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Autore: Naoya    26/12/2015    1 recensioni
I Nex sono un popolo alieno pacifico, tecnologicamente molto avanzato e con una mentalità aperta. Vivono su un pianeta due volte e mezzo più grande della Terra e nonostante la vastità delle loro terre ed etnie presenti, sono un popolo unito. Ma poi, tutto cambiò quando uno scienziato pazzo attaccò i Nex per vendetta; un traditore che aveva dissertato il suo stesso popolo per ben due volte. Ora i Nex sono in fuga e in cerca di speranza, viaggiando di pianeta in pianeta aiutando e ricevendo aiuto dalle popolazioni presenti nell'universo; ma un popolo in particolare attira la loro attenzione: il genere umano.
Genere: Science-fiction, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo, Violenza
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Dopo aver disfatto le valigie Helios ed Anies si diressero nella reception dove ad aspettarli c'era la madre del ragazzo «Ah, siete arrivati finalmente. Mi chiedevo se vi eravate dimenticati di me».
«Come se potessimo madre. Andiamo in caffetteria, staremo in un luogo più tranquillo dove parlare».
I tre giunsero in caffetteria e dopo aver preso qualcosa da bere cominciarono a parlare di ciò che era successo sul pianeta Terra dal primo giorno dell'arrivo dei Nex finché la donna non cominciò a rimuginare il passato «È passato così tanto tempo da quando abbiamo lasciato la nostra casa che guardando questo pianeta così vivo mi sento nostalgica. Helios, tu ti ricordi il nostro pianeta?»
«Come potrei mai dimenticarlo? Un pianeta rigoglioso con oceani stupendi ed un cielo sereno, un vero paradiso se non fosse stato per lui».
Anies era presa dalla conversazione e disse «Per “lui” intendete lo scienziato cattivo che era stato bandito?»
La donna guardò la ragazza «Esatto».
Ad Helios tornarono in mente brutti ricordi e stringendo i pugni disse «Yomkar... pagherà per quello che ha fatto!»
La madre del ragazzo sfiorò la mano di quest'ultimo e gli disse «Non è necessario agitarsi prima del tempo. Indubbiamente affronteremo Yomkar presto o tardi ma per il momento è meglio rimanere tranquilli».
Il ragazzo fece un respiro profondo e sì calmò poi la donna guardando suo figlio gli disse «Certo che sei cambiato, sei diventato un tipo più... sereno da quando sei qui. Sono felice, ricordo che eri diventato un tipo quasi asociale, parlavi poco e guardavi tutti con uno sguardo di ghiaccio e gli unici che ti ricordavano chi eri realmente erano gli altri guardiani, ma da quando sei qui sembri aver ritrovato quella piccola luce negli occhi che ti era stata portata via».
Helios a quelle parole, guardò quasi come per istinto Anies nei suoi occhi azzurri e proprio guardando la ragazza decise di raccontare il suo piccolo segreto personale «La verità... è che da quando sono diventato guardiano i miei occhi non sono più gli stessi, quando guardo qualcosa che sia esso un essere vivente oppure un oggetto riesco inevitabilmente a scorgere il suo punto debole, fisico o psicologico che sia. Avevo paura di nuocere gli altri e per questo ero sempre così distaccato ma il popolo di questo pianeta sembra avere qualcosa di particolare. Non so come spiegarlo ma ciò che si avvicina di più a ciò che penso può essere sintetizzato nella seguente citazione: “Gli umani nella loro imperfezione sono perfetti”».
La madre di Helios era incuriosita «Quindi, nonostante riesci a vedere i punti deboli degli umani non senti la paura di fargli del male?»
Il Nex annuì «Si, ma credo che sotto ci sia dell'altro che ancora non posso comprendere ancora del tutto».
Anies vedendo il suo amico turbato gli disse «Sono sicura che un giorno capiremo qual'è il significato del legame che c'è tra Nex ed umani e se siete venuti qui non è stato certo un caso, in fondo mi piace credere che tutto succede per un motivo ben preciso».
I tre continuarono a parlare finché non si fece tardi e quando uscirono dalla caffetteria videro che il sole stava tramontando, decisero così di tornare nei propri alloggi. Poco prima di entrare nella sua stanza Helios sentì una presenza alle sue spalle e senza voltarsi disse «Io, che ci fai qui?»
Il Nex apparve alle spalle del ragazzo, era appoggiato al muro e con il suo classico tono privo di sentimento disse «Master Zero vuole vederti».
Così come apparve, Io sparì ed il guardiano del vento sì recò nella stanza del suo leader. Giunto la vide Master Zero seduto sul suo trono ad ammirare il tramonto «Master Zero, sono qui come desiderava».
