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Autore: iris_1998    17/12/2015    0 recensioni
{titolo temporaneo}
{nel corso della storia il ratting può diventare rosso... quindi persone avvisata mezza salvata}
Kira Orti è una normale 17enne, asociale ma fidanzata, che vive con il padre, in una delle bellissime città italiane, Verona. Ma un giorno, dopo l'incontro con un'arpia, deve cambiare vita, cambiando continente dove incontrerà ragazzi come lei, la sua nuova famiglia, nuovi amici e anche un nuovo ragazzo.
Genere: Avventura, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Connor Stoll, Gli Dèi, Nico di Angelo, Nuovo personaggio, Travis & Connor Stoll
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Ero da poco arrivata a New York, più precisamente da cinque minuti, che un ciclope sta cercando di uccidermi. Sto correndo verso chi sa dove cercando di seminare quel orribile ciclope. Stavo correndo verso una stradina quando vidi delle scale anti incendio che andavano verso un piccolo giardino. Presi la rincorsa e saltai su, aggrappandomi sul primo scalino e facendo forza sulle braccia per tirarmi su e salire gli altri scalini della scala. Salì le scale fino a raggiungere il giardinetto. C’era una finestra che era aperta su questo piano e decisi di entrare per scappare dal mostro. Entrando dalla finestra caddi su qualcosa di morbido e caldo. Aprì gli occhi e mi vidi riflessa in un altro paio di occhi di colore nero come la pece. Saltai giù dal ragazzo e caddi rumorosamente per terra. Neanche mezzo secondo che mi ritrovai con una spada nera puntata al mio collo da parte del ragazzo dagli occhi neri con solo i pantaloni del pigiama quindi mezzo nudo e un altro ragazzo, mezzo nudo anche lui, sulla porta, anche lui con una spada ma di bronzo. Guardai attentamente il ragazzo che era davanti a me. Era alto più di me. Aveva i capelli dello stesso colore degli occhi. La sua carnagione era pallida e sul suo torace vedevo delle cicatrici che assomigliavano a dei artigli. La stessa cosa per le braccia.
-Chi sei?- mi chiese il ragazzo con la spada di bronzo. Lo guardai. Era identico a quello che era davanti a me tranne per il verde degli occhi, l’abbronzatura e un tatuaggio con un tridente e la scritto SPQR.
-Mi chiamo Kira Orti. Ho 17 anni e vengo dall’Italia. Sono venuta qui per andare and un campo estivo ma un mostro mi aveva attaccata e per sfuggirgli sono salita fino a qui sopra- dissi cercando di essere fredda.
-Hai detto che ti chiami Kira Orti?- chiese quello davanti a me.
-Si- risposi.
-Che mostro ti ha attaccato?- mi chiese l’altro ragazzo.
-Oggi mi ha attaccato un ciclope mentre ieri mi aveva attaccato una furia- dissi sapendo che non mi avrebbero mai creduto. Vidi i ragazzi abbassare le spade. Mentre a quello della porta la spada si trasformava in una penna, la spade del ragazzo che è davanti a me scomparve nelle tenebre. I due ragazzi si guardarono.
-Visto che tu ti sei presentata ora tocca a noi- disse il ragazzo dagli occhi verdi mentre si avvicinava a me e mi aiutava ad alzarmi.- Io sono Percy Jackson, figlio di Poseidone, mentre il ragazzo tenebroso è Nico Di Angelo, figlio di Ade. Spero di non averti spaventato per colpa delle spade-
-Non preoccuparti per quello.. Aspetta! Hai detto Ade e Poseidone?- chiesi incredula.
Percy annui.- Andiamo in salotto che ti spieghiamo alcune cose. Nico accompagnala mentre io sveglio ad Annie-
Nico annui e mi prese per un braccio guidandomi verso un grazioso salotto dalle pareti di un bel blu mare pieno zeppo di libri dove al centro della libreria c’era una tv al plasma ricurvo. Vi era anche un tavolino basso, un sofà bianco e un tappeto persiano. Nico mi fece segno di accomodarmi mentre lui andava verso la cucina.
Dopo dieci minuti comparvero Percy, Nico e una ragazza dai capelli biondi di due tonalità più scure del mio e gli occhi grigi.
-Ciao. Sono Annabeth Chase, figlia di Atena e fidanzata di Testa d’Alghe- disse la ragazza sorridendomi.
-Kira Orti- dissi e li guardai meglio. Annabeth e Percy erano molto più grandi di me e Nico.
-Potrei sapere perché dite che siete figli di alcuni dei dell’Olimpo?- chiesi ai ragazzi.
La prima a rispondere era Annabeth:- è una cosa complicata ma te l’ha spigo in modo semplice ed efficace. Come ben sai il popolo di oggi non crede che esistono più gli dei greci e romani ma in realtà è cosi. Gli dei non sono scomparsi semplicemente si sono spostati da una nazione ad un’altra dove si innamoravano di un mortale con il quale avevano poi avuto un figlio o una figlia, dipende dai casi, che vengono chiamati semidei o mezzosangue. Come hai scoperto ora io sono figlia della dea Atena, dea dell’intelligenza e della strategia, Percy è figlio di Poseidone, dio del mare e dei terremoti e maremoti, e Nico è figlio di Ade, dio dell’Aldilà. Prima, quando mi stavo vestendo, Percy mi aveva detto che stai andando in un campo estivo.. perché?-
Ero concentrata sulle parole della figlia di Atena che rimasi sorpresa nel sentire tutte quelle cose che io sapevo che erano vere.
