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Autore: Masakilgrandepuffo    20/12/2015    1 recensioni
Hallo ~ piacere sono Amy o meglio dire Maddy (?)
questa è la mia prima fic in assoluto quindi.. siate clementi vi prego cc
detto questo..la mia fic è ispirata ad una role che sto facendo con una "Kirino" (si, il mio pg è Masaki)
e questa role mi ha preso così tanto che ho deciso di tramutarla interamente in una storia vera e propria
dal punto di vista di Masa-Chan ☆
so.. spero vi piaccia e buona lettura!
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Jordan/Ryuuji, Kariya Masaki, Kira Hiroto, Kirino Ranmaru, Shindou Takuto
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Salve ragazze!
e rieccoci con il nuovo capitolo della mia avventura amorosa con il Senpai! 
sappiate che ho ancora molto da raccontarvi..



La mattina seguente la fidata sveglia di Hiroto suonò, era il suono più brutto che avessi mai sentito, mi svegliai e aprìì gli occhi per poi mugugnare infastidito per il suo suono simile ad un ronzio  
il sole era tiepido e la sua luce fioca, il cielo era ancora scuro, segno che mi ero svegliato prima del previsto 
mi misi seduto e appoggiai le mani sul materasso affinché io non cadessi su esso e riprendere a dormire, avevo la testa bassa e sembravo decisamente uno zombie; dopo poco qualche minuto alzai la testa e mi guardai intorno, non c'era traccia né di Hiroto né di Ryuuji, possibile che si erano svegliati prima di me!? Sopratutto Hiroto!? Sentivo le palpebre pensanti, ma scossi il capo e rapidamente scesi dal letto e mugugnai per la seconda volta, non avevo le ciabatte e il pavimento era freddo peggio dello "Zio" Suzuno (sospettavo e sospetto che stia con lo "Zio" Nagumo, shh non ditelo a nessuno) girai il viso verso quella sveglia infernale e  l'orario segnava le 6:00 precise, sbuffai e mi diressi verso le scale. 
Scesi le scale e mi incamminai verso la cucina attraversando la sala da pranzo, le due stanze erano divise da un muro e il passaggio per andare da una stanza all'altra era dato da un'apertura ad arco; notai i miei tutori bere del caffè sul bancone di marmo, Hiroto aveva delle occhiaie da far paura e i suoi occhiali pendevano leggermente verso destra, il solito babbeo, e Ryuuji invece aveva i capelli sciolti, aveva lo sguardo perso nel vuoto e scuoteva la gamba irrefrenabilmente; l'ansia era palpabile nella stanza « Buongiorno.. »  proferìì io, spostarono lo sguardo verso di me contemporaneamente « Buongiorno tesoro » disse Ryuuji accennando un sorriso « B-buongiorno » Hiroto camminò verso di me dondolando leggermente e posò le sue labbra sulla mia testa per poi recarsi sul divano della sala da pranzo,  oggi era più stupido del solito il mio tutore dai capelli rosso fuoco « Ma che gli prende? » sussurrai divertito a Ryuuji raperonzolo indicando Hiroto con il pollice, Ryuuji portò una mano sulla sua bocca e ridacchiò « E' la stanchezza Masaki.. e poi guardati tu! Hai delle occhiaie spaventose! » inarcai le sopracciglia e a quel punto mi guardai intorno in cerca di qualcosa con cui specchiarmi, vidi il telefonino del mio tutore Kiyama appoggiato sul bancone e mi avvicinai a prenderlo « Vediamo un po'.. » mi specchiai sullo schermo spento del telefonino e..diamine! Avevo delle occhiaie allucinanti! « Oh.. » emisi io, appoggiai il telefonino sul bancone e la mia visuale si liberò mostrandomi un Ryuuji con le braccia conserte, un sopracciglio inarcato e un sorrisino beffardo « Cosa c'è!? » chiesi io infastidito e le mi gote si colorarono di un rosso tenue, odiavo quando le persone riuscivano a prendermi in giro..io potevo beffarmi di loro, ma loro con me nemmeno per idea! Ryuuji si alzò e senza rispondere alla mia domanda si avvicinò ai fornelli posizionati dietro di me « Vuoi che ti preparo qualcosa? Magari del latte? » mi chiese lui con voce dolce e tranquilla « No grazie, raperonzolo » sorrisi furbo e mi avviai verso la sala da pranzo « C-c-come mi hai chiamato?! » con la coda dell'occhio vidi il viso di Ryuuji completamente rosso e il suo sguardo aveva un non so che di.. assassino « Masaki Kariya-Kiyama! Torna qui! » esatto.. i miei tutori avevano avuto l'ennesima brillante idea di aggiungere vicino al mio cognome quello dell'imbecille amministratore della Kira Company, di cui Ryuuji era anche il suo personale segretario. 
