‟ Only after disaster can we be resurrected. „

Salve a tutti! Spero questa storia possa rapirvi come sta rapendo me nello scriverla.
Ho giΰ pronti alcuni capitoli quindi vi passo una piccola parte, ecco a voi.
Dal secondo capitolo:
‹‹ No, davvero, non capisco come fai a reggerti in piedi con il tuo ritmo di vita. ›› Dice con un tono di voce serio, prima perς di scoppiare a ridere. Poi nota il mio sguardo accigliato e fa' un segno con le mani, come ad incitarmi a parlare dato che non θ mai riuscito a capire le mie espressioni.
‹‹ Ah, beh, molto differente dal tuo, no? ›› Io e lui siamo molto simili. Non viviamo bene, non viviamo in maniera sana ma almeno ne siamo consapevoli, e proprio per questo non capivo la sua uscita.
‹‹ No, per niente, se non fosse che io non scopo ogni sera. ›› Detto questo mi posa un bacio sulle labbra ed esce dalla stanza, facendomi rimanere finalmente solo, ancora seduto e con la schermata davanti i miei occhi bloccata in una precisa scena: Io che sono tra le gambe di Dave e mi appresto a prosciugargli l'uccello. Ci so fare, sono davvero bravo e a giudicare dalla sua espressione, non pecco di modestia.
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Buona lettura!