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Autore: _Rouge_    18/12/2015    0 recensioni
Questa storia nasce da un'idea : E se Harry avesse avuto una sorella?
DAL TESTO:
- Vivere all’ombra di tuo fratello non fa per te ,Arianne -il mio nome fra le sue labbra uscì come un sibilo sinistro.
-Per tutta la tua vita sei stata costretta a brillare nella sua ombra.Ma tu vali molto più di questo e noi due lo sappiamo,tu sei destinata a fare grandi cose .Ma non ti è concesso nel mondo dei giusti,loro hanno già il loro paladino,Harry Potter,tuo fratello. Ma tu no-posò con fare paterno una gelida mano sulla mia spalla - Tu appartieni al mondo delle tenebre,solo fra di esse,infatti,le stelle brillano,e io oggi ti offro la possibilità di farlo!- in un attimo mi fu davanti costringendomi a puntare il mio sguardo nei suoi vitrei occhi privi di anima .
- Unisciti a me- quella parola fuoriuscì strascicata, come il sibilo di un rettile.
Il mio nome è Arianne Lilian Potter e questa è la mia storia.

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Segue le vicende dal Primo Libro in poi, attraverso il punto di vista di Arianne sorella del nostro amato eroe.
Precedentemente pubblicata, ora in revisione di tutti i capitoli!
Genere: Drammatico, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Nuovo personaggio, Serpeverde
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4, II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
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CAPITOLO 3- MOLLICCIO 

 
-Dove sono gli altri?- chiesi mostrando un’espressione stranita quando ,dopo aver abbandonato il mio dormitorio,scesi nella Sala Comune trovandovi solo Caris ad aspettarmi.
La ragazza richiuse il libro che teneva sulle gambe e si voltò a guardarmi,
-Theo e Blaise hanno pensato di andare a liberare Draco dalla grinfie di Madama Chips prima di colazione-spiegò .
-E Daphne?-
Caris mi lanciò uno sguardo d’intesa -Ovviamente ha seguito Blaise!- affermò, mi diressi verso lo specchio ovale che si trovava nel fondo della stanza -Quei due iniziano a far paura- ammisi mentre controllavo la mia immagine riflessa per assicurarmi che tutto fosse a posto.
A quell’ora del mattino la Sala Comune era quasi sempre deserta,perciò era un vero piacere poter indugiare in quella stanza senza essere costretta a respirare la stessa aria della Parkinson.
Caris mi raggiunse con passo leggero, emettendo un piccolo sospiro .
Ci incamminammo per i vari corridoi,salendo molte rampe di scale prima di arrivare al piano desiderato.
Una volta entrate nella sala grande sollevai gli occhi sul nuvoloso cielo di Hogwarts,quella di scrutare attentamente il soffitto incantato della scuola era un’abitudine che avevo preso dall’inizio del primo anno,era nato tutto per lo stupore che mi suscitava quello spettacolo e alla fine non ero più riuscita a farne a meno.
Quel giorno sembrava che il sole non riuscisse a spuntarla contro le pesanti nuvole cariche di pioggia che si estendevano come un lungo mantello grigio.
-Sembra che ce l’abbiano fatta-asserì Caris facendomi riportare l’attenzione sul tavolo dei Serpeverde dove le poche persone che vi erano sedevano tutti intorno ad un tronfio Draco Malfoy,quest’ultimo sollevò lo sguardo una volta che io e Caris raggiungemmo il tavolo.
-Com’è andata la notte di passione con Madama Chips?!- lo canzonai mentre prendevo posto davanti a lui,sentii Blaise ridacchiare sommessamente al mio lato mentre Draco continuava a mostrare un’espressione neutra.
-Molto spiritosa- replicò senza scomporsi .
-Oh povero Draco,ti fa molto male?- si intromise a quel punto la Parkinson, con delicatezza prese fra le sue mani il braccio fasciato di Draco e iniziò ad esaminarlo con aria compassionevole.
Draco mi lanciò una piccola occhiata ghignando davanti alla mia espressione infastidita alla vista della Parkinson.
-Va e viene- si lamentò il biondo distogliendo lo sguardo da me per riportarlo sul suo braccio -però mi ritengo fortunato -aggiunse prontamente mostrando un sorrisetto a Pansy che sembrò sciogliersi,
-Secondo Madama Chips,ancora qualche minuto e potevo rimetterci il braccio.
