la mano sulla testa appena la sente allontanarsi dal suo collo “ … no aspetta, ti prego … ”
basta una leggera pressione per convincere Camilla a non abbandonare quel caldo rifugio
“… per una volta … ho avuto l’occasione di non doverti rincorrere …” lei non si muove e Gaetano si fa più sicuro,
“ … per una volta ho avuto la possibilità di farti provare la mia angoscia … ” un solo sospiro di Camilla, e per lui è un invito a proseguire,
“ … tutto quello che ho fatto in questi giorni, ci ha portato ad essere qui, adesso … mi dispiace che sia stato necessario … questo si;  ma non posso pentirmi di come mi sono comportato, perché questo ti ha condotto qui, finalmente indifesa … da me!” stavolta il respiro si fa più intenso, e Gaetano sa che l’effetto delle sue parole è più amaro del sapore lasciato dal caffè.
 “Quando mi hai lasciato davanti a quella macchinetta, sapevo che dovevo dimenticarti; ma sapevo anche che con la tua scelta, dovevo rinunciare alla mia migliore amica … nulla sarebbe stato come prima, perché ci eravamo amati, e da quello indietro non si torna” … silenzio assenso … e le parole di Gaetano che la travolgono come un fiume in piena … “Ti eri persa, e non stavi cercando il mio aiuto per ritrovarti”.
Quanto hanno ballato non saprebbero dirlo, avvolti in quel silenzio mentale pieno di pensieri e di ricordi, continuano a muoversi  lenti, in quel abbraccio così profondo da creare un’atmosfera surreale, talmente carica di aspettative che per entrambi, la sola idea di interromperla, risulta dolorosamente pericolosa.
 “Gaetano …?” Camilla riemerge dall’estasi che le provoca annegare in quelle braccia “ … ma allora perché oggi … tutti quei fiori, quelle parole e … questo?”
Un abbraccio che diviene ancora più stretto …“Lara mi ha lasciato” … adesso non le nega la possibilità di sciogliere quel abraccio, sa che non può farlo; occhi increduli che cercano risposte in un silenzio assordante “ … e lo sai perché?” … lieve negazione …
“Perché ha capito che sono ancora innamorato di te.
Dopo la festa dei piccoli, abbiamo parlato e ha lasciato questa casa.
Io dovevo dimenticarti, volevo dimenticarti, ma tu mi sei dentro, e non posso farlo”.
Non si è mossa. Ha ascoltato stupita quelle parole. L’entroterra che si perde negli abissi dell’oceano … “Sei innamorato di me?”
Sono così vicini, che i loro respiri si fondono … “Si …” sincerità disarmante, come solo con lei era possibile.
Camilla abbassa lo sguardo su quelle labbra, le sfiora con le dita della mano, poco prima stretta in quella di Gaetano; lui socchiude gli occhi e si inebria di quel profumo.
E’ lei ad avvicinare il suo viso a quello dell’uomo; adesso è solo quella mano a separare le due bocce. Gaetano la afferra con delicatezza, se la porta al cuore e attende … in quello spazio infinitesimale che ancora li separa, ci sono loro, con il loro essere e il loro tempo, c’è la loro amicizia e il loro amore, ci sono i loro abbracci e i loro respiri, ma ci sono anche le incomprensioni e le discussioni, le gelosie e i rifiuti …
questo lo sanno bene … e come a volere la prova che anche l’altro desidera abbandonare il limbo di cui sono sempre stati prigionieri, entrambi si avvicinano in maniera quasi impercettibile, con movimenti incerti e discontinui, simili alle onde del mare e simili a quella marea in cui, da sempre, sono stati naufraghi in cerca di un porto sicuro.
Bocche che si sfiorano, che si assaporano sugli angoli delicati, come a volerne disegnarne i dolci confini.
Il tempo della passione sfrenata era passato … adesso era arrivato il tempo della consapevolezza, e della voglia di riscoprire l’altro ancora una volta.
