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Autore: ArashiiHime    12/12/2015    0 recensioni
Dal prologo:
Ansimando, guardo' la mano sinistra recante il sacro triangolo che da sotto il guanto in pelle scintillava come non mai, dando fastidio ai suoi stanchi occhi che reclamavano assoluto riposo.
Mentre si annebbiavano, l'azzurro profondo e brillante che circondava le due pupille nere sembrava maledire quel simbolo che con forza si era appropriato della sua felicità, della sua famiglia, della sua vita intera. Del suo destino.
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ganondorf, Impa, Link, Princess Zelda, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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                  -Capitolo 1-
                      Due fratelli   

Woooosh. Centro.

Woooooooosh. Di nuovo centro.

Sprono' il cavallo ad andare più veloce, mentre già puntava il bersaglio successivo appeso ad un albero distante qualche metro più avanti.
Velocissimo prese una freccia dalla faretra legata al fianco, e sempre  con la medesima velocità si preparò a scoccare anche quella, la corda dell'arco tesa, gli occhi azzurro celeste fissi e concentrati
Sull'obiettivo distante. 
Woooossh.
La freccia taglio' il vento in un battito di ciglia, era impossibile vedere il suo percorso ad occhio nudo. 
Centro, anche stavolta.
La creatura equina salto' il tronco che si poneva come ostacolo al cammino suo e del suo cavaliere per poi sterzare e girarsi abilmente a destra.
L'obiettivo stavolta era più in alto degli altri: il cavallo spinse in su la parte posteriore del suo corpo dandosi forza con le possenti zampe muscolose, permettendo così al suo cavaliere di librarsi in aria mentre preparava la freccia successiva da scoccare, i capelli biondi legati in un codino scompigliati dal movimento agile e veloce, la veste azzurra come il cielo ricamata da simboli bianchi che sventolava placidamente.
woooosh.
Ed ecco di nuovo il centro rosso del bersaglio colpito dalla freccia.
Il ragazzo atterrò agilmente culminando in un capriola dopo la quale si rimise prontamente in piedi, strofinandosi le vesti e picchiettando la mano qua e la' sulla tunica per togliere eventuali residui di polvere e terra. 
Mise l'arco sulla spalla, poi raggiunse il suo cavallo che gli si stava lentamente avvicinando.
- ben Fatto, Epona, sei stata bravissima. Ecco, te le sei meritate- dopo aver accarezzato il muso della giumenta e la sua criniera marrone scuro, Il giovane le diede un paio di carote che, inutile dirlo, sparirono in men che non si dica.
Mentre Il suo padrone continuava ad accarezzarla col sorriso dipinto in volto, Epona iniziò a sbuffare e dargli                
dei piccoli colpetti, facendolo indietreggiare.
- ehy, ehy, vuoi giocare?-
In tutta risposta, quella sbuffo' più forte. 
-mi spiace piccola, oggi non posso, ho del lavoro da sbrigare al villaggio.
Ma più tardi potremo andare un po' insieme a fare un giretto, ti va?- 
Epona strofinò il suo muso contro di lui.
- ok, lo prendo come un si.- disse, battendole un paio di colpetti affettuosi.
Si avvicinò ad una sorta di staccionata decadente la cui quasi totalità era ricoperta da muschio e licheni, e sollevò il piccolo mantello nero decorato con vari simboli bianchi, oro e rossi che vi aveva riposto prima del suo allenamento. Se lo adagiò sulle spalle, cingendolo all'altezza del collo con le estremità sporgenti e lunghe che fungevano da laccio: nei mattini primaverili l'aria era fresca. 
Mentre la coppia si incamminava verso casa, una voce attirò l'attenzione del giovane.
- Già di prima mattina a tirare frecce, eh? Sei proprio efficiente, Link!-
L'hylian girò la testa a destra fermandosi nel mezzo del piccolo sentierino che dalla rigogliosa foresta riconduceva al villaggio.
Poco distante da lui, appoggiato ad un albero con le braccia muscolose conserte, un ragazzo dai capelli rossi e  lunghi fin sotto le spalle e dalla carnagione leggermente abbronzata lo guardava con i suoi occhi color miele,  un sorrisetto indispettito dipinto sul volto dai lineamenti virili ma allo stesso tempo giovani e gentili.
Indossava una mantella bianca lunga fino al petto recanti simboli dalle geometrie squadrate dal colore rosso e azzurro. Gli stessi disegni presenti sulle protezioni agli avambracci di Link.
A giudicare dall'apparenza doveva avere cinque o sei anni in più di lui.
- sembra proprio che ti piaccia l'arco che ti ho regalato, e ho visto che migliori sempre di più!- riprese il ragazzo avvicinandosi a passi lenti ma sicuri. Accarezzò Epona, la quale ricambiò il saluto con un buffetto affettuoso.
- mi stavi guardando?- 
- io ti guardo sempre mentre ti alleni, non lo sapevi? Sono così fiero di te!- afferrò Link ed inizio' a Strofinargli il pugno sui capelli, spettinandolo.
-eddai, Ganondorf! Smettila! Mi fai male!- 
- ma come! Sei di cattivo umore oggi? Di solito quando ti punzecchio così mi lanci il contrattacco... Che ti prende fratellino?-
link si scansò Dalla presa di Ganondorf, cercando poi di ripetttinarsi i capelli.
- non sono più un bambino... Dovresti imparare ad essere più serio anche tu, a maturare.. viste le responsabilità che abbiamo, non credi?-
il fratello lo osservò per qualche secondo ad occhi sgranati, poi scoppiò a ridere fragorosamente
-PUAHAHAHAHA! Ma non starai mica parlando sul serio?!- 
Le sue risate si bloccarono nel momento esatto in cui noto' la faccia seria ed oscurata di Link, che intanto aveva riposto l'arco e la faretra sopra alla sella di Epona insieme al mantello nero.
Ganondorf si Schiarì la voce.
- comunque... direi che è ora di tornare al villaggio, tra poco dovremo andare da Impa e... Sarebbe meglio non fare tardi, sai com'è...-
Grattandosi con fare imbarazzato la nuca, Prese a camminare lentamente in direzione del villaggio, ma quando Giunse poco davanti a Link si senti' afferrare da dietro. 
-preso!- urlò il biondo, seguito da un gioioso nitrito di Epona che pareva più simile ad una risata divertita.
-ma che- - il giovane non fece in tempo a realizzare la situazione: in un battito di ciglia lui ed il fratello erano finito nel piccolo ruscello cristallino che scorreva di fianco a loro.  
Dopo essersi ripreso per l'improvvisa caduta, Il ragazzo dai lunghi capelli rossi lancio' un'occhiata al biondo di fianco a lui, che si stava sedendo massaggiandosi la testa. 
-accidenti, che botta... E che freddo!- urlo', cingendosi le braccia. 
-ben ti sta, così impari a farmi questi agguati- lo punzecchio' l'altro.
Ma Anche Ganondorf sembrava patire il freddo: la sua mantellina di stoffa bianca ormai serviva a poco, e lasciava intravedere la tunica color carminio che indossava.
I due fratelli, l'uno di fronte all'altro zuppi dalla testa ai piedi, mentre si toglievano le ciocche di capelli dagli occhi o strizzavano le vesti grondanti, Incrociarono i loro sguardi, e dopo qualche secondo di silenzio interrotto solo dal cinguettio degli uccellini e dal fruscio dell'acqua cristallina che scorreva, scoppiarono in una fragorosa risata.
- "diventare più seri e maturi" eh? Mi sembrava strano che proprio tu cambiassi così di punto in bianco, ci sono cascato in pieno! Avrei dovuto capirlo quando ti sei tolto il mantello e tutto il resto, accidenti a te!-
-beh, dato che non riesco mai a batterti dovevo trovare un modo per incastrarti, direi che sono stato bravissimo no?- 
-non ti montare la testa, piccoletto: ricorda che sono sempre io quello che è in vantaggio, devi recuperare un sacco di sconfitte!-
-eh! Vedrai che recupererò, non mi sottovalutare- 
Ganondorf lo afferrò ed inizio' di nuovo a Strofinargli la mano chiusa a pugno sul capo, mentre Link cercava di ribellarsi e colpire il fratello.
- a parole sono tutti bravi, fratellino! Ma ora me la dovrai pagare per questa doccia gelata!-
-adesso fa troppo freddo, rimandiamo la vendetta ad un'altra volta!- lo supplicò lui, invano, 
Dopo pochi istanti si aggiunse ai giochi anche Epona che, Notando l'atmosfera piena di allegria, dopo un'impennata si lanciò verso il torrente ed inizio' a lanciare schizzi d'acqua ai due fratelli che intanto si erano staccati per difendersi dalla esuberante giumenta.
Così, tra le risate divertite dei due giovani ed i nitriti divertiti del cavallo, l'aria fresca dell'alba lascio' il posto alla brezza primaverile del primo mattino. 