Roteai gli occhi voltandomi per incontrare l’espressione divertita di Blaise,evidentemente anche lui aveva intuito che l’amico stesse solo cercando di mettersi in mostra davanti a quell’oca della Parkinson.
Con un gesto della bacchetta feci volteggiare la caraffa contenente il succo di zucca fino a me versandone  un’abbondante dose nella mia tazza.
-Hai parlato con Piton?-mi chiese ad un tratto Daphne,allungandosi verso il suo ragazzo per potermi guardare in faccia.
-A che proposito?-replicai corrugando leggermente la fronte, Daphne sollevò gli occhi con aria esasperata
-Per Hogsmeade naturalmente! Ricordi?L’uscita,il permesso…- mi rinfrescò la memoria.
-Oh,già!Si,si gliene ho parlato qualche giorno fa,è tutto a posto,ha detto che non ci sono problemi- spiegai,riportando alla mente il discorso precedentemente avuto con Piton.
Quando gli avevo spiegato che per ovvi motivi non potevo procurarmi il permesso scritto dai genitori richiesto per l’uscita ad Hogsmeade al contrario di ogni previsionePiton non si era scomposto limitandosi ad affermare che avrebbe garantito per me.
Daphne sembrò soddisfatta e tornò a sedersi con espressione raggiante.
L’uscita ad Hogsmeade rappresentava la prima vera e propria uscita ufficiale dal castello,perciò ne eravamo tutti molto elettrizzati e Daphne non faceva che ripeterlo di continuo,la sola idea di poter uscire e spendere i soldi la eccitava spropositatamente.
-Aria,che piacere vederti-
Rischiai di strozzarmi con il succo di zucca quando Marcus Flitt prese posto al tavolo a poca distanza da me.
-Marcus- mi limitai a ricambiare il saluto lanciandogli un’occhiata veloce,se lo avessi fissato per più di qualche secondo avrei rischiato di non contenere una smorfia schifata .
Mentre Flitt passava a intrattenere una conversazione  sulle tecniche di gioco con Blaise io iniziai a passare al vaglio i vari tipi di dolci disposti sul nostro tavolo.Dovevo ammettere che una volta passata l’iniziale irritazione per la voce gracchiante della Parkinson e per le occhiata allusive di Flitt,mi si era aperta una vera e propria voragine nello stomaco.
Erano due giorni che quasi non toccavo cibo e ora tutti quei dolci sembravano essere ancora più invitanti.
Mi sporsi lievemente verso il tavolo,allungando una mano verso un vassoio ricolmo di quelli che dovevano essere tortini alla vaniglia,ma prima ancora che potessi sentire la consistenza del freddo vassoio tra le dita alcune urla provenienti dal tavolo dei Grifondoro mi distraessero.
Con uno scatto sollevai il capo giusto in tempo per vedere  Seamus Finnigan correre come un forsennato continuando a urlare  -E’STATO AVVISTATO E’ STATO AVVISTATO.
-Chi?-chiese Ron,mentre il ragazzo li ragazzo srotolava  una copia della Gazzetta del Profeta sul loro tavolo
-Sirius Black!
Il mio sguardo volò subito ad incontrare quello di Harry. Sentii il cuore iniziare a pompare più velocemente mentre senza pensarci due  volte abbandonai il tavolo dei Serpeverde per raggiungere quello dei grifoni.
-Dove?- proruppi sbattendo una mano sopra il giornale per tenerlo fermo davanti ai miei occhi,la solita foto di Black faceva bella mostra di se in prima pagina sotto lo sgargiante titolo ‘’Avvistato ‘’,
-Non lontano da qui- rispose Hermione,che senza soffermarsi sul titolo aveva già iniziato a leggere l’articolo. Percepii il corpo di mio fratello irrigidirsi alle mie spalle mentre Neville Paciock chiedeva rassicurazioni con tono titubante -Non crederete che venga ad Hogwarts ,vero?
 -E’ quello che mi auguro -sibilai tornando a guardare  la figura urlante di Sirius Black.
Colui che aveva venduto i miei genitori,colui che ben presto l’avrebbe pagata.
Sentii gli sguardi dell’intera tavolata su di me .Senza aggiungere altro mi voltai ricominciando a camminare verso il tavolo dei Serpeverde.
