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Autore: war    09/01/2016    0 recensioni
Un anno di studio all'estero, nella capitale europea considerata il simbolo del romanticismo... E un sacco di guai!
Genere: Commedia, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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JESSIKA KREUZ

"Raja! Come accidenti pretendi di conquistarlo un uomo se ti metti addosso robaccia simile?!" sbraitai non appena notai cosa indossava la ragazza sotto alla giacca a tre quarti. Miki scosse la testa con aria rassegnata e si sedette sul mio letto, incrociando le gambe come se fosse un'indiana. "Bhe, lei ha detto che non si sente a suo agio con abiti troppo aggressivi..." fece notare la ragazza dai riccioli scuri tirando fuori dal suo zaino la trousse per mettersi a posto le unghie.
"Certo! Raja si sente a suo agio solo col saio!" sbuffai spalancando l'anta del mio armadio e cercando qualcosa di più consono da prestare alla mia amica. "Ma perchè? Io penso di essere carina così... E poi... Ryan non è il mio ragazzo..." si difese la ragazza dagli occhi violetti. "Ma sei scema o cosa? Questa frase la può dire Miki, che dati i rapporti venutisi a creare fra Haruy e Lothar è sicuro che il primo stasera nemmeno si farà vedere... Ma tu... Insomma! Lottie ti interessa, no? E allora datti da fare e seducilo!" sbottai esasperata. Quelle due facevano a gara ad essere più torde una dell'altra! "Ma io non vorrei che lui mi fraintedesse e pensasse che io... Sia un ragazza poco seria..." "Oh scusa, vorresti forse dire che io mi vesto come una zocco..." "Jess! Sai bene cosa intendeva Raja!" si intromise Miki riportandomi entro gli schemi e facendomi intendere che le mie parole avevano messo Raja in una posizione difficile. Sbuffai riprendendo "Non sono arrabbiata per quello che hai detto... So che non lo pensi veramente ma per favore! Non possiamo andare in un locale dove suonano Rock dal vivo con una camicetta bianca dai polsini ricamati e un paio di pantaloni blu..." mi lagnai.
"Jess perchè non pensi a cosa mettere tu? Sei ancora in accappatoio!" mi fece notare Miki "Ma io ho già deciso! Sono tre giorni che ho i vestiti pronti!" esclamai tutta contenta. "Bene. Quindi ci pensi tu a truccarmi questa volta?" chiese la ragazza dagli occhi azzurri memore del disastro che aveva fatto l'ultima volta con il mascara... A momenti non si cavava un occhio!" "Ma certo stella! E adesso convinci Raja a togliersi quella vergogna che io finisco di asciugarmi i capelli!" Miki fece spallucce poi osservò Raja e disse "Senti... ti ricordi com'eri vestita la sera che abbiamo conosciuto Heinz e gli altri?" "Certo... Non potrei mai dimenticarmi quella sera!" "Bene... Ti pare di poter paragonare quegli abiti a quello che indossi?" chiese di nuovo la ragazza mentre soffiava sulle unghie laccate di fresco. Raja parve riflettere un po'. "Jess... Mi daresti qualcosa di più... Provocante?" chiese la ragazza dai capelli biondi con un lieve rossore sulle gote. "Alla buon ora! Scegli quello che vuoi!" le dissi facendo un teatrale gesto verso l'aramdio poi feci cenno a Miki di seguirmi.
"Senti... Ma Lothar e Haruy ancora non si parlano?" indagai curiosa. "No. Dal momento che Wakashimizu non ha fatto le sue scuse al King lui non lo ha fatto giocare nella partita di campionato, col risultato che quella sfida l'hanno persa... E adesso si incolpano a vicenda di quella sconfitta." "E tu? Non puoi vedere di sbloccare le cose?" "E in che modo, scusa? Credi che io abbia la bacchetta magica?" "Potresti parlare con Lothar... Sembra che a te se non altro dia ascolto..." "Credi che non ci abbia provato? Ha persino smesso di venire a posare per il mio quadro accusandomi che volevo impiegare quel tempo per plagiarlo circa l'atteggiamento che doveva tenere con Haruy!" ammise lei corrugando la fronte piuttosto seccata. "E tu?" chiesi curiosa. "Gli ho dato dell'imbecille al cubo e gli ho detto che poteva fare come cavolo aveva voglia." Sospirai pensando che De La Rose aveva un carattere inversamente proporzionale alla sua bellezza. "E Haruy? Ha detto qualcosa?" "Per la verità mi ha segato le gambe in partenza, sostenendo che lui era più che pronto a scusarsi e a riconoscere i suoi errori a patto che il king facesse altrettanto." "Faceva prima a chiederti la luna..." riconobbi.