Un potente starnuto risuonò nell'aria.
-l'hai fatta grossa, Link- disse Ganondorf mentre si grattava il naso col suo solito tono da fratello maggiore protettivo, mentre camminavano lungo il sentierino.
Erano ancora fradici da capo a piedi.
-quando Impa saprà che ci siamo buttati- o meglio, che TU ci hai buttati- nel fiume col freddo che fa al mattino, ci ammazzerà, ne sono sicuro.-
-basta che non lo scopra, no?- suggerì Link, che poteva godere di un po' di protezione dal suo mantello nero messo in salvo in previsione della piccola vendetta messa in atto poco prima.
Ma basto' un'occhiata beffarda di Ganon per capire l'ingenuità di quanto appena detto.
-siamo grondanti, come vuoi che non se ne accorga, furbacchione?- 
Non avrebbero nemmeno potuto fermarsi a far asciugare i vestiti, avrebbero farti tardi. Ma a pensarci, una sgridata valeva l'altra, se non era per le vesti era per il ritardo.
Dopo qualche altro minuti trascorso a punzecchiarsi come al solito, giunsero in prossimità del piccolo villaggio dove vivevano.
link si bloccò, e con lui Epona.
-fratello, dicevi di avere paura di Impa, ma... Ci sarebbe qualcuno che dovrebbe farti ancora più paura.-
Ganon si volto'.
-...di chi parli?- domando' dopo aver notato lo sgomento sul suo giovanissimo volto dai lineamenti morbidi.
Il biondo poso' la mano sulla fronte in un gesto esasperato, mentre guardava preoccupato un punto preciso davanti a lui.
-...Zelda, che domande!- 
   
 
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