-Andiamo!- intimai una volta presa la mia borsa. Daphne e Caris si scambiarono un’occhiata prima di alzarsi nel modo più veloce possibile,mentre Theo e Blaise continuavano a fissarmi proprio come stavano facendo la maggior parte dei Serpeverde che aveva seguito l’intera scena svoltasi al tavolo rosso-oro.
Iniziai ad allontanarmi a grandi passi dalla Sala Grande senza preoccuparmi di chi mi stesse seguendo e chi no.
Fortunatamente le massicce porte della sala erano aperte se no avrei finito per scardinarle.
-Aria,fermati-  la voce di Harry mi raggiunse non appena fui fuori .
-Aria-  ripetè con il fiato corto per la corsa che aveva fatto per raggiungermi -Che intensioni hai?
Inarcai leggermente un sopracciglio con aria noncurante -Andare a lezione- risposi ovvia,ma ovviamente non funzionò con mio fratello,mi conosceva troppo bene per cedere.
-Dico sul serio- insistette  lanciandomi uno sguardo carico d’ansia.
Un sorriso privo di entusiasmo mi increspò le labbra,era tipico di Harry preoccuparsi per me,me che ero sua sorella,me che riuscivo a cacciarmi sempre nei casini,me che ero finita per diventare una Serpeverde recedendo quasi del tutto quel filo che ci aveva tenuti uniti nei primi undici anni della nostra vita.
-Ho intenzione di fare quello che va fatto- non avevo voglia di ferirlo ma non volevo neanche mentirgli.
Harry scosse la testa -Finirai per farti uccidere.
-Non sarò io quella che morirà Harry,chi dovrà pagare pagherà!- aggiunsi prima di tornare a voltarmi e ricominciare a camminare.
Percepii il mio stomaco brontolare,bene,ancora una volta avevo saltato un pasto.
 
***
-Chi sarà il fortunato di quest’anno?-scherzò Blaise facendo sorridere così anche Theo che si prestò subito al gioco  -In verità la domanda giusta sarebbe :durerà?
-Di sicuro chiunque sia non riuscirà ad abbassare gli standard di questa scuola più di quanto non abbia fatto quello zotico di Hagrid- aggiunse Draco senza utilizzare lo stesso tono ironico che invece traspariva dalle voci degli amici.
Stavamo risalendo di qualche piano,appena usciti dalla lezione d’incantesimi,pronti ad occupare quell’ultima ora con Difesa Contro le Arti Oscure.
I miei amici avevano cominciato a fare ipotesi sui possibili candidati alla cattedra di quest’anno facendo ridere di gusto Caris e Daphne,mentre io mi limitavo a camminare accanto a loro senza troppo entusiasmo.
La mia mente era stata occupata per tutta la giornata dalla notizia dell’avvistamento di Sirius Black. Ero passata da una lezione all’altra,preparato una pozione,trasfigurato un bicchiere ed estratto qualche foglia di qualche pianta curativa,senza mai aver prestato veramente attenzione a niente di tutto questo.
Non ero riuscita neanche a divertirmi alla vista di Tyger e Goyle che procedevano qualche passo indietro a noi sorreggendo gli effetti personali di Draco.
Raggiungemmo l’aula in questione ritrovandola già affollata.
 Intercettai subito la figura di mio fratello,stava ridendo allegramente in compagni dei suoi compagni di Casa. Per un attimo mi ritrovai a invidiargli quell’espressione allegra che riusciva a mostrare anche in una situazione come quella,ma Harry era cosi,positivo al massimo.
-Oh bene,siete già tutti qui!- esordì una voce alle nostre spalle richiamando le occhiate curiose di tutti i presenti.
L’uomo ci sorpassò posizionandosi al centro della stanza mentre ci mostrava un largo sorriso amichevole
-Salve a tutti ragazzi,io sono Remus Lupin e come avrete capito quest’anno sarò il vostro insegnante di Difesa contro le Arti Oscure!Sottolineo  ‘’quest’anno’’ perché ,come ben sapete,non si può mai sapere cosa succederà con questa cattedra- concluse facendo levare un coro di risate divertite .
-Oggi,ho preparato per voi una lezione che mi auguro troverete di vostro gradimento-estrasse la bacchetta,che teneva ben conservata nella tasca del proprio mantello, e con un gesto tolse un pesante telo nero che copriva un imponente oggetto a pochi passi da lui.
Inarcai un sopracciglio alla vista di quella sorta di armadio i cui vetri esterni rifletterono i volti stupiti dei vari ragazzi.