«Ah, Helios. Volevo aggiornarti su delle cose che sono successe di recente, i tuoi compagni già lo sanno ma tu eri con tua madre e considerando che non la vedi da molto tempo avevo deciso di non disturbarti. Comunque sia, Yomkar si sta avvicinando a questo pianeta, abbiamo usato come scusa la gita scolastica per preparare al meglio la torre principale di New Hope. Dovrebbe arrivare all'incirca tra un anno secondo i calcoli, il prossimo novembre se non saremo pronti saremo costretti a fuggire di nuovo. Non voglio che accada, ho intenzione di combattere qui su questo pianeta».
Helios era spiazzato a tale rivelazione «E gli umani? Chi li proteggerà? Se quel pazzoide attaccherà questo pianeta gli umani non-».
«Proteggeremo gli umani a qualsiasi costo, voglio concludere questa storia una volta per tutte».
«Se è questa la sua volontà non posso fermarla, però mi dica; saremo pronti per allora?»
«Come ben sai stiamo lavorando a dei progetti che consentiranno a noi Nex di usare le nostre emozioni come armi in particolar modo gli equipaggiamenti dei guardiani che saranno potenziati grazie a questa tecnologia, abbiamo già sviluppato dei schemi per Io, Shira e Lexiax. Manchi soltanto tu, per questo motivo, voglio che domani vieni nel simulatore a combattere contro gli ologrammi, forse non riusciremo a costruire uno schema ma se non altro ci faremo delle idee su cosa fare».
«Come desidera, Master Zero».
Il giorno dopo Helios si diresse nel simulatore dove attivò la sua armatura pronto a combattere contro gli ologrammi dei Yom sotto l'occhio vigile di Master Zero, le figure apparivano ad ondate ed il guardiano le eliminava senza troppi problemi grazie alle sue spade laser, ne impugnava una per mano ma ne aveva altre nascoste che le usava in caso di emergenza, con l'oscillazione delle sue lame era in grado di creare correnti d'aria che sollevavano in aria i nemici e grazie alla sua abilità nel volo poteva facilmente i colpire i loro punti deboli a mezz'aria. Il leader dei Nex vedendo la destrezza del suo migliore guardiano decise di aumentare il livello della sfida raddoppiando i nemici ed in quel momento Helios giocò la sua carta migliore «Sonic stab: Mach 3!»
Con una velocità tre volte superiore a quella del suono, il Nex eliminò tutti i nemici con un singolo attacco tagliandoli a metà, Master Zero vedendo il suo guardiano con le sue ali-propulsori aperte dalle quali uscivano fiammate di colore rosso, mormorò «Sembra quasi ciò che qui chiamano “angelo”, ma certo ci sono!»
Il leader dei Nex chiamò Helios il quale si recò da lui «Master Zero, qualcosa non va nelle prestazioni?»
«No, prestazioni eccellenti come al solito. Ho soltanto avuto un'idea su come sviluppare uno schema, speriamo che sia fattibile».
«È pur sempre meglio di niente».
«Hai ragione, ora vai a riposarti. Domani hai scuola e non voglio che ci vai mentre sei affaticato».
«Uhm... ok credo che seguirò il suo consiglio. Arrivederci».
Master Zero salutò sorridendo con la mano il guardiano per poi tornare nella sala del trono, una volta seduto chiamò i suoi migliori scienziati e dopo avergli dato le dritte quest'ulimi si misero al lavoro per realizzare uno schema. Passarono dei giorni e Master Zero decise di controllare di persona i progressi del suo team «Allora come procede?»
Uno dei scienziati si avvicinò a lui e gli rispose «Bene, abbiamo appena ultimato lo schema anche se è instabile».
«Per quale motivo?»
«Sappiamo che i schemi sono una specie di “stampo” con cui far combaciare il potenziale del armatura dei guardiani ma nel caso di Helios non abbiamo trovato uno nulla che potesse coincidere alla perfezione».
«Quindi è uno schema incompleto?»
«Diciamo che abbiamo risolto metà dello schema grazie alla sua idea ma per l'altra metà non sappiamo cosa fare».
«È un guaio. Se non saremo pronti per il tempo stabilito, saremo nei guai e purtroppo lo saranno anche gli umani».
«Credo che alla fine dei conti, l'intero universo sarebbe nei pasticci».
«Indubbiamente, ma la sua preda principale saremo noi, poi a seguire tutte le altre razze. Continuate a lavorare e tenetemi aggiornato. Il nostro angelo vendicatore deve essere pronto prima che Yomkar si faccia vivo!»
   
 
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