Non gli diedi ascolto e andai e sedermi sul divano affianco ad Hiroto, che aveva le braccia conserte e il capo chino, stava... dormendo!? 
« Hey!? » portai la mano sulla sua spalla e inizia a scuoterlo violentemente, vidi lui alzare il viso di scatto e sbattere le palpebre ripetutamente « C-che è successo? A-amore? » girò il viso verso di me con la bocca semiaperta e gli occhi sgranati, manco avesse visto un fantasma.. « Idiota, non sono Ryuuji » inarcai le sopracciglia e misi il muso, Hiroto sistemò i suoi occhiali sul naso e assottigliò gli occhi per poi avvicinarsi con il viso verso il mio « E' vero.. Ciao Masaki! » fece un sorriso..come si suol dire a trentadue denti piegando la testa leggermente di lato, sbuffai e roteai gli occhi; Hiroto molto spesso aveva degli atteggiamenti bambineschi fastidiosi, ciò faceva si che i nostri ruoli fossero invertiti, era tremendamente irritante.. però..forse erano proprio quegli atteggiamenti bambineschi ad unirci così tanto, anche se.. Dio, avrei voluto dargli un pugno in testa. Vidi Ryuuji attraversare l'arco reggendo una piccola tazza bianca con scritto sul davanti "Masa-Chan" (vi sembra possibile che io, Masaki Kariya, dovetti bere da quella cosa!?), le mani gli tremavano e gli occhi erano puntati sull'oggetto, sembrava avesse una di quella bombe nei film, che se toccavano terra esplodevano « Ecco a te.. » appoggiò con estrema lentezza la tazza sul tavolino di fronte a me facendo attenzione a non rovesciare il liquido presente all'interno « Ma.. » indicai la tazza bianca con l'indice inarcando un sopracciglio, ero alquanto perplesso.. non avevo detto di "No"? Spostai lo sguardo dalla tazza al mio tutore dai lunghi capelli verdi, mi stava sorridendo teneramente.. non me la sentivo di rifiutare « Grazie.. » gli sorrisi, ah la vecchiaia! Hiroto mi punzecchiò la spalla con il dito e di conseguenza mi girai verso di lui « Ad Inazuma-Cho abita Zia Hitomiko » mi disse, presi la tazza e cominciai a bere un piccolo sorso di latte, allontanai essa dalle mie labbra e dissi « Davvero!? » rimasi a bocca aperta dalla notizia, Hitomiko era ed è la sorellastra di Hiroto, spesso lei veniva a trovarmi al Sun Garden e mi piaceva molto stare in sua compagnia, sarà stata lei a condurre Hiroto e Ryuuji da me o è stato semplicemente destino? Chi lo sa, fatto sta che avrei rivisto "Zia" Hitomiko dopo parecchio tempo « Sarà davvero felice di rivederti »  mi disse Hiroto abbozzando un sorriso.
Finì di bere il mio latte e mi alzai dal divano, andai in cucina e posai la tazza nel lavabo e mi girai per far ritorno in salotto 
« Nono! » vidi Ryuuji scuotere l'indice in segno di disapprovazione, aveva un mano sul fianco e le sue sopracciglia erano corrugate « Non laverò io la tazza da cui tu hai bevuto » calcò la voce su quella parola "Tu" e mi indicò come se avessi fatto qualcosa di maligno « Questo aspetta a te! » la mia bocca era spalancata e il mio sopracciglio inarcato « Poi rimettila nello scatolone, eh! » mi sorrise e mi fece l'occhiolino per poi ritornare da Hiroto che ridacchiava alla comica scena fatta da me e Ryuuji; sospirai e scossi la testa, aprìì il rubinetto e lavai per bene la tazza usando le mani e inizia a cercare lo scatolone contenente gli arnesi riferenti alla cucina. Ritornai finalmente in salotto « E' ora » disse Ryuuji con tono abbastanza serio da farmi venire i brividi « Ora di che? » Dissi io confuso, davvero ero così babbeo? « Di partire, no? Sveglia! » Mi urlò Hiroto portandosi le mani ai lati della bocca « Tks.. » emisi io per poi dargli le spalle « E' anche ora di vestirsi bambini! » ci disse Ryuuji ironico, bambino? Chi? A me? No « Stanno per arrivare! Andiamo!? » Ryuuji salì velocemente le scale ed Hiroto lo seguì senza emettere parola « Eh? Chi? » chiesi io, ma i due sposini non mi risposero, anzi non se ne fregarono! Ruotai gli occhi al cielo, non dando importanza a tutto ciò salì le scale con aria scocciata; aprì la porta del bagno con sguardo basso e spaesato (ero ancora sotto l'effetto delle "Braccia di Morfeo").. non l'avessi mai fatto: Ryuuji chiudeva i bottoni della solita camicia da lavoro di Hiroto a quest'ultimo alternando dei piccoli baci sul torace, Hiroto invece era intento a mettere le mani sotto quello che doveva essere un pigiama con dei piccoli gelatini stampati sopra di Midorikawa, mi sentìì alquanto a disagio.. cosa le mie guance sentirono dato il loro colore creatosi, chiusi la porta rapidamente e me ne andai a testa bassa in camera. Non mi davano fastidio gli omosessuali, non avevo e non ho niente contro di loro o il loro amore! ma il vedere i miei tutori in atteggiamenti..vietati ai minori non era sempre la miglior cosa; ricordo molto bene che a scuola l'avere due genitori gay mi ha portato molti disagi: frecciatine irritanti, sguardi pettegoli e domande inopportune a cui rispondevo sempre con la solita parola: "Fottiti" erano le uniche persone che mi amavano in questo mondo e nessuno e dico nessuno li avrebbe toccati.