 L’armadio iniziò a tremare come se qualcosa li dentro lo stesse scuotendo prepotentemente.
Vidi Lupin abbozzare un sorriso mentre si allontanava per dare una miglior visuale del possente oggetto.
-Qualcuno vorrebbe azzardare ad indovinare cosa c’è all’interno?-chiese ad un tratto facendo scorrere lo sguardo su tutti i presenti.
-Quello è sicuro un Molliccio- affermò Dean Thomas mostrando un sorriso trionfante
-Molto bene Signor Thomas-si complimentò il professore iniziando a passeggiare per la stanza,
-Qualcuno sa dirmi un Molliccio com’è fatto?
Vidi Caris aprir bocca per rispondere ma prima ancora che potesse solo emettere una sillaba la voce di Hermione Granger sovrastò tutte le altre aggiudicandosi il merito della risposta
-Nessuno lo sa- affermò facendo una breve pausa per accaparrarsi lo sguardo di Lupin che sospese la sua lenta marcia per osservare la Grifondoro
-I Mollicci sono dei mutaforma,assumono la forma di ciò che una particolare persona teme di più è questo che li rende…
-Cosi terrificanti-la interruppe Lupin,probabilmente si era reso conto che la ragazza aveva speso quasi tutta la sua scorta d’ossigeno per rispondere con la massima prontezza possibile.
-Ma cosa diavolo si è messa in testa- sussurrò alle mie spalle Daphne criticando apertamente l’acconciatura raccolta di Hermione. Roteai gli occhi,era tipico di Daphne soffermarsi su particolari insignificanti.
-Esiste un semplicissimo incantesimo per respingere un molliccio- proseguì il professor Lupin riguadagnandosi la mia attenzione -Provate a dire ‘Riddiculus’’.
Un coro di ‘’Riddiculus’’ si sollevò in aria .
-Questa lezione è ridicola- mormorò Draco al mio lato guardando con aria sconcertata il professore.
-Non è neanche iniziata- gli feci notare palesemente scocciata dal suo atteggiamento, dopo un anno passato con Allock  quella con il professor Lupin sembrava essere la migliore lezione di Difesa contro le Arti Oscure del secolo.
Draco accentuò ulteriormente la propria smorfia e io decisi di lasciar perdere,probabilmente sarebbe stato contento solo dopo aver visto Piton nel ruolo assegnato al professor Lupin.
_Per sconfiggere un Molliccio dovete costringerlo ad assumere una forma davvero divertente_ aggiunse il professor Lupin.
-Passo a fare un esempio,Neville!
Ci voltammo tutti per osservare il ragazzo che sussultò lievemente.
-Vuoi venire per favore- lo invitò Lupin indicando lo spazio davanti a se.
-Neville,cos’è che ti spaventa di più?-  chiese  una volta che il ragazzo gli fu di fronte.
Dalla bocca di Neville fuoriuscì un borbottio inudibile.
-Come dici? - insistette Lupin
-Il Professor Piton!- ripetè a quel punto il Grifondoro.
Un coro di risate partì in risposta,e questa volta neanche io riuscii a trattenermi. Sapevo che Neville risultava essere una delle cavie preferite di Piton ma non immaginavo che il ragazzo avesse sviluppato una vera e propria forma di paura.
-Ora,quando aprirò la porta ecco quello che dovrai fare-aggiunse prontamente Lupin sedando l’ilarità di gruppo mentre affiancando Neville gli sussurò qualcosa all’orecchio.
-Bacchetta alla mano.
Vi fu un attimo di silenzio generale,tutti eravamo impegnati ad osservare con curiosità la scena che di li a poco si sarebbe svolta. Quando l’anta si aprì rivelando la figura del professor Piton rimanemmo quasi tutti di stucco.
-Ma è veramente lui?- balbettò Blaise con tono incredulo, io e Draco ci voltammo al contempo per lanciargli un’occhiata scettica,
-No,è solo un molliccio- si affrettò a rispondere Theo .
 Neville continuava ad osservare la propria paura con aria spaesata. Quando il Molliccio a forma di Piton si fermò davanti a lui sembrò raccogliere il proprio coraggio urlando –RIDDICULUS.
In un istante i vestiti di ‘’Piton’’ mutarono in quelli di una donna e a pensarci bene sembravano proprio  quelli della nonna di Neville.