-Ero stata attaccata ieri da una furia quando ero in gita con la mia classe mentre oggi sono stata attaccata da un ciclope-  dissi in automatico.
I ragazzi si guardarono e Annie parlò:- Ragazzi vestitevi che andiamo al campo. Questa povera ragazza deve parlare con Chirone e al più presto-
I due ragazzi annuirono e si diressero verso le loro stanze dove, poco dopo, uscirono vestiti e con gli zaini. Nico mi prese per un braccio e mi guidò giù, lungo le scale, e verso una jeep 4x4 nera. Percy e Annabeth salirono davanti mentre io salì dietro con il tenebroso.
Viaggiamo per un paio d’ore. Nico dormiva dietro accanto a me. Percy guidava e Annabeth stava leggendo un libro. Io guardai fuori dalla finestra della jeep ripensando alla giornata di ieri che era incominciata normalmente per poi diventare un incubo con la comparsa della furia che mi voleva uccidere. La giornata di ieri era finita con me in un aereo diretto verso la Grande Mela, in America. Quando poi sono arrivata qui pensavo che non avrei avuto subito nessun attacca da parte di un qualche mostro ma quando mi sbagliavo! Certo non ero stata attaccata da una furia ma non è una gran cosa essere attaccati da un ciclope dal quale la puzza si poteva sentire già da lontano e dal quale stavo scappando prima di finire dentro la casa dei tre semidei con i quali, ora, sto andando a quel fantomatico campo estivo che mio padre mi aveva parlato soltanto ieri.
Strinsi la mia mano attorno al bracciale di mia madre cercando di sentire la sua presenza accanto a me.
Sta arrivando. Tieniti pronta e avvisa gli altri. Il mostro sta arrivando disse una voce femminile nella mia testa.
-Un mostro sta arrivando- dissi e vidi Percy che accelerava, Annabeth tirare fuori dal suo zaino un berretto e un pugnale e Nico evocare la sua spada nera.
-Siamo quasi arrivati. Tenetevi comunque pronti ed in allerta perché non si sa che tipo di mostro ci attacca. Nico tu tieniti pronto per viaggiare nell’ombra con me, Annie e Kira nel cosa non riusciremo a combattere- disse Percy a tutti e noi annuimmo.
Non passarono neanche tre minuti che mi girai indietro e vidi un mostro.- Ehm.. Annabeth ti puoi girare dietro- dissi mentre Annabeth faceva quello che le ho chiesto insieme a Nico.
-Percy abbiamo compagnia. Gira a sinistra ed entra nel bosco. C’è una strada battuta che arriva all’ingresso del campo e speriamo che questo basti per seminare la Chimera- disse Annabeth.
-Perché la simpatica zia Echidna doveva liberare sua figlia Chimera?- domandò Percy ma nessuno rispose perché tutti concentrati a guardare la Chimera che ci seguiva all’interno del bosco distruggendolo.
-Grover non sarà molto contento se scopre che una Chimera ha rovinato una metà del bosco- disse Nico guardando Annabeth.
-Vuoi arrivare sano e salvo al campo? Allora sta zitto- disse Annabeth leggermente arrabbiata.
Il viaggio con la jeep fini quando raggiungemmo la cima di una collina dove vi era un gigantesco pino e due colone greche con sopra scritto Campo Mezzosangue in greco antico.
Scesi dalla macchina insieme agli altri giusto il tempo prima che la Chimera saltasse sul tetto della jeep schiacciandola e si girasse verso di me. Mi guardai intorno e vidi che ero sola. Il panico incominciò a prendere il possesso del mio corpo.
Premi il cuore del bracciale mi disse di nuovo la stessa voce femminile di prima.
La ascoltai e premetti il cuore del mio bracciale che si trasformò un una spada a doppio taglio lunga 90 cm di un materiale simile al bronzo ma di colore grigio con striature rosa. L’elsa era decorato con piccoli pezzetti di ossidiana dove vi era situato un fiocco rosa e il cuore.
Ora non ti serve la spada. Fai ritornare la spada nella sua forma iniziale e gira tre volte il fiocco in senso anti-orario mi disse di nuovo la stessa voce.
La accontentai e feci comparire una lancia con la punta dallo stesso materiale della spada e il corpo fatto come l’elsa della spada. Strinsi la presa sulla lancia e guardai la Chimera che mi guardava curiosa e fare un salto verso di me con la bocca del leone aperta. Impugnai la lancia e la scagliai dritta verso la bocca di leone della Chimera che le si conficco ed esplose in una nuvola di polvere.
Tossì per la polvere e mi guardai attorno con la vista annebbiata. Vidi Percy, Annabeth e Nico correre verso di me e poi buio.
   
 
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