Qualcuno bussò alla mia porta destandomi dai miei pensieri 
« Entra » dissi io alzando lo sguardo alla porta, entrò un Hiroto lindo e pinto con un grande sorriso e un'espressione sognante, lì c'era lo zampino di Midorikawa (sicuro) « I tuoi vestiti puliti sono nel bagno, datti una mossa che io e tuo padre abbiamo già fatto » "Padre" un nome che non ero mai riuscito ad attribuire a loro due, mi ostinavo a chiamarli per nome e a definirli come "Tutori" ma mai padri, non c'ero mai riuscito nei miei tredici anni di vita. Hiroto mi sorrise e mi diede le spalle per poi andarsene e scendere giù; andai nel bagno e mi spogliai, dei brividi di freddo percorsero il mio corpo, legai i capelli e come un fulmine mi chiusi nella cabina-doccia e aprìì l'acqua calda, emisi un sospiro di piacere al contatto dell'acqua calda contro la mia pelle. Molti amavano farsi quei bagni caldi nella vasca, ma io no, io amavo stare sotto l'acqua calda e sentirla scorrere per tutto il mio corpo. Non avevo molto tempo per rimanere lì sotto, quindi dopo dieci minuti esatti uscì dalla doccia e misi un asciugamano intorno alla vita e con velocità presi la spazzola, il deodorante e i miei vestiti, aprì la porta e corsi in camera a prepararmi; quando fui pronto aprì la porta ed uscì da quella che sarebbe diventata da lì a poco la mia ex camera; scesi le scale, in quel piccolo tragitto dal sopra al sotto pensai alle piccole cose passate su quelle scale: dalla piccola slitta usata per scendere giù, dalle corse di sopra per non essere picchiato con la famosa padella di Mido e dalle tante imprecazioni di Hiroto al pestar i miei soldatini verdi scuri a piedi nudi! Arrivato giù notai che le mie valige erano sul pavimento accanto all'entrata, avevano fretta i miei tutori eh? Posai lo sguardo su di loro: il verde guardava insistentemente fuori alla finestra e il rosso invece controllava ogni tre quarti il suo telefonino, ma chi stavano aspettando? Chi stava arrivando? La curiosità cresceva in me man mano che passava il tempo, che stava succedendo? Sbuffai nel migliore dei modi e mi sedetti sul divano, presi il mio telefonino e guardai l'ora: 8:10 « Scusate..ma.. partiamo? E sopratutto.. con cosa portiamo tutta la roba? » chiesi io con tono abbastanza annoiato, nessuna risposta, i due continuavano imperterriti a fare quello che facevano prima; non sopportavo essere ignorato, quando io chiedevo qualcosa o mi si rispondeva o mi si rispondeva, due erano le cose; Mi alzai e sbattei con forza le mani sul tavolino e dissi con tono seccato alzando di poco la voce « Scusate! Io sto parlando- » fu Ryuuji ad interrompere le mie giuste lamentele « Sono qui! » indicò con l'indice qualcosa fuori, aveva un sorriso smisurato ed i suoi occhi scuri erano.. luminosi? Strano da dire per qualcuno con quel colore di occhi « Andiamo! » Hiroto spiccò una corsa fuori e con lui andò anche Ryuuji, io ero rimasto nella stessa posizione di prima e avevo la bocca spalancata, ma quanto potevano essere dei bambini!? Sospirai e mi recai fuori..e ciò che vidi fu un grandissimo camion grigio topo con una "K" nera nel mezzo, indubbiamente era uno dei camion di Kiyama, ammiravo quel grande camion quando sentìì qualcosa che suonò familiare alle mie orecchie..
« Ciao Tulipano » disse con tono mellifluo Hiroto
« Questa è una fiamma! » disse il pazzo che si indicò lo strano ciuffo al centro della testa 




Angolo della stupida autrice:

Hallo tesorini ~ come state? io fortunatamente una meraviglia! Spero vi piaccia questo nuovo capitolo e spero commenterete in tanti 
scusatemi se non riesco a pubblicare un capitolo un dopo l'altro, ma purtroppo la scuola mi distrugge cc 
Ringrazio tutti per le tante visite eeeee ringrazio sopratutto il mio Senpai adorato che mi dà sempre una mano 

detto questo..spero vivamente che vi piaccia 
  
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