Nuovamente la classe si ruppe in un fragore di risate a cui non seppe resistere neanche il professore mentre il Molliccio si esaminava con aria sconvolta.
-Bravissimo Neville. Davvero incredibile- si complimentò Lupin dando una pacca sulla spalla del ragazzo che ora sembrava vivamente sollevato.
-Mettetevi tutti in fila- ci esortò con tono allegro.
Con un piccolo ghigno divertito abbandonai il resto del gruppo per seguire le istruzioni del professore.
Lupin si allontanò per metter su un po’ di musica,che doveva risultare d’incoraggiamento.
Il primo della fila risultò essere Ron,che si ritrovò ad affrontare un Molliccio nelle sembianze di un ragno gigante.
Dopo di lui toccò ad un’altra Grifondoro il cui Molliccio prese le sembianze di un serpente a sonagli .
 La fila si andò smaltendo e ben presto fu il mio turno.
Avanzai con aria sicura verso il centro della stanza impugnando  prontamente la mia bacchetta . Non avevo la minima idea di cosa sarebbe uscito dall’armadio non mi ero mai soffermata particolarmente a riflettere sulle mie paure.
Con la coda dell’occhio notai Lupin lanciarmi un’occhiata  tra il preoccupato ed il curioso ma non badai a lui poiché il Molliccio iniziò a mutare forma.
La musica si interruppe,ma nessuno ebbe la prontezza di riattaccarla,gli sguardi di tutti erano ormai puntati sull’uomo che incedeva verso di me.
Sentii il sangue ribollirmi nelle vene e la presa sulla mia bacchetta divenne più fitta quando Sirius Black mi sorrise con aria di sfida.
Senza staccare gli occhi dalla figura sorridente di Black sollevai la bacchetta puntandola dritta al petto di Black.
Soffermai nuovamente il mio sguardo in quello dell’uomo mentre sentivo la rabbia crescermi dentro,
-Crucio!- sibilai ad un tratto con tono fermo ed impassibile,sentii scivolare quelle parole sulla mia lingua come un fiume in piena.
Un lampo blu partì dalla mia bacchetta .
-ARIA- urlò qualcuno alle mie spalle,mentre io continuavo a guardare impassibile il corpo che si contorceva sotto i miei piedi.
Una mano mi afferrò facendomi voltare su me stessa -Aria,Aria- ripetè Harry con tono preoccupato,accanto a lui Draco continuava a scuotermi alla ricerca di qualche segnale da parte mia.
Ebbi appena il tempo di incontrare i volti sconvolti dei miei amici poi tutto si fece buio.
***
Navigavo nel mare dell’oblio.
Trasportata da onde di fumo mentre continuavo a viaggiare in un limbo a me sconosciuto,quando ad un tratto iniziai ad aggrapparmi ad alcuni suoni frastagliati.
-Sembra che si stia risvegliando!
Mossi debolmente le palpebre sentendole pesanti e restie,
-Arianne,riesci a sentirmi?- chiese una voce profonda e calma,
-S-si- mormorai non troppo convinta mentre sforzavo maggiormente le mie palpebre che finalmente iniziarono a collaborare.
Con un ultimo sforzo riuscii a mettere a fuoco ciò che mi circondava. Ero distesa sul freddo pavimento di quella che ricordavo essere l’aula di Difesa contro le Arti Oscure.
Harry,Draco e il professor Lupin erano chini su di me ,tutti gli altri mi avevano circondata e mi osservavano dall’alto,chi con occhi preoccupati chi invece con espressioni sorridenti,era il caso della Parkinson che sghignazzava con aria soddisfatta. Avrei tanto voluto farle scomparire quel sorrisetto compiaciuto dalla faccia, ma in quel momento non avevo le forze necessarie.
Iniziai a sollevarmi nfastidita da tutta quella attenzione. Harry prontamente mi passò un braccio dietro le spalle per sorreggermi.
-Sto bene- affermai. In realtà sentivo la testa girare come se avessi volato a cavallo di una scopa al contrario e ne fossi poi scesa bruscamente.
-Sicura d star bene?_-insistette Harry,
-Sto benissimo.
-Non si direbbe- controbattè Draco sollevando un sopracciglio con aria critica,
-Beh sto una meraviglia- insistetti senza però smuovere minimamente il biondino che continuò a fissarmi con aria scettica.