Il bacio si fa più profondo, l’abbraccio  si scioglie per permettere alle mani di raggiungere il collo, le orecchie, il viso e di perdersi nei capelli dell’altro, per poi tornare sulla schiena in movimenti di totale protezione.
Nell’impeto dell’abbraccio, Gaetano solleva da terra Camilla, che intreccia le sua gambe ai fianchi dell’uomo, e cinge le braccia al suo collo; senza alcuna fretta, come per protrarre ancora un po’ quel cullarla fra le sue braccia, Gaetano si muove verso la camera da letto, incurante della musica ancora accesa, perso in lei e con lei.
Quella camera, che tante volte li ha visti amarsi, li accoglie come sempre, custode del loro amore, delle follie passionali e delle dolci tenerezze che avevano animato le loro notti incantate.
Si ritrovano a rotolare stesi sul letto, coperti solo dai loro corpi, braccia inchiodate ai lati della testa, mani intrecciate e sorrisi finalmente rilassati; le bocche che si allontanano, per il gusto di ricercarsi, e ritrovarsi poco istanti dopo; sospiri che si trasformano in tentativi di catturare il profumo dell’altro, di cui si è diventati dipendenti; poi non basta più, il viso lasciato affondare nel collo, con la sola certezza di poterci morire sopra senza rimpianti.
Gaetano comincia una meticolosa discesa di baci lungo la clavicola, poi sul seno, che oltrepassa, dedicandosi a tutta quanta la pancia e al ventre di Camilla, in movimenti troppo simili al giorno precedente per essere solo un caso; questa volta, però, Camilla ha la possibilità di muoversi, e l’istinto che la domina, le fa afferrare la testa di Gaetano e affondare le sue mani nei capelli dell’uomo, in un massaggio eccitante; Gaetano sorride appagato e continua la sua discesa infuocata.
Dopo i giorni appena passati, trascorsi a farla impazzire, sa che adesso c’è solo un modo per redimersi; si appoggia le gambe di Camilla sulle spalle e la sua bocca ne lascia il ventre per inabissarsi al centro del suo essere donna; Camilla allenta la presa dai capelli dell’uomo, lasciandosi scivolare la testa tra le mani e abbandona la braccia sul letto, affianco del proprio corpo; si contorce, si inarca, e in un attimo le mani si chiudono attorno al lenzuolo e gli occhi si spalancano, in un impeto di piacere impossibile da trattenere.
“Ti prego vieni qui … ti voglio qui … voglio te … voglio tutto di te”
Gaetano si culla sul tono grato di Camilla, e capisce che adesso, dopo aver raggiunto il limite del piacere, lei ha bisogno di averlo accanto in quel loro ritrovarsi, e compiaciuto percorre tutto il percorso a ritroso, in un alternarsi di baci, morsi e carezze.
Si ritrovano faccia a faccia.
Bocca, occhi, tutto di loro sorride, prima di perdersi nuovamente in un bacio travolgente.
Mani che si intrecciano ai lati della testa e due nocciole che si perdono nell’infinito del mare.
Non c’ bisogno di parlare, gli sguardi comunicano approvazione.
Si guardano ancora e un attimo dopo Gaetano è dentro di lei, senza mai distogliere gli occhi dai suoi.
Basta poco, pochi movimenti decisi e precisi, in cui si rincorrono, si aspettano e si ritrovano, ed i loro corpi, già vicini alla massima esplosione, vengono inghiottiti dal vortice del piacere estremo.
 Gaetano si abbandona fra le braccia di Camilla, e affonda ancora una volta il viso in quel collo così bramato; non si scosta da lei, solo profondi respiri che ancora si mischiano in quell’essenza che ha il sapore del loro amore.
 
Quello che saranno non lo sanno, non possono saperlo; ma adesso è possibile ripartire, ripartire da loro, dal loro vero, essere, insieme.
   
 
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