Dopo qualche attimo di silenzio in cui mi stavo raccogliendo i capelli sul capo in ciocche messe in un disordine studiato gli dissi "Se tu preferisci uscire con Haruy stasera..." Miki sospirò e scosse il capo. "No. Sia io che lui abbiamo bisogno dei nostri spazi. Non voglio rinunciare una serata con i miei amici perchè nel gruppo c'è qualcuno che a lui non va. Se non è abbastanza maturo da capire che può parlare con le altre quattro persone presenti allora può starsene da solo per una sera o fare quello che gli va." "Ma voi state insieme? Non è che si sia capito bene..." "Non stiamo insieme. C'è una grande intesa fra di noi e un'affiatamento fantastico, ma non sento cori di angeli e non cammino due metri sopra la terra qualdo sono con lui." riconobbe lei. "Te lo avevo detto che facevi bene ad accettare la corte di Remy! Nessuna complicazione con i tuoi amici..." "Si, ma un sacco di paranoie psicologiche e magari se lo scopriva la moglie anche un bell'occhio nero!" ridacchiò lei raggiungendo Raja di la. "Miki, quando lo hai finito... Posso averlo io il quadro che ritrae Lothar?" chiese Raja con le gote rosse dall'imbarazzo. La ragazza sbattè le palpebre presa in contropiede. "Per la verità il quadro finito volevo darlo a Lothar... Dato che è lui il modello, ritengo giusto che ci faccia quello che vuole... Però se vuoi posso darti la migliore bozza preparatoria... " Pensai che Miki era davvero una ragazza in gamba e che trovava quasi sempre il modo per accontentare tutti. A volte le invidiavo quel suo equilibrio interno... Io ero molto più caotica e confusionaria... Mi chiesi anche come facesse riuscire a vedere Lottie come un semplice amico quando se lo trovava mezzo nudo davanti... Io di sicuro non avrei tenuto le mani a posto!

Come sempre a prendere la macchina fu Miki, perchè era quella che non aveva problemi a guidare anche in mezzo al traffico o per strade sconosciute. Raja infatti quando si decretava ufficialmente che ci si era perse si metteva a piangere e non riuscia più a guidare mentre io il più delle volte avevo un tasso alcolico tale che se ci avessero fermato ci avrebbero schiaffato tutte e tre in cella per la notte...
Fummo le prime ad arrivare al locale, e anche se non avevamo problemi di posto dato che Ryan ci aveva riservato una prenotazione, mi sentivo un po' tesa e impaziente di far vedere il ragazzo alle mie amiche. Non che cercassi la loro approvazione, anche se la cosa mi avrebbe fatto indubbiamente piacere, ma volevo vedere che impressione faceva a loro...
Sorrisi a Miki quando si tolse la giacca che indossava e ritenni che la mia amica un po' dark lady infondo lo era. Aveva indossato una minigonna nera cortissima, tanto che quando si sedeva doveva per forza accavallare le gambe, un paio di scarpe col tacco a spillo di metallo e un cinturino pieno di spille da balia che si feramva alla caviglia, collant neri e una maglietta con il seno sagomato e la schiena e le maniche di rete. Si era dipinta le unghie di nero e le sue dita parevano più affusoalte che mai mentre i gioielli in argento brillavano ammiccanti sulle dita, nella fossetta del collo e alle orecchie. Anche il trucco era semplice, Eyeliner e mascara nero e labbra un rosso cupo ma lucido e brillante. Subiva quello che io chiamavo 'effetto notte' in modo sorprendente. Forse perchè di giorno non aveva mai un filo di trucco e portava quasi sempre i capelli legati. Raja si osservava intorno, valutando l'ambiente e cercando di confondersi con esso. Alla fine anche lei aveva indossato un mio vestito sul genere della longuette con un ricamo floreale di perline nere e strass. Stava indubbiamente molto meglio e dopo il primo attimo di imbarazzo pareva essersi un po' sciolta... Comunque il resto lo avrebbe fatto l'aperitivo supermegalcolico che avevo intenzione di offrirle! Ah, già stavo dimenticando di dire com'ero vestita io... Eheh... Se Ryan non mi fosse saltato addosso avrei avuto la prova che la sua sessualità era messa molto, molto male! Avevo recuperato un paio di jeans che definire tali era davvero eufemistico... Parevano essere stati contesi da un branco di lupi famelici e poi calpestato da una mandria i bisonti e infine essere cascati nella candeggina! Per fortuna avevo indossto il perizoma perchè sennò a vedersi non sarebbe stata la mia chiappa ma le mie mutande! Sopra poi mi ero messa un corpetto giallo canarino pieno di bottoni e avevo compeltato il tutto con una sciarpa di chiffon nera che legata dietro mi arrivava fino alla vita. Ovviamente ai piedi stivali da cowboys!
Lothar e Ramon arrivarono più tardi. Stentai a riconoscere il primo. Era da stupro! Si era legato i capelli in una coda bassa sulla nuca da cui ciocche più corte sfuggivano ed incornicivano il bel viso. Gli occhi cerulei erano più freddi che mai, sembravano quelli di un predatore e indossava una camicia nera lasciata leggermente aperta sul petto e un cordoncino di caucciù si fermava alla base del suo collo sottolineandone l'eleganza e la grazia.
Ramon invece aveva indossato una canotta a collo alto e senza maniche che evidenziava ogni singolo muscolo del suo torace perfettamente scolpito e aveva avuto la mia stessa idea, indossando jeans stracciati, solo che i suoi si limitavano al ginocchio. Certo che con quei pantaloni neri così aderenti attirava molti sguardi su di se. In tutto quel nero poi erano gli occhi ambrati a risaltare come pietre preziose.
Prendemmo posto al tavolo e tra di noi scese una specie di tensione palpabile... Niente che un po' d'alcol non potesse sciogliere pensai con entusiasmo! " Che cos'è?" chiese Raja sospettosa quando il cameriere portò le ordinazioni che per evitare ogni disguido ero andata personalmente a fare al bancone. "Non preoccuparti tesoro! E' buonissimo, fidati!" declamai con un sorriso incoraggiante.
Miki prese la cigliegia sciroppata che faceva da guarnizione e mi fissò con aria di rimprovero. In effetti non era così semplice mettere nel sacco la pittrice! Lottie osservò il suo coktail azzurro con aria poco convinta e spostò lo sguado su quello verde di Ramon. Dall'espressione che gli si dipinse in volto era palese che nemmeno quello era di suo gradimento. "Senza offesa Jess, ma qualcosa dal colore più sobrio non c'era?" si decise a chiedere. "Oh, ma come la fai lunga! Non sai che nella vita bisogna sperimentare?" ribattei prendendo un sorso della mia margaridas alla fragola.
Cosa potevo dire? Il mio piano geniale di far procedere la serata verso l'ubriacatura di massa aveva dato ottimi frutti e quando Ryan salì sul palco tra di noi l'unica sana era Miki che dopo il primo aperitivo si era limitata a lemonsode...
"RYAN SEI BELLISSIMO!!!!" un gruppo di sgallettate aveva iniziato a gridare incitamenti al cantante che nei limiti del possibile le ignorava e continuava a guardare me, come se volesse chiedere scusa. Dal canto mio mi godevo lo spettacolo di lui che a torso nudo e pantaloni di pelle nera cantava e dominava la scena sul palco. I suoi capelli di un improponibile color ciclamino erano stati abilmente raccolti a ciocche appuntite e i suoi occhi di un verdeacqua stupendo erano evidenziati dalla matita nera e dell'ombretto rosa.. si, forse il fatto che avesse anche le labbra pitturate di nero era un po' eccessivo ma a me piaceva da impazzire e quando un po' di gente si radunò sotto il palco per ballare mi alzai anch'io per imitarli. "Andimo Miki!" dissi allegra, dando per scontato che comunque Raja non ci avrebbe seguite.
Ryan mi riconobbe immediatamente e quando le note della canzone successiva divennero più calde e melodiche allungò una mano e mi fece salire con lui sul palco per ballare quel lento... Bhe, in effetti diedi spettacolo perchè per via della mezza sbronza ero comunque molto audace e disinibita... e ben presto con ai gridolini del pubblico femminile si aggiunsero anche i fischi di approvazione del pubblico maschile.
Carica per la bellissima piega che stava prendendo la serata, lanciai uno sguardo verso il tavolo dove notai che erano rimasti solo Raja e Ramon... Per un momento pensai che Lothar se ne fosse andato ma lo vidi poco dopo, immobile come una colonna di marmo, con le spalle appoggiate al muro che fissva Miki ballare in mezzo alle altre persone... Pensai che fosse proprio un cretino fatto e finito! Mandai un bacio con la mano al cantante e raggiunsi Miki. "Ascolta qui fa un caldo che si soffoca... Perchè non ci spostiamo un po' più in fondo per ballare?" "Pensavo preferissi stare vicino a Ryan..." mi disse lei "Tanto ci raggiunge dopo! Dai andiamo!" la incoraggiai prendendole la mano e facendomi largo fra tutti quei corpi che si dimenavano a ritmo di musica raggiunsi il bancone. "Bevi?" chiese lei addocchaindo con aria maliziosa i cubetti di ghiaccio. Effettivamente anch'io volevo qualcosa di fresco. "Si, ma basta alcolici... Non vorrei esagerare..." dissi pensando che dopo con Ryan avrei bevuto ancora. "Ok!" disse lei facendomi l'occhiolino e si avvicinò al bancone per attirare l'attenzione del barista.
Qualche minuto dopo mi cinse le spalle con un braccio e avvicinò la bocca al mio orecchio "Se balliamo sul pianale di legno del banco ci offre da bere gratis... Ci stai?" chiese con lo sguardo di chi in realtà ha già deciso. Sorrisi pensando che a Lothar sarebbe venuto un attacco di cuore... Un istante dopo il barista, un ragazzo con i capelli rasati e un paio di piercing nel sopracciglio afferrò Miki per i fianchi e la mise sul bancone, io la seguii a ruota.
"Che figata! Qui si che si riesce a ballare!" esclamò lei iniziando subito a muoversi a ritmo di musica. Le note parevano ruggire dentro di noi e come sempre avevamo un'intesa perfetta così che raramente ci accadeva di intralciarci nei movimenti.
Ad un tratto la misica si interruppe per poi ricominciare quasi subito , ma questa volta con toni ben diversi. Si capiva che si era passati dal suono vivo della diretta a quello più impostato della registrazione in sala prove... La canzone che trasmettevano era una delle ultime uscite e chi la cantava era una ragazza di colore dalla voce calda e profonda... Io e Miki inziammo a 'strusciarci' in modo delibaratamente provocante e forse un po' troppo sensuale ma quello che accadde non me lo sarei mai aspettato: Lothar Heinz De La Rose aveva raggiunto il bancone.
Sollevò le sue braccia e agganciò la vita di Miki per poi riportarla a terra con uno sguardo che avrebbe congelato anche il Polo Nord. Lei inclinò la testa di lato. Gran brutto segno... Quando Miki faceva così era perchè stava studiando la persona che aveva davanti e nella maggior parte dei casi centrava il punto della situazione con parole che definire taglienti era eufemistico.
Ahi, ahi... La serata si sarebbe movimentata fin troppo!
  
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