-Bene ragazzi,per oggi e tutto.Raccogliete pure la vostra roba e andate- proruppe Lupin congedando la folla che si era creata intorno a me. Probabilmente aveva intuito che di li a poco li avrei inceneriti tutti a partire dalla mia adorata compagna di Casata che continuava a sorridere divertita.
-Harry ,puoi farmi la cortesia di lasciare che scambi quattro chiacchiere in privato con tua sorella?!_ aggiunse il professore puntando lo sguardo su Harry . Quest’ultimo si limitò a lanciarmi un’occhiata titubante ed infine annuì.
-Anche lei Signor Malfoy è libero di andare-insistette l’uomo voltandosi per lanciare un’occhiata eloquente a Draco che lo osservò senza troppo entusiasmo e senza muovere un passo.
-Andiamo- lo incitò a quel punto Blaise iniziando a tirarlo per una manica ignorando le sue vive proteste in merito.
Una volta che tutti furono fuori Lupin si assicurò di chiudere la porta con un gesto della bacchetta,
-Tipo curioso il Signor Malfoy- convenne mostrandomi un’occhiata divertita che ricambiai con un mezzo sorriso.
-Vuoi sedere?- mi chiese indicando una sorta di panca non molto lontana da noi,
-No grazie,non serve- lo rassicurai,avevo ricominciato a riprendere le forze e le mie gambe sembravano sorreggermi abbastanza bene.
-D’accordo,allora non ti dispiacerà se lo faccio io.
 -Voleva parlarmi di qualcosa?- chiesi senza riuscire a trattenermi,in quel momento avevo solo una gran voglia di tornare nella sala comune dei Serpeverde e abbandonarmi nel divanetto in pelle di drago che tanto amavo.
Lupin continuò ad osservarmi adottando un’espressione vagamente più seria -Effettivamente si.
- Riguarda l’episodio di poco fa?-chiesi senza mezzi termini .
-Beh,anche…- fece una breve pausa accompagnata da un sospiro  - Sai Arianne,quando ti guardo mi sembra quasi di rivedere tuo padre!
Quell’affermazione mi prese alla sprovvista -Lei,lo conosceva?- chiesi in tono stupito,
-Oh,puoi ben dirlo! Io e tuo padre eravamo grandi amici ,abbiamo passato i migliori anni della nostra vita come studenti in questa scuola e non sai quante volte abbiamo rischiato l’espulsione- ammise con aria divertita.
Sentii come un tuffo al cuore mentre ascoltavo quelle parole. Non avevo conosciuto nessuno che fosse in grado di parlarmi dei tempi in cui mio padre aveva avuto la mia età . In qualche modo ero grata a Lupin solo per il fatto di essere una sorta di testimone di quei tempi. Rendeva tutto più vero.
-Lui…lui com’era?
-Un eterno combina guai. Altrochè qualunque cosa succedesse ad Hogwarts potevi starne certo c’era lo zampino di James Potter-  gli occhi di Lupin si persero nel vuoto mentre tornava con la mente a quelli che dovevano essere tempi migliori.
-Tutto il contrario di tua madre,lei era sempre ligia al dovere,una vera Grifondoro-aggiunse tornando a guardarmi.
Sorrisi leggermente -Già,mi chiedo spesso cosa penserebbero della mia appartenenza alla Casa dei Serpeverde- confessai . Non avevo mai condiviso con nessuno  quel pensiero,neanche con Harry. Sapevo che lui avrebbe detto qualunque cosa per confortarmi e rendermi felice,persino una bugia.
-Oh credo che a tuo padre sarebbe venuto un infarto- ammise Lupin in tono divertito facendomi sorridere lievemente.
 -Ma poi sarebbe stato fiero nel vederti crescere in questo modo!Serpeverde o no ,risulti essere la sua copia esatta.
Sentii qualcosa di molto simile all’orgoglio gonfiarmi il petto-Dice sul serio?- chiesi titubante e lui annuì,
-Da chi credevi di aver preso quel caratterino che ti ritrovi?-mi canzonò e a quel punto non riuscii a trattenere una risata allegra.
Voltai lo sguardo incrociando senza volerlo l’enorme armadio nel quale era stato nuovamente rinchiuso il Molliccio.
-Professore,posso farle una domanda?- chiesi tornando a guardarlo,
-Ma certo.
-Il Molliccio,perché ha preso la forma di Black?!Insomma,non è certo lui che temo- ammisi seriamente confusa.
Lupin sembrò riflettere sulla questione qualche istante -Vedi Arianne,quando sei andata incontro al Molliccio la tua mente non ha proiettato la tua paura, bensi la cosa che ti faceva più rabbia.Il Molliccio non è riuscito quindi ad assimilare nessuna delle tue paure trovandosi così costretto ad aggrapparsi all’elemento più forte rilevato nella tua mente-spiegò.
-Beh ,si è plausibile.
-Credo che sia meglio che tu ora vada a riposarti- affermò sollevandosi dalla panca per venirmi incontro.
Mi passò una mano sulla spalla mentre mi accompagnava alla porta. Lo seguii con la testa ancora soprapensiero ma quando raggiungemmo la porta mi risvegliai.
-Professor Lupin-lo chiamai ad un tratto arrestandomi sull’uscio,
-Si?- chiese lui sollevando entrambe le sopraciglia,
-Se un giorno avessi voglia di sentir raccontare qualche storia su mio padre….lei sarebbe disposto a farlo?
Lupin sembrò piuttosto sorpreso ma gli ci vollero pochi istanti prima di tornare a sorridere,
-Certamente.
Gli mostrai un sorriso grato prima di abbandonare l’aula e chiudermi la porta alle spalle.
 
-Era ora,pensavo non uscissi più.
Mi voltai per ritrovare la figura di Draco appoggiata al muro.
Lo guardai con aria perplessa - Mi stavi aspettando?
Il biondo mostrò un ghignetto compiaciuto -Ti sorprende cosi tanto?
-Effettivamente ,si!-  ammisi mentre lui si staccava dal muro per affiancarmi.
-Dove hai lasciato i due gorilla e la gallina?-  chiesi guardandolo con un sorrisetto curioso,
-Chi?-domandò corrugando la fronte,
-Tyger,Goyle e la Parkinson.
-Saranno in giro da qualche parte- si limitò a rispondere scrollando lievemente le spalle,annuii senza troppo interesse.
-Sala Comune?- chiese  una volta che svoltammo verso il corridoio.
Ci riflettei per qualche istante - No,Sala Grande. Devo recuperare qualche pasto!- affermai prima di mostrargli un sorriso furbo.
Il biondo sbuffò sommessamente -Sempre la solita-  mormorò tra se .
Senza smettere di sorridere lo afferrai per la manica del mantello iniziandolo a trascinare .
La conversazione con Lupin mi aveva messo di buon umore e mi aveva ridonato l’appetito!


ANGOLO AUTRICE
Ehm ...come state ?!
Sisi lo so , manco da circa due anni e mi avrete data per morta, dispersa, rapita dagli alieni.
E per quanto l'ultima alternativa sarebbe stata molto meglio di quello che in realtà è successo, vi posso solo chiedere scusa per l'assenza.
Sono stati due anni da pazzi ,credetemi.
E' stato come entrare in una lavatrice mentre qualcuno inserisce la centrifuga.
Ora spero diesserne uscita totalmente, sicuramente non completamente indenne ma si cerca di superare anche questa e andare avanti e credo che il modo migliore sia proprio quello di buttarsi sulle cose che amo di più,come questa fanfiction.
Allora ,la brutta notizia è ormai assodata, sono passati due anni e io sono in ritardo di non so quanti venerdì! La bella invece è che ho mooolti capitoli già pronti quindi conto di pubblicarne un altro tra domani e domenica.
State certe che non si ripeterà questa lunga scomparsa....
Bene, andiamo al capitolo ,si ?!
Che dire di questo capitolo molto ''lezione di difesa contro le arti oscure'', conosciamo Lupin , conosciamo i nervi poco saldi di Aria e vediamo un povero Molliccio cruciato .
Ora , so benissimo che tecnicamente le maledizioni senza perdono sono un po' precoci da inserire così, ma onestamente Aria in quel momento si trovava davanti ''l'assassino dei suoi genitori'' , ok che era un Molliccio ,ma la ragazza non ci pensava e non penso che volesse soltanto schiantarlo.
Poi Draco , vabbè, è la mai unica gioia questo ragazzo .
Fatemi un pò sapere, affibiatemi pure degli epiteti poco carini per l'assenza se volete, ne avete tutto il diritto!
Ci risentiamo tra due giorni con il nuovo aggiornamento!
_Rouge_